Vadim Zeland a Biarritz

Il primo evento all’estero di Vadim Zeland a Biarritz

Alcuni, forse molti, per il fatto che è stato pubblicizzato così, hanno l’informazione che l’evento del Transurfing Day del 6 aprile 2013 di Milano sia il primo fuori dalla Russia a cui ha partecipato Vadim Zeland.

In realtà l’evento eccezionale per la prima volta fuori dalla Russia si è svolto con Vadim Zeland a Biarritz all’inizio di dicembre 2012 dove è stato invitato a partecipare al Secondo Simposio Internazionale di Ricerca per la Disabilità e Fragilità.

Ho deciso di tradurre un suo commento sui suoi interventi all’evento a cui ha partecipato in Francia per mostrarvi un curioso ed entusiasta Vadim Zeland, diverso dal serioso Vadim Zeland di cui alcuni potrebbero essersi fatta un’idea dai due eventi in Italia.

L’Evento di Biarritz a cui ha partecipato Vadim Zeland:
(Traduzione dal russo di Luciano Gianazza)

Cari lettori!

Sono appena tornato dalla Francia, dove ha avuto luogo il Convegno Internazionale “Quantique & Differences” e voglio condividere con voi le mie impressioni.

In generale non partecipo a eventi pubblici, perché non sono una persona pubblica. Ho fatto un’eccezione per il simposio in Francia, perché in quella nazione non sono molto conosciuto e sono andato non per farmi vedere, ma per guardare, ascoltare e sentire il mondo.

Il simposio si è tenuto nel Paese Basco francese nella regione dell’Aquitania (Biarritz, Anglet, Bayonne), la costa sud-ovest dell’Atlantico. I baschi sono un popolo fiero, con la propria cultura e che cerca di preservare la sua identità. Ciò che è interessante è che fino ad ora nessuno può dire da dove vengono, quale sia il loro gruppo etnico di appartenenza.

A Biarritz c’è un lussuoso resort sulla spiaggia, è l’Hotel du Palais, era uno dei luoghi preferiti dalla nobiltà russa. Nel XIX secolo, un terzo della popolazione era russa. Ci sono vie e case russe, anche se oggi ci sono solo pochi miei connazionali. Biarritz è un piccolo comune di 30.000 abitanti. Tuttavia, in estate, la regione costiera attrae un milione di turisti, soprattutto surfisti.

E’ abbastanza curioso che Biarritz sia il luogo dove ha avuto origine il surf, piuttosto che nelle isole del Pacifico. Ci sono molti surfisti che sono eccitati, anche quando fa freddo, per andare a caccia dell’onda con tute speciali per il freddo. E’ davvero divertente stare a guardarli. Sono come uccelli curiosi sulle loro tavole, alla ricerca di un onda. E quando accade, presto, presto, cercano di catturarla, cavalcandola per qualche istante con una sensazione di beatitudine. Durante il mio soggiorno le onde erano piccole, ma i surfisti ne sono avidi e non vogliono perdere un solo momento di felicità. Non è forse questo un esempio per noi?

Biarritz è anche considerato il paese natale del cioccolato. E ci sono anche deliziosi peperoncini rossi. I peperoncini vengono essiccati e poi macinati e salati e diventano un condimento molto piccante. Parlando del cioccolato e del peperoncino ero deciso a fare acquisti l’ultimo giorno. Ma l’ultimo giorno era domenica, e il negozio di cioccolato, che era appartenuto a Madame Coco Chanel, era chiuso. Infatti di domenica tutti i negozi sono chiusi fin dai tempi di Napoleone.

Tuttavia sono riuscito ad acquistare un mazzo di peperoncini in aeroporto. Il mio mondo si prende cura di me perché quel mazzo era appeso lì, ed era l’ultimo. E anche il cioccolato si è materializzato come per magia. All’hotel, prima di partire, mi hanno dato un sacco di cioccolatini. Anzi, è il dono di una donna che non si è presentata. Grazie, misteriosa sconosciuta.

La città di Bayonne è notevole per la sua architettura antica. Quando sono entrato con mia moglie nei quartieri medievali, ho visto un edificio del XIV secolo, ancora abitato. Sembra banale. E l’odore delle strade è straordinario, come antico. Nelle città moderne, non c’è quel tipo di odori. E nonostante i segnali stradali e le vetrine moderne, si poteva ancora tornare indietro nel tempo immaginando queste signore in abiti lunghi e questi signori con le loro spade.

La cucina di Biarritz è apprezzata, specialmente da parte di coloro che hanno conservato la cucina tradizionale (anche se nei supermercati tutto è sintetico). Le crêpes sono fatte con farina di grano integrale con la sua cuticola e con tutti i tipi di condimenti.

Parlare di Biarritz un bel paese basco richiederebbe molto tempo. Ritorniamo al simposio. I temi trattati: la spiritualità, la bioenergetica, lo sviluppo personale, il posto dell’uomo nel suo ambiente, il Feng Shui e altri. Tra i personaggi famosi: Masaru Emoto.

La mia conferenza era sui temi trattati nel mio ultimo libro Scasso al Sistema Tecnogeno. Adesso mi tocca vantarmi. Il mio intervento ha suscitato impressione. E’ durato due ore in un silenzio affascinante. Ma ho osservato un sacco di interesse e luccichio negli occhi. Si è concluso in uno scoppio di applausi e una serie di domande e poi le persone sono venute a ringraziarmi, chiedere autografi, ecc. (Le edizioni francesi dei libri del Transurfing erano in vendita su una bancarella).

Oltre alla conferenza, ci sono stati due workshop in cui ho parlato di Transurfing e risposto alle domande. Sono stato molto fortunato, ho avuto un ottimo interprete, Maria Nallet, Dottore in Filologia. Le persone sono venute in gran numero, soprattutto lettori dei miei libri. Non riesco a immaginare come fossero a conoscenza del mio arrivo che non era stato pubblicizzato. L’evento è ancora abbastanza confidenziale, non è per il grande pubblico e il luogo, Biarritz è scarsamente popolato e si trova alla fine della Francia a un’ora e mezza di volo da Parigi. Gli organizzatori sono stati sorpresi dall’impatto del mio intervento e hanno organizzato dei workshop supplementari.

