Robby...hai scritto, come ogni cosa, bisogna sperimentare e usare ciò che per se funziona..
DA DIOOOOO SONO DACCORDO!
Come dissi in passato importanza = portare dentro se...
Al tempo dissi ke se porto una cosa non ho le mani libere, quindi se porto DENTRO qualcosa il mio dentro non è libero...
Ma oggi dico es: una mamma che porta dentro a se un bimbo può essere libera oppure no (dipende se è quello che vuole)
Una volta nato per lei è IMPORTANTE (se lo ama) dargli il cibo altrimenti muore.
Quindi portare dentro qualcosa, una passione, un affetto costruttivo, un figlio, lo fai e basta! Se capita un impiccio questo non ti ferma perchè c'è alla base l'EMOZIONE SANA.
Ma se quello che porti non è costruttivo subentrano fe forze equilibratrici (importantissime per imparare ad accorgersi)
Poi c'è la FEDE che è un capitolo a parte.
I pensieri trasmettono l'informazione al corpo tramite un'energia, ma hanno bisogno non solo di ripetizioni, anche di tempo perchè il corpo è nella materia, (li c'è spazio e tempo)... La mente non ha tempo, infatti quando rivediamo l'amico dopo 10 anni, diciamo... sembra ieri
Quindi chi ben semina ben raccoglie ma senza aver fretta
Poi Maluc sulle diapositive, prova a scattare una foto ad un fiore, un sec dopo arriva il venticello che fa muovere il fiore, quindi la foto non rappresenta più il presente.
Quando pensiamo alle diapositive, le pensiamo nel presente ma se non si muovono sono solo una immagine di un millesimo di sec, e l'essere umano non percepisce la realtà con un clik, ma una successione di fotogrammi in movimento.
Dato che nella materia come ho detto prima c'è spazio e tempo, la mente non ha tempo, quindi per trasmettere l'informazione nella realta (se possibile) devo introdurlo con il movimento.
Io mi sono inventato i filmini recitati, faccio l'attore del mio filmino spostando oggetti e parlando con l'uomo invisibile...
L'uniche controindicazioni sono ke se ti beccano ti rinchiudono.
Per adesso mi ha beccato solo il gatto infatti è rimasto
Ps: alla base di tutto...FEDE!
La fede non è spero che capiti, ma.... capiterà!
Un bacione bella gente
^Angel^
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Ci sono utenti sedicenti "coach" del Transurfing che si iscrivono solo per promuovere il proprio sito inerente a tale qualifica, senza poi partecipare attivamente al forum. Alcuni affermano di essere stati autorizzati da Vadim Zeland. Premesso che Vadim Zeland non ha addestrato personalmente nessuno, eventuali dichiarazioni verbali di autorizzazione all'insegnamento del "metodo Transurfing" fatte dallo stesso non sono supportate da questo forum. Chi non compare nel sito ufficiale zelands.com e volesse confermare l'ufficialità di quanto dichiara può inviare in allegato dal modulo dei "Contatti" copia di una dichiarazione scritta firmata da Vadim Zeland. Diversamente, considerando anche che tali utenti non partecipano attivamente al forum saranno considerati "spammer".
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- luciano
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Re: importanza e diapositive
Le emozioni umane hanno sempre una controparte. Per esempio, la gioia per una relazione con una persona che si ama è spesso accompagnata dalla paura (altra emozione) di perderla. Inoltre dipendono dagli oggetti per la loro manifestazione.
Riguardo alla fede, io preferisco sostituirla con la certezza. Certezza che la cosa si avvererà. E qualora non si avverasse, so che non c'era certezza.
A molti può sembrare che mettere un'immagine di ciò che si vuole ottenere senza collegarvi un'emozione sia una sorta di freddezza. Tuttavia le emozioni umane sono condizionate dagli opposti, gioia-dolore, amore-odio, ecc.
Ci sono però emozioni molto forti al di sopra del dualismo che non sono percepibili nella fascia di frequenze sperimentabili nella condizione umana e quindi considerate fredde perché non ci fanno vibrare, alla stessa stregua degli ultra suoni che crediamo inesistenti perché non udibili dall'orecchio umano.
E' inteso che mettere un immagine del risultato senza aggiungervi emozioni e sentimenti può essere fatto da chi non dipende dal risultato per la sua gioia, gioia che esiste a priori del risultato. Non significa affatto non provare emozioni, significa non dipendere dal risultato per le proprie emozioni.
