Ciao a tutti amici transurfers,
vorrei esprimervi un dubbio che mi è sorto durante la lettura del terzo volume "Avanti nel passato", che molto probabilmente dipende da una cattiva comprensione di alcuni concetti di base o da un loro ricordo approssimativo (ho riletto 2 volte "Lo spazio delle varianti", ma soltanto una volta "Il fruscio delle stelle del mattino" e sto terminando "Avanti nel passato"). Vengo alla domanda: credo di non aver ben compreso a cosa si riferisce Zeland quando ci invita ad "agire"nel processo del transurfing.
"Come fare per non agitarsi e non angosciarsi?Agire.
Come fare per non desiderare? Rassegnarsi alla sconfitta e agire.
Come fare per non aspettare? Agire
(Avanti nel passato, pag. 143)
"Cominciate ad agire e vedrete che le mele cadranno in cielo"
(idem, pag. 142)
Il mio dubbio è questo: quando Zeland ci esorta ad agire intende invitarci ad applicare i principi del Transurfing, o c'è qualcosa che non ho capito e l'invito è riferito ad un passaggio del processo a cui dovrei applicarmi e che mi sfugge?
Grazie fin da ora per chiunque avrà voglia e tempo di aiutarmi a dissolvere questo dubbio.
Buon transurfing a tutti!
P.S. Ho provato ad applicare colori e corsivo per rendere meglio leggibile il post, ma non ci sono riuscita... mi scuso e prometto di riprovarci
Transurfing Studio e Applicazione ⇒ un dubbio sull' "agire"
Forum per chi ha letto almeno il libro "Lo Spazio delle Varianti"
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Ci sono utenti sedicenti "coach" del Transurfing che si iscrivono solo per promuovere il proprio sito inerente a tale qualifica, senza poi partecipare attivamente al forum. Alcuni affermano di essere stati autorizzati da Vadim Zeland. Premesso che Vadim Zeland non ha addestrato personalmente nessuno, eventuali dichiarazioni verbali di autorizzazione all'insegnamento del "metodo Transurfing" fatte dallo stesso non sono supportate da questo forum. Chi non compare nel sito ufficiale zelands.com e volesse confermare l'ufficialità di quanto dichiara può inviare in allegato dal modulo dei "Contatti" copia di una dichiarazione scritta firmata da Vadim Zeland. Diversamente, considerando anche che tali utenti non partecipano attivamente al forum saranno considerati "spammer".
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Re: un dubbio sull' "agire"
Ciao Mokia,
penso che Zeland per "agire" intenda di mettere in atto tutte quelle azioni che ti porteranno al tuo fine, agendo però da Spettatore e non da Attore. Ovviamente queste azioni sono per "realizzare" l'anello di transfer corrente ........ ti consiglio di rileggere il II° Volume, Zeland è molto più chiaro di me ;-)
penso che Zeland per "agire" intenda di mettere in atto tutte quelle azioni che ti porteranno al tuo fine, agendo però da Spettatore e non da Attore. Ovviamente queste azioni sono per "realizzare" l'anello di transfer corrente ........ ti consiglio di rileggere il II° Volume, Zeland è molto più chiaro di me ;-)
- renato
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Re: un dubbio sull' "agire"
Ciao mokia,mokia ha scritto:... credo di non aver ben compreso a cosa si riferisce Zeland quando ci invita ad "agire"nel processo del transurfing. .... quando Zeland ci esorta ad agire intende invitarci ad applicare i principi del Transurfing, o c'è qualcosa che non ho capito e l'invito è riferito ad un passaggio del processo a cui dovrei applicarmi e che mi sfugge?
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P.S. Ho provato ad applicare colori e corsivo per rendere meglio leggibile il post, ma non ci sono riuscita... mi scuso e prometto di riprovarci
il RT ha una parte scritta, che potrebbe trarre in inganno o confusione chi cerca di interpretarla a livello logico-razionale.
Il meglio del RT è quello che deriva dalle intuizioni che scaturiscono dalla lettura e riflessione del materiale di Vadim.
noi cerchiamo sempre,in prima battuta, di CAPIRE razionalmente e semanticamente al fine di .. avere il controllo di ogni situazione L'agire di Vadim ha più a che vedere con un danzare con la realtà che ad un agire razionale di comune condivisione
rileggi tutto ciò che riguarda l'intenzione .. e lascia che le intuizioni arrivino
Per quanto riguarda il corsivo, ecc. hai da evidenziare la parte del tuo scritto selezionandola e poi cliccare sul menu in alto per portare la formattazione sulla tua selezione. Usa il tasto ANTEPRIMA per controllare se le modifiche sono state prese e solo alla fine premi il tasto INVIA.
