Transurfing Studio e Applicazione ⇒ L'ultimo pendolo
Forum per chi ha letto almeno il libro "Lo Spazio delle Varianti"
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Ci sono utenti sedicenti "coach" del Transurfing che si iscrivono solo per promuovere il proprio sito inerente a tale qualifica, senza poi partecipare attivamente al forum. Alcuni affermano di essere stati autorizzati da Vadim Zeland. Premesso che Vadim Zeland non ha addestrato personalmente nessuno, eventuali dichiarazioni verbali di autorizzazione all'insegnamento del "metodo Transurfing" fatte dallo stesso non sono supportate da questo forum. Chi non compare nel sito ufficiale zelands.com e volesse confermare l'ufficialità di quanto dichiara può inviare in allegato dal modulo dei "Contatti" copia di una dichiarazione scritta firmata da Vadim Zeland. Diversamente, considerando anche che tali utenti non partecipano attivamente al forum saranno considerati "spammer".
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- Iscritto il: 2 dic 2009, 23:53
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L'ultimo pendolo
Cari fratelli, ho letto libri di De Mello, di Tolle, di Muguel Ruiz...e tutti, con linguaggi diversi, dicono la stessa cosa. Va cambiato lo schema di vita a cui siamo abituati, perchè ci da sicurezza, e va fatto uso della consapevolezza nell'istante presente, osservandosi da un punto di vista esterno. In sintesi, questo è l'inizio della salvezza per uscire dal dolore. Ciò che ho vissuto negli ultimi anni è stato di avvicinarmi e sperimentare spesso l'illuminazione o l'Amore di cui questi libri parlano, ritrovandomi a continuare a ridere dalla gioia e dall'insensatezza del dolore precedentemente autocreato. E stando al linguggio del transurfing, leggendo il libro ho preso atto che negli ultimi anni ho affossato ed estinto un sacco di pendoli (quello religioso in primis). Ma mi ritrovo, cari amici, ad avere un ultimo pendolo che mi perseguita. Il cibo. Pur avendo assunto pratiche ehretiste ed igieniste nella mia alimentazione, continuo ad avere questa piaga che mi perseguita e nemmeno nel libro del transurfing ho trovato qualche consiglio. Il mio problema è che se anche la vita non mi genera particolare dolore, ad un certo punto (ogni 10-15 giorni), inizio a sentire un vuoto enorme, che si tramuta in una fame divorante. E mi ingozzo di ogni cosa. Ho provato a trattenermi facendo appello alla mia consapevolezza ma qualcosa prende vita in me e finisco con l'abbuffarmi. Non sono bulimico, perchè non ho mai vomitato. E quindi per ora non penso di dover andare da uno psicoterapeuta, anche perchè so che la chiave risolutiva è dentro di me. Questo pendolo è l'ultimo baluardo su cui si sorregge il mio ego, che quando se ne esce sembra un belva assatanata, divorante e distruttiva (perchè sa che ha i giorni contati). Sente sempre più che sta per essere completamente assorbito dall' Essere, e non lo accetta. E l'osservatore che è in me non riesce a controllarlo. Come posso fare a "Transurfare" questa variabile? Chiedo umilmente aiuto a Luciano e a voi. Grazie, Antiego
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- Messaggi: 7
- Iscritto il: 21 nov 2009, 3:08
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Re: L'ultimo pendolo
ciao forse a livello alimentare sarebbe meglio seguire il libro di erhet.
non e' soltanto una questione psicologica da combattere quello dello stimolo a mangiare schifezze che non sono naturalmente fatte per l'essere umano , e' anche il corpo che va abituato gradualmente. bisogna fare una disintossicazione fisica oltre a quella psicologica e bisogna fare una transizione graduale.
difficilmente un corpo drogato risponde positivamente ad una disintossicazione drastica e veloce.
non e' soltanto una questione psicologica da combattere quello dello stimolo a mangiare schifezze che non sono naturalmente fatte per l'essere umano , e' anche il corpo che va abituato gradualmente. bisogna fare una disintossicazione fisica oltre a quella psicologica e bisogna fare una transizione graduale.
difficilmente un corpo drogato risponde positivamente ad una disintossicazione drastica e veloce.