Riguardo alla fede, io preferisco sostituirla con la certezza. Certezza che la cosa si avvererà. E qualora non si avverasse, so che non c'era certezza.
A molti può sembrare che mettere un'immagine di ciò che si vuole ottenere senza collegarvi un'emozione sia una sorta di freddezza. Tuttavia le emozioni umane sono condizionate dagli opposti, gioia-dolore, amore-odio, ecc.
Ci sono però emozioni molto forti al di sopra del dualismo che non sono percepibili nella fascia di frequenze sperimentabili nella condizione umana e quindi considerate fredde perché non ci fanno vibrare, alla stessa stregua degli ultra suoni che crediamo inesistenti perché non udibili dall'orecchio umano.
E' inteso che mettere un immagine del risultato senza aggiungervi emozioni e sentimenti può essere fatto da chi non dipende dal risultato per la sua gioia, gioia che esiste a priori del risultato. Non significa affatto non provare emozioni, significa non dipendere dal risultato per le proprie emozioni.
C'è solo un momento in cui esisti e quel momento è il tempo presente.
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Re: importanza e diapositive
Credo di riuscire a capire cosa vuoi dire Luciano, anche se sono solo all’inizio di questo cammino… Tempo fa (non molto) condizionavo sempre la mia contentezza al raggiungimento di obiettivi piccoli e grandi, nella quotidianità e nel tempo più lungo. Poi dopo la lettura di Zeland ho cominciato a cercare di capire cosa vuole la mia anima per pormi l’obiettivo dove l’anima canta, siccome però tra i tanti desideri che avevo non ce n’era nessuno in particolare che potesse definirsi per sé stesso l’obiettivo della mia vita, mi sono detta: “Beh, cominciamo intanto a vedere di essere contenta ogni giorno, indipendentemente da ciò che mi accade.” E ho cominciato così un certo lavoro su di me, guardavo per esempio la natura, il paesaggio intorno a me (vivo in una zona verde e collinosa per fortuna) e mi sentivo inebriare, ho accompagnato per un paio di mesi queste mie “inalazioni” a frasi come “Io sono gioia, amore e gratitudine” che avevo letto da qualche parte in un altro libro, legando però le frasi, come dice Zeland, alle sensazioni e non come ripetizioni meccaniche. Ogni giorno mi davano una sensazione gioiosa, quasi da scoppiarne, ma non mi ero ancora slegata del tutto dai desideri, soprattutto vedevo che desideravo cose non tanto per me ma per i miei familiari, che riuscivano a condizionarmi ancora l’umore. Mi sono detta: “Così non va bene! Loro sono responsabili della loro vita! Se hanno scelto come anime questo percorso e queste caratteristiche di personalità razionale al massimo, o pessimista o quello che vuoi, significa che gli serve questo, dopo tutto credo che tutti quanti arriviamo alla consapevolezza ma forse ognuno a suo modo e forse questo è il loro modo o comunque un passaggio obbligato per la loro esperienza. Sia come sia io non posso né devo sostituirmi a loro, inoltre non sono di nessun aiuto in questa altalena di sensazioni tra gioia e delusioni, quindi devo pensare prima a me e alla mia evoluzione, poi si vedrà come e se potrò direttamente o indirettamente esser loro d’aiuto. Sono riuscita quindi a mantenermi neutrale, compassionevole per la loro sofferenza ma anche ugualmente gioiosa, perché mi sembrava di vedere al di là del momento contingente anche la loro esistenza, li guardavo come personalità che stanno imparando, anime che si stanno riscoprendo e dicevo a me stessa: “Va tutto bene, accade ciò che è meglio per me e per loro.” E qui è accaduto qualcosa che non mi sarei aspettata: mi sono spariti dei disturbi fisici legati a rigidità muscolare di cui non mi rendevo conto, o meglio che attribuivo ad altre cause, infatti lasciando andare le cose, non facendomi più carico di problemi e responsabilità che non mi competono mi ritrovo con una maggior sensazione di libertà interiore e di pacatezza e più scioltezza fisica, ora non ho più bisogno di ripetere le frasi, anzi ho cominciato ad avere come una