Ma ciò che ritengo essenziale è che il tema della mia conferenza ha suscitato grande interesse. Su questo argomento si sa poco, soprattutto in occidente. E anche tra i soggetti interessati, a parte me, nessuno ha sollevato la questione dell’esistenza umana che deve affrontare questo ambiente artificiale. Anche se il tema “ambiente umano” era presente, i professionisti che si occupano dello sviluppo esoterico e personale sono bloccati in un unico punto di vista e non vedono che il mondo non è più com’era quando il Buddha visse. Quindi il mio apporto in questo senso cade fuori dai sentieri battuti.

Fra le altre cose, mi ha colpito il bagliore negli occhi del pubblico. Finora, ho osservato le reazioni suscitate dai miei libri attraverso le lettere dei lettori che ricevo, ma nella sala questa reazione era viva. Sono ovviamente felice di vedere che sto andando in una direzione che mi permette di parlare alle persone. Sono già stato invitato per il prossimo anno.

Alfia Yussupova, Zeland presenta la sua musica

E per finire … voglio presentarvi la musica di un compositore inimitabile, Alfia Yussupova: “…la sua musica è diversa da qualsiasi altra musica — molto particolare, unica e molto bella, come se provenisse dai rami più alti di Eywa (Eywa, il mitico albero nel film “Avatar”). Così Vadim Zeland, Autore dei best-seller internazionale del Transurfing, ha scritto di Alfia nel suo nuovo libro “Scardinare il Sistema Tecnogeno” — pubblicato in russo nel mese di agosto 2012.

Tribute to Avatar (Musica di Alfia Yussupova)

“La musica è sempre stata la mia ispirazione” — così una volta mi disse Alfia Yussupova, anni fa. Certamente è stata la forza guida della sua vita e l’ha portata per migliaia di miglia in giro per il mondo, da un inizio molto umile da bambina, in un condominio grigio nella Russia sovietica, sognando il giorno in cui sarebbe andata a Mosca per dedicare la sua vita alla musica. 

Poi, incredibilmente, alla tenera età di 11 anni, Alfia Yussupova iniziò l’odissea: lasciò la sua casa per frequentare la scuola con altri bambini dotati da tutto il mondo, e per studiare con alcuni dei professori di fama mondiale e in compagnia di alcuni dei i più grandi artisti di questo secolo.

È venuta negli Stati Uniti, dove ha continuato le sue ricerche musicali. La musica di Alfia Yussupova è caratterizzata da una sensibilità e passione senza pari e riflette sia la leggerezza che l’intensità del suo carattere. 

Il suo stile è eclettico — intriso del pesante classicismo dei grandi compositori russi e delle migliori tradizioni musicali russe, così tinto dalla lotta e dal dolore della Grande Guerra, e allo stesso tempo, espressivo di un nuovo ottimismo, la luce di speranza e il desiderio di ricordi — ricordi che infestano gli spazi grigi delle nostre lunghe giornate invernali. 

Il suo ultimo sforzo si chiama “Ispirazione” — non una ma diverse composizioni, ognuna delle quali serve a rinnovare il nostro spirito, e tuttavia a ricordarci dove siamo stati — come la fotografia sbiadita, il deposito della nostra memoria.

Autrice di 3 libri di musica:
1) Ispirazione per pianoforte
2) “Nuova musica” per flauto e pianoforte
3) Le canzoni della terra della mia infanzia (arrangiamenti musicali basati su melodie tradizionali Bashkir e tartare)

I Tarocchi dello Spazio delle Varianti – Cofanetto

 

I Tarocchi dello Spazio delle Varianti – Cofanetto
Le Carte del Transurfing

Per chi non lo sa: non sono carte per divinazione, non hanno nulla a che fare con i consulti da cartomante. Se ti aspetti qualcosa del genere non acquistarli, ne rimarrai senz’altro disilluso. Come dice Vadim Zeland: “Non comprate il vostro futuro dagli indovini, create voi stessi il futuro che desiderate”.

Poco più di due settimane fa abbiamo incontrato Vadim Zeland a Milano, per il Transurfing Day. In quell’occasione, tra le altre cose, siamo stati felici di presentargli in anteprima l’edizione italiana dei Tarocchi dello Spazio delle Varianti. Vadim è rimasto molto colpito dalla cura di questo cofanetto, ha controllato tutte le carte e il libro interno e si è complimentato per la bellezza di tutte le edizioni italiane dei suoi libri.

Oggi, a distanza di pochi giorni da quell’incontro, vengono finalmente pubblicati i Tarocchi dello Spazio delle Varianti, che vengono presentati in una bellissima scatola che contiene 78 carte (22 arcani maggiori e 56 arcani minori) e uno straordinario libro che spiega come utilizzarle al meglio e seguire i principi del Transurfing.

Uno strumento che non può mancare al Transurfer più navigato ma anche a chi non ha mai letto le straordinarie opere di Vadim Zeland e vuole conoscere per la prima volta il Transurfing!


Vadim Zeland
Tarocchi dello Spazio delle Varianti – Cofanetto
78 Carte + Libro per interpretarle

Editore: Macro Edizioni
Data di pubblicazione:
Aprile 2013
Pagine Libro: 192 pagine
Carte: 72

Prezzo offerta € 16,58 invece di € 19,50 Sconto 15%

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– Le 78 Carte –

Queste carte non sono finalizzate alla divinazione, ma servono da vademecum, da istruzioni per l’uso. Sono suddivise nel modo seguente: 22 arcani maggiori, che riguardano i principi generali del Transurfing, e 56 arcani minori. Gli arcani minori sono suddivisi in quattro gruppi: l’Anima e la Ragione, l’Azione e la Passività.

Questa suddivisione è fondata sul fatto che le motivazioni, il pensiero e il comportamento di una persona, in conformità ai principi del Transurfing, devono essere equilibrati da questi quattro lati. La Ragione e l’Azione fanno riferimento al mondo fisico, mentre l’Anima e la Passività si riferiscono alla realtà metafisica, che comunque non è meno reale di quella fisica vera e propria.

Se si prende in considerazione solo un aspetto del mondo duale, la realtà non si sottomette. I materialisti si occupano di rimuovere gli ostacoli che si creano da soli nel loro cammino, mentre gli idealisti vagano con la testa nelle nuvole e nei sogni. Né gli uni né gli altri, alla fine, riescono a gestire la realtà. Tu, invece, imparerai a farlo!