Buon transurfing
renato
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Re: un dubbio sull' "agire"
Io penso che per "agire" Zeland intenda abbracciare il nuovo modo di vivere ed iniziare a fare propri i principi del Rt.....
in pratica se stiamo troppo a fare i razionali, a ragionare rischiamo solo di farci prendere dalle resistenze, dai dubbi, dalle paure , dalla diffidenza.
Il problema è che questo è tutto un lavoro della mente razionale che è presa dai (troppi)pendoli.Smetti di lottare, vivi con consapevolezza, focalizza quello che vuoi, cerca senza sforzo ma con il semplice darti in affitto di emettere solo energia positiva e piano piano...e con un pò di tempo lo specchio inizierà anche a riflettere cose diverse ...
in pratica se stiamo troppo a fare i razionali, a ragionare rischiamo solo di farci prendere dalle resistenze, dai dubbi, dalle paure , dalla diffidenza.
Il problema è che questo è tutto un lavoro della mente razionale che è presa dai (troppi)pendoli.Smetti di lottare, vivi con consapevolezza, focalizza quello che vuoi, cerca senza sforzo ma con il semplice darti in affitto di emettere solo energia positiva e piano piano...e con un pò di tempo lo specchio inizierà anche a riflettere cose diverse ...
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Re: un dubbio sull' "agire"
Grazie Zatoichi e grazie Renato!
rileggerò sicuramente il secondo volume e più volte anche gli altri...
effettivamente la mia tendenza ad attivare la parte "logico-razionale" a scapito di quella intuitiva è fortissima, così come quella di "comprendere per controllare"... la tua indicazione è pertinente e preziosa Renato.
E' così forte il coinvolgimento e la meraviglia che provo leggendo questi libri, è così intenso il riconoscimento che la mia anima vive nel contatto con questa "conoscenza", che mi accorgo di avere il timore di "fraintendere" alcuni concetti e, per questo motivo, di non riuscire ad appropriarmene completamente per giungere a quella unità di anima e ragione che individuo come l'obiettivo "essenziale" del transurfing.
C'è qualcosa riguardo all'agire, al "muoversi nella direzione del fine", senza pensare ai mezzi del suo raggiungimento, che, mi rendo conto, non mi è completamente chiaro... ma vi riscriverò quando, anche seguendo le vostre indicazioni, avrò dipanato il mio dubbio oppure mi ritroverò ancora più confusa su questo punto.
Vi ringrazio tantissimo per questo spazio, anzi, conoscendo Luciano , posterò la mia presentazione e i miei ringraziamenti nello luogo adeguato...
Compiere questo "viaggio" personale, con la possibilità di condividere i propri dubbi e i propri successi con persone che si stanno muovendo nella stessa direzione è un'opportunità davvero preziosa, che mi aiuta tanto.
Un abbraccio luminoso a tutti
P.S. provo ad applicare la formattazione in questa riga per vedere se ho capito...
evvvvai! grazie ancora!
rileggerò sicuramente il secondo volume e più volte anche gli altri...
effettivamente la mia tendenza ad attivare la parte "logico-razionale" a scapito di quella intuitiva è fortissima, così come quella di "comprendere per controllare"... la tua indicazione è pertinente e preziosa Renato.
E' così forte il coinvolgimento e la meraviglia che provo leggendo questi libri, è così intenso il riconoscimento che la mia anima vive nel contatto con questa "conoscenza", che mi accorgo di avere il timore di "fraintendere" alcuni concetti e, per questo motivo, di non riuscire ad appropriarmene completamente per giungere a quella unità di anima e ragione che individuo come l'obiettivo "essenziale" del transurfing.
C'è qualcosa riguardo all'agire, al "muoversi nella direzione del fine", senza pensare ai mezzi del suo raggiungimento, che, mi rendo conto, non mi è completamente chiaro... ma vi riscriverò quando, anche seguendo le vostre indicazioni, avrò dipanato il mio dubbio oppure mi ritroverò ancora più confusa su questo punto.
Vi ringrazio tantissimo per questo spazio, anzi, conoscendo Luciano , posterò la mia presentazione e i miei ringraziamenti nello luogo adeguato...
Compiere questo "viaggio" personale, con la possibilità di condividere i propri dubbi e i propri successi con persone che si stanno muovendo nella stessa direzione è un'opportunità davvero preziosa, che mi aiuta tanto.
Un abbraccio luminoso a tutti
P.S. provo ad applicare la formattazione in questa riga per vedere se ho capito...
evvvvai! grazie ancora!
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Re: un dubbio sull' "agire"
Ciao Giulio,
scusami se non ti ho ringraziato nel mio messaggio precedente, ma mentre lo scrivevo tu hai pubblicato il tuo ed io non me ne sono accorta...
farò tesoro anche dei tuoi consigli naturalmente, e presto vi scriverò nello spazio dedicato alle "storie di successo"
buon transurfing anche a te!
scusami se non ti ho ringraziato nel mio messaggio precedente, ma mentre lo scrivevo tu hai pubblicato il tuo ed io non me ne sono accorta...
farò tesoro anche dei tuoi consigli naturalmente, e presto vi scriverò nello spazio dedicato alle "storie di successo"
buon transurfing anche a te!
