a tutti succede quotidianamente di trovarsi di fronte a qualcosa che non ci fa stare bene emotivamente e ricordando il transurfing cerchiamo mentalmente di dirci: "ignorare e ridurre l'importanza".
Vi riesce facile? quanto tempo ci mettete?
Come fate a applicare su di voi la regola in modo semplice e veloce?
Aspetto trucchi/suggerimenti da applicare su di me.
A presto!
Transurfing Studio e Applicazione ⇒ Riuscite a ridurre l'importanza con facilità?
Forum per chi ha letto almeno il libro "Lo Spazio delle Varianti"
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Ci sono utenti sedicenti "coach" del Transurfing che si iscrivono solo per promuovere il proprio sito inerente a tale qualifica, senza poi partecipare attivamente al forum. Alcuni affermano di essere stati autorizzati da Vadim Zeland. Premesso che Vadim Zeland non ha addestrato personalmente nessuno, eventuali dichiarazioni verbali di autorizzazione all'insegnamento del "metodo Transurfing" fatte dallo stesso non sono supportate da questo forum. Chi non compare nel sito ufficiale zelands.com e volesse confermare l'ufficialità di quanto dichiara può inviare in allegato dal modulo dei "Contatti" copia di una dichiarazione scritta firmata da Vadim Zeland. Diversamente, considerando anche che tali utenti non partecipano attivamente al forum saranno considerati "spammer".
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Re: Riuscite a ridurre l'importanza con facilità?
Ciao Ardnas, difficile dare dei suggerimenti, io nel mio piccolo cerco di ridurre l'importanza non aspettandomi mai nulla dagli eventi, ossia, decido dove voglio arrivare, mi metto nelle condizioni emotive di sentirmi serena e felice e se strada facendo trovo un'ostacolo mi dico che questo è lì perchè è il giusto percorso e non mi arrabbio mai ( va be dai quasi mai). Ti faccio un esempio: quando voglio andare in una città lontana, ( magari per un appuntamento importante, quindi devo arrivare puntuale e rilassata) e magari già conosco la strada, (e quindi credo di poterci arrivare anche senza aiuto) ma per sicurezza inserisco i dati nel satellitare, io non mi pongo mai il dubbio se le indicazioni siamo giuste o meno, le segue senza star lì ogni volta a chiedermi è giusto girare a destra, è giusto non entrare in autostrada adesso ecc.... (a parte che arriveri a destinazione frustrata e sfinita dai pensieri) e le volte che magari, nella convinzione che il satellitare stesse portandomi per vie troppo lunghe, decidendo di mia iniziativa di girare per altre vie, spesso ho trovato traffico, passaggi a livello chiusi, divieti dell'ultimo secondo, per non parlare di quella volta che nella convinzione che dovessi entrare in autostrada a quella altezza, mi sono trovata in una direttrice completamente diversa; ( immaginati come è andata la giornata) con la conseguenza che magari dovevo ritornare anche indietro.
Io credo che non dobbiamo sforzare gli eventi credendo di sapere cosa sia meglio per noi, ma invece essere sempre sereni che succederà la cosa giusta, e che ogni ostacolo ( che io credo sia un ostacolo) farà in modo di portarmi dove ho io decido di andare.
Quello che voglio dire, al di là dell'esempio pratico, è che se è vero che noi possiamo scivolare attraverso le varianti, ed il cambiamento è dettato dal nostro modo di sentirci, come posso vivere in un mondo sereno se io a priori decido come, cosa e dove devo arrivare, salvo poi arrabbiarmi continuamente perchè non succede quello che mi aspetto, mi sembra il cane che si morde la coda, più mi arrabbio e più rimango nella varianete sbagliate.....
Spero di non averti fatto confusione.
Rebecca
Io credo che non dobbiamo sforzare gli eventi credendo di sapere cosa sia meglio per noi, ma invece essere sempre sereni che succederà la cosa giusta, e che ogni ostacolo ( che io credo sia un ostacolo) farà in modo di portarmi dove ho io decido di andare.
