Ma ciao a tutti.
Sto rileggendo per la seconda volta il fruscio delle stelle del mattino.
Il mio intento è quello di trovare consapevolezza su un problema che mi affligge da tempo:
La difficoltà a gestire il palco.
L’onda della fortuna si è manifestata a me un po’ di anni fa facendomi conoscere un linguaggio bellissimo che è la musica.
In pochi anni mi sono ritrovato titolare di una cattedra in conservatorio, da subito una richiesta esagerata di iscrizioni nella mia classe; ogni mia azione corrispondeva a risultati esagerati.
L’inghippo è stato da sempre la gestione del palco…
Sebbene ottenessi ottimi risultati grazie soprattutto alla esperienza acquisita, l’ansia da concerto mi faceva vivere il momento negativamente.
Negli ultimi anni oltre alla musica è subentrato anche il ballo agonistico, anche li successi da podio, ma difficoltà esagerate a gestire la performance.
Ho provato a togliere l’importanza, immaginare una performance negativa, positiva, a estinguere il pendolo prestazione–pubblico, mi sono ripetuto come dice zeland “sogno o son desto” oppure “non è importante” ma è come se la mia mente parli bene ma il corpo razzoli male.
Nelle ultime competizioni stanco di questo pensare ho detto BASTA ma chi se ne frega… infatti è andata benissimo ma non ero ugualmente libero emozionalmente dalle forze equilibratrici.
Mi è capitato di confrontarmi con persone abituate ad alte prestazioni…
Per loro è importante il risultato, hanno aspettative e se perdono vivono la delusione, ma durante la prestazione non vivono disagi.
Mi piacerebbe avere un vostro punto di vista, dato che conoscete la realtà del transurfing da più tempo.
Ora sto cercando con la conoscenza dei due libri di giocare con il surf sull’onda, il mio fine è quello di giocare con divertimento e sicurezza su quell’onda.
Grazieee.
^Angel^
Transurfing Studio e Applicazione ⇒ Gestire il palco
Forum per chi ha letto almeno il libro "Lo Spazio delle Varianti"
Regole del forum
Ci sono utenti sedicenti "coach" del Transurfing che si iscrivono solo per promuovere il proprio sito inerente a tale qualifica, senza poi partecipare attivamente al forum. Alcuni affermano di essere stati autorizzati da Vadim Zeland. Premesso che Vadim Zeland non ha addestrato personalmente nessuno, eventuali dichiarazioni verbali di autorizzazione all'insegnamento del "metodo Transurfing" fatte dallo stesso non sono supportate da questo forum. Chi non compare nel sito ufficiale zelands.com e volesse confermare l'ufficialità di quanto dichiara può inviare in allegato dal modulo dei "Contatti" copia di una dichiarazione scritta firmata da Vadim Zeland. Diversamente, considerando anche che tali utenti non partecipano attivamente al forum saranno considerati "spammer".
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- renato
- Moderatore
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- Iscritto il: 20 nov 2009, 14:58
- Città: BZ
Re: Gestire il palco
[quote="WAngelW"
Il mio intento è quello di trovare consapevolezza su un problema che mi affligge da tempo:
La difficoltà a gestire il palco.
Ora sto cercando con la conoscenza dei due libri di giocare con il surf sull’onda, il mio fine è quello di giocare con divertimento e sicurezza su quell’onda.[/quote]
Ciao,
tu vai sul palco .. x te stesso .. ti attendi di essere giudicato e al tempo stesso vuoi dare una bella prestazione per .. ricevere buoni giudizi
sbaglio ?
Considera questa prospettiva: tu esprimi ARTE. Le persone che vengono ad assistere alle tue espressioni artistiche sono li' per ... emozionarsi, per passare un paio d'ore diverse, ... mettici tutto l'elenco dei motivi e dei desideri che le persone del pubblico hanno per venire li a guardarti invece di passare il tempo a casa davanti alla televisione, o da qualche altra parte.
