Se non sbaglio la questione è stata già dibattuta da diversi punto di vista, ma con questo intervento intendo fornire un interessante contributo (spero) sul rapporto tra il transurfing e la religione cristiana. Come ho già scritto altrove, il transurfing affonda le radici in una comprensione della realtà di origine Tradizionale, nel senso filosofico e spirituale del termine.
Qualche sera fa mi sono imbattuto del tutto casualmente in una preghiera di un mistico cristiano, don Dolindo Ruotolo. Vi prego di leggere attentamente queste parole e di osservare quanto le intenzioni in esse contentute si avvicinino al transurfing. Buona lettura.
L'ATTO DI ABBANDONO A GESU’
(contro le ansie e le afflizioni)
Don Dolindo Ruotolo, sacerdote napoletano vissuto e morto in concetto di santità, ha scritto questo insegnamento sull'abbandono in Dio ispiratogli da Gesù stesso.
«Perchè vi confondete agitandovi? Lasciate a me la cura delle vostre cose e tutto si calmerà. Vi dico in verità che ogni atto di vero, cieco, completo abbandono in me, produce l'effetto che desiderate e risolve le situazioni spinose.
Abbandonarsi a me non significa arrovellarsi, sconvolgersi e disperarsi, volgendo poi a me una preghiera agitata perché io segua voi e cambiare così l'agitazione in preghiera. Abbandonarsi significa chiudere placidamente gli occhi dell'anima, stornare il pensiero della tribolazione, e rimettersi a me perché io solo vi faccia trovare, come bimbi addormentati nelle braccia materne, all'altra riva.
Quello che vi sconvolge e vi fa un male immenso è il vostro ragionamento, il vostro pensiero, il vostro assillo e il volere ad ogni costo provvedere voi a ciò che vi aflligge.
Quante cose io opero quando l'anima, nelle sue necessità spirituali e in quelle materiali si volge a me, mi guarda, e dicendomi “PENSACI TU” chiude gli occhi e riposa! Avete poche grazie quando vi assillate per produrle; ne avete moltissime quando in preghiera è un affidamento pieno a me. Voi nel dolore pregate perché lo tolga, ma perché lo tolga come voi credete... Vi rivolgete a me, ma volete che io mi adatti alle vostre idee; non siete infermi che domandano al medico la cura, ma che gliela suggeriscono. Non fate così, ma pregate come vi ho insegnato nel Pater: “SIA SANTIFICATO IL TUO NOME”, cioè sii glorificato in questa mia necessità - “VENGA IL TUO REGNO”, cioè tutto concorra al Tuo regno in noi e nel mondo: “SIA FATTA LA TUA VOLONTÀ”, ossia pensaci Tu. Io intervengo con tutta la mia onnipotenza, e risolvo le situazioni più chiuse. Ecco, tu vedi che il malanno incalza invece di decadere? Non ti agitare, chiudi gli occhi e dimmi con fiducia: "Sia fatta la Tua Volontà, pensaci Tu". Ti dico che io ci penso, e che intervengo come medico, e compio anche un miracolo quando occorre. Tu vedi che l'infermo peggiora? Non ti sconvolgere, ma chiudi gli occhi e dì: “PENSACI TU”. Ti dico che io ci penso. É contro l'abbandono la preoccupazione, l'agitazione e il voler pensare alle conseguenze di un fatto. E’ come la confusione dei fanciulli quando pretendono che la mamma pensi alle loro necessità, e vogliono pensarci loro, intralciando con le loro idee e i loro capricci infantili il suo lavoro. Chiudete gli occhi e lasciatevi portare dalla corrente della mia grazia, chiudete gli occhi e lasciatemi lavorare, chiudete gli occhi e non pensate al momento presente, stornate il pensiero dal futuro come da una tentazione. Riposate in me credendo alla mia bontà, e vi giuro per il mio amore che, dicendomi con queste disposizioni: “PENSACI TU”, io ci penso in pieno, vi consolo, vi libero vi conduco. E quando debbo portarvi in una via diversa da quella che vedete voi, io vi addestro, vi porto nelle mie braccia, poiché non c'è medicina più potente di un mio intervento di amore. Ci penso solo quando chiudete gli occhi. Voi siete insonni, voi volete tutto valutare, tutto scrutare, a tutto pensare, e vi abbandonate così alle forze umane, o peggio agli uomini, confidando nel loro intervento. E’ questo che intralcia le mie parole e le mie vedute. Oh, come io desidero da voi questo abbandono per beneficarvi e come mi accoro nel vedervi agitati! Satana tende proprio a questo: ad agitarvi per sottrarvi alla mia azione e gettarvi in preda delle iniziative umane. Confidate