sensazione di superfluo nei loro confronti, ma è rimasta la gioia e la sensazione inebriante che mi arriva quando la cerco o anche da sola, immaginandomi come un’anima che guarda il mondo materiale dall’interno del mio corpo ma che può uscirne quando vuole. Non mi ero mai resa conto prima di essere un tale controllore della mia vita e di quella altrui, pensavo di fare il loro bene indirizzandoli verso quello che secondo me era il meglio, e quindi si sprecavano i fai così, ma non devi essere così, ma leggi questo, ma fai quest’altro, non come benevoli consigli ma come dolci imposizioni, però sempre imposizioni. In realtà volevo non solo aiutarli ma anche tacitare la mia ansia nei loro confronti, quando stavano male o non erano felici e quindi avevo bisogno di controllare come una chioccia che fossero sempre sulla retta via. Si affaccia ancora ogni tanto qualche desiderio, sempre in relazione ai miei, ma almeno me ne rendo conto e mi ripeto: “Va tutto bene, accade ciò che è meglio per me e per loro”. Devo dire per concludere che sono arrivati alcuni risultati ma che siccome non ci pensavo più ci ho messo un pochino a metterli in relazione con le mie richieste precedenti e la contentezza è stata comunque relativa. Mi spiego con un esempio: un cliente in via di fallimento ci doveva molti soldi arretrati, mio marito era molto preoccupato e spesso in ansia, incerto sulle giuste mosse da fare ecc. Io ho cominciato a visualizzare mio marito contento senza legare questo a un motivo preciso, e tutte le volte che lo vedevo in ansia me lo figuravo nelle espressioni e gesti di quando è contento e le cose vanno bene. Mi dicevo anche che se questi soldi se ne andavano sarebbero rientrati da un’altra parte e che io ho sempre ciò che mi occorre. Non ci mettevo nessuna emozione in questo, come se la cosa fosse normale e assodata, il farlo tutti i giorni e senza aspettativa mi ha aiutata a percepirla così. E’ successo quindi che questo cliente che non paga quasi più nessuno ha cominciato a pagare un po’ di arretrato a noi, ogni volta che pagava una fattura io ero contenta sì, ma come se fosse un di più, non qualcosa di essenziale e mi ero abituata a vederla così. Poi dopo un mese di silenzio nei pagamenti e annunci vari di chiusura e fallimento (ma io ormai non nutrivo più nessuna ansia e aspettativa e quando mio marito ne parlava io continuavo in modo naturale ad essere neutra e gioiosa di mio) è arrivato il saldo di TUTTO. Credo che abbia pagato tutto solo a noi e quando mio marito lo ha ringraziato dicendogli che non se l’aspettava, il titolare ha risposto: “Guardi, nemmeno io!” E’ stata questa frase che mi ha fatto venire in mente che tempo fa avevo cercato di metterla come diapositiva, ma ci mettevo troppa emozione dentro, troppa ansia e aspettativa perché pensavo che fosse una delle (tante) condizioni perché mio marito fosse più sereno. Così l’avevo abbandonata e poi c’è stato l’iter di cui ho parlato fino adesso, anche troppo lungamente.
Un abbraccio a tutti
Un abbraccio a tutti
- renato
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Re: importanza e diapositive
armonia ha scritto:Credo di riuscire a capire cosa vuoi dire Luciano, anche se sono solo all’inizio di questo cammino… ... Così l’avevo abbandonata e poi c’è stato l’iter di cui ho parlato fino adesso, anche troppo lungamente.
Un abbraccio a tutti
Ciao Armonia,
i tuoi interventi sono importanti e mai "troppo lunghi"
Grazie !
renato
- WAngelW
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Re: importanza e diapositive
Ma ciao
Le emozioni umane hanno sempre una controparte... è si...
Gioia e dolore, amore e odio, ma il dualismo lo troviamo anche in natura, giorno notte, caldo freddo, uomo e donna...
E anche negli animali... il mio gatto quando sta poco bene o corteggia la gattina, fa delle faccie..
Io adoro i bambini piccoli e spesso li osservo... di pochi mesi o uno due anni, è ho notato una cosa, che nella giornata media (anche quando li lasci soli) sono più i sorrisi che altro...
