Ciao Renato e Robby, Vi ringrazio. Allora io provo a ribaltare la situazione in una maniera positiva, se qualcosa non va come desidero (è ovvio, non può essere sempre tutto programmato), io mi dico di aver influito positivamente sulla situazione e di aver già modificato in positivo l'evento (avrebbe potuto essere peggiore) ed a quel punto si scopre che a tante cose positive noi non diamo la giusta valenza perchè le diamo per scontate.Robby ha scritto:Ciao Nordenkapp,
anche io sono d'accordo con Renato.
Rassegnarsi all'insuccesso si può interpretare come la rinuncia del desiderio ad ottenere.
Quello che, secondo me, non deve cambiare è la risolutezza ad avere. Le modalità le accetto, anzi le accolgo tutte benevolmente coordinando l'intenzione .Se non va secondo i miei piani faccio si che il nuovo percorso SIA il mio piano e se proprio non mi viene di farlo mi dico che questo è il meglio per me e che mi sto assolutamente muovendo verso il mio fine.
Proietto ogni tanto la mia diapositiva e vado avanti.
Qualche volta mi ritrovo a reagire positivamente in modo forzoso e grottesco, ma, come suggerisce Zeland,abbasso l'importanza e rido dentro di me per come mi sto comportando ma fa lostesso.
Sempre più spesso mi dico che è tutto un sogno e che nulla può farmi male se mi sveglio in tempo.
I miei sogni notturni ultimamente sono cambiati. sono spesso in situazioni dove sono a mio agio e mi vanno a pennello scarpe e capi di abbigliamento, inoltre gli interni delle case dove mi trovo sono più belli e confortevoli ( io, nella vita, vendo case).
Prima sognavo interni orrendi con finestre su panorami meravigliosi oppure negozi strapieni di scarpe ( che io adoro..) ma nessun paio che mi andasse mai bene e idem per i vestiti.
Mi sono persino vista in uno specchio , nel sogno, con i capelli corti e stavano benissimo e anche il loro colore mi era piaciuto un sacco.. Strano no?
Baci a tutti e buon TR
Dico un'esperienza stupida, per far vedere come varia guardare con occhi diversi la vita di tutti i giorni; ho speso (buttato via) 12 euro per andare ad una fiera in cui non c'era assolutamente nulla d'interessante, normalmente avrei detto con la stessa cifra potevo andare al cinema, al museo, comprare qualcosa, ecc ...... insomma mi avrebbe dato fastidio, non per la cifra in se, ma per l'aver buttato via i soldi inutilmente; allora mi sono detto, è una cifra stupida, ci sono tante cose per cui ho guadagnato insperatamente il doppio, quindi è una cretinata a cui non pensare più .......... e sinceramente se non era che ora stavo cercando un esempio, non ci pensavo proprio più, mentre prima senso ipercritico o di colpa mi avrebbe girato in testa a lungo.
Robby penso che utilizzi quanto ribadito a pag 135, ovvero si sa che raggiungiamo il fine, purtroppo di alcuni fini non lo sappiamo in anticipo quando avverrà, ma dobbiamo stare calmi e quando arriva qualche pensiero fastidioso "switcharlo"/variarlo sulla diapositiva.
Per le diapositive, tu ne mandi tante indipendenti in sequenza? Io su quella più lunga preferisco fare "la storia" a sommi capi come dice Zeland 2 volte al giorno, (appena sveglio e prima di dormire) poi nell'arco della giornata diapositive veloci e via andare.
è verissimo anche il discorso di mantenersi aperti a nuove opportunità, non essere fossilizzati in un unica situazione, ma esercitare la mente nel cogliere varianti che prima non prendevamo in considerazione perchè troppo impegnati a ricondurci sulla nostra strada progettata a priori