Quello che voglio dire, al di là dell'esempio pratico, è che se è vero che noi possiamo scivolare attraverso le varianti, ed il cambiamento è dettato dal nostro modo di sentirci, come posso vivere in un mondo sereno se io a priori decido come, cosa e dove devo arrivare, salvo poi arrabbiarmi continuamente perchè non succede quello che mi aspetto, mi sembra il cane che si morde la coda, più mi arrabbio e più rimango nella varianete sbagliate.....
Spero di non averti fatto confusione.
Rebecca
- Varda
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- Iscritto il: 23 nov 2009, 16:13
- Città: Carmignano (Po)
Re: Riuscite a ridurre l'importanza con facilità?
Ti dico come riduco l'importanza io.
Se si presenta un contrattempo, ad esempio un problema lavorativo, questioni condominiali, una persona che si arrabbia con me, dico a me stesso: "Non è importante, la mia vita sta andando ugualmente (o forse PROPRIO PER QUESTO) nella giusta direzione."
Ciò mi consente di abbassare la mia carica emotiva, che spesso porta a fare casini, di essere lucido di fronte al "problema" e di poter scegliere con tranquillità la cosa migliore da dire o fare (tante volte anche NIENTE ). Insomma di scivolare naturalmente e consapevolmente nello spazio delle varianti
Ciao
Se si presenta un contrattempo, ad esempio un problema lavorativo, questioni condominiali, una persona che si arrabbia con me, dico a me stesso: "Non è importante, la mia vita sta andando ugualmente (o forse PROPRIO PER QUESTO) nella giusta direzione."
Ciò mi consente di abbassare la mia carica emotiva, che spesso porta a fare casini, di essere lucido di fronte al "problema" e di poter scegliere con tranquillità la cosa migliore da dire o fare (tante volte anche NIENTE ). Insomma di scivolare naturalmente e consapevolmente nello spazio delle varianti
Ciao
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- Iscritto il: 24 nov 2009, 11:12
- Città:
Re: Riuscite a ridurre l'importanza con facilità?
E' una questione di abitudine oltre che di ordine di idee. Devi innanzitutto metterti nell'ottica transurfista che tu miri al fine e non al mezzo. Se il fine è espresso bene e viene proprio dalla tua anima ( questo è spiegato molto bene nel secondo volume), si crea un connubio mente-anima che ti fa per così dire "volare", tutto ciò che ti accade a quel punto è finalizzato alla realizzazione del tuo fine, anche ciò che in apparenza può sembrare negativo. Infatti spesso succede che dal negativo esca poi qualcosa di positivo e di nuovo. A te compete di formulare le cose in modo giusto e corretto, poi al COME ci pensa l'intenzione esterna, perciò tu prendi tutto ciò che viene come ben fatto e necessario, vedilo sempre in positivo, di' sempre a te stesso: va tutto bene, io faccio le esperienze che mi servono. Ogni volta che stai per arrabbiarti perchè le cose non stanno andando come vorresti tu, "esci da te stesso", estraniati o datti in affitto come dice Zeland, vedi la vita come una commedia in cui recitiamo tutti una parte che serve per farci fare delle esperienze, oppure anche pensa che arrabbiandoti stai commettendo un'arroganza, perchè vorresti metterti al posto dell'intenzione esterna (o se ci credi di Dio) e decidere tu quale sia la via migliore per arrivare alla realizzazione del tuo fine, come se tu potessi vedere nel futuro e nel profondo di te stesso meglio dell'intenzione esterna o di Dio. Accettare le cose che arrivano, comprese le contrarietà significa scivolare nella realtà e accettare cambiamenti lungo la strada, non programmati, che possono rivelarsi dei toccasana proprio in relazione al tuo fine. Inoltre questa abitudine ti rende man mano sempre più calmo, direi serafico, perchè non hai più in mente delle tappe giornaliere a cui attenersi perchè se no guai, questo sì che ingenera stress, ma hai solo in mente la tappa finale e poi innesti il pilota automatico.