Poi se ti avvicini e gli fai le boccacce ridono che si ammazzano
Un conto è l'avvenimento di un qual'cosa che cambia l'emozione nel presente e un conto è lo stato dell'essere, nell'arco della vita. I bambini di quella età sono i più grandi insegnanti che abbia mai incontrato...
Sai sul discorso degli ultra suoni, (ho dedicato mesi di ricerche per il mio lavoro), ogni senso percepisce solo una piccola parte della realtà (dicono il 5%), ma è anche vero che che questa parte di realtà non udibile e non visibile del 95% influisce sull'essere umano del 5%... tranne casi particolari dove la percentuale aumenta o diminuisce di qualche punto...
Quindi ci dedico tempo ma solo per il 5%...
E' la forma del nostro corpo che consente questo, come il pipistrello che ha una percezione più sviluppata dell'udito o alcuni felini che hanno una vista da 1000 milioni di dollari.
Sono d'accordo su quello che dici di non dipendere dal risultato, penso ke se uno vince 100000 euri sarà poi felicissimo ma se non li vince dovrà essere felice ugualmente....
Armonia quelle tre parole che hai usato sono una bomba atomica, quando vivi emozioni così alte nel presente e continui a ripeterle, vanno a modificare lo stato dell'essere, aumenta la tua soglia.
Poi se capita di avere sprazzi di luce nel capire di mollare il controllo sulla fam o di verdere il marito felice con relative conseguenze non è un caso...
Chi vive nell'armonia è armonia ed attira armonia, vero armonia????
Abbraccio
^Angel^
Le emozioni umane hanno sempre una controparte... è si...
Gioia e dolore, amore e odio, ma il dualismo lo troviamo anche in natura, giorno notte, caldo freddo, uomo e donna...
E anche negli animali... il mio gatto quando sta poco bene o corteggia la gattina, fa delle faccie..
Io adoro i bambini piccoli e spesso li osservo... di pochi mesi o uno due anni, è ho notato una cosa, che nella giornata media (anche quando li lasci soli) sono più i sorrisi che altro...
Poi se ti avvicini e gli fai le boccacce ridono che si ammazzano
Un conto è l'avvenimento di un qual'cosa che cambia l'emozione nel presente e un conto è lo stato dell'essere, nell'arco della vita. I bambini di quella età sono i più grandi insegnanti che abbia mai incontrato...
Sai sul discorso degli ultra suoni, (ho dedicato mesi di ricerche per il mio lavoro), ogni senso percepisce solo una piccola parte della realtà (dicono il 5%), ma è anche vero che che questa parte di realtà non udibile e non visibile del 95% influisce sull'essere umano del 5%... tranne casi particolari dove la percentuale aumenta o diminuisce di qualche punto...
Quindi ci dedico tempo ma solo per il 5%...
E' la forma del nostro corpo che consente questo, come il pipistrello che ha una percezione più sviluppata dell'udito o alcuni felini che hanno una vista da 1000 milioni di dollari.
Sono d'accordo su quello che dici di non dipendere dal risultato, penso ke se uno vince 100000 euri sarà poi felicissimo ma se non li vince dovrà essere felice ugualmente....
Armonia quelle tre parole che hai usato sono una bomba atomica, quando vivi emozioni così alte nel presente e continui a ripeterle, vanno a modificare lo stato dell'essere, aumenta la tua soglia.
Poi se capita di avere sprazzi di luce nel capire di mollare il controllo sulla fam o di verdere il marito felice con relative conseguenze non è un caso...
Chi vive nell'armonia è armonia ed attira armonia, vero armonia????
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Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa.
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Re: importanza e diapositive
E' vero.WAngelW ha scritto:Ma ciao
Le emozioni umane hanno sempre una controparte... è si...
Gioia e dolore, amore e odio, ma il dualismo lo troviamo anche in natura, giorno notte, caldo freddo, uomo e donna...
E anche negli animali...
Ma che valore può avere questa constatazione?
Penso che dipenda da cosa uno vuole fare, se continuare a vivere in questo mondo duale dipendendo dalle dicotomie oppure se "elevarsi" al di sopra del dualismo dove le cose esistono di per sé stesse.
