Renato, per uscire dalla presa di un pendolo
Oltre ai 2 metodi (estinzione-affossamento)
Parla di accettarlo (pendolo) qualunque esso sia poiché chi siamo - chi sono per giudicare qualcuno o qualcosa in questo mondo.
Dopo averlo accettato siamo liberi di uscirne, di separarci.
Ma questo 'accettare' non lo capisco.
Ovvero cosa devo sentire per essere certo che lo abbia accettato, (tra l'altro ponendo questa domanda puoi capire quanto non abbia capito nulla).
Mi Presento ⇒ C'è qualcuno? (Wasabbi)
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- renato
- Moderatore
- Messaggi: 981
- Iscritto il: 20 nov 2009, 14:58
- Città: BZ
Re: C'è qualcuno? (Wasabbi)
"Parla di accettarlo (pendolo) qualunque esso sia poiché chi siamo - chi sono per giudicare qualcuno o qualcosa in questo mondo ?
Dopo averlo accettato siamo liberi di uscirne, di separarci. Ma questo 'accettare' non lo capisco. Ovvero cosa devo sentire per essere certo che lo abbia accettato ? "
Se seguiamo le parole, cerchiamo anche spiegazioni di parole e conferme di parole ..
Accettarlo, in questo caso, è "entrarci dentro" e "sentirlo" completamente, senza giudizio, senza attaccamento, senza resistenza ... come farti un bagno e rilassarti in questo mare-"pendolo". Ti accorgi che dopo un po, se hai allargato la tua appercezione fino ai confini di questo mare, il tutto si esaurisce da solo .. non c'è nessuno che è libero di uscirne o di separarsi ... l'ologramma è evanescente .... il nostro desiderio di possedere, di rifiuto, il nostro giudizio rende l'ologramma reale .. quanto più sono coinvolti sentimenti ed emozioni, tanto più l'ologramma ci appare reale ed esistente in modo indipendente da noi, ma non è così ..
Dopo averlo accettato siamo liberi di uscirne, di separarci. Ma questo 'accettare' non lo capisco. Ovvero cosa devo sentire per essere certo che lo abbia accettato ? "
Se seguiamo le parole, cerchiamo anche spiegazioni di parole e conferme di parole ..
Accettarlo, in questo caso, è "entrarci dentro" e "sentirlo" completamente, senza giudizio, senza attaccamento, senza resistenza ... come farti un bagno e rilassarti in questo mare-"pendolo". Ti accorgi che dopo un po, se hai allargato la tua appercezione fino ai confini di questo mare, il tutto si esaurisce da solo .. non c'è nessuno che è libero di uscirne o di separarsi ... l'ologramma è evanescente .... il nostro desiderio di possedere, di rifiuto, il nostro giudizio rende l'ologramma reale .. quanto più sono coinvolti sentimenti ed emozioni, tanto più l'ologramma ci appare reale ed esistente in modo indipendente da noi, ma non è così ..
- luciano
- Amministratore
- Messaggi: 435
- Iscritto il: 5 nov 2009, 0:11
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Re: C'è qualcuno? (Wasabbi)
Siamo generalmente identificati in questa falsa personalità chiamata ego.
L'ego è necessario per comunicare, è il personaggio che usiamo per farci riconoscere dalle persone con cui interagiamo. Quindi eliminarlo non è fattibile in questo universo materiale, se non al momento della morte.
Quando si parla di "uccidere l'ego" o "eliminare l'ego" in realtà si intende eliminare l'identificazione con esso.
Possiamo quindi smettere di identificarci in esso, vincendo l'impulso a difenderlo, a comportarci al fine di ricevere attenzione, a pretendere che venga trattato con rispetto, smettere di offenderci, ecc. ecc., la lista sarebbe lunga.
Non che non si debba difenderlo, ricevere attenzione, richiedere rispetto, il problema sussiste quando queste azioni si fanno per ragioni prettamente egocentriche piuttosto che per fini che includono anche benefici per altri.
Una volta superata l'identificazione, l'ego sarà solo uno strumento in controllo dell'Essere spirituale, non una entità che controlla l'Essere.
L'ego è necessario per comunicare, è il personaggio che usiamo per farci riconoscere dalle persone con cui interagiamo. Quindi eliminarlo non è fattibile in questo universo materiale, se non al momento della morte.
Quando si parla di "uccidere l'ego" o "eliminare l'ego" in realtà si intende eliminare l'identificazione con esso.
Possiamo quindi smettere di identificarci in esso, vincendo l'impulso a difenderlo, a comportarci al fine di ricevere attenzione, a pretendere che venga trattato con rispetto, smettere di offenderci, ecc. ecc., la lista sarebbe lunga.
Non che non si debba difenderlo, ricevere attenzione, richiedere rispetto, il problema sussiste quando queste azioni si fanno per ragioni prettamente egocentriche piuttosto che per fini che includono anche benefici per altri.
Una volta superata l'identificazione, l'ego sarà solo uno strumento in controllo dell'Essere spirituale, non una entità che controlla l'Essere.
C'è solo un momento in cui esisti e quel momento è il tempo presente.
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