Eccomi Ragazzi, finalmente trovo un po' di tranquillità!!
Tanto per iniziare, poiché cerco di portarmi sempre nella variante giusta, il sabato, giornata clou del convegno di Bellaria, grazie all'organizzatore e amici, ero in primissima fila, con posti appositamente riservati per noi. Poiché c'era un posto in più ho invitato in prima fila Patrick di Macrolibrarsi, che era stato a Milano l'accompagnatore di Zeland e che avevo incontrato nuovamente a Bellaria. Detto questo, a Vadim era stato concesso più di un'ora per il suo intervento, nello specifico un'ora e un quarto. Quando è salito sul palco portava i suoi soliti occhiali da sole, che ci ha risparmiato a Milano.
Poiché Vadim aveva con se 20 fogli che riguardavano il nuovo libro che uscirà a ottobre, ha specificatamente detto che avrebbe parlato piano permettendo a Vera Bani di procedere con la traduzione simultanea. Per questo motivo la Vera parlava forte al microfono e parlava sopra le parole di Vadim.
Questo fatto ha scatenato le ire dei Russi presenti in sala, poiché, ovviamente, non capivano niente. Ecco dunque il vociare in sala solo da parte dei Russi, per il resto c'era un silenzio di tomba, per cogliere tutte le parole dell'intervento.
Ovviamente le cose da dire (le stesse più o meno che abbiamo sentito anche a Milano riguardo lo scassinamento, l'alimentazione, i cibi transgenici etc etc) erano talmente tante e Vadim sperava così procedendo (lui leggeva i fogli e anche la Vera) di poter dire il più possibile, ma così non è stato perché alla fine è stato interrotto. Alla fine però è quasi riuscito a terminare il suo intervento, sforando il tempo a sua disposizione.
Non è affatto vero che ha buttato in aria i fogli andandosene disgustato. Non solo, ma ha anche firmato i libri raccolti da un'organizzatrice. Io non avevo i suoi libri con me e allora ho dato il mio quaderno di appunti sul Transurfing. La tipa si è allontanata con lui e dopo poco ha riportato i libri con tanto di dedica estesa e con il nome

Per la cronaca, i libri che sono stati firmati erano davvero pochi, non più di 10.
Altra notizia, Vadim alloggiava dove ero io è ho avuto modo di parlare finalmente con Vera Bani grazie a Patrick. Ho praticamente visto spesso Vadim con la moglie a pranzo, cena e colazione. È stato più volte avvicinato dai Russi, ma lui ha sempre glissato, allontanandosi e lasciandoli sempre con un palmo di naso.
L'unica volta che me lo sono vista di fronte è stato quando, dopo avere fatto su e giù con l'ascensore, me lo sono trovato davanti appena la porta si è aperta. Sono rimasta bloccata e gli ho fatto un leggero inchino pronunciando "Namastè", è stata l'unica cosa che mi è venuto spontaneo di fare. Vadim ha risposto con un sorriso appena accennato e un inchino con la testa. Penso sia stato un incontro di cuore e ne sono rimasta davvero molto molto contenta
Dimenticavo, naturalmente, appena salito sul palco sono state vietate le registrazioni e anche le foto. Non c'era alcun tipo di controllo e ho visto diverse persone fare foto o registrare tenendo i piccoli apparecchi in mano.
Quello che lui ha letto, e la Vera tradotto in simultanea, era un estratto dal suo ultimo libro che uscirà da noi a ottobre. Non ha detto niente di più, nella sostanza, di quello che aveva già detto sullo stesso argomento a Milano.
Certo, chi si aspettava parole sui pendoli, intenzioni interne ed esterne o spazi di varianti, è rimasto deluso. Ma d'altra parte, secondo me, Vadim ha fatto quello che per lui era più giusto : parlare della sua ultima opera, poiché su tutto il resto ha già abbondantemente scritto... e se le persone non vogliono fare la fatica di leggere i suoi libri e, soprattutto, mettere in pratica, che ci possiamo fare? Ci dispiace per loro !!
Sono stata un po' prolissa, ma forse ne valeva la pena.
Vi abbraccio tutti e buon Transurfing !!!