Grazie Serenella, prendi nota, facci sapere se gli danno più spazio che a Milano.Serenella ha scritto:...Domani è la giornata clou, anche qui mi dicono circa 1000 persone. Vi racconterò!!
Buon Transurfing a tutti voi!!
Transurfing Studio e Applicazione ⇒ Considerazioni dopo il Transurfing Day
Forum per chi ha letto almeno il libro "Lo Spazio delle Varianti"
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Ci sono utenti sedicenti "coach" del Transurfing che si iscrivono solo per promuovere il proprio sito inerente a tale qualifica, senza poi partecipare attivamente al forum. Alcuni affermano di essere stati autorizzati da Vadim Zeland. Premesso che Vadim Zeland non ha addestrato personalmente nessuno, eventuali dichiarazioni verbali di autorizzazione all'insegnamento del "metodo Transurfing" fatte dallo stesso non sono supportate da questo forum. Chi non compare nel sito ufficiale zelands.com e volesse confermare l'ufficialità di quanto dichiara può inviare in allegato dal modulo dei "Contatti" copia di una dichiarazione scritta firmata da Vadim Zeland. Diversamente, considerando anche che tali utenti non partecipano attivamente al forum saranno considerati "spammer".
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- luciano
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Re: Considerazioni dopo il Transurfing Day
C'è solo un momento in cui esisti e quel momento è il tempo presente.
- luciano
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Re: Considerazioni dopo il Transurfing Day
Io non c'ero, quindi riporto quanto dettomi da terza persona, con il beneficio del dubbio che non sia opinione comune:
L'altro ieri (sabato) Vadim era a Bellaria e, fra un ritardo e l'altro, gli organizzatori gli hanno dato solo 45 minuti.
Dava l'impressione di essere contrariato dato che, per stare nel tempo, doveva parlare velocemente e contemporaneamente la traduttrice gli parlava sopra.
C'erano 1200 persone anche lì, che si aspettavano che, probabilmente, egli parlasse di transurfing; in realtà si è limitato a descrivere la situazione di cacca in cui stiamo, diceva di essere competenti, rimanere svegli, di integrità verso i propri obiettivi e cose del genere, di non essere spiritualmente morti.
Gli astanti pare che fossero infastiditi e si sono messi a vociare fra di loro mentre Zeland parlava. Ad un certo punto sembra che abbia materialmente buttato le carte all'aria e se ne sia andato; in ogni caso pareva che fosse rimasto schifato della situazione.
In effetti quello di cui Zeland ha parlato sono alcuni dei prerequisiti per la pratica del transufing, ma ho spesso notato anche che molti quando vanno agli eventi, anche di altri relatori, si aspettano la formuletta magica che li "transurferà" nella variante che si sono immaginati.
Aspettiamo anche che qualcuno che era là ci faccia sapere con una descrizione dei fatti osservati di prima mano.
L'altro ieri (sabato) Vadim era a Bellaria e, fra un ritardo e l'altro, gli organizzatori gli hanno dato solo 45 minuti.
Dava l'impressione di essere contrariato dato che, per stare nel tempo, doveva parlare velocemente e contemporaneamente la traduttrice gli parlava sopra.
C'erano 1200 persone anche lì, che si aspettavano che, probabilmente, egli parlasse di transurfing; in realtà si è limitato a descrivere la situazione di cacca in cui stiamo, diceva di essere competenti, rimanere svegli, di integrità verso i propri obiettivi e cose del genere, di non essere spiritualmente morti.
Gli astanti pare che fossero infastiditi e si sono messi a vociare fra di loro mentre Zeland parlava. Ad un certo punto sembra che abbia materialmente buttato le carte all'aria e se ne sia andato; in ogni caso pareva che fosse rimasto schifato della situazione.
In effetti quello di cui Zeland ha parlato sono alcuni dei prerequisiti per la pratica del transufing, ma ho spesso notato anche che molti quando vanno agli eventi, anche di altri relatori, si aspettano la formuletta magica che li "transurferà" nella variante che si sono immaginati.
Aspettiamo anche che qualcuno che era là ci faccia sapere con una descrizione dei fatti osservati di prima mano.
C'è solo un momento in cui esisti e quel momento è il tempo presente.
- raziel
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Re: Considerazioni dopo il Transurfing Day
Purtroppo mi aspettavo un risultato del genere.
A Milano c'è stata solo un pò di discrezione e organizzazione in più ma anche lì ho visto immaturità,sia da parte della gente spesso disattenta e scorretta,sia da parte del management che ha ricondotto tutto a logiche di scaletta e tempistiche rigide.Se quanto riportato indirettamente dall'admin sull'incontro di Bellaria verrà confermato da altri,dimostrerà che troppa gente non è proprio entrata nello spirito di RT ma lo considera come un evento mediatico tipo concerto rock o similare al punto da far perdere le staffe persino all'autore.