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– Il libro –

All’interno di questa preziosa scatola troverai un libro, con tutte le indicazioni per utilizzare al meglio i Tarocchi e per mettere in pratica la straordinaria tecnica del Transurfing.

Puoi raggiungere il giusto equilibrio all’interno della tua vita fra Anima e Ragione, Azione e Passività, se conformerai le tue motivazioni, il tuo pensiero, e il tuo comportamento ai principi del Transurfing.

“Una volta, nei tempi passati, tutti erano arbitri: sapevano che la realtà ha due forme, una fisica e una metafisica. Gli arbitri vedevano e capivano la sostanza del mondo speculare e sapevano creare la propria realtà con la forza del pensiero. Ma non durò a lungo. L’attenzione degli arbitri, col tempo, finì per rimanere definitivamente intrappolata nella realtà materiale. Smisero di vedere e persero la forza. Il sapere, tuttavia, non si disperse ed è arrivato fino ai giorni nostri. […] Se vuoi decidere della tua sorte e ottenere quello che desideri, il Transurfing, con le sue tecniche per gestire la realtà, ti sarà d’aiuto”.


– Vadim Zeland –

Quando mi viene chiesto dai lettori affascinati “Chi sei tu, Vadim Zeland?”, di solito rispondo: “Io sono nessuno”.

La mia vita non può e non deve essere di alcun interesse, in quanto non sono stato io che ha creato il Transurfing, ho semplicemente fatto da canale di antica conoscenza che dà accesso a un mondo in cui l’impossibile diventa possibile.

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– Tutti i libri di Vadim Zeland –


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Scardinare il Sistema Tecnogeno – come è nata la copertina

Storia della creazione della copertina del libro Scardinare il Sistema Tecnogeno di Vadim Zeland

Fonte: Arina Gordienko/ Vera Bani

Autore: Arina Gordienko, traduzione di Vera Bani

Sono una lettrice di lunga data e un’ammiratrice dei libri di Vadim Zeland. Non voglio parlare qui della concezione illustrata nei suoi libri. In Russia e in tutto il mondo, milioni di persone leggono i suoi libri e li conoscono bene. Vorrei solo dire che tutto quello di cui parla Vadim nei suoi testi, funziona.

Ho una vasta libreria di letteratura esoterica e filosofica, mi piace leggere e immergermi in studi esoterici, e posso dire con certezza che i libri di Vadim spiccano nello sfondo generale. E non e’ solo un mio parere – Zeland ha un enorme esercito di seguaci in tutto il mondo, che si definiscono “transurfers”, in onore del più famoso dei suoi libri “ Il Transurfing della realtà”.

Leggo i testi di Vadim dal 2006, mi hanno aiutato molto e ancora mi aiutano nella vita. Volevo in qualche modo ringraziare Vadim per i suoi libri, per il suo lavoro, e visto che sono un’artista, gli ho proposto, in qualità di regalo, il dono più prezioso che ha un’artista, un’ opera da utilizzare per la copertina del suo libro.

La copertina del libro Scardinare il Sistema Tecnogeno

E’ per me un onore annunciare che alla fine di luglio 2012, sulla copertina del nuovo libro di Vadim Zeland, “Scardinamento del sistema tecnogeno” verrà stampato il mio nuovo quadro “Shard of time” (“Il Frammento del tempo”).

A mio parere, la storia della creazione di questa copertina è affascinante di per sé, per questo vorrei condividerla. All’inizio, quando avevo appena iniziato a corrispondere con Vadim, il quadro “Shard of time” (Il frammento del tempo) non esisteva ancora. Non solo: il nome dello schizzo originale era diverso, si chiamava “Time Machine” (La macchina del Tempo) e l’oggetto, che la figura della donna “tiene” tra le mani era un altro, era una mela rossa. Quando mostrai a Vadim questo schizzo, lui stava lavorando al completamento del suo nuovo libro e mi propose di cambiare la mela con un altro oggetto, che simboleggiasse il sistema tecnogeno e corrispondesse al messaggio del libro.

Vadim propose un quadrato nero ed espresse il desiderio che apparisse aggressivo e senza cuore come il sistema tecnogeno. Iniziai a lavorare su diverse forme di un cubo, riguardai i miei vecchi album di studentessa d’arte con gli schizzi di progetti universitari, e li’ trovai i disegni delle piramidi tratti dalla geometria di Finsler. Nello stesso tempo, in Internet, mi imbattei in un oggetto interessante : un piccolo cubo del tempo (Time Cube). La combinazione di questi elementi conflui’ in un cubo rosso con una piccola piramide che da esso si separa, il “Frammento del tempo”.

Per la copertina del libro Vadim ha pero’ creato personalmente un altro cubo, estremamente tecnogeno, un cubo di un minaccioso colore nero con angoli acuti e un ostile potenziale energetico. Uno sguardo a questo cubo è sufficiente per capire la sua relazione con l’idea del libro. Sul design della copertina io e Vadim abbiamo lavorato insieme, e nonostante il processo stesso di creazione della copertina fosse piuttosto difficile, per me si e’ trattato di un vero piacere creativo : io e Vadim condividevamo il processo di co-creazione, pensando e sentendo alla stessa lunghezza d’onda!

Io dico spesso che i miei quadri sono più forti e più saggi di me perciò non mi sono minimamente sorpresa quando Vadim ha dichiarato la stessa cosa dei suoi libri. Entrambi sentivamo che il libro e il quadro stavano come controllando il processo di creazione della copertina, e ci stavano guidando. Avevamo l’impressione che il libro e il quadro seguissero attentamente i nostri movimenti e facessero in modo di correggere tutti i dettagli finché la copertina non giunse finalmente a termine.

Il nuovo libro di Vadim Zeland è speciale. Ho avuto la fortuna di essere stata una dei primi a leggere il libro, mentre era ancora in versione elettronica, anzi, sono stata la prima a ricevere da Vadim la copia elettronica. Non riuscivo a smettere di leggere il libro finché non sono arrivata alla fine. Non dirò di cosa tratta questo fantastico testo, è meglio che ve lo leggiate da soli. Credetemi, dopo averlo letto , molte cose cambieranno nella vostra visione del mondo. Se desiderate cambiare radicalmente o migliorare non solo la vita, ma la realtà in cui ora state vivendo, approfittate di questa occasione e leggete il libro “Scardinare il sistema tecnogeno” di Vadim Zeland.