perciò in me solo, riposate in me, abbandonatevi a me in tutto. Io faccio miracoli in proporzione del pieno abbandono in me, e del nessun affidamento in voi: io spargo tesori di grazie quando voi siete nella piena povertà! Se avete vostre risorse, anche in poco, o se le cercate, siete nel campo naturale, seguite quindi il percorso naturale delle cose che è spesso intralciato da Satana. Nessun ragionatore o ponderatore ha fatto miracoli, neppure fra i Santi. Opera divinamente chi si abbandona a Dio. Quando vedi che le cose si complicano, dì con gli occhi dell'anima chiusi: “GESÙ PENSACI TU”. E distraiti, perché la tua mente è acuta... per te è difficile vedere il male. Confidare in me spesso, distraendoti da te stesso. Fa così per tutte le tue necessità. Fate così tutti, e vedrete grandi, continui e silenziosi miracoli. Ve lo giuro per il mio Amore. Io ci penserò, ve lo assicuro. Pregate sempre con questa disposizione di abbandono, e ne avrete grande pace e grande frutto, anche quando io vi faccio la grazia dell'immolazione di riparazione e di amore che impone la sofferenza. Ti sembra impossibile? Chiudi gli occhi e dì con tutta l'anima “GESÙ PENSACI TU”. Non temere ci penso io. E tu benedirai il tuo nome umiliando te stesso. Le tue preghiere non valgono un patto di fiducioso abbandono; ricordatelo bene. Non c'è novena più efficace di questa: “O GESÙ, MI ABBANDONO IN TE, PENSACI TU” “ABBANDONATI AL MIO CUORE... E VEDRAI” Voglio che tu creda nella mia onnipotenza, e non nella tua azione: che tu cerchi di mettere in azione Me, non te negli altri. Tu cerca la mia intimità, esaudisci il mio desiderio di averti, di arricchirti, di amarti come voglio. Lasciati andare, lasciami riposare in te, lasciami sfogare su di te continuamente la mia onnipotenza. Se tu rimarrai vicino a me e non ti preoccuperai di fare per conto tuo, di correre per uscire, per dire di avere fatto, mi dimostrerai che credi nella mia onnipotenza e io lavorerò intensamente con te quando parlerai, andrai, lavorerai, starai in preghiera o dormirai perché “ai miei diletti dò il necessario anche nel sonno” (salmo 126). Se starai con Me senza voler correre, nè preoccuparti di cosa alcuna per te, ma la rimetterai con totale fiducia a Me, Io ti darò tutto quello che ti necessita, secondo il mio disegno eterno. Ti darò i sentimenti che voglio da te, ti darò una grande compassione verso il tuo prossimo e ti farò dire e fare quello che Io vorrò. Allora la tua azione verrà dal mio Amore. Io solo, non tu con tutta la tua attività, potrò fare dei figli nuovi, che nascono da Me. Io ne farò tanti di più quanto più tu vorrai essere un vero figlio quanto il mio Unigenito, perché lo sai che "se farai la Mia Volontà mi sarai fratello, sorella e madre" per generarmi negli altri, perché Io produrrò nuovi figli, servendomi di veri figli. Quello che tu farai per riuscire è tutto fumo in confronto a quello che faccio Io nel segreto dei cuori per quelli che amano. “Rimanete nel Mio Amore.. se rimarrete in Me e rimangono in voi le mie parole, chiedete quello che volete e vi sarà dato” (Gv 15)».
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Re: Transurfing e cristianesimo
Messaggio da elisabetta »
...............Quello che vi sconvolge e vi fa un male immenso è il vostro ragionamento, il vostro pensiero, il vostro assillo e il volere ad ogni costo provvedere voi a ciò che vi aflligge................
grazie per il tempo e la volontà di farci partecipici di questo scritto.. con il quale non si può che concordare... perchè l amore vince su tutto..... eli
grazie per il tempo e la volontà di farci partecipici di questo scritto.. con il quale non si può che concordare... perchè l amore vince su tutto..... eli
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Re: Transurfing e cristianesimo
Nell'associarmi a quanto già detto da Elisabetta, ricordo di aver letto cose analoghe anche negli scritti di Emmet Fox il che ci riporta ad un punto veramente topico: esistono modi differenti di presentare un'unica verità e questa è non-invertibile....la puoi affrontare da diversi lati ma alla fine resta identica come, d'altra parte, è spiegato anche nel libro dell'Apocalisse. Personalmente non ho più dubbi circa la fondatezza di quanto parla Zeland.