A questo punto considerati un.. esauditore di desideri e quando vai sul palco, la prossima volta, esprimi la tua arte x loro .. per emozionarli, x entrare, con la tua arte e il tuo amore, nelle loro vite
dona loro la tua ARTE senza riserva
ciao
renato
Il mio intento è quello di trovare consapevolezza su un problema che mi affligge da tempo:
La difficoltà a gestire il palco.
Ora sto cercando con la conoscenza dei due libri di giocare con il surf sull’onda, il mio fine è quello di giocare con divertimento e sicurezza su quell’onda.[/quote]
Ciao,
tu vai sul palco .. x te stesso .. ti attendi di essere giudicato e al tempo stesso vuoi dare una bella prestazione per .. ricevere buoni giudizi
sbaglio ?
Considera questa prospettiva: tu esprimi ARTE. Le persone che vengono ad assistere alle tue espressioni artistiche sono li' per ... emozionarsi, per passare un paio d'ore diverse, ... mettici tutto l'elenco dei motivi e dei desideri che le persone del pubblico hanno per venire li a guardarti invece di passare il tempo a casa davanti alla televisione, o da qualche altra parte.
A questo punto considerati un.. esauditore di desideri e quando vai sul palco, la prossima volta, esprimi la tua arte x loro .. per emozionarli, x entrare, con la tua arte e il tuo amore, nelle loro vite
dona loro la tua ARTE senza riserva
ciao
renato
- WAngelW
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- Iscritto il: 1 giu 2010, 9:44
- Città: San Marino
Re: Gestire il palco
Ciao Renato
Gentilissimo e grazie per la tua risposta.
Si le parole che hai scritto, sono quelle che mi sono sempre ripetuto prima della conoscenza del transurfing.
Sono pienamente daccordo con dona loro la tua ARTE senza riserva
Ho provato con visualizzazioni, affermazioni e altre tecniche con l'intento di emozionarmi e emozionare le persone...
A volte mi è capitato, ed è per questo che continuo a ricercare... ho avuto la sensazione di diventare un tutt'uno con il mio pubblico, Fantastico!!!
Purtroppo questo quando non mi capita, è perchè subentra l'Importanza...
Anche se il focus è sull'emozione, subentra l'importanza e trakkete! L'emozione si riduce e subentra l'agitazione.
Ho provato durante la performance a dirmi "non è importante" richiamando anche la senzazione di leggerezza, "ora godi come un riccio perchè è il momento di donare una forte emozione" ma il mio corpo non reagisce a quello che gli dico e subentra la paura!
E' come nella canzone L'Animale di Battiato... Esiste una parte instintiva (L'animale) che mi rende schiavo delle mie passioni, e non si arrende mai!
Un abbraccio
^Angel^
Gentilissimo e grazie per la tua risposta.
Si le parole che hai scritto, sono quelle che mi sono sempre ripetuto prima della conoscenza del transurfing.
Sono pienamente daccordo con dona loro la tua ARTE senza riserva
Ho provato con visualizzazioni, affermazioni e altre tecniche con l'intento di emozionarmi e emozionare le persone...
A volte mi è capitato, ed è per questo che continuo a ricercare... ho avuto la sensazione di diventare un tutt'uno con il mio pubblico, Fantastico!!!
Purtroppo questo quando non mi capita, è perchè subentra l'Importanza...
Anche se il focus è sull'emozione, subentra l'importanza e trakkete! L'emozione si riduce e subentra l'agitazione.
Ho provato durante la performance a dirmi "non è importante" richiamando anche la senzazione di leggerezza, "ora godi come un riccio perchè è il momento di donare una forte emozione" ma il mio corpo non reagisce a quello che gli dico e subentra la paura!
E' come nella canzone L'Animale di Battiato... Esiste una parte instintiva (L'animale) che mi rende schiavo delle mie passioni, e non si arrende mai!