La mia versione primigenia del quadro, in cui la Custode del Tempo tiene tra i suoi palmi una mela rossa (e non sarà una mela semplice), sarà anch’essa completata al più presto. Spero di portarla a termine entro l’autunno. Si tratta di una grande tela di 165 x 190 centimetri. Apparirà al tempo giusto nel mondo materiale con l’aiuto delle mie mani, e continuerà a vivere la sua vita, portando la conoscenza a tutti coloro che ne hanno bisogno.

Per me in tutta questa storia c’è un chiaro legame, a tutti i livelli, compreso l’inconscio, tra la geometria sacra, le antiche conoscenze rinchiuse nelle piramidi e non solo, il sacerdozio dell’Antico Egitto e il sistema tecnogeno che controlla il nostro mondo. Per il momento e’ ancora possibile leggere libri su come uscire dal sistema e crearsi la propria realtà, ove esistano altre leggi. Il libro di Vadim Zeland “Scardinare il sistema tecnogeno” parla proprio di questo.

Il mio quadro “Il frammento del tempo” aiuterà il libro in quest’impresa. Non è un caso che fin dall’inizio Vadim abbia chiamato la mia Custode – Sacerdotessa. Il libro e il quadro non si sono incontrati per caso, perché in questo mondo non esistono le casualità , cosi come non esistono mondi casuali. Tutti i mondi sono creati da noi, e noi abbiamo la possibilità di scegliere in quali di essi vivere.

Scardinare il Sistema Tecnogeno – libro di Vadim Zeland

Scardinare il Sistema Tecnogeno – Anteprima di Vadim Zeland

Occorre qui inserire una definizione che non ho trovato nei dizionari italiani dell’aggettivo Tecnogeno: Di o relativo a un processo o sostanza creata dalla tecnologia umana, di origine antropica, artificiale. Esempio: La contaminazione tecnogena di Fukushima.

Leggi in anteprima la presentazione del nuovo libro Scardinare il Sistema Tecnogeno di Vadim Zeland, pubblicato da pochi mesi in Russia. Vera Bani, traduttrice dei libri sul Transurfing, ha inviato la presentazione dell’autore, come regalo a tutti i transurfer italiani!

“L’ultimo libro di Vadim Zeland, Scardinare il sistema tecnogeno, edizioni Ves’, Sankt Peterburg 2012), e’ uscito in Russia nell’estate del 2012, proprio nei giorni in cui l’autore dava il suo consenso a venire in Italia  (“Transurfing Day” – Milano – 6 aprile 2013).

Ciò premesso non aggiungo altro. Lascio i lettori alla presentazione dell’autore e al fascino magnetico della Sacerdotessa di copertina.” (V. G. Bani)

Se non avete talenti e pregi particolari, non avete altra scelta che uscire dai ranghi e permettervi di diventare delle persone uniche.

Avendo a vostra disposizione la tecnica della liberazione, presentata in Scardinare il Sistema Tecnogeno, sarete in grado di crearvi il mondo che volete. La forza del vostro intelletto e del vostro potenziale creativo si eleverà ai livelli di quella di un “genio”. Non avrete problemi di raggiungimento dei vostri fini. Ai vostri occhi si aprirà la realtà in un’ insolita veste, cioè la realtà cosi’ come essa è.

Se avete un desiderio recondito, se il vostro fine è di difficile realizzazione, se la stessa cosa che volete voi la vogliono in molti, se siete costretti a fare una fila lunga per ottenere il vostro sogno…dovete sapere una cosa: avete con voi una chance unica, straordinaria. La chance di ottenere un privilegio che gli altri non hanno, la chance di scassinare la “matrix” e fuggire verso la libertà. Quanto meno dovete sapere che ciò è possibile.

Cari Lettori,
siete di fronte a Scardinare il Sistema Tecnogeno un libro creato dalla Forza. Non sono stato io a scriverlo. E’ il libro che mi ha mosso. Posso dirlo con piena certezza perché, in primo luogo, non avrei potuto scrivere un testo del genere. In secondo luogo, senza il sostegno della Forza, come suggerisce il titolo stesso del libro, ciò non sarebbe stato possibile. Perché?

Perché il contenuto di Scardinare il Sistema Tecnogeno, come scoprirete presto, è pienamente coerente al suo titolo. Parlare di queste cose, semplicemente così, senza permesso, non e’ consentito a nessuno. Si può parlare della fine del mondo, degli extra-terrestri, dei sostenitori o degli oppositori di una qualsiasi causa, dei difetti e dei vizi della nostra società, persino del governo mondiale segreto, che si dice che governi il mondo. Ma non si può parlare in alcun modo dello scardinamento del sistema stesso. E’ un tabù. Avete mai sentito parlare di una cosa del genere?

Non si tratta di questioni di ecologia dell’ambiente, ma di un problema diverso, e non meno serio. Perché, anche se non si è rivelato ancora in modo esplicito, esso nasconde dentro di sé una minaccia nei confronti dell’essere più importante: l’uomo, la sua libertà e individualità. Il problema riguarda l’ecologia dello spirito, che per qualche motivo interessa a pochi. L’attenzione generale viene deviata verso le questioni più irrilevanti e insignificanti, mentre nel frattempo il mondo sta cambiando rapidamente e dalla sua parte meno visibile, dal retro. Può sembrare che nulla stia succedendo, ma non è così. In realtà, qualcosa avviene.

Esteriormente, questo qualcosa non si manifesta in modo particolare. Tutto sembra procedere al solito, con la nostra civiltà impegnata a seguire il cammino del progresso tecnologico. Di fatto, però, il progresso, inteso come processo portatore di frutti utili per l’uomo, si è già concluso e si sta muovendo verso una direzione unicamente favorevole al sistema, come una struttura che si evolve in modo autonomo. Il sistema, come un cancro, ha cominciato da solo a crescere in modo molto attivo, indipendentemente dalla volontà dell’uomo. E tutto ciò è indizio del fatto che il processo si trova già fuori controllo.

