Luciano, ho letto sul forum la definizione di pendolo Naturalmente ho anche letto il capitolo.
Vorrei chiederti, in parole povere se questa energia mentale la possiamo definire come pensiero?
Mi spiego meglio:
Il pendolo nel linguaggio comune è in definitiva il pensiero, che può essere distruttivo o costruttivo? Scusa la domanda forse un po banale ma trovo un po difficile anche se affascinante questo nuovo concetto per me e prima di proseguire con la lettura vorrei capire bene la funzione del pendolo o (pensiero?)
Un abbraccio
Maryza
Mi Presento ⇒ Il pendolo = Pensiero?
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- maryza
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Il pendolo = Pensiero?
"LA VOLONTA´ E´ CIO´ CHE CI TRASFORMA"
"Nel mondo non ci sono mai state due opinioni uguali. non più di quanto ci siano mai stati due capelli o due grani identici: la qualità più universale è la diversità."
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- luciano
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Re: Il pendolo = Pensiero?
Il pendolo è una struttura fatta di pensieri, molto meccanica. Possono essere degli scopi, l'idea di ottenere un determinato obbiettivo.
Per esempio creare un'azienda con una missione espressa da un pensiero tipo "vendere il prozac a tutte le persone" con lo scopo di "fare un sacco di soldi".
Quell'idea può essere stata messa lì da un singolo individuo, ma più individui apportano il consenso a quell'idea, replicando il pensiero della mission ovvero essendo d'accordo con essa, la rendono più solida, dandole persistenza.
Così fanno i singoli azionisti, volendo raggiungere gli stessi scopi, rendendo solido il pendolo.
Così abbiamo il pendolo Ely Lilli, per esempio che continuerà ad esistere fino a quando i fautori continueranno a mantenerla in esistenza acquistando azioni. Anche gli opponenti renderanno il pendolo ancora più solido se resisteranno con emozioni negative al persistere di tale pendolo.
Il pendolo può continuare ad esistere anche dopo che il suo ideatore è passato a miglior vita, se altri continuano a portare avanti l'idea su cui tale pendolo si basa. Per esempio la FIAT.
Il giorno in cui nessuno avesse più fiducia nella FIAT tutto si smonterà e rimarranno solo i capannoni vuoti con i macchinari arrugginiti. Fine del pendolo.
Ovviamente non riguarda solo il mondo del business, esistono pendoli in ogni campo, nella religione per esempio.
Non so se mi sono fatto capire, ho fatto del mio meglio, pur sapendo che mancano molti particolari e ulteriori precisazioni.
Per esempio creare un'azienda con una missione espressa da un pensiero tipo "vendere il prozac a tutte le persone" con lo scopo di "fare un sacco di soldi".
Quell'idea può essere stata messa lì da un singolo individuo, ma più individui apportano il consenso a quell'idea, replicando il pensiero della mission ovvero essendo d'accordo con essa, la rendono più solida, dandole persistenza.
Così fanno i singoli azionisti, volendo raggiungere gli stessi scopi, rendendo solido il pendolo.
Così abbiamo il pendolo Ely Lilli, per esempio che continuerà ad esistere fino a quando i fautori continueranno a mantenerla in esistenza acquistando azioni. Anche gli opponenti renderanno il pendolo ancora più solido se resisteranno con emozioni negative al persistere di tale pendolo.
Il pendolo può continuare ad esistere anche dopo che il suo ideatore è passato a miglior vita, se altri continuano a portare avanti l'idea su cui tale pendolo si basa. Per esempio la FIAT.
Il giorno in cui nessuno avesse più fiducia nella FIAT tutto si smonterà e rimarranno solo i capannoni vuoti con i macchinari arrugginiti. Fine del pendolo.
Ovviamente non riguarda solo il mondo del business, esistono pendoli in ogni campo, nella religione per esempio.
Non so se mi sono fatto capire, ho fatto del mio meglio, pur sapendo che mancano molti particolari e ulteriori precisazioni.
C'è solo un momento in cui esisti e quel momento è il tempo presente.
-
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Re: Il pendolo = Pensiero?
Forse più che un pensiero il pendolo potrebbe essere come una "coscienza collettiva".