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Re: Transurfing e cristianesimo
Grazie per questo bel messaggio...Ora lo stampo così lo leggerò nei momenti di difficoltà. Io spesso mi ripeto "Il Signore è il mio Pastore, non manco di nulla". Mi sembra un'estrema sintesi ...Però mi aiuta molto nelle situazioni difficili a lasciarmi andare...
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Re: Transurfing e cristianesimo
L'errore più comune che commettiamo durante la preghiera è chiedere al Divino che accolga i nostri desideri. Da un lato con le labbra diciamo "sia fatta la tua volontà", ma col cuore presentiamo una lista della spesa di ciò che vorremmo si realizzasse. E quando ciò non si realizza, smettiamo di pregare, perdiamo la fede, ci disperiamo e sprofondiamo nell'angoscia. Questo succede a tutti, persino ai santi, quindi è bene non farsene una colpa. Chiedere questo o quello non è un male di per sè, ma diventa pericoloso quando - come dice Zeland - la richiesta è costruita su un'importanza eccessiva. Come già sappiamo, se l'importanza è eccessiva si attiveranno quelle forze equilibratrici che in modo del tutto distaccato potranno operare contro di noi. Come nello scritto sopra riportato, anche Zeland ci suggerisce di lasciarsi alle spalle il desiderio egoistico di ottenere qualcosa, ma di abbandonarsi a Dio (o alla corrente della varianti come direbbe Zeland) con la consapevolezza di avere già ottenuto ciò che desideriamo. Quello scritto, sempre come ci suggerisce Zeland, ci insegna a dimenticare l'agitazione, la preoccupazione e l'ansia, ma di affidarsi completamente alla corrente con fiducia perchè Dio (la nostra anima) sa già ciò di cui abbiamo bisogno e occorre solo avere fiducia perchè ciò che per noi è bene si realizzi (l'intenzione esterna che si attiva e ci trasporta su linee della vita favorevoli).
- renato
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Re: Transurfing e cristianesimo
Ciao a tutti,Bardamu ha scritto:... Come nello scritto sopra riportato, anche Zeland ci suggerisce di lasciarsi alle spalle il desiderio egoistico di ottenere qualcosa, ma di abbandonarsi a Dio (o alla corrente della varianti come direbbe Zeland) con la consapevolezza di avere già ottenuto ciò che desideriamo. Quello scritto, sempre come ci suggerisce Zeland, ci insegna a dimenticare l'agitazione, la preoccupazione e l'ansia, ma di affidarsi completamente alla corrente con fiducia perchè Dio (la nostra anima) sa già ciò di cui abbiamo bisogno e occorre solo avere fiducia perchè ciò che per noi è bene si realizzi (l'intenzione esterna che si attiva e ci trasporta su linee della vita favorevoli).
una breve riflessione, da una diversa prospettiva: questi interventi sono una prova esatta di quanto cerchiamo di "assimilare" nuove prospettive al contenuto del nostro conosciuto (del nostro passato), delle nostre memorie .. a fare paragoni e cercare assonanze .... ma RT è un insieme di pezzi che messi insieme portano alla costruzione di un puzzle che normalmente non esiste nel nostro conosciuto: il modelo delle varianti, le diapositive, l'intenzione e i fini, l'anima e la ragione, i pendoli e l'equilibrio, il freiling ... arrivare perdavvero a percepire la realtà come sogno .. come specchio (tutti in realtà combattono contro se stessi) ... se ci sintonizziamo nella "lettura" del RT senza passato ci possono davvero arrivare intuizioni sorprendenti
buon transurfing
renato
Re: Transurfing e cristianesimo
Messaggio da parfear »
anche a me capita, leggendo zeland, di sentire contemporaneamente altre parole per la stessa materia. Questo lo ritengo assolutamente un bene perchè in realtà si tratta di un perfezionamento linguistico laddove il linguaggio è uno strumento imperfetto per una percezione che in realtà non trova nella lingua la sua capacità espressiva ma nella percezione stessa o consapevolezza o chiamiamola ognuno come meglio riesce a nominarla per intenderla. Zeland tratta qualcosa che non appartiene all'intelletto, per questo troviamo disseminati ovunque questi contenuti, come frammenti sparsi, in realtà è lo strumento (il linguaggio) ad far apparire tutto come frammentato. La sostanza è li che, poverina, ci aspetta piccola e semplice. I nomi di chi ha scritto, i tempi e le culture di appartenenza hanno una importanza nulla rispetto a ciò che è la sostanza dei loro sforzi descrittivi.
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Re: Transurfing e cristianesimo
Bardamu, grazie per questo tuo splendido contributo!
Se prima avevo pochi dubbi sulla "coesistenza" fra religione (o cristianesimo, che dir si voglia...)e RT, ora sono totalmente spariti! Questo mi consentirà di applicarmi con più voglia ed impegno nel cercar di seguire i dettami di Zeland....