Penso che il transurfing ci voglia portare fuori dal dualismo, togliendo gradualmente l'opposizione ai vari pendoli. Finché resistiamo ai pendoli la nostra vita fisica ed emozionale è condizionata dal risultato della nostra opposizione ai pendoli. Una volta ipoteticamente tolte tutte le forze di opposizione le nostre sensazioni ed emozioni non sono più il risultato di opposizioni ma intrinseche all'essere. Questa potrebbe anche essere una fase di esistenza molto difficile perché uno potrebbe scoprire di non provare alcuna emozione se prima dipendeva dal mondo esterno per le sue emozioni e dovrebbe fare un po' di tirocinio per iniziare a crearne di suo.
E a quel punto è possibile continuare a vivere in un mondo duale senza essere effetto del dualismo (e dei pendoli).
Ho notato però che a molti piace vivere immersi nei pacchetti duali, per esempio gioire estaticamente di un grande amore e poi, quando tale amore finisce, pare che godano anche di questo, come per una sorta di malcelato masochismo, si struggono fra pianti disperati al limite della perdita della ragione. E per questo si considerano, e sono considerate anche da altri, "persone molto sensibili".
In realtà sono molto effetto delle dicotomie del mondo duale e dipendono dalla presenza o dall'assenza di oggetti per le loro gioie e dolori. Personalmente lo considero avere la spina di Matrix attaccata dietro la nuca e vorrei staccarmela il più presto possibile.
C'è solo un momento in cui esisti e quel momento è il tempo presente.
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Re: importanza e diapositive
armonia...l'ho letto anche io quel libro, e ho provato a ripetere quella stessa frase, ma dopo due giorni di ripetizione mi sembrava di essere jack nicholson in shining quando scrive sempre "il mattino ha l'oro in bocca" , e ho smesso!
evidentemente le ripetizioni non fanno per me!
Io ho visto materializzarsi le cose in brevissimo tempo quando ho avuto, anche per una frazione di secondo ma "infinita" , non so come spiegarlo meglio, la sensazione che la cosa era lì, pronta, realizzata, bastava allungare la mano e prenderla, senza sentire emozioni particolari, esempio: tempo fa la società dove lavoravo aveva chiuso, e io ne avevo trovato un altro lavoro che mi andava tutto sommato bene ma non benissimo; lo consideravo più che altro un lavoro di "passaggio", dopo qualche settimana mi telefona un mio ex-collega, quello della società che aveva chiuso, e mi dice che ha trovato un'ottima società dove cercano persone per riorganizzare tutto l'ufficio, e vuole portarci anche me: ora questo mio ex-collega è un'ottima persona, ma il suo modo di lavorare a me non piace, e siccome lui sarebbe stato superiore a me in grado, avrei dovuto adattarmi io al suo; e se questo lo avevo fatto per diversi anni in quella società dove comunque c'era poco da fare, ok, ma in una dove c'è davvero da fare no, non andava bene, perchè è un po' "farragginoso" e poco "pratico", secondo me, quindi non sarei riuscita a fare un buon lavoro secondo il mio punto di vista, e poi, dopo tanti anni, volevo essere autonoma. Vado comunque al colloquio tanto per vedere e il posto mi piace, e molto, però giungo tra me e me alla conclusione che lo avrei rifiutato, perchè lavorare ancora con lui proprio no.
Mentre scendo le scale di quest'ufficio ho quella sensazione, quella che ho descritto all'inizio, questa calma certezza e sento "prendono solo me e non lui", senza dare alla cosa nessuna importanza, perchè comunque avevo l'altro lavoro che tutto sommato mi piaceva.
Dopo due giorni mi telefona il mio ex-collega, comprensibilmente imbufalito e mi dice "sai, mi vogliono tagliare fuori, ma non è che tu gli hai detto che sai fare tutto il lavoro e non hai bisogno di me?" "Io???? ti pare che io potrei dire una cosa del genere???" (bè, in un certo senso... ) E vagli a spiegare che probabilmente in un'altra variante lui è stato assunto
Invece in altre cose dove sono stata e sono più coinvolta con le emozioni (presa dai pendoli? dall'importanza?), la cosa non la sento così, magari cose che ho visualizzato intensamente, con emozione ecc...si sono sì verificate, ma dopo tanto tempo e con una sorta di "fatica" mentale.
leggere i libri di Vadim mi è servito a chiarire cose che ho sempre sentito, a capire meglio questo "gioco", ora il punto è applicare anche a quello dove per ora sono troppo coinvolta da pendoli e importanza tipo: mia madre si trasferisce definitivamente su alpha centauri...track...il mio gatto che pochi mesi fa si è trasferito definitivamente su un'altra variante ritorna...track...e no, questo purtroppo non si può, però dopo le vacanze prenderò due gattini, così avrò quattro occhietti che mi guardano così quando proverò a fare il teatrino di Angel!!
evidentemente le ripetizioni non fanno per me!