Un viaggio di scoperta non e' scoprire nuove terre
ma vedere con nuovi occhi.
Andre Pazienza(o qualcun altro)
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- luciano
- Amministratore
- Messaggi: 435
- Iscritto il: 5 nov 2009, 0:11
- Città: Trento
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Re: L'ultimo pendolo
Sembra che non riesci a colmare un vuoto.
Ti sei liberato dei pendoli, ok.
Come tu sai, quando uno si è liberato dai pendoli si presenta una condizione particolare nella sua realtà che si può racchiudere in questo aforisma che non mi ricordo più da dove venga:
"Non si muove foglia che Dio non voglia", considerando che nel tuo universo il dio sei tu.
Quindi se prima, quando si lottava contro pendoli e pendolini di varia natura, arrivavano addosso rovine e fastidi di varia natura, quando invece ci si è liberati da essi non succede più nulla, ma proprio nulla, tutto si ferma, il cellulare non squilla più, ecc., quindi occorre crearsi i propri pendoli o aderire a qualche pendolo che sia pertinente ai propri ideali e aspettative per avere una quantità di movimento soddisfacente nella propria vita.
Sei felice nella tua condizione attuale, per quanto riguarda l'attività lavorativa, le cose che hai, i rapporti affettivi, ecc.?
Ps: psichiatri, psicologi, psicoterapeuti vari, li eviterei. Appartengono a pendoli molto distruttivi.
Ti sei liberato dei pendoli, ok.
Come tu sai, quando uno si è liberato dai pendoli si presenta una condizione particolare nella sua realtà che si può racchiudere in questo aforisma che non mi ricordo più da dove venga:
"Non si muove foglia che Dio non voglia", considerando che nel tuo universo il dio sei tu.
Quindi se prima, quando si lottava contro pendoli e pendolini di varia natura, arrivavano addosso rovine e fastidi di varia natura, quando invece ci si è liberati da essi non succede più nulla, ma proprio nulla, tutto si ferma, il cellulare non squilla più, ecc., quindi occorre crearsi i propri pendoli o aderire a qualche pendolo che sia pertinente ai propri ideali e aspettative per avere una quantità di movimento soddisfacente nella propria vita.
Sei felice nella tua condizione attuale, per quanto riguarda l'attività lavorativa, le cose che hai, i rapporti affettivi, ecc.?
Ps: psichiatri, psicologi, psicoterapeuti vari, li eviterei. Appartengono a pendoli molto distruttivi.
C'è solo un momento in cui esisti e quel momento è il tempo presente.
- kernel
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- Iscritto il: 19 nov 2009, 17:35
- Città:
Re: L'ultimo pendolo
Ciao Antiego..
concordo con chi ti ha già risposto e aggiungo qualcosa della mia esperienza, ognuno di noi ha effettivamente “bisogno” di sentirsi vivo, l’azione è quindi cercata, per sentirsi vivi, basta ricordare che si è vivi anche nella non azione.., anche quando non si fa nulla, si cerca motivo di soddisfazione in molte cose ma, quali rispecchiano la nosta anima? scopri questo e sarai esonerato da ciò che ritieni un ripiego, un vizio.
Ho allontanato molti vizi, ma li ho veramente persi solo quando li ho lasciati cadere senza sforzo.. al loro posto sono entrate le realtà che appartengono al mio percorso.. che sono molte, sempre in divenire, ma che non mi accanisco a cercare, la mia azione nasce dal presente.. e ci riesco pure nel lavoro.. come scrivi pure tu, molto del TUTTO già sappiamo, perche è parte della coscienza collettiva (possiamo chiamarla come vogliamo), ho letto tanto e cosa fondamentale utilizzo ciò che leggo, nella vita quotidiana, reputo tutto utile, persino una banalità è un segnale utile quando sei connesso, se questi attacchi di cibite acuta non ti appartengono lasciali cadere e ascoltati..
ascolta silente ciò di cosa hai realmente bisogno.