Es. al telegiornale ci bombardano con una notizia e tutti ne parliamo e ci preoccupiamo ecc ecc e questa cosa diventa il chiodo fisso di tutti (es influenza A) anche chi cerca di non occuparsene è li che si fa venire dubbi e alla fine si agita.
Ma forse la struttura che si crea è molto di più di questo e ha una vita sua, alla fine assorbe tutti e offusca il sano ragionamento in vitù del suo rifornimento energetico
marina
Es. al telegiornale ci bombardano con una notizia e tutti ne parliamo e ci preoccupiamo ecc ecc e questa cosa diventa il chiodo fisso di tutti (es influenza A) anche chi cerca di non occuparsene è li che si fa venire dubbi e alla fine si agita.
Ma forse la struttura che si crea è molto di più di questo e ha una vita sua, alla fine assorbe tutti e offusca il sano ragionamento in vitù del suo rifornimento energetico
marina
Marina
- luciano
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Re: Il pendolo = Pensiero?
La "coscienza collettiva" in realtà non è cosciente , in quanto non esiste un essere pensante individuale a cui riferirsi.
E' un'apparenza.
E' la somma dei pensieri di più persone su di un determinato oggetto che possono anche essere inconsapevoli di formulare e aggiungere tali pensieri alla "coscienza collettiva".
La coscienza può essere solo individuale.
La vita autonoma che sembra avere un pendolo è apparente, in quanto nel corso del tempo alcune persone tolgono il loro pensiero e altre lo aggiungono sostituendosi alle precedenti, continuando l'esistenza nel corso del tempo, dando l'idea di indipendenza del pendolo. Se nessuno più aggiungesse il proprio pensiero il pendolo cesserebbe di esistere, dimostrando che vive dell'energia dei pensieri dei singoli individui.
Per fare un'analogia possiamo considerare l'umanità un pendolo, costituito dalle persone del presente, ma nel corso del tempo alcune persone muoiono e altre nascono dando un'idea di continuità dell'Umanità, ma in realtà l'Umanità di oggi non è la stessa di 200 anni fa, ma continua a creare corpi con lo stesso blueprint. Se nessuno più procreasse l'Umanità cesserebbe di esistere, e si evidenzierebbe che l'Umanità vive dell'energia singoli individui.
Nulla toglie che per quanto il pendolo abbia solo un'apparenza di indipendenza il risultato dei suoi effetti è identico a quello di un'entità indipendente.
E' un'apparenza.
E' la somma dei pensieri di più persone su di un determinato oggetto che possono anche essere inconsapevoli di formulare e aggiungere tali pensieri alla "coscienza collettiva".
La coscienza può essere solo individuale.
La vita autonoma che sembra avere un pendolo è apparente, in quanto nel corso del tempo alcune persone tolgono il loro pensiero e altre lo aggiungono sostituendosi alle precedenti, continuando l'esistenza nel corso del tempo, dando l'idea di indipendenza del pendolo. Se nessuno più aggiungesse il proprio pensiero il pendolo cesserebbe di esistere, dimostrando che vive dell'energia dei pensieri dei singoli individui.
Per fare un'analogia possiamo considerare l'umanità un pendolo, costituito dalle persone del presente, ma nel corso del tempo alcune persone muoiono e altre nascono dando un'idea di continuità dell'Umanità, ma in realtà l'Umanità di oggi non è la stessa di 200 anni fa, ma continua a creare corpi con lo stesso blueprint. Se nessuno più procreasse l'Umanità cesserebbe di esistere, e si evidenzierebbe che l'Umanità vive dell'energia singoli individui.
Nulla toglie che per quanto il pendolo abbia solo un'apparenza di indipendenza il risultato dei suoi effetti è identico a quello di un'entità indipendente.
C'è solo un momento in cui esisti e quel momento è il tempo presente.
- maryza
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Re: Il pendolo = Pensiero?
Vediamo se ho capito...
Se i pensieri (pendoli) sono cattivi, l'uomo li considera spesso come "demoni tentatori" che lo spingono verso il peccato.
Eppure essi non sono che sue creazioni; egli è il tentatore di se stesso
Similmente se i pensieri (pendoli) sono buoni, l'uomo li considera come pensieri reiterati di aiuto verso gli altri, per cui possono con la spinta di un altro pendolo propizio, cristallizzare un atto di eroismo.