Per l’uomo questa situazione non è priva di conseguenze: le sue capacità alla fin fine si bloccano, le sue potenzialità vengono drasticamente ridotte e ciò proprio allo scopo di evitare la sua interferenza, evitare cioè che egli ostacoli il sistema impedendogli di evolversi come serve al sistema stesso. L’uomo però non vede e non sente nulla, perché “l’operazione” avviene in anestesia generale, il paziente viene portato in uno stato di sonno profondo, che egli nemmeno sospetta. Nella coscienza dell’uomo viene inserito il codice:

[Sta seduto buono al tuo posto, nella tua cella, e fai clic sul pulsante, come si deve. Crea i prodotti del sistema, e consuma tutto quello che il sistema ti dà. Rispetta le regole del pendolo, “fai come faccio io.” Segui il principio della società: “Se lo fanno tutti, allora è giusto.” E che non ti venga in mente di abbandonare le file! E, ancora, la cosa più importante: sii sempre collegato con la rete.

Sii nel sistema. Non separarti mai dai gadget che ti permettono di esserlo sempre. Presta attenzione al flusso di informazioni in entrata. Partecipa al coro collettivo, rispondi ai comandi per essere sempre in risonanza con la rete, per esserne una parte. Non cercare la tua strada: essa ti verrà indicata. Non pensare, non affaticare la testa: ti verrà tutto raccontato e mostrato. Devi fare una cosa sola: imparare a rispondere ai comandi nel modo più primitivo, formarti i riflessi condizionati necessari per rispondere al posto giusto e al momento giusto, con un clic di mouse, con un bottone, con un carrello della spesa o con una scheda elettorale.

E quando arriva l’ora X, sii pronto a riempire le fila numerose di tutti quelli che marciano in direzione di….insomma, la direzione te la indicheranno. L’importante è che tu, ingranaggio, sia pronto.]

Provate ad immaginare di essere arrivati al lavoro o all’università, e di aver trovato là un sogno collettivo. Tutti vogliono avere successo, ma agiscono come se fossero in sogno, a livello di algoritmi e istinti comuni. Anche voi vorreste avere successo e distinguervi dalla massa generale ma come potete ottenerlo se siete degli ingranaggi, in marcia al passo con tutti, con lo stesso livello di coscienza e energia degli altri? Ora la massa e’ colta, tutti hanno letto “The Secret”. Anche voi lo conoscete. E allora? Qual è il vostro vantaggio rispetto agli altri? Nessuno. Avete anche voi poche chance.

Un sistema tecnologico, per sua natura, è distruttivo, sia rispetto alla biosfera del nostro pianeta sia rispetto a quella delle persone. Ma siccome nel mondo tutto tende all’equilibrio, per ogni azione finalizzata a violare l’armonia si trova una reazione corrispondente. In questo processo di confronti nasce la Forza di cui si diceva sopra.

Non si tratta di distruggere il sistema, che probabilmente è un fatto impossibile, a meno che il sistema non si distrugga da solo o non venga distrutto da un cataclisma naturale. Però c’è la possibilità di ottimizzare significativamente la qualità della propria vita e ciò si può ottenere se si conoscono i principi del funzionamento del sistema e le sue regole del gioco, quelle non dichiarate. Ci si può trovare all’interno del sistema, giovarsene a proprio vantaggio e al contempo non esserne vincolati.

E ora immaginatevi una scena diversa. La vostra coscienza è libera e chiara. Il potenziale energetico è molto più alto di quello comune. Avete smesso di pensare e di fare “come tutti”. Siete usciti dai ranghi, senza però abbandonarli. Fingete di essere dei sognatori, ma da svegli. Ora vi è assolutamente chiaro che tutt’intorno tutti dormono, mentre voi siete svegli. Coloro che escono dai ranghi comuni ottengono sempre dei vantaggi:

la possibilità di vedere dove stanno andando gli altri, standosene in disparte

la possibilità di sbarazzarsi delle “schegge” e degli stereotipi della società

la possibilità di imparare a vedere e a capire quello che gli altri non sono in grado di vedere e capire

la possibilità, infine, di smetterla di aspirare ad essere i primi a favore della possibilità di diventare delle persone uniche.

Questo è altro troverai in Scardinare il Sistema Tecnogeno

(testo di Vadim Zeland – traduzione dal russo di Vera Giovanna Bani)

Leggi anche come è nata la copertina del libro da un quadro dell’artista Arina Gordienko

Informazioni Importanti Evento TRANSURFING DAY (Concluso)

Mancano pochi giorni all’arrivo per la prima volta in Italia di Vadim Zeland, un evento attesissimo da tutti i Transurfer!
Qui di seguito troverai alcune informazioni utili per vivere al meglio questa esperienza! Nello specifico:

1. Sede dell’evento e come arrivare
2.
Programma della giornata
3.
Registrazione iscritti
4.
Pausa pranzo
5.
Convenzione hotel

1. SEDE DEL CORSO

LEONARDO DA VINCI HOTEL
Via Senigallia 6
20161 Milano (MI)
Tel. +39 0264071
Fax +39 02 64074839-50

 

COME ARRIVARE

In METRO:

La stazione “Comasina” della LINEA GIALLA (MM3) della metropolitana è situata a breve distanza dall’hotel e permette di raggiungerlo velocemente dalla stazione Centrale, dal terminal per gli aeroporti e dal centro città.

PER INFO E ORARI METRO:

Numero Verde ATM 800 80 81 80

NB La linea M3 parte ogni 2-4 minuti dalla stazione Centrale dalle ore 07:00 alle ore 20:00.
Dalle 20.00 in poi parte ogni 10 minuti. L’ultima metro in partenza dalla stazione centrale è alle ore 00:44.
Tempo di percorrenza Stazione Centrale – Stazione Affori: 25 minuti.
L’ultimo tram della linea AUTOBUS 41 che parte dalla stazione M3 Affori è alle ore 21:50 verso via Senigallia (la via dell’hotel).