Mah,non credo ci saranno altri incontri del genere da noi,forse è meglio così.
Buon RT
A Milano c'è stata solo un pò di discrezione e organizzazione in più ma anche lì ho visto immaturità,sia da parte della gente spesso disattenta e scorretta,sia da parte del management che ha ricondotto tutto a logiche di scaletta e tempistiche rigide.Se quanto riportato indirettamente dall'admin sull'incontro di Bellaria verrà confermato da altri,dimostrerà che troppa gente non è proprio entrata nello spirito di RT ma lo considera come un evento mediatico tipo concerto rock o similare al punto da far perdere le staffe persino all'autore.
Mah,non credo ci saranno altri incontri del genere da noi,forse è meglio così.
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- renato
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Re: Considerazioni dopo il Transurfing Day
Considerando che a Bellaria le 1200 persone erano probabilmente li anche per partecipare ad altri interventi di altri relatori (il programma di workshop era davvero nutrito) ... il coacervo non poteva produrre risultato migliore
Dalle descrizioni che riporta Luciano ...pare ci fossero tanti consumatori che si facevano a loro volta consumare dall'evento (o .. tanti ricevitori, come direbbe Vadim)
Attendiamo il reportage di Serenella
intanto buon transurfing a tutti
renato
Dalle descrizioni che riporta Luciano ...pare ci fossero tanti consumatori che si facevano a loro volta consumare dall'evento (o .. tanti ricevitori, come direbbe Vadim)
Attendiamo il reportage di Serenella
intanto buon transurfing a tutti
renato
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Re: Considerazioni dopo il Transurfing Day
Eccomi Ragazzi, finalmente trovo un po' di tranquillità!!
Tanto per iniziare, poiché cerco di portarmi sempre nella variante giusta, il sabato, giornata clou del convegno di Bellaria, grazie all'organizzatore e amici, ero in primissima fila, con posti appositamente riservati per noi. Poiché c'era un posto in più ho invitato in prima fila Patrick di Macrolibrarsi, che era stato a Milano l'accompagnatore di Zeland e che avevo incontrato nuovamente a Bellaria. Detto questo, a Vadim era stato concesso più di un'ora per il suo intervento, nello specifico un'ora e un quarto. Quando è salito sul palco portava i suoi soliti occhiali da sole, che ci ha risparmiato a Milano.
Poiché Vadim aveva con se 20 fogli che riguardavano il nuovo libro che uscirà a ottobre, ha specificatamente detto che avrebbe parlato piano permettendo a Vera Bani di procedere con la traduzione simultanea. Per questo motivo la Vera parlava forte al microfono e parlava sopra le parole di Vadim.
Questo fatto ha scatenato le ire dei Russi presenti in sala, poiché, ovviamente, non capivano niente. Ecco dunque il vociare in sala solo da parte dei Russi, per il resto c'era un silenzio di tomba, per cogliere tutte le parole dell'intervento.
Ovviamente le cose da dire (le stesse più o meno che abbiamo sentito anche a Milano riguardo lo scassinamento, l'alimentazione, i cibi transgenici etc etc) erano talmente tante e Vadim sperava così procedendo (lui leggeva i fogli e anche la Vera) di poter dire il più possibile, ma così non è stato perché alla fine è stato interrotto. Alla fine però è quasi riuscito a terminare il suo intervento, sforando il tempo a sua disposizione.
Non è affatto vero che ha buttato in aria i fogli andandosene disgustato. Non solo, ma ha anche firmato i libri raccolti da un'organizzatrice. Io non avevo i suoi libri con me e allora ho dato il mio quaderno di appunti sul Transurfing. La tipa si è allontanata con lui e dopo poco ha riportato i libri con tanto di dedica estesa e con il nome Per la cronaca, i libri che sono stati firmati erano davvero pochi, non più di 10.
Altra notizia, Vadim alloggiava dove ero io è ho avuto modo di parlare finalmente con Vera Bani grazie a Patrick. Ho praticamente visto spesso Vadim con la moglie a pranzo, cena e colazione. È stato più volte avvicinato dai Russi, ma lui ha sempre glissato, allontanandosi e lasciandoli sempre con un palmo di naso.
