Il forum mi sembra in fase di abbandono, gli utenti, sicuramente seguaci iniziali del RT, hanno visto le loro aspettative affievolirsi e infine spegnersi. Così la loro partecipazione si è fatta sempre più sporadica, e il RT è rimasto un'illusione.
La strada richiede fatica, su questo Z. ha sbagliato: dando l'idea di un percorso facile e immediato ha probabilmente favorito la divulgazione delle sue idee, ma nel contempo ha creato le premesse per la loro rapida evaporazione.
I pendoli (uso la stessa terminologia per semplicità, anche se hanno in realtà diversa denominazione) più pericolosi non sono quelli "esterni", ma quelli che ognuno di noi ha nella mente. Condizionano ogni nostro agire, tanto che si può dire che siamo degli automi biologici, al servizio di questi meccanismi. Alcuni sono semplici, fanno solo una cosa, altri solo molto complessi ed evoluti, capaci di intento e pensiero. Abbiamo migliaia, centinaia di migliaia di tali forze energetiche e psichiche, ogni nostro agire ricade sotto questa fitta rete di condizionamenti.
La prima illusione da scardinare è quella di poterli controllare, anche solo di poterli individuare. All'inizio del percorso siamo quasi impotenti, in balia di queste forze interne ed esterne, di questi demoni. Possiamo solo imparare a osservarli, sempre più in profondità. E sviluppare il Testimone, quello che Z. chiama il Guardiano.
Beninteso questo non vuol dire che non possiamo influenzare la realtà: lo facciamo continuamente. Il problema è che lo facciamo in modo casuale e incontrollato, perché siamo frammentati e divisi anche nella volontà. Prima di poter pensare di "fare" dobbiamo arrivare a liberare l'essenza (che Z. forse identifica con l'anima) e diventare unità, e questo è un percorso non da poco.
Transurfing per utenti nuovi ⇒ Si chiama transurfing ma non credo sia una invenzione
Qui possono postare gli iscritti che non hanno ancora letto il libro "Lo Spazio delle Varianti"
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Prima di iniziare a scrivere qui, è opportuno presentarsi nella sezione "Mi presento", spiegando la ragione che ti ha spinto a iscriverti a questo forum. Per evitare la ridondanza di domande o richiesta di consigli simili, prima utilizza la ricerca del forum, la risposta al tuo quesito potrebbe esserci già in altri post.
E' probabile che in precedenza tu abbia trovato altrove sul Web informazioni contrastanti che potrebbero averti creato confusione. Ti consiglio di leggere i messaggi di Renato, un Transurfer che si attiene strettamente agli insegnamenti di Zeland senza addurre personali interpretazioni. E' anche il moderatore (e molto di più) dei Forum di Transurfing.it).
Prima di iniziare a scrivere qui, è opportuno presentarsi nella sezione "Mi presento", spiegando la ragione che ti ha spinto a iscriverti a questo forum. Per evitare la ridondanza di domande o richiesta di consigli simili, prima utilizza la ricerca del forum, la risposta al tuo quesito potrebbe esserci già in altri post.
E' probabile che in precedenza tu abbia trovato altrove sul Web informazioni contrastanti che potrebbero averti creato confusione. Ti consiglio di leggere i messaggi di Renato, un Transurfer che si attiene strettamente agli insegnamenti di Zeland senza addurre personali interpretazioni. E' anche il moderatore (e molto di più) dei Forum di Transurfing.it).
- renato
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Re: Si chiama transurfing ma non credo sia una invenzione
il forum è rimasto aperto ed è sempre disponibile .. "ormai" il transurfing non è più la novità del momento e chi aveva creduto di trovare un "nuovo metodo" o "nuove tecniche" probabilmente è rimasto deluso e sta cercando qualche altra novità
Vadim non ha mai detto che la strada era facile ed in più occasioni ha anche avvertito che era per pochi .. e così si sta rivelando .. anche se ho notato che in Italia iniziano a comparire i primi coach di transurfing ....