Io ho visto materializzarsi le cose in brevissimo tempo quando ho avuto, anche per una frazione di secondo ma "infinita" , non so come spiegarlo meglio, la sensazione che la cosa era lì, pronta, realizzata, bastava allungare la mano e prenderla, senza sentire emozioni particolari, esempio: tempo fa la società dove lavoravo aveva chiuso, e io ne avevo trovato un altro lavoro che mi andava tutto sommato bene ma non benissimo; lo consideravo più che altro un lavoro di "passaggio", dopo qualche settimana mi telefona un mio ex-collega, quello della società che aveva chiuso, e mi dice che ha trovato un'ottima società dove cercano persone per riorganizzare tutto l'ufficio, e vuole portarci anche me: ora questo mio ex-collega è un'ottima persona, ma il suo modo di lavorare a me non piace, e siccome lui sarebbe stato superiore a me in grado, avrei dovuto adattarmi io al suo; e se questo lo avevo fatto per diversi anni in quella società dove comunque c'era poco da fare, ok, ma in una dove c'è davvero da fare no, non andava bene, perchè è un po' "farragginoso" e poco "pratico", secondo me, quindi non sarei riuscita a fare un buon lavoro secondo il mio punto di vista, e poi, dopo tanti anni, volevo essere autonoma. Vado comunque al colloquio tanto per vedere e il posto mi piace, e molto, però giungo tra me e me alla conclusione che lo avrei rifiutato, perchè lavorare ancora con lui proprio no.
Mentre scendo le scale di quest'ufficio ho quella sensazione, quella che ho descritto all'inizio, questa calma certezza e sento "prendono solo me e non lui", senza dare alla cosa nessuna importanza, perchè comunque avevo l'altro lavoro che tutto sommato mi piaceva.
Dopo due giorni mi telefona il mio ex-collega, comprensibilmente imbufalito e mi dice "sai, mi vogliono tagliare fuori, ma non è che tu gli hai detto che sai fare tutto il lavoro e non hai bisogno di me?" "Io???? ti pare che io potrei dire una cosa del genere???" (bè, in un certo senso... ) E vagli a spiegare che probabilmente in un'altra variante lui è stato assunto
Invece in altre cose dove sono stata e sono più coinvolta con le emozioni (presa dai pendoli? dall'importanza?), la cosa non la sento così, magari cose che ho visualizzato intensamente, con emozione ecc...si sono sì verificate, ma dopo tanto tempo e con una sorta di "fatica" mentale.
leggere i libri di Vadim mi è servito a chiarire cose che ho sempre sentito, a capire meglio questo "gioco", ora il punto è applicare anche a quello dove per ora sono troppo coinvolta da pendoli e importanza tipo: mia madre si trasferisce definitivamente su alpha centauri...track...il mio gatto che pochi mesi fa si è trasferito definitivamente su un'altra variante ritorna...track...e no, questo purtroppo non si può, però dopo le vacanze prenderò due gattini, così avrò quattro occhietti che mi guardano così quando proverò a fare il teatrino di Angel!!
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Re: importanza e diapositive
Ciao Luciano
E' molto interessante quello che hai scritto... anche se non mi è del tutto chiaro...
Scrivi, Finché resistiamo ai pendoli la nostra vita fisica ed emozionale è condizionata dal risultato della nostra opposizione ai pendoli. Faccio fatica a capire quando scrivi del condizionamento con la nostra opposizione... mi puoi fare degli esempi??? Il collegamento tra il dualismo e i pendoli ke non mi è chiaro...
"elevarsi" al di sopra del dualismo dove le cose esistono di per sé stesse. Cosa intendi per "esistono di per stesse"?
Se prima dipendeva dal mondo esterno per le sue emozioni e dovrebbe fare un po' di tirocinio per iniziare a crearne di suo.
Su questo sono veramente daccordo, è alla base di tutto dipendere da se stessi e non dal mondo esterno...
