Salve a tutti
Leggendo il libro, ho trovato una chiave di interpretazione della realtà nuova ed interessante ed in grado di spiegare con semplicità il perchè di certe cose ed oltretutto molti concetti ricalcano quasi esattamente convinzioni che già avevo e questo libro ha contribuito a rafforzarle ed a collegarle con le nuove.
C'è una cosa che mi lascia ancora un po' di perplessità, ed è l'aspetto prettamente scentifico del libro, mi pare di riscontrare alcune inesattezze in merito al funzionamento del pendolo nella realtà fisica.
Leggo sul primo libro:"Il pendolo si nutre dell'energia dei suoi membri sostenitori e grazie a essa incrementa la propria frequenza di oscillazione." Ora per quel che ne so io se un pendolo più piccolo viene avvicinato ad un pendolo più grande, oppure a più pendoli che oscillano alla stessa frequenza ( es. negozio di pendoli), esso adeguerà la propria frequenza e progressivamente si metterà ad oscillare alla frequenza degli altri.E fin qui tutto ok, però NON cede la propria energia all'insieme degli altri pendoli, semplicemente si aggiunge al "coro", quindi è come se il pendolo somma di tutti i pendoli iniziale del gruppo diventasse più grande ma NON cambia la sua frequenza, non è che portando un nuovo pendolo in un negozio di pendoli, i pendoli già presenti alzino tutti insieme la loro frequenza di oscillazione, sarebbe paradossale che un piccolo pendolo portato a contatto con un gruppo oscillante ad una determinata frequenza cambiasse la frequenza di tutti, sarebbe come dire che il piccolo detta legge ed il grosso si adegua. Se qualcuno riesce a chiarirmi questo aspetto, e questa reale o apparente inesattezza gli e ne sarò grato.
Resta ben inteso che comunque ed in ogni caso ciò non inficia il discorso globale che comunque ritengo valido.
Grazie a tutti, ciao.
Transurfing per utenti nuovi ⇒ Vera o apparente incongruenza nella teoria dei pendoli
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Re: Vera o apparente incongruenza nella teoria dei pendoli
Ciao happylighthappylight ha scritto:... mi pare di riscontrare alcune inesattezze in merito al funzionamento del pendolo nella realtà fisica.
Leggo sul primo libro:"Il pendolo si nutre dell'energia dei suoi membri sostenitori e grazie a essa incrementa la propria frequenza di oscillazione." Ora per quel che ne so io se un pendolo più piccolo viene avvicinato ad un pendolo più grande, oppure a più pendoli che oscillano alla stessa frequenza ( es. negozio di pendoli), esso adeguerà la propria frequenza e progressivamente si metterà ad oscillare alla frequenza degli altri.E fin qui tutto ok, però NON cede la propria energia all'insieme degli altri pendoli, semplicemente si aggiunge al "coro", quindi è come se il pendolo somma di tutti i pendoli iniziale del gruppo diventasse più grande ma NON cambia la sua frequenza, ....
non è che stai confondendo il pendolo con il diapason ?
Nel pendolo possiamo oscillare da una fase di totale accettazione ed identificazione con la realtà "là fuori" ad un'altra di rifiuto, a volte accompagnato anche da reazioni violente.
Quando partecipi ad un evento (concerto, partita, manifestazione di piazza, ecc.) l'entusiasmo di ciascuno coinvolge tutti gli altri partecipanti identificati nell'evento (lo rende ancora più reale). Quante più persone partecipano e quanto più spesso si ripete l'evento, tanto più esso diventa una moda, un must in cui "esserci"
Solo quando siamo rilassati e "presenti" riusciamo a non essere catturati da questi pendoli .. anche se siamo al centro della manifestazione
Buon transurfing
renato
- bactabeven
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Re: Vera o apparente incongruenza nella teoria dei pendoli
Messaggio da bactabeven »
Il libro non ha un aspetto scientifico inteso in senso fisico/materiale, ma scientifico inteso in senso di fisica quantistica ovvero in rapporto indissolubile materia-energia-pensieromateria-pensieroenergia. Alla luce di questa premessa ti offro di considerare il pendolo non solo come un pendolo di orologio con delle qualità fisiche, anche perché è una metafora del'autore, ma come pendolo materia-energia con delle qualità fisiche ed energetiche; ma anche su questo aspetto tutto sommato non c'è da dedicargli poi troppa importanzahappylight ha scritto:...C'è una cosa che mi lascia ancora un po' di perplessità, ed è l'aspetto prettamente scentifico del libro, mi pare di riscontrare alcune inesattezze in merito al funzionamento del pendolo nella realtà fisica...
Ciao a tutti
Denghiu (Aldo Biscardi)
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Re: Vera o apparente incongruenza nella teoria dei pendoli
Messaggio da happylight »
Ciao Renato e Bactabeven , grazie per la vostra risposta, non credo di confondere il pendolo con il diapason ( un diapason, se non sbaglio, si mette a vibrare per risonanza, se uno o più diapason nelle vicinanze, che hanno la stessa frerquenza vibratoria, vengono fatti vibrare, un pendolo invece vicino ad altri con un altra frequenza ma più numerosi o più grossi adegua la propria frequenza ) non voglio insistere ( sono un ingegnere e non un fisico, quindi può darsi che le mie conoscenze di fisica siano da rinfrescare e comunque non sono pratico di fisica quantistica), e pur rimanendo con i miei dubbi, accolgo l'invito di Bactabeven e non dò molta importanza alla cosa, la mia era una pura curiosità scientifica, come ho già detto l'importante è applicare un idea e toccare con mano che la cosa funziona veramente, e alcuni concetti espressi nel libro li ho già riscontrati, poi se la metafora usata per spiegarli non fosse rigorosamente corretta a livello scientifico, chi se ne importa. Per essere propositivo, dopo essere stato critico, lancierò da un altro post una idea che mi intriga molto.
Ciao ci riscriviamo dal prossimo post.
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Re: Vera o apparente incongruenza nella teoria dei pendoli
Sì, in effetti credo anch'io sia così, il pendolo descritto da Zeland non è altro che una forma pensiero, cioè un'entità che assume una propria indipendenza poiché è generata e mantenuta viva da un insieme di persone che credono sia vera.Alla luce di questa premessa ti offro di considerare il pendolo non solo come un pendolo di orologio con delle qualità fisiche, anche perché è una metafora del'autore
Il pendolo, dal momento che è verità per un numero X di persone, influenza altre persone e così acquista maggiore potere.
Buona vita a tutti.
JG
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