Un abbraccio
^Angel^
Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa.
Einstein
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- NorrinRadd
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- Iscritto il: 16 apr 2010, 10:01
- Città:
Re: Gestire il palco
Messaggio da NorrinRadd »
Anch'io mi occupo di arte e musica, anche se dietro le quinte. Da sempre ho piu' o meno ragionato in questo modo, cioe' l'essere in un certo senso al "servizio" del pubblico, piu' che del mio portafoglio. Ora che sono consapevole che questa via e' quella giusta, vedo la mia vita professionale decollare. Queste considerazioni sono quindi molto utili anche per me, mi danno una conferma. Grazie.
- renato
- Moderatore
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- Iscritto il: 20 nov 2009, 14:58
- Città: BZ
Re: Gestire il palco
il corpo è espressione di tutto noi stessi. l'emozione vince sempre sull'intelletto .. spesso crediamo di voler fare qualcosa con un certo intento, ma se il corpo o l'emozione non sono allineate ...: ti stai raccontando bugie
dalla tua descrizione evidenzi che comunque vuoi avere la situazione sotto controllo, controllarla ... non ti fidi completamente ..... prova veramente a non dare importanza lasciandoti semplicemente essere te stesso ... roba da divertirti come un matto
dalla tua descrizione evidenzi che comunque vuoi avere la situazione sotto controllo, controllarla ... non ti fidi completamente ..... prova veramente a non dare importanza lasciandoti semplicemente essere te stesso ... roba da divertirti come un matto
-
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- Iscritto il: 8 mag 2010, 22:46
- Città:
Re: Gestire il palco
Ciao Angel, innanzitutto complimenti per la tua scelta di vita !!
Sai, penso, come dice Zeland, che non bisogna avere fretta, la pazienza riesce a risolvere tutto. Il tuo problema ti appare come gigantesco, la paura del palcoscenico, se te la porti dietro da tanto tempo, non sarà risolvibile in poco tempo. Aggira l'ostacolo. In definitiva si tratta di prendere confidenza con questi nuovi pensieri che Zeland ci sta suggerendo e lui sottilinea più volte di avere pazienza, che ci saranno dei momenti no, ma anche tanti momenti sì.
Ti consiglio di iniziare a superare l'importanza delle cose dalle piccole cose (scusa il gioco di parole). Iniziando nel quotidiano con gli avvenimenti più disparati, inizi a prendere confidenza con il nonn dare importanza al traffico, alla fila, al vicino di casa che fa confusione, etc etc. Intanto cominci ad abituarti come fare e piano piano ti accorgerai che adotterai lo stesso approccio di non importanza anche alle cose più importanti, come quella del palco.
D'altra parte se decidi di fare una scalata in montagna, devi iniziare ad allenarti piano piano, col fiato, con le gambe, ad allungare il passo, ma sempre giorno dopo giorno. Ogni sportivo si allena, non si va alla maratona di New York senza avere fatto prima un serio e consapevole allenamento.
Parti dalle piccole cose e vedrai che tutto sarà più semplice. Quasi non ti accorgerai nemmeno quando un giorno salirai sul palco, che la tua visione delle cose sarà del tutto cambiata !!
Un abbraccio !
Sai, penso, come dice Zeland, che non bisogna avere fretta, la pazienza riesce a risolvere tutto. Il tuo problema ti appare come gigantesco, la paura del palcoscenico, se te la porti dietro da tanto tempo, non sarà risolvibile in poco tempo. Aggira l'ostacolo. In definitiva si tratta di prendere confidenza con questi nuovi pensieri che Zeland ci sta suggerendo e lui sottilinea più volte di avere pazienza, che ci saranno dei momenti no, ma anche tanti momenti sì.