Domandone:
Come si può conciliare dunque la questione del libero arbitrio
Inoltre, le forme-pensiero (pendoli) dell'uomo tendono ad attirare verso di lui le forme-pensiero (pendoli) degli altri, che siano della medesima natura.
Un uomo può così attirare verso se stesso considerevoli rinforzi di energia (pendolo-pensiero) dall'esterno; dipende da lui naturalmente, se le forze che egli attira sono buone o cattive.
Di solito ogni pensiero definito crea una nuova forma-pensiero; ma se una forma-pensiero della medesima natura già si aggira attorno al pensatore, date certe circostanze, un nuovo pensiero sul medesimo argomento invece di creare una nuova forma, si unisce a quella vecchia e la rinforza, di modo che a lungo andare, col pensare sempre sul medesimo soggetto, un uomo può talvolta creare una forma-pensiero di formidabile potenza.
Se il pensiero è di indole cattiva, la forma-pensiero che ne risulta può diventare una vera potenza malefica della durata anche di diversi anni, ed assumere per un dato tempo tutto l'aspetto e i poteri di una vera entità vivente.
Una forma-pensiero concentrato sull'individuo stesso tende evidentemente ad oscurare la visione mentale ed a facilitare la formazione del pregiudizio.
Attraverso tale forma-pensiero l'uomo guarda il mondo, vedendo naturalmente tutto tinto coi suoi colori predominanti; tutto ciò che arriva fino a lui dall'esterno è quindi più o meno modificato dal carattere della forma-pensiero.
Perciò, finché l'uomo non ha il completo controllo del pensiero e delle emozioni non vede nulla come realmente è, perché tutte le sue osservazioni sono fatte attraverso quel medium, che come uno specchio mal fatto torce e colora ogni cosa.
Spero di aver compreso...
Un abbraccio
Maryza
Se i pensieri (pendoli) sono cattivi, l'uomo li considera spesso come "demoni tentatori" che lo spingono verso il peccato.
Eppure essi non sono che sue creazioni; egli è il tentatore di se stesso
Similmente se i pensieri (pendoli) sono buoni, l'uomo li considera come pensieri reiterati di aiuto verso gli altri, per cui possono con la spinta di un altro pendolo propizio, cristallizzare un atto di eroismo.
Domandone:
Come si può conciliare dunque la questione del libero arbitrio
Inoltre, le forme-pensiero (pendoli) dell'uomo tendono ad attirare verso di lui le forme-pensiero (pendoli) degli altri, che siano della medesima natura.
Un uomo può così attirare verso se stesso considerevoli rinforzi di energia (pendolo-pensiero) dall'esterno; dipende da lui naturalmente, se le forze che egli attira sono buone o cattive.
Di solito ogni pensiero definito crea una nuova forma-pensiero; ma se una forma-pensiero della medesima natura già si aggira attorno al pensatore, date certe circostanze, un nuovo pensiero sul medesimo argomento invece di creare una nuova forma, si unisce a quella vecchia e la rinforza, di modo che a lungo andare, col pensare sempre sul medesimo soggetto, un uomo può talvolta creare una forma-pensiero di formidabile potenza.
Se il pensiero è di indole cattiva, la forma-pensiero che ne risulta può diventare una vera potenza malefica della durata anche di diversi anni, ed assumere per un dato tempo tutto l'aspetto e i poteri di una vera entità vivente.
Una forma-pensiero concentrato sull'individuo stesso tende evidentemente ad oscurare la visione mentale ed a facilitare la formazione del pregiudizio.
Attraverso tale forma-pensiero l'uomo guarda il mondo, vedendo naturalmente tutto tinto coi suoi colori predominanti; tutto ciò che arriva fino a lui dall'esterno è quindi più o meno modificato dal carattere della forma-pensiero.
Perciò, finché l'uomo non ha il completo controllo del pensiero e delle emozioni non vede nulla come realmente è, perché tutte le sue osservazioni sono fatte attraverso quel medium, che come uno specchio mal fatto torce e colora ogni cosa.
Spero di aver compreso...
Un abbraccio
Maryza
"LA VOLONTA´ E´ CIO´ CHE CI TRASFORMA"
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