  • Dalla Stazione Centrale e dal centro città: LINEA GIALLA (MM3) fino alla stazione Affori e poi continuare con l’autobus 41 fino alla fermata di via Senigallia vicino all’hotel, oppure continuare con LINEA GIALLA (MM3) fino al capolinea Comasina e poi a piedi per 10/15 minuti.
  • Dal centro città: come sopra oppure con i treni della LINEA ROSSA (MM1) o LINEA VERDE (MM2) fino alla fermata Cadorna, salire alla stazione Ferrovie Nord Milano Cadorna e prendere il treno locale S4 per Camnago; scendere a Milano Bruzzano (4a fermata) a 200 metri dall’albergo.
  • Da Fieramilanocity: portarsi alla Stazione Domodossola (100 metri dall’ingresso) delle Ferrovie Nord Milano prendere il treno locale S4 per Camnago e scendere a Bruzzano (200 metri dall’albergo).
  • Da Fieramilano Rho-Pero: prendere la LINEA ROSSA (MM1), scendere alla stazione FNME Cadorna, prendere il treno locale S4 per Camnago, scendere a Bruzzano (4a fermata) a 200 metri dall’Hotel oppure continuare fino a Duomo e continuare con la LINEA GIALLA (MM3) fino a Affori e poi continuare con l’autobus 41 fino alla fermata di via Senigallia vicino all’hotel, oppure continuare con la LINEA GIALLA (MM3) fino al capolinea Comasina e poi a piedi per 10/15 minuti.
  • Dall’aeroporto di Malpensa: prendere il treno Malpensa Express fino alla stazione di Bovisa, lì salire sul treno locale S4 per Camnago e scendere a Bruzzano (2a fermata), a 200 metri dall’albergo.
  • Dall’aeroporto di Linate: prendere l’autobus per la Stazione Centrale e da lì scegliere una delle opzioni descritte sopra.
  • Dall’aeroporto di Orio al Serio: prendere l’autobus per la Stazione Centrale di Milano e da li scegliere una delle opzioni già proposte.


In TAXI:

Tel. 02 8585 o 02 40 40

In AUTO:

  • Da Milano centro:
    Seguire indicazioni stradali azzurre per Como (superstrada) fino a via Fermi. Alla seconda sopraelevata (dopo circa km 2.5) salire e girare a destra, seguire via Senigallia per 500 metri.
  • Da Varese, Malpensa, Chiasso e San Gottardo A8, A9:
    Seguire indicazioni per Milano fino alla tangenziale Nord (TORINO – VENEZIA). Lì prendere deviazione per Venezia, uscire a CORMANO seguendo indicazioni per il centro, costeggiare il McDonald’s e salire sulla prima sopraelevata, girare a sinistra e seguire via Senigallia per 500 metri.
  • Dalla tangenziale Nord di Milano (direzione Torino) A4:
    Dopo il casello, proseguire sulla A4, uscire a CORMANO seguendo indicazioni per il centro, costeggiare il McDonald’s e salire sulla prima sopraelevata, girare a sinistra e seguire via Senigallia per 500 metri.
  • Da Venezia, Bergamo, Orio al Serio A4:
    Dopo il casello, proseguire sulla A4, uscire a CORMANO seguendo le indicazioni per il centro, costeggiare il McDonald’s e salire sulla prima sopraelevata, girare a sinistra e seguire via Senigallia per 500 metri.
  • Da Bologna, Firenze, Roma A1:
    Prendere tangenziale est fino alla A4. Proseguire verso Torino sulla A4 ed uscire a CORMANO seguendo indicazioni per il centro, costeggiare il McDonald’s e salire sulla prima sopraelevata, girare a sinistra e seguire via Senigallia per 500 metri.
  • Da Genova A7:
    Prendere tangenziale ovest fino alla A4.Proseguire verso Venezia sulla A4 ed uscire a CORMANO seguendo indicazioni per il centro, costeggiare il McDonald’s e salire sulla prima sopraelevata, girare a sinistra e seguire via Senigallia per 500 metri.

 


2. PROGRAMMA DELLA GIORNATA
  • ore 8.00 – 9.30: Registrazione iscritti
  • ore 9.30 – 9.45: Apertura Transurfing Day
  • ore 9.45 – 11.00: Michele Riefoli, “I segreti del mangiar sano e naturale a base vegetale per migliorare la salute, ottenere benessere e migliorare le prestazioni”
  • ore 11.00 – 11.15: Pausa
  • ore 11.15 – 11.30: Ripresa seminario
  • ore 11.30 – 13.00: Vadim Zeland, “Nuovissimi aspetti del Transurfing in una situazione di realtà in veloce trasformazione”
  • ore 13.00 – 14.30: Pausa Pranzo
  • ore 14.30 – 16.00: Domande del pubblico per Vadim
  • ore 16.00 – 16.15: Pausa
  • ore 16.15 – 17.15: Alessandro Rubino, “Alcalinità e benessere psicofisico”
  • ore 17.15 – 17.30: Chiusura Transurfing Day
  • ore 17.30 – 18.30: Firma autografi

TRADUZIONE: Traduzione in consecutiva da parte di Vera Bani, la traduttrice dei libri di Zeland in Italia.

 


3. REGISTRAZIONE ISCRITTI

 

1° Step: CHECK-IN

ISCRITTI STANDARD

Chi ha acquistato il BIGLIETTO STANDARD, si recherà al desk preposto con la stampa del voucher (ricevuto al proprio indirizzo di posta elettronica) per ritirare il BRACCIALETTO (valido per l’ingresso in sala).

ISCRITTI STUDENTI

Chi ha acquistato il BIGLIETTO STUDENTI, si recherà al desk preposto con la stampa del voucher (ricevuto al proprio indirizzo di posta elettronica) per ritirare il BRACCIALETTO (valido per l’ingresso in sala).

!!! ATTENZIONE !!!

I possessori del BIGLIETTO STUDENTI dovranno esibire in fase di check-in la copia del pagamento della tassa d’iscrizione alla propria scuola, istituto, università, ecc.
In caso di mancata esibizione di una certificazione di frequenza, verrà richiesto il pagamento della differenza con il biglietto standard al momento dell’ordine effettuato online.


2° Step: RITIRO MATERIALE

Una volta ritirato il braccialetto, ritirare la cartellina del materiale al desk preposto.


4. PAUSA PRANZO

Per la pausa pranzo è stato predisposto un servizio di self-service presso il Bistrot “Il Moro” situato all’interno dell’hotel. Il costo è limitato e il vantaggio logistico è importante.
Il buono pasto sarà da saldare e ritirare direttamente al desk preposto, Sabato 6 Aprile 2013.