Ti consiglio di iniziare a superare l'importanza delle cose dalle piccole cose (scusa il gioco di parole). Iniziando nel quotidiano con gli avvenimenti più disparati, inizi a prendere confidenza con il nonn dare importanza al traffico, alla fila, al vicino di casa che fa confusione, etc etc. Intanto cominci ad abituarti come fare e piano piano ti accorgerai che adotterai lo stesso approccio di non importanza anche alle cose più importanti, come quella del palco.
D'altra parte se decidi di fare una scalata in montagna, devi iniziare ad allenarti piano piano, col fiato, con le gambe, ad allungare il passo, ma sempre giorno dopo giorno. Ogni sportivo si allena, non si va alla maratona di New York senza avere fatto prima un serio e consapevole allenamento.
Parti dalle piccole cose e vedrai che tutto sarà più semplice. Quasi non ti accorgerai nemmeno quando un giorno salirai sul palco, che la tua visione delle cose sarà del tutto cambiata !!
Un abbraccio !
- WAngelW
- Messaggi: 27
- Iscritto il: 1 giu 2010, 9:44
- Città: San Marino
Re: Gestire il palco
Ma ciao ragazzi
Sono daccordo con quello che dici Renato, subentra il controllo di gestire la situazione.
Serenella grazie, è una scelta di vita bellissima.
Giustissimo... quello che dici dell'allenamento, infatti già da diversi mesi oltre a ridurre l'importanza delle piccole cose cerco di focalizzarmi su queste con un atteggiamento potenziante
Di base da quello che mi avete scritto e da quello che sto scoprendo grazie al transufing, penso che la chiave giusta sia adottare l'atteggiamento e il comportamento definito "Ma chi se ne frega" unito alla Fede verso la realtà, riducendo l'intenzione interna e lasciando agire quella esterna con la libertà di quel "Ma chi se ne frega"
Deve diventare un modo di essere, e l'unico modo è la ripetizione
Per NorrinRadd, si capita proprio questo!!! Ti confermo che potrei tranquillamente aprire una mia scuola con tutte le richieste che ho, senza aver fatto mai nessuna pubblicità
Grazie siete carinissimi...
Buona transufata a tutti.
^Angel^
Sono daccordo con quello che dici Renato, subentra il controllo di gestire la situazione.
Serenella grazie, è una scelta di vita bellissima.
Giustissimo... quello che dici dell'allenamento, infatti già da diversi mesi oltre a ridurre l'importanza delle piccole cose cerco di focalizzarmi su queste con un atteggiamento potenziante
Di base da quello che mi avete scritto e da quello che sto scoprendo grazie al transufing, penso che la chiave giusta sia adottare l'atteggiamento e il comportamento definito "Ma chi se ne frega" unito alla Fede verso la realtà, riducendo l'intenzione interna e lasciando agire quella esterna con la libertà di quel "Ma chi se ne frega"
Deve diventare un modo di essere, e l'unico modo è la ripetizione
Per NorrinRadd, si capita proprio questo!!! Ti confermo che potrei tranquillamente aprire una mia scuola con tutte le richieste che ho, senza aver fatto mai nessuna pubblicità
Grazie siete carinissimi...
Buona transufata a tutti.
^Angel^
Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa.
Einstein
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- luciano
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- Iscritto il: 5 nov 2009, 0:11
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Re: Gestire il palco
Penso che il timore del giudizio da parte dell'audience sia il fattore principale. L'ho notato in me in passato, un giorno ho semplicemente deciso di fare quello che stavo facendo senza aspettarmi nulla.
Da allora mi sento perfettamente a mio agio.
Faccio conferenze, non mi porto appunti, non leggo mai nulla, semplicemente dico al pubblico quello che voglio dire e ogni conferenza sullo stesso argomento è comunque nuova. Nella seconda parte rispondo alle domande, se non ho la risposta dico che non la so.
Alla fine io e il pubblico siamo soddisfatti.