Come dici tu ci sono persone che dopo la fine di un rapporto di coppia, piangono e accusano l'altro/a perchè hanno dato la loro vita nelle mani dell'altra persona...
Anche....dipendono dalla presenza o dall'assenza di oggetti per le loro gioie e dolori. Mi puoi fare esempi???
Cioè io sto bene se ho la macchina rossa??? Il cellulare di ultima generazione??? Se è questo lo penso anche io...
Hahaha la spina di matrix... io ne ho una bella grossa che mi da un fastidio
Ho fatto gli esempi del giorno e la notte perchè in natura osservo il dualismo, e tanti avvenimenti sono condizionati da questo... un tuo parere????
Grazie sempre per quello che scrivi
Un abbraccio
^Angel^
E' molto interessante quello che hai scritto... anche se non mi è del tutto chiaro...
Scrivi, Finché resistiamo ai pendoli la nostra vita fisica ed emozionale è condizionata dal risultato della nostra opposizione ai pendoli. Faccio fatica a capire quando scrivi del condizionamento con la nostra opposizione... mi puoi fare degli esempi??? Il collegamento tra il dualismo e i pendoli ke non mi è chiaro...
"elevarsi" al di sopra del dualismo dove le cose esistono di per sé stesse. Cosa intendi per "esistono di per stesse"?
Se prima dipendeva dal mondo esterno per le sue emozioni e dovrebbe fare un po' di tirocinio per iniziare a crearne di suo.
Su questo sono veramente daccordo, è alla base di tutto dipendere da se stessi e non dal mondo esterno...
Come dici tu ci sono persone che dopo la fine di un rapporto di coppia, piangono e accusano l'altro/a perchè hanno dato la loro vita nelle mani dell'altra persona...
Anche....dipendono dalla presenza o dall'assenza di oggetti per le loro gioie e dolori. Mi puoi fare esempi???
Cioè io sto bene se ho la macchina rossa??? Il cellulare di ultima generazione??? Se è questo lo penso anche io...
Hahaha la spina di matrix... io ne ho una bella grossa che mi da un fastidio
Ho fatto gli esempi del giorno e la notte perchè in natura osservo il dualismo, e tanti avvenimenti sono condizionati da questo... un tuo parere????
Grazie sempre per quello che scrivi
Un abbraccio
^Angel^
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Einstein
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- NorrinRadd
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Re: importanza e diapositive
Messaggio da NorrinRadd »
Ma siamo proprio proprio sicuri che non possa cambiare qualcosa anche nel passato? a proposito di Matrix e di "bugs" nel sistema, a me capita ogni tanto di scoprire, per esempio, che un tal personaggio famoso o magari "l'amico di un amico", insomma persone che non ho mai conosciuto direttamente, che ero sicuro fossero morte (perche' l'avevo letto sul giornale, perche' me l'avevano detto, notizie arrivate insomma indirettamente e che non mi coinvolgevano piu' di tanto) in realta' fossero vive e vegete. Insomma, come se fra 10 o 20 anni scoprissi che Pietro Taricone in realta' non era passato a miglior vita pochi giorni fa... A quel punto mi viene il dubbio di essermi spostato in una variante nella quale quella tal persona non era morta...o forse sono solo rinco.Maluc ha scritto:...track...il mio gatto che pochi mesi fa si è trasferito definitivamente su un'altra variante ritorna...track...
-
- Messaggi: 41
- Iscritto il: 18 nov 2009, 14:14
- Città:
Re: importanza e diapositive
Trovo molto interessante l'esperienza di Maluc.. ma..come fare a replicare quell'attimo tutte le volte che vogliamo?
Se è vero che hai capito un pò come funziona il gioco, riesci a richiamare a tuo piacimento questa condizione?
E' vero che è importante scandagliare tutto quello che è sbagliato e che non fa cambiare variante, ma se qualcuno sperimenta qualcosa che funziona.. azz.. mi acchiappa un bel pò di più!!!
un abbraccio
Roberta
Se è vero che hai capito un pò come funziona il gioco, riesci a richiamare a tuo piacimento questa condizione?
E' vero che è importante scandagliare tutto quello che è sbagliato e che non fa cambiare variante, ma se qualcuno sperimenta qualcosa che funziona.. azz.. mi acchiappa un bel pò di più!!!
un abbraccio
Roberta
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