Buona vita PK22
Vadim non ha mai detto che la strada era facile ed in più occasioni ha anche avvertito che era per pochi .. e così si sta rivelando .. anche se ho notato che in Italia iniziano a comparire i primi coach di transurfing ....
Buona vita PK22
- luciano
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Re: Si chiama transurfing ma non credo sia una invenzione
Non posso che confermare quanto dice Renato.
La maggior parte delle persone segue le mode. C'è stata la moda (o c'è per chi la "scopre" ora) di "The Secret", della "Legge di Attrazione" e altre. Dopo aver praticato un metodo o un altro per una settimana, non avendo ottenuto i risultati sperati sono passate a qualcos'altro, nella vana speranza che possa essere il percorso "giusto".
La mente ordinaria è una selva di desideri, intenzioni e scopi contrastanti sempre in lotta fra loro, condizione ben rappresentata dal detto popolare "un giorno sul melo, un giorno sul pero". Anche se da quanto ho a volte osservato potrei dire "un minuto sul melo, un minuto sul pero".
Persino la personalità di una persona sembra cambiare al "risveglio" ogni mattina.
Questa innata difficoltà viene superata praticando con costanza un determinato metodo, incluso il Transurfing. Non si tratta di maggiore difficoltà rispetto ad un altro metodo, ma un metodo potrebbe essere più adatto a una persona che ad altre.
L'aiuto dei coach potrebbe anche essere inutile, se uno non seguisse le indicazioni che riceve passivamente come una ricetta per preparare il tiramisù. Lo studio attento dei libri e la comprensione dei contenuti seguita dalla pratica sono la chiave per ottenere risultati, coach o non coach. Zeland ha resistito a lungo prima di dare il suo beneplacito al coaching del Transurfing, sapendo del rischio che potrebbero venire introdotti arbitrari o "integrazioni" di altre discipline, ma il discorso verrebbe troppo lungo per spiegare tutte le implicazioni.
Anche se in realtà attualmente diversi stati stanno ripristinando le frontiere...
La maggior parte delle persone segue le mode. C'è stata la moda (o c'è per chi la "scopre" ora) di "The Secret", della "Legge di Attrazione" e altre. Dopo aver praticato un metodo o un altro per una settimana, non avendo ottenuto i risultati sperati sono passate a qualcos'altro, nella vana speranza che possa essere il percorso "giusto".
Esiste una sola Verità. Tutti i percorsi portano lì, persino quello delle persone ordinarie che vengono guidate dalla sofferenza derivante dalle proprie azioni, anche se potrebbe durare eoni, dipendendo la durata del percorso da quanto uno impara osservando gli effetti delle proprie azione, per quanto possa sembrare che alcuni non imparino mai.PK22 ha scritto:Come Cubacapra ho percepito delle assonanze tra i concetti del RT e quelli di altri saperi. Cambiano i termini, ad esempio quelli che in RT si chiamano "pendoli", altrove hanno un altro nome, e così il "guardiano", ma la corrispondenza di certi concetti è abbastanza esatta.
La mente ordinaria è una selva di desideri, intenzioni e scopi contrastanti sempre in lotta fra loro, condizione ben rappresentata dal detto popolare "un giorno sul melo, un giorno sul pero". Anche se da quanto ho a volte osservato potrei dire "un minuto sul melo, un minuto sul pero".
Persino la personalità di una persona sembra cambiare al "risveglio" ogni mattina.
Questa innata difficoltà viene superata praticando con costanza un determinato metodo, incluso il Transurfing. Non si tratta di maggiore difficoltà rispetto ad un altro metodo, ma un metodo potrebbe essere più adatto a una persona che ad altre.
L'aiuto dei coach potrebbe anche essere inutile, se uno non seguisse le indicazioni che riceve passivamente come una ricetta per preparare il tiramisù. Lo studio attento dei libri e la comprensione dei contenuti seguita dalla pratica sono la chiave per ottenere risultati, coach o non coach. Zeland ha resistito a lungo prima di dare il suo beneplacito al coaching del Transurfing, sapendo del rischio che potrebbero venire introdotti arbitrari o "integrazioni" di altre discipline, ma il discorso verrebbe troppo lungo per spiegare tutte le implicazioni.