L'unica volta che me lo sono vista di fronte è stato quando, dopo avere fatto su e giù con l'ascensore, me lo sono trovato davanti appena la porta si è aperta. Sono rimasta bloccata e gli ho fatto un leggero inchino pronunciando "Namastè", è stata l'unica cosa che mi è venuto spontaneo di fare. Vadim ha risposto con un sorriso appena accennato e un inchino con la testa. Penso sia stato un incontro di cuore e ne sono rimasta davvero molto molto contenta
Dimenticavo, naturalmente, appena salito sul palco sono state vietate le registrazioni e anche le foto. Non c'era alcun tipo di controllo e ho visto diverse persone fare foto o registrare tenendo i piccoli apparecchi in mano.
Quello che lui ha letto, e la Vera tradotto in simultanea, era un estratto dal suo ultimo libro che uscirà da noi a ottobre. Non ha detto niente di più, nella sostanza, di quello che aveva già detto sullo stesso argomento a Milano.
Certo, chi si aspettava parole sui pendoli, intenzioni interne ed esterne o spazi di varianti, è rimasto deluso. Ma d'altra parte, secondo me, Vadim ha fatto quello che per lui era più giusto : parlare della sua ultima opera, poiché su tutto il resto ha già abbondantemente scritto... e se le persone non vogliono fare la fatica di leggere i suoi libri e, soprattutto, mettere in pratica, che ci possiamo fare? Ci dispiace per loro !!
Sono stata un po' prolissa, ma forse ne valeva la pena.
Vi abbraccio tutti e buon Transurfing !!!
Tanto per iniziare, poiché cerco di portarmi sempre nella variante giusta, il sabato, giornata clou del convegno di Bellaria, grazie all'organizzatore e amici, ero in primissima fila, con posti appositamente riservati per noi. Poiché c'era un posto in più ho invitato in prima fila Patrick di Macrolibrarsi, che era stato a Milano l'accompagnatore di Zeland e che avevo incontrato nuovamente a Bellaria. Detto questo, a Vadim era stato concesso più di un'ora per il suo intervento, nello specifico un'ora e un quarto. Quando è salito sul palco portava i suoi soliti occhiali da sole, che ci ha risparmiato a Milano.
Poiché Vadim aveva con se 20 fogli che riguardavano il nuovo libro che uscirà a ottobre, ha specificatamente detto che avrebbe parlato piano permettendo a Vera Bani di procedere con la traduzione simultanea. Per questo motivo la Vera parlava forte al microfono e parlava sopra le parole di Vadim.
Questo fatto ha scatenato le ire dei Russi presenti in sala, poiché, ovviamente, non capivano niente. Ecco dunque il vociare in sala solo da parte dei Russi, per il resto c'era un silenzio di tomba, per cogliere tutte le parole dell'intervento.
Ovviamente le cose da dire (le stesse più o meno che abbiamo sentito anche a Milano riguardo lo scassinamento, l'alimentazione, i cibi transgenici etc etc) erano talmente tante e Vadim sperava così procedendo (lui leggeva i fogli e anche la Vera) di poter dire il più possibile, ma così non è stato perché alla fine è stato interrotto. Alla fine però è quasi riuscito a terminare il suo intervento, sforando il tempo a sua disposizione.
Non è affatto vero che ha buttato in aria i fogli andandosene disgustato. Non solo, ma ha anche firmato i libri raccolti da un'organizzatrice. Io non avevo i suoi libri con me e allora ho dato il mio quaderno di appunti sul Transurfing. La tipa si è allontanata con lui e dopo poco ha riportato i libri con tanto di dedica estesa e con il nome Per la cronaca, i libri che sono stati firmati erano davvero pochi, non più di 10.
Altra notizia, Vadim alloggiava dove ero io è ho avuto modo di parlare finalmente con Vera Bani grazie a Patrick. Ho praticamente visto spesso Vadim con la moglie a pranzo, cena e colazione. È stato più volte avvicinato dai Russi, ma lui ha sempre glissato, allontanandosi e lasciandoli sempre con un palmo di naso.
L'unica volta che me lo sono vista di fronte è stato quando, dopo avere fatto su e giù con l'ascensore, me lo sono trovato davanti appena la porta si è aperta. Sono rimasta bloccata e gli ho fatto un leggero inchino pronunciando "Namastè", è stata l'unica cosa che mi è venuto spontaneo di fare. Vadim ha risposto con un sorriso appena accennato e un inchino con la testa. Penso sia stato un incontro di cuore e ne sono rimasta davvero molto molto contenta
Dimenticavo, naturalmente, appena salito sul palco sono state vietate le registrazioni e anche le foto. Non c'era alcun tipo di controllo e ho visto diverse persone fare foto o registrare tenendo i piccoli apparecchi in mano.
Quello che lui ha letto, e la Vera tradotto in simultanea, era un estratto dal suo ultimo libro che uscirà da noi a ottobre. Non ha detto niente di più, nella sostanza, di quello che aveva già detto sullo stesso argomento a Milano.