Per favorire al meglio il servizio ristorante e agevolare al massimo l’iscritto, si prega di confermare la prenotazione dell’integrazione del pranzo, ENTRO IL 28 MARZO 2013.
Dopo questa data, la struttura dell’hotel non garantisce il servizio di ristorazione.

Il ristorante mette a disposizione due tipologie di menu:

LIGHT MENU
€ 14,00
Risottino mantecato all’extravergine d’oliva e carciofi
oppure
Hamburger di soia alla plancia
Insalate miste
o
Verdure al vapore
½ lt di acqua
FULL MENU
€ 18,00Risottino mantecato all’extravergine d’oliva e carciofi
Hamburger di soia alla plancia
Insalate miste
o
Verdure al vapore
Macedonia di frutta fresca
½ lt di acqua
ORARIO PAUSA PRANZO: 13.00 – 14.30

Per richiedere l’integrazione del Pranzo, basterà indicare la tipologia di menu e il numero di buoni pasto richiesti, rispondendo a questa e-mail oppure chiamandoci ai numeri:

0547 347301
o
346 8489067

 

5. HOTEL CONVENZIONATO

Per prenotare una camera presso il Leonardo Da Vinci, si prega di contattare direttamente l’hotel ai seguenti recapiti:

LEONARDO DA VINCI HOTEL
Tel. 02 64074822/33

NB Per poter usufruire della convenzione, in fase di prenotazione gli ospiti dovranno far riferimento all’evento “Transurfing Day”

Gestione della Realtà secondo il Transurfing

Riflessioni dalla lettura dei libri La gestione della realtà e Le mele cadono in cielo.

Recentemente sono usciti i volumi 4 e 5 sul Transurfing di Vadim Zeland con il nome di “Le Regole dello Specchio “.

Appare evidente che in questo ultimo decennio diversi concetti prima inconcepibili sono diventati ora comprensibili anche al vasto pubblico. Molti si stanno rendendo conto che il nostro mondo è come un labirinto di specchi, ma nessuno ancora sembra essere in grado di uscirne.

Probabilmente non hanno alcuna ragione di dubitare che i sensi siano fonti affidabili di conoscenza. Vedere, sentire, gustare, odorare, toccare e altre facoltà potrebbero ingannare di tanto in tanto, come quando si vede un illusione ottica, ma non è niente grave. I sensi danno un quadro preciso della realtà per la maggior parte del tempo.

Probabilmente non hanno alcuna ragione di dubitare che i sensi siano fonti affidabili di conoscenza. Vedere, sentire, gustare, odorare, toccare e altre facoltà potrebbero ingannare di tanto in tanto, come quando si vede un illusione ottica, ma non è niente grave. I sensi danno un quadro preciso della realtà per la maggior parte del tempo.

La Natura Illusoria della Realtà

Tuttavia i più ignorano che la realtà risulta essere nient’altro che un accordo sulla natura degli oggetti e degli eventi che si percepiscono.
Gli occhi e gli altri sensi danno effettivamente un quadro reale della realtà?

Il nostro mondo non è oggettivo, anzi, è soggettivo, flessibile, infinitamente mutabile. I nostri sensi, gli stessi mezzi con cui si raccolgono i dati sul mondo, non sono attendibili in quanto essi sono soggetti ad illusione. Non ci danno accesso diretto a un mondo oggettivo, anzi, danno l’illusione di obiettività.

Se bazzichi in quegli ambienti impregnati dalla filosofia yoga o comunque orientale sentirai parlare spesso dell’inganno di maya, intendendo che il mondo è un’illusione, ma non per questo innocua. Il mondo materiale appare essere molto reale per la sua caratteristica di essere solido, molto solido, sbatterci contro fa molto male, e questo rafforza la nostra convinzione che sia reale, ma come un labirinto di specchi, il suo scopo è quello di illuderci. In un labirinto gli specchi e l’osservatore sono reali, ma poiché gli specchi distorcono la realtà all’interno del labirinto, le immagini percepite al suo interno sono illusorie.

Tu ed io siamo reali, ma come gli specchi in labirinto di un Luna Park, i nostri sensi materiali distorcono le nostre percezioni. Essere ignari di questa intrinseca imperfezione ci porta a considerare le nostre percezioni distorte come realtà. Dal momento che ci affidiamo ai nostri sensi tutto il tempo per l’accesso al mondo esterno, non siamo in migliori condizioni di una persona intrappolata in un labirinto di specchi. Siamo continuamente nell’illusione, o maya, come la chiamavano gli antichi saggi vedici.

Per molto tempo il concetto del mondo materiale come illusione aveva poco senso per noi in Occidente. Poche persone hanno dato grande attenzione al concetto di illusione come viene inteso nei Veda. È stato, e per molti lo è tuttora, un argomento per discussioni interessanti davanti a boccali di birra, o nei salotti impregnati dal profumo d’incenso, ma pochi volevano veramente andare oltre.

I Veda e la fisica quantistica

Questo sta cambiando negli ultimi anni. Si cerca ora di far conciliare i vari aspetti della conoscenza contenuta nei Veda con le scienze fisiche, e in particolare con la fisica quantistica. L’obiettivo primario di questa scienza tendente alla spiritualità è di mostrare analogie tra il mondo subatomico teorico della fisica quantistica e la visione del mondo secondo la filosofia orientale dei Veda. Sono stati scritti dei libri con l’intento di dimostrare che la scienza occidentale e la canuta spiritualità orientale si stanno muovendo nella stessa direzione. Questi libri offrono una speranza che si può ancora vedere un felice connubio tra scienza e spiritualità.

Nonostante questo, e nonostante la crescente popolarità di questo punto di vista, per la maggior parte delle persone l’idea che la vita è un’illusione resta insostenibile, e per i materialisti convinti è addirittura ridicola.
Che esistano tante realtà quanti sono gli abitanti della Terra, anzi tante diverse realtà per ognuna di queste persone, e che sia possibile passare da una realtà a un’altra con conseguenti cambiamenti sostanziali nella vita, si sta rivelando essere più un fatto che un’idea.