Io per esempio per il mio lavoro devo spedire tutti i giorni in posta, ma il mio lavoro non è solo lì, è anche in ufficio e in negozio. Quindi una volta me la prendevo molto per le code in Posta, adesso succede che ogni giorno vado in posta ripetendomi: io sono sempre in tempo e nel mio giusto tempo. E' incredibile la trasformazione che c'è stata: arrivo quasi sempre quando l'ufficio è vuoto o c'è poca gente che si sbriga in fretta, se c'è tanta gente (raramente ormai) non me la prendo e mi ripeto la frase di cui sopra, a quel punto cerco di ascoltare il mio intimo, se avverto un po' di disagio a rimanere lì vengo via anche a costo di non spedire quel giorno. Puntualmente arrivo a casa in tempo per una telefonata importante o per un ordine aggiuntivo a un pacco che stavo già spedendo o per correggere un errore su una spedizione di cui non mi ero accorta e via così... Io con calma ringrazio e proseguo. E' così che ho capito di avere cambiato variante e di essere su quella dove le cose stanno andando meglio, ogni giorno sempre meglio, come mi ripeto tutti i giorni, qualsiasi cosa accada....
Un salutone a tutti
Io per esempio per il mio lavoro devo spedire tutti i giorni in posta, ma il mio lavoro non è solo lì, è anche in ufficio e in negozio. Quindi una volta me la prendevo molto per le code in Posta, adesso succede che ogni giorno vado in posta ripetendomi: io sono sempre in tempo e nel mio giusto tempo. E' incredibile la trasformazione che c'è stata: arrivo quasi sempre quando l'ufficio è vuoto o c'è poca gente che si sbriga in fretta, se c'è tanta gente (raramente ormai) non me la prendo e mi ripeto la frase di cui sopra, a quel punto cerco di ascoltare il mio intimo, se avverto un po' di disagio a rimanere lì vengo via anche a costo di non spedire quel giorno. Puntualmente arrivo a casa in tempo per una telefonata importante o per un ordine aggiuntivo a un pacco che stavo già spedendo o per correggere un errore su una spedizione di cui non mi ero accorta e via così... Io con calma ringrazio e proseguo. E' così che ho capito di avere cambiato variante e di essere su quella dove le cose stanno andando meglio, ogni giorno sempre meglio, come mi ripeto tutti i giorni, qualsiasi cosa accada....
Un salutone a tutti
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Re: Riuscite a ridurre l'importanza con facilità?
Ogni qualvolta mi si presenta qualcosa di fastidioso penso mantalmente di ridurre l'importanza ma su alcune cose ci metto molto tempo (una giornata invece di pochi minuti) e mi chiedevo: "ma gli altri transurfisti non hanno le stesse difficoltà che ho io?" Scambiare opinioni aiuta.
Pensandoci bene da quando ho scoperto Vadim Zeland il mio modo di affrontare la vita è molto più col sorriso sulle labbra. .....e con i colleghi ho seguito il consiglio del libro che dice di pensare di meno a come sono le persone se buone o cattive.
I rapporti di lavoro sono decisamente più rilassati. Questo mi è venuto abbastanza facile.
Pensandoci bene da quando ho scoperto Vadim Zeland il mio modo di affrontare la vita è molto più col sorriso sulle labbra. .....e con i colleghi ho seguito il consiglio del libro che dice di pensare di meno a come sono le persone se buone o cattive.
I rapporti di lavoro sono decisamente più rilassati. Questo mi è venuto abbastanza facile.
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- Iscritto il: 24 nov 2009, 11:12
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Re: Riuscite a ridurre l'importanza con facilità?