Certo, chi si aspettava parole sui pendoli, intenzioni interne ed esterne o spazi di varianti, è rimasto deluso. Ma d'altra parte, secondo me, Vadim ha fatto quello che per lui era più giusto : parlare della sua ultima opera, poiché su tutto il resto ha già abbondantemente scritto... e se le persone non vogliono fare la fatica di leggere i suoi libri e, soprattutto, mettere in pratica, che ci possiamo fare? Ci dispiace per loro !!
Sono stata un po' prolissa, ma forse ne valeva la pena.
Vi abbraccio tutti e buon Transurfing !!!
- renato
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Re: Considerazioni dopo il Transurfing Day
Grazie Serenella per la tua puntuale testimonianza.
A Milano ho notato che la percezione del clima di sala dipendeva molto da dove ci si trovava seduti (tu nelle prime file, ad esempio, e io verso il fondo). Anche in questo caso tu eri in prima fila ...e dietro di te + di 1.000 persone ..
Comunque sia lo spunto di Vadim è chiaro: staccare la spina con il costante, ed in aumento, flusso di informazioni di tutti i tipi sulle quali teniamo bloccata la nostra attenzione (restando perenni ricevitori) e scegliere di essere la prospettiva, la condizione di trasmettitori delle nostre diapositive, della nostra realtà ...che si riflettera', prima o poi, nello Specchio.
Grazie ancora e buon transurfing
renato
A Milano ho notato che la percezione del clima di sala dipendeva molto da dove ci si trovava seduti (tu nelle prime file, ad esempio, e io verso il fondo). Anche in questo caso tu eri in prima fila ...e dietro di te + di 1.000 persone ..
Comunque sia lo spunto di Vadim è chiaro: staccare la spina con il costante, ed in aumento, flusso di informazioni di tutti i tipi sulle quali teniamo bloccata la nostra attenzione (restando perenni ricevitori) e scegliere di essere la prospettiva, la condizione di trasmettitori delle nostre diapositive, della nostra realtà ...che si riflettera', prima o poi, nello Specchio.
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Re: Considerazioni dopo il Transurfing Day
Grazie Serenella!.....e grazie anche a Renato per la piacevole ed utile conclusione (consapevolmente o meno hai sottolineato uninsegnamento fondamentale!).E' vero,comunque, bisogna comprendere, fare propri questi insegnamenti e poi applicarli o meglio VIVERLI con pazienza e convinzione; nessuno ha una bacchetta magica di darci.
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Re: Considerazioni dopo il Transurfing Day
Buongiorno e grazie a tutti,
grazie a Serenella ed a Renato per i loro racconti.
Quindi il sunto è stacchiamo la spina dal bombardamento di mezzi d'informazione, internet......, e siamo trasmettitori di ciò che vogliamo essere?
grazie a Serenella ed a Renato per i loro racconti.
Quindi il sunto è stacchiamo la spina dal bombardamento di mezzi d'informazione, internet......, e siamo trasmettitori di ciò che vogliamo essere?
- luciano
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Re: Considerazioni dopo il Transurfing Day
Grazie Serenella, questo mi rallegra come anche altre cose da te riportate.Serenella ha scritto:Poiché Vadim aveva con se 20 fogli che riguardavano il nuovo libro che uscirà a ottobre, ha specificatamente detto che avrebbe parlato piano permettendo a Vera Bani di procedere con la traduzione simultanea. Per questo motivo la Vera parlava forte al microfono e parlava sopra le parole di Vadim.
Questo fatto ha scatenato le ire dei Russi presenti in sala, poiché, ovviamente, non capivano niente. Ecco dunque il vociare in sala solo da parte dei Russi, per il resto c'era un silenzio di tomba, per cogliere tutte le parole dell'intervento.
Non è affatto vero che ha buttato in aria i fogli andandosene disgustato. Non solo, ma ha anche firmato i libri raccolti da un'organizzatrice.
E' interessante come alcune persone interpretino ciò che osservano e lo riportano come essere dei fatti, e a volte anche aggiungono del proprio, tipo che ha buttato le carte e se ne andato. Nell'insieme quella riportatomi mi pare l'esternazione di una persona in vena di discredito, o se in buona fede che ha travisato alla grande.
Grazie per aver riportato i fatti in maniera chiarificatrice.
Detto questo, quando mi capiterà di incontrarli chiederò a Alvise di Diapason e a Francesco di Macro se magari sia possibile organizzare un evento per l'uscita del nuovo libro con solo Vadim Zeland e nessun altro. Se altri hanno possibilità di fare altrettanto potrebbe invogliarli a considerare l'eventualità di tale evento.
C'è solo un momento in cui esisti e quel momento è il tempo presente.
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