A volte fra tutto il pubblico, dopo la conferenza, capita che una persona si rivolga a me per dirmi che quello che dico non è vero, che è sbagliato, che dovrei fare altro, ecc. Rispondo che capisco il suo punto di vista e che sono al corrente che ci possono essere persone che la pensano come lei, e la cosa finisce lì, perché non oppongo resistenza alla disapprovazione.
Da allora mi sento perfettamente a mio agio.
Faccio conferenze, non mi porto appunti, non leggo mai nulla, semplicemente dico al pubblico quello che voglio dire e ogni conferenza sullo stesso argomento è comunque nuova. Nella seconda parte rispondo alle domande, se non ho la risposta dico che non la so.
Alla fine io e il pubblico siamo soddisfatti.
A volte fra tutto il pubblico, dopo la conferenza, capita che una persona si rivolga a me per dirmi che quello che dico non è vero, che è sbagliato, che dovrei fare altro, ecc. Rispondo che capisco il suo punto di vista e che sono al corrente che ci possono essere persone che la pensano come lei, e la cosa finisce lì, perché non oppongo resistenza alla disapprovazione.
C'è solo un momento in cui esisti e quel momento è il tempo presente.
-
- Messaggi: 4
- Iscritto il: 4 gen 2010, 18:44
- Città:
Re: Gestire il palco
Secondo Transurfing, non dobbiamo cambiare, di conseguenza siamo come siamo e va bene così!
Accetta il fatto che hai paura, prendi solamente coscienza del fatto che la paura da palco è una parte di te, di conseguenza pure essa è da amare!
Il difetto è tale perchè lo reputiamo tale, non vi è assolutamente bisogno di capire perchè reputiamo un difetto, un difetto...... .
Semplicemente stabiliamo che un difetto è una nostra qualità, sicuramente l'intenzione esterna anche questa volta ci verrà in aiuto, come sempre d'altronde..... .
Dì alla tua paura: " GRAZIE DI ESSERCI! GRAZIE DI ESISTERE! "
Non stabilere delle colpe, sei eccezzionale anche con la pura del palco!
CIAO!!!!
Accetta il fatto che hai paura, prendi solamente coscienza del fatto che la paura da palco è una parte di te, di conseguenza pure essa è da amare!
Il difetto è tale perchè lo reputiamo tale, non vi è assolutamente bisogno di capire perchè reputiamo un difetto, un difetto...... .
Semplicemente stabiliamo che un difetto è una nostra qualità, sicuramente l'intenzione esterna anche questa volta ci verrà in aiuto, come sempre d'altronde..... .
Dì alla tua paura: " GRAZIE DI ESSERCI! GRAZIE DI ESISTERE! "
Non stabilere delle colpe, sei eccezzionale anche con la pura del palco!
CIAO!!!!
- luciano
- Amministratore
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- Iscritto il: 5 nov 2009, 0:11
- Città: Trento
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Re: Gestire il palco
Quello che proponi rientra nell'autosuggestione. Il transurfing non è nulla di tutto questo.Sciaman ha scritto:Secondo Transurfing, non dobbiamo cambiare, di conseguenza siamo come siamo e va bene così!
Accetta il fatto che hai paura, prendi solamente coscienza del fatto che la paura da palco è una parte di te, di conseguenza pure essa è da amare!
Il difetto è tale perchè lo reputiamo tale, non vi è assolutamente bisogno di capire perchè reputiamo un difetto, un difetto...... .
Semplicemente stabiliamo che un difetto è una nostra qualità, sicuramente l'intenzione esterna anche questa volta ci verrà in aiuto, come sempre d'altronde..... .
Dì alla tua paura: " GRAZIE DI ESSERCI! GRAZIE DI ESISTERE! "
Non stabilere delle colpe, sei eccezzionale anche con la pura del palco!
CIAO!!!!
C'è solo un momento in cui esisti e quel momento è il tempo presente.
Il Trionfo dell'Uomo che Agisce
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Le Regole dello Specchio
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