...buon Transurfing!
Se prima avevo pochi dubbi sulla "coesistenza" fra religione (o cristianesimo, che dir si voglia...)e RT, ora sono totalmente spariti! Questo mi consentirà di applicarmi con più voglia ed impegno nel cercar di seguire i dettami di Zeland....
...buon Transurfing!
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- Iscritto il: 16 ott 2010, 17:53
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Re: Transurfing e cristianesimo
Ciao Bardamu.
Non sai il brivido che mi è corso lungo la schiena quando ho letto il tuo post.
La coincidenza è pazzesca...
In questo periodo sto effettuando un percorso spirituale molto particolare, riavvicinandomi alla fede cristiana cattolica dopo decenni. Ho letto e riletto la trilogia di Zeland prima di iniziare questo percorso, ed ho notato anch'io più di un'assonanza, in effetti. Per me le due discipline hanno molti più punti di contatto di quanti non siano quelli divergenti.
E tu non ci crederai...ma da circa una quindicina di giorni ho fatto dell'Atto di abbandono (che mi è stato consegnato durante un ritiro) quasi un mantra. Leggerlo e meditarlo è un balsamo per l'anima: "Io faccio miracoli in proporzione del pieno abbandono in me, e del nessun affidamento in voi: io spargo tesori di grazie quando voi siete nella piena povertà!"
Ossia: ridurre l'importanza interna, anzi, addirittura azzerarla, e anche quella esterna....e affidarsi all'intenzione esterna, che alza le vele solo muovendo il dito mignolo, e muove le navi più pesanti!!! Avere l'umiltà di non voler fare tutto da soli, anzi, diffidare della ragione che non costruisce che roba vecchia con cubi da costruzione vecchi, e chiudere gli occhi come bambini in braccio alla mamma, fidandosi della corrente delle varianti che tutto può...
Ti ringrazio tanto per il tuo post, per me è stato il segno che la strada è quella giusta.
Non sai il brivido che mi è corso lungo la schiena quando ho letto il tuo post.
La coincidenza è pazzesca...
In questo periodo sto effettuando un percorso spirituale molto particolare, riavvicinandomi alla fede cristiana cattolica dopo decenni. Ho letto e riletto la trilogia di Zeland prima di iniziare questo percorso, ed ho notato anch'io più di un'assonanza, in effetti. Per me le due discipline hanno molti più punti di contatto di quanti non siano quelli divergenti.
E tu non ci crederai...ma da circa una quindicina di giorni ho fatto dell'Atto di abbandono (che mi è stato consegnato durante un ritiro) quasi un mantra. Leggerlo e meditarlo è un balsamo per l'anima: "Io faccio miracoli in proporzione del pieno abbandono in me, e del nessun affidamento in voi: io spargo tesori di grazie quando voi siete nella piena povertà!"
Ossia: ridurre l'importanza interna, anzi, addirittura azzerarla, e anche quella esterna....e affidarsi all'intenzione esterna, che alza le vele solo muovendo il dito mignolo, e muove le navi più pesanti!!! Avere l'umiltà di non voler fare tutto da soli, anzi, diffidare della ragione che non costruisce che roba vecchia con cubi da costruzione vecchi, e chiudere gli occhi come bambini in braccio alla mamma, fidandosi della corrente delle varianti che tutto può...
Ti ringrazio tanto per il tuo post, per me è stato il segno che la strada è quella giusta.
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- Iscritto il: 15 mar 2011, 10:24
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Re: Transurfing e cristianesimo
Ottimo, davvero. E' stupefacente come quando meno te l'aspetti arrivino segni così chiari ed evidenti alla nostra coscienza. A che tipo di ritiro hai partecipato, esercizi spirituali di sant'Ignazio? Sai, ho deciso che imparerò anche io come un mantra questo atto di abbandono, trovo che riaccenda nell'anima la luce che solo la gioia e la speranza possono donare.anna69 ha scritto:Ciao Bardamu.
In questo periodo sto effettuando un percorso spirituale molto particolare, riavvicinandomi alla fede cristiana cattolica dopo decenni. Ho letto e riletto la trilogia di Zeland prima di iniziare questo percorso, ed ho notato anch'io più di un'assonanza, in effetti. Per me le due discipline hanno molti più punti di contatto di quanti non siano quelli divergenti.
E tu non ci crederai...ma da circa una quindicina di giorni ho fatto dell'Atto di abbandono (che mi è stato consegnato durante un ritiro) quasi un mantra.
Il Trionfo dell'Uomo che Agisce
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