- renato
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Re: un dubbio sull' "agire"
Ciao mokia,mokia ha scritto:... mi accorgo di avere il timore di "fraintendere" alcuni concetti e, per questo motivo, di non riuscire ad appropriarmene completamente per giungere a quella unità di anima e ragione che individuo come l'obiettivo "essenziale" del transurfing.
C'è qualcosa riguardo all'agire, al "muoversi nella direzione del fine", senza pensare ai mezzi del suo raggiungimento, che, mi rendo conto, non mi è completamente chiaro...
una breve considerazione ..
dalle parole che esprimi appare che il tuo fine, la tua intenzione, sia quella di appropriarmene completamente per giungere a quella unità di anima e ragione che
in realtà l'anima e la ragione sono sempre unite .. se in questo momento non ti appaiono unite è solo per tutti gli sforzi che credi di dover fare per difenderti, per raggiungere obiettivi, per avere successo, ecc. (intenzione interna) .. dato che ciascuno di noi sta vivendo in una realtà che ciascuno si è costruito da sè (vive in una propria proiezione) .. tanto vale scegliere un diverso copione, suonare un nuovo spartito .. proiettare un clima di gioia e di festa .. perchè no ?
quando Vadim parla di fare pace, di non dare importanza, di prendersi in affitto è semplicemente l'invito a fermarti, a darti una calmata .. a smetterla di fare la scimmietta impazzita
il "muoversi nella direzione del fine", senza pensare ai mezzi del suo raggiungimento, è una danza che il transurfer fa sull'onda con la sua tavoletta da surf .. è questo il "scivolare" .. è questo "l'agire" .. apriti alle tue intuizioni, rileggi con calma tutto quello che puoi sull'intenzione esterna
buon transurfing
renato
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Re: un dubbio sull' "agire"
Caro Renato,
so di aver sperimentato nei miei sogni la completa unità di anima e ragione, la forza dell'intenzione esterna: in particolare in quelli in cui, volendo volare, ho aperto le braccia e spiccato il volo dal terreno, semplicemente per averlo desiderato e decidendo di farlo, avvertendo tutta la meraviglia, la bellezza ed il senso di "potere" che sprigionava da quell'esperienza.
So quanto la sofferenza patita dalla mia anima nel cammino compiuto fino a qui, sebbene riconosciuta ed accolta in tanti anni di lavoro su me stessa, ostacoli la piena manifestazione del sentimento di fiducia e di sicurezza necessario a praticare il transurfing efficacemente; come quella stessa sofferenza abbia creato blocchi emotivi (paura, senso di colpa, disistima, vergogna,..) seppure ridimensionati, non del tutto eliminati, e che, per questo motivo, impediscono all'energia di fluire liberamente.
Ma so anche che la "visione" sulla realtà descritta dal Transurfing è quella in cui mi riconosco e che sento appartenermi, che il cammino compiuto mi ha condotto fino a qui, dove e quando è giunto per me il momento di vivere quel clima di festa e di gioia di cui mi parli e che, sentirlo è sorprendente e bellissimo, sto gradualmente creando intorno a me.
so di aver sperimentato nei miei sogni la completa unità di anima e ragione, la forza dell'intenzione esterna: in particolare in quelli in cui, volendo volare, ho aperto le braccia e spiccato il volo dal terreno, semplicemente per averlo desiderato e decidendo di farlo, avvertendo tutta la meraviglia, la bellezza ed il senso di "potere" che sprigionava da quell'esperienza.
So quanto la sofferenza patita dalla mia anima nel cammino compiuto fino a qui, sebbene riconosciuta ed accolta in tanti anni di lavoro su me stessa, ostacoli la piena manifestazione del sentimento di fiducia e di sicurezza necessario a praticare il transurfing efficacemente; come quella stessa sofferenza abbia creato blocchi emotivi (paura, senso di colpa, disistima, vergogna,..) seppure ridimensionati, non del tutto eliminati, e che, per questo motivo, impediscono all'energia di fluire liberamente.
Ma so anche che la "visione" sulla realtà descritta dal Transurfing è quella in cui mi riconosco e che sento appartenermi, che il cammino compiuto mi ha condotto fino a qui, dove e quando è giunto per me il momento di vivere quel clima di festa e di gioia di cui mi parli e che, sentirlo è sorprendente e bellissimo, sto gradualmente creando intorno a me.
Il Trionfo dell'Uomo che Agisce
Libri di Arnold Ehret
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