Il modo di guardare le altre persone è uno dei punti cardine, secondo me, del cambiamento che porta a ridurre l'importanza. E' vero quel che dice Z. siamo tutti più preoccupati del nostro impatto sugli altri di cui vediamo quegli aspetti che sono in relazione a noi, o che crediamo lo siano, che non di come sono fatti veramente loro. Ma "gli altri" sono tutti come noi, cercano una gratificazione e un'autostima attraverso l'impressione che ritengono di aver fatto su di noi, ognuno con una sua gradazione e attraverso i suoi metodi, nati dalle proprie esperienze, si va quindi dal più crudo al più gentile. Già anni fa io smisi di guardare gli altri in maniera difensiva e strumentale e notando questa loro lotta interiore mi facevano tenerezza. Non sempre mi riusciva ma con l'andar del tempo divenne un'abitudine e mi accorsi di diventare sempre più calma e distaccata, le letture di stampo buddista mi hanno giovato molto al riguardo. Zeland mi ha dato poi un'ulteriore conferma di tutto questo, non accade tutto d'un botto, ci si arriva per gradi, ma poi cominci a vedere tutti come delle povere anime che si agitano per trovare una loro dimensione di considerazione e di stima, che cercano innanzi tutto nell'altro e poi di riflesso in sè. Mentre bisognerebbe partire proprio dal sè. In questa ottica gli altri mi fanno tenerezza, e questo ti assicuro fa cadere molto, anzi spesso annulla l'importanza delle "contrarietà". Specialmente se non le vedi come contrarietà ma come cartelli stradali indicatori e asettici. Tu hai messo nel navigatore una direzione e questo ti indica quale strada prendere, come nell'esempio che ha fatto più su credo Roberta. Tu pensi che vada a sinistra e questo invece ti indica la destra, anzichè prenderlo come una contrarietà pensa che c'è sempre una ragione valida perchè questo accade, forse ci sono lavori in corso e arrivi prima con la strada apparentemente più lunga, comunque il navigatore in sè non è uno strumento perfetto, ma quando sei sulla variante giusta non è altro che uno strumento di cui si serve l'intenzione esterna. E per andare sulla variante giusta non devi far altro che esprimere correttamente il tuo fine e poi seguire il navigatore, qualunque cosa ti proponga.
Un salutone
Un salutone
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Re: Riuscite a ridurre l'importanza con facilità?
Cara Armonia,
quello che hai scritto sul fatto che noi siamo preoccupati dell'impatto che diamo agli altri è una grande verità.
L'educazione che riceviamo da piccoli spesso ruota su questo e quando raggiungiamo una certa maturità cominciamo a chiederci se gli altri sono migliori di noi. Ridurre l'importanza fa ridimensionare il nostro modo di percepire gli altri. In questo modo l'autostima personale si equilibra un pò. E entriamo in una "variante" più positiva.
Qualcuno di voi ha finito di leggere il secondo libro di Vadim? Vorrei conoscere i vostri commenti.
Salutoni.
quello che hai scritto sul fatto che noi siamo preoccupati dell'impatto che diamo agli altri è una grande verità.
L'educazione che riceviamo da piccoli spesso ruota su questo e quando raggiungiamo una certa maturità cominciamo a chiederci se gli altri sono migliori di noi. Ridurre l'importanza fa ridimensionare il nostro modo di percepire gli altri. In questo modo l'autostima personale si equilibra un pò. E entriamo in una "variante" più positiva.
Qualcuno di voi ha finito di leggere il secondo libro di Vadim? Vorrei conoscere i vostri commenti.
Salutoni.
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- Iscritto il: 18 nov 2009, 14:14
- Città:
Re: Riuscite a ridurre l'importanza con facilità?
Ciao,
io trovo molto utile la metafora della mostra di quadri che riporta Zeland sia nel primo volume che nel secondo.
Quando vedo o mi capita qualcosa che non gradisco( brutti quadri)faccio il possibile per ignorarlo e vado oltre .
Mi soffermo , invece anche molto, sugli avvenimenti positivi,( i quadri che mi piacciono) senza venerarli per non incappare nelle forze equilibratici.
Mi sono accorta che si tratta di allenamento.
Più ti sforzi di fare caso al bello che c'è e che ti succede, più crescono gli avvenimenti positivi.
Nel secondo volume sto trovando illuminante la spiegazione del perchè le cose ci mettono così tanto a palesarsi...
Un abbraccio
Roberta
io trovo molto utile la metafora della mostra di quadri che riporta Zeland sia nel primo volume che nel secondo.
Quando vedo o mi capita qualcosa che non gradisco( brutti quadri)faccio il possibile per ignorarlo e vado oltre .
Mi soffermo , invece anche molto, sugli avvenimenti positivi,( i quadri che mi piacciono) senza venerarli per non incappare nelle forze equilibratici.