Una volta diventati Unità, non c'è più bisogno del Transurfing o di altro, in quanto si è già oltre la necessità di praticarlo, si può passare da una variante a un altra con la stessa facilità con cui possiamo varcare i confini fra una nazione e l'altra.PK22 ha scritto: Prima di poter pensare di "fare" dobbiamo arrivare a liberare l'essenza (che Z. forse identifica con l'anima) e diventare unità
Anche se in realtà attualmente diversi stati stanno ripristinando le frontiere...
C'è solo un momento in cui esisti e quel momento è il tempo presente.
- ElkubA
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Re: Si chiama transurfing ma non credo sia una invenzione
Nella mia quotidianità ho imparato ad osservare i meccanismi della realtà e sono arrivato alla conclusione che il Transurfing è uno stile di vita, uno stato mentale, un qualcosa che è divenuto imprescindibile dalla vita stessa.
Ridurlo ad un insieme di tecniche o paragonarlo ad azione/reazione, modello ostrica, può essere fuorviante.
Non è facile, si è ribadito più volte questo concetto e non è nemmeno per tutti, proprio per i motivi ampiamente discussi; è un pò come effettuare una ri mappatura della centralina per le auto sportive, una volta impostata (e non tutti ne sono capaci ma servono degli esperti) l'auto va cosi. La differenza è che noi siamo sia ingegneri, che meccanici che piloti.
Il trittico come pensiamo (la costante della scelta), come ci muoviamo (in qualsiasi concetto possibile) e come ci nutriamo (nel senso di qualsiasi concetto, informazione, sostanza in input) è , a mio avviso, fondamentale.
Il concetto è semplice, Do It Yourself, se non c'è una strada, costruiscila, se non hai la felicità, createla, Make Your Own Way.
Bon basta, sono in overdose di nutrienti, ho appena bevuto un estatto bomba con sedano, spinacio, carota, mela verde e zenzero...wow.
Namastè.
Ridurlo ad un insieme di tecniche o paragonarlo ad azione/reazione, modello ostrica, può essere fuorviante.
Non è facile, si è ribadito più volte questo concetto e non è nemmeno per tutti, proprio per i motivi ampiamente discussi; è un pò come effettuare una ri mappatura della centralina per le auto sportive, una volta impostata (e non tutti ne sono capaci ma servono degli esperti) l'auto va cosi. La differenza è che noi siamo sia ingegneri, che meccanici che piloti.
Il trittico come pensiamo (la costante della scelta), come ci muoviamo (in qualsiasi concetto possibile) e come ci nutriamo (nel senso di qualsiasi concetto, informazione, sostanza in input) è , a mio avviso, fondamentale.
Il concetto è semplice, Do It Yourself, se non c'è una strada, costruiscila, se non hai la felicità, createla, Make Your Own Way.
Bon basta, sono in overdose di nutrienti, ho appena bevuto un estatto bomba con sedano, spinacio, carota, mela verde e zenzero...wow.
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- luciano
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Re: Si chiama transurfing ma non credo sia una invenzione
Vero, ma dato che pochi nascono "già imparati", occorre lo studio di libri che contengano le regole fondamentale.ElkubA ha scritto:Il trittico come pensiamo (la costante della scelta), come ci muoviamo (in qualsiasi concetto possibile) e come ci nutriamo (nel senso di qualsiasi concetto, informazione, sostanza in input) è , a mio avviso, fondamentale.
Questo tuo assunto l'ho letto in libri di diversi autori. Senza il know-how necessario, rimane esercitazione accademica.ElkubA ha scritto:Il concetto è semplice, Do It Yourself, se non c'è una strada, costruiscila, se non hai la felicità, createla, Make Your Own Way.
C'è solo un momento in cui esisti e quel momento è il tempo presente.
- ElkubA
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Re: Si chiama transurfing ma non credo sia una invenzione
Concordo su tutto, senz'altro!
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