Conoscere ed applicare

I libri dello scienziato filosofo russo Vadim Zeland stanno avendo successo non perché contengono idee suggestive, ma soprattutto per il fatto che hanno reso applicabili questi concetti come testimoniano le storie di successo raccontate dai lettori.
Ho letto in giro delle recensioni a volte poco favorevoli, ma quando chi le fa scrive che ha appena finito di leggere il libro e non ha trovato nulla di nuovo, questo mi fa capire che alla lettura non ha seguito l’applicazione pratica dei concetti espressi nel libro.
È necessario pertanto mettere prima di tutto in pratica quanto appreso dai libri per un periodo ragionevolmente lungo da poter stabilire osservando i risultati l’efficacia o l’inefficacia di un metodo.


I sensi, piuttosto che darci totale accesso al mondo fisico, limitano la quantità di dati che riceviamo. L’immagine risultante parziale si combina con le nostre aspettative, preesistenti credenze, presunzioni e esperienze del passato e otteniamo una nostra realtà personalmente costruita. I luoghi, i suoni, gli odori, e le forme che sperimentiamo sono percezioni in una certa misura create da noi stessi. Quindi la realtà, come la bellezza, è negli occhi di chi guarda.

I nostri sensi scolpiscono il mondo come uno scultore scolpisce il suo blocco di marmo. Mentre scalpella, stacca pezzi di marmo ed estrae la sua statua da una vasta gamma di possibilità. Un altro scultore può dare una diversa interpretazione con lo stesso pezzo di marmo. Oppure lo scultore stesso, in un altro momento, può dare una interpretazione del tutto nuova.

Così è con la realtà: la interpretiamo o le diamo forma escludendo parte dei dati, dati di cui non conosciamo l’esistenza e che i nostri sensi non ci permettono di percepire, e in altri momenti diamo interpretazioni diverse del mondo intorno a noi. La differenza principale tra noi e lo scultore è che di solito non siamo consapevoli quanto lui di quali parti togliamo per fare apparire la forma desiderata.

Tutta questa conoscenza su come i sensi funzionano dà luogo ad alcune domande interessanti.
Di ciò che percepiamo, quanto è una distorsione di ciò che c’è veramente lì? Quanto del mondo non stiamo percependo? E quanto di esso immaginiamo? Come possiamo distinguere la realtà dall’illusione?
Se non viviamo in una realtà oggettiva, se siamo così radicati nell’illusione, come siamo in grado di accordarci su gran parte della nostra esperienza? Come possiamo anche discutere su oggetti ed eventi in tutto il mondo?

Siamo in grado di parlare della realtà in quanto oggettiva per l’alto grado di accordo che condividiamo nelle nostre realtà individuali. Fin dalla nascita condizioniamo i nostri sensi a selezionare e interpretare i fenomeni allo stesso modo delle altre persone intorno a noi, formando di fatto un illusione concordata della realtà: molti individui che concordano un modo di interpretare il loro ambiente. Tramite questa illusione concordata perpetuiamo un’illusione di realtà oggettiva di generazione in generazione.

Possiamo infatti vedere che culture diverse forniscono un’idea del mondo che varia da popolo a popolo per il fatto di concordare in modo differente come il mondo è. E non è possibile affermare chi sia nel giusto. Si potrebbe dire che non ci siano criteri assoluti con cui valutare le diverse culture del mondo.

L’unico modo corretto di valutare se una determinata cultura abbia più valore di un’altra e tenendo in considerazione dove porta gli esseri umani che la seguono. E la cultura di maggior valore sarebbe quella che libera l’individuo dal velo dell’illusione.
Una buona comprensione di questi concetti e dell’applicazione dei dati relativi a questo tipo di conoscenza della fisica quantistica viene data dalla lettura attenta dei libri di Vadim Zeland.

Molti hanno letto la Trilogia del Transurfing e hanno iniziato a vedere il mondo non più come una solida realtà immutabile, ma un universo di infinite varianti  della realtà, fra le quali è possibile scegliere le realtà che più si aggradano.
Da pochi giorni sono usciti due nuovi libri con ulteriori dati utili per comprendere come è fatto il mondo e come vivere meglio in esso, anzi fuori da esso, non più trascinati dal flusso apparentemente inevitabile degli eventi, dotati del più grande dei poteri: il potere di scelta.

E ora veniamo ai libri. La prima stampa si esaurirà presto. Approfittane adesso.

Il muretto di Vadim Zeland

Ogni tanto è bello fare una pausa e smettere di parlare di cose profonde come gli aspetti filosofici della vita, e fare quattro chiacchiere su particolari curiosi di personaggi che hanno destato il nostro interesse per alcuni loro aspetti misteriosi.

Quando 5 anni fa (nel 2012) pubblicai la foto di Vadim Zeland appoggiato a un muretto mentre volge le spalle al mare, iniziarono a giungermi email di persone che volevano sapere dove era stata fatta quella foto. Ho sempre risposto che Vadim ha espresso il desiderio che non venissero rivelati particolari della sua vita privata e fra questi anche dove vive.

Infatti in un’intervista Vadim dice questo: “Quando mi viene chiesto dai lettori affascinati “Chi sei tu, Vadim Zeland?”, di solito rispondo “Io non sono nessuno (di speciale)”. La mia biografia (la mia vita) non può e non deve essere di alcun interesse, in quanto non sono stato io che ha creato il Transurfing, ho semplicemente fatto da canale di antica Conoscenza che dà accesso ad un mondo in cui l’impossibile diventa possibile.

Ho dato questo titolo alla pagina che stai leggendo perché in diverse email che ricevo, quando si riferiscono a questa foto scrivono “la foto col muretto”.

L’interesse mostrato per questa fotografia, in particolare per il muretto e dove si trova, mi ha sempre divertito, e penso di non andare contro il desiderio di Vadim Zeland di conservare la sua privacy pubblicando alcune foto del muretto visto da differenti prospettive, rispondendo parzialmente alle domande che mi sono state fatte al riguardo.

La foto di Vadim Zeland con il muretto

Questa foto è stata scattata un centinaio di metri più indietro

Bellissima questa vista con le nuvole che stanno arrivando.

Il sereno dopo la tempesta e la bassa marea!

Bellissimo tramonto! O alba?

Eh, qui fa freddo a volte!