Mi sono accorta che si tratta di allenamento.
Più ti sforzi di fare caso al bello che c'è e che ti succede, più crescono gli avvenimenti positivi.
Nel secondo volume sto trovando illuminante la spiegazione del perchè le cose ci mettono così tanto a palesarsi...
Un abbraccio
Roberta
- luciano
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- Contatta:
Re: Riuscite a ridurre l'importanza con facilità?
A volte non mi è facile specialmente quando qualcuno prende degli accordi con me e poi non li rispetta.
Premetto che anch'io non sempre ho rispettato gli accordi, quindi non sono "senza macchia" a quel riguardo.
Nel caso sopracitato quando succede un evento del genere perdo le staffe! Ed esco fuori con una serie di filippiche tipo "Me lo dicevi e io decidevo diversamente" Oppure: "Se alla fine non volevi fare questa cosa potevi fare a meno di proporti!" ecc.
Dopo mi rendo conto che la reazione è esagerata oltre che inutile perché nel momento che si realizza la situazione non serve davvero nulla prendersela con sé o con l'altro. E mi tiro poi addosso altre "pendolate"!
Premetto che anch'io non sempre ho rispettato gli accordi, quindi non sono "senza macchia" a quel riguardo.
Nel caso sopracitato quando succede un evento del genere perdo le staffe! Ed esco fuori con una serie di filippiche tipo "Me lo dicevi e io decidevo diversamente" Oppure: "Se alla fine non volevi fare questa cosa potevi fare a meno di proporti!" ecc.
Dopo mi rendo conto che la reazione è esagerata oltre che inutile perché nel momento che si realizza la situazione non serve davvero nulla prendersela con sé o con l'altro. E mi tiro poi addosso altre "pendolate"!
C'è solo un momento in cui esisti e quel momento è il tempo presente.
- renato
- Moderatore
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- Iscritto il: 20 nov 2009, 14:58
- Città: BZ
Re: Riuscite a ridurre l'importanza con facilità?
Ciao,ardnas ha scritto:a tutti succede quotidianamente di trovarsi di fronte a qualcosa che non ci fa stare bene emotivamente e ricordando il transurfing cerchiamo mentalmente di dirci: "ignorare e ridurre l'importanza".
Vi riesce facile? quanto tempo ci mettete?
Come fate a applicare su di voi la regola in modo semplice e veloce?
Aspetto trucchi/suggerimenti da applicare su di me.
A presto!
alcune premesse:
- tutto ciò che ci accade scivola subitissimo nel "passato"
- noi siamo delle macchinette emettitricidigiudizi e muioiodallavogliachelecosevadanocomemiaspetto
immaginiamoci con la nostra tavoletta da surf, l'onda continua ad andare e noi ci dobbiamo scivolare sopra, in equilibrio .. sfrecciando sull'acqua col vento tra i capelli (mi piace questa immagine ) e invece cosa facciamo ? nel bel mezzo dell'onda della vita .. ci fermiamo ! vogliamo avere ragione, vogliamo capire xchè le cose non sono andate come volevamo e non ci rendiamo conto che i giudizi che abbiamo sparato .. ci stanno pure tornando indietro
beh .. sull'acqua vi potete immaginare che dalla spiaggia chi ci stava osservando vede solo una tavola da surf che vola verso il cielo ed attende, con trepidazione di vedere se una testolina riappare, prima o poi, sul pelo dell'acqua.
nella vita invece ci sono le arrabbiature, le delusioni, le depressioni, le ulcere, ecc. ecc.
rendiamoci conto che tutto ciò che stiamo vivendo è, in qualche modo, "passato"; restiamo sull'onda attenti ai "segnali" che ci portano alle nostre mete. impariamo a non giudicare (persone, situazioni), a non avere attese sugli altri ..
questa è una prospettiva che "riduce l'importanza" .. teniamo altresì conto che la cosa + difficile è scoprire, capire cosa REALMENTE desideriamo .. non c'è vento favorevole al marinaio che non sa dove andare
renato
Il Trionfo dell'Uomo che Agisce
Libri di Arnold Ehret
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