Namastè
concordo con chi ti ha già risposto e aggiungo qualcosa della mia esperienza, ognuno di noi ha effettivamente “bisogno” di sentirsi vivo, l’azione è quindi cercata, per sentirsi vivi, basta ricordare che si è vivi anche nella non azione.., anche quando non si fa nulla, si cerca motivo di soddisfazione in molte cose ma, quali rispecchiano la nosta anima? scopri questo e sarai esonerato da ciò che ritieni un ripiego, un vizio.
Ho allontanato molti vizi, ma li ho veramente persi solo quando li ho lasciati cadere senza sforzo.. al loro posto sono entrate le realtà che appartengono al mio percorso.. che sono molte, sempre in divenire, ma che non mi accanisco a cercare, la mia azione nasce dal presente.. e ci riesco pure nel lavoro.. come scrivi pure tu, molto del TUTTO già sappiamo, perche è parte della coscienza collettiva (possiamo chiamarla come vogliamo), ho letto tanto e cosa fondamentale utilizzo ciò che leggo, nella vita quotidiana, reputo tutto utile, persino una banalità è un segnale utile quando sei connesso, se questi attacchi di cibite acuta non ti appartengono lasciali cadere e ascoltati..
ascolta silente ciò di cosa hai realmente bisogno.
Namastè
"il premio dell'azione è nel senso dell'azione, nella sua fecondità, in quello che l'azione dà per se stessa"
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- Messaggi: 13
- Iscritto il: 1 dic 2009, 14:50
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Re: L'ultimo pendolo
Ciao Antiego
E' vero ciò che dici, che la chiave è dentro di noi ma spesso, pur avendo questa profonda consapevolezza non riusciamo a lasciare andare le nostre 'dipendenze' (e non mi riferisco strettamente al cibo! quella è solo una delle tante) e pertanto abbiamo bisogno di essere supportati nel nostro procedere.
Io ho trovato qualcosa del genere sul web e dopo una prima assoluta diffidenza (non riesco a credere facilmente alle cose ma lascio sempre spazio al 'beneficio del dubbio') ho cominciato a seguire i consigli che davano constatando che effettivamente esisteva una retroazione positiva.
Non si tratta di digiunare o fare i salti mortali...semplicemente si interagisce su COME approcciarsi al cibo (e ti assicuro che non ha a che fare con i sensi di colpa! ).
Se ti interessa posso darti il link (privatamente ovvio..giusto per rispettare un po' di sana netiquette! ) e poi verifichi tu, seguendo la tua logica ed il tuo buon senso ma soprattutto il tuo istinto...
Coraggio!Tutto è possibile no?
Un caro saluto.
Lily
E' vero ciò che dici, che la chiave è dentro di noi ma spesso, pur avendo questa profonda consapevolezza non riusciamo a lasciare andare le nostre 'dipendenze' (e non mi riferisco strettamente al cibo! quella è solo una delle tante) e pertanto abbiamo bisogno di essere supportati nel nostro procedere.
Io ho trovato qualcosa del genere sul web e dopo una prima assoluta diffidenza (non riesco a credere facilmente alle cose ma lascio sempre spazio al 'beneficio del dubbio') ho cominciato a seguire i consigli che davano constatando che effettivamente esisteva una retroazione positiva.
Non si tratta di digiunare o fare i salti mortali...semplicemente si interagisce su COME approcciarsi al cibo (e ti assicuro che non ha a che fare con i sensi di colpa! ).
Se ti interessa posso darti il link (privatamente ovvio..giusto per rispettare un po' di sana netiquette! ) e poi verifichi tu, seguendo la tua logica ed il tuo buon senso ma soprattutto il tuo istinto...
Coraggio!Tutto è possibile no?
Un caro saluto.
Lily
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- Iscritto il: 1 dic 2009, 14:46
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Re: L'ultimo pendolo
Ciao Antiego, ti ammiro, sei riuscito a eliminare i pendoli e a trovare l'illuminazione e l'Amore che i libri ti hanno inseganto a "vedere" io al contrario non riesco; pensa che un mio amico "Psicoterapeuta" un giorno mi disse:" inutile che leggi il manuale del boig 777, se poi non riesci a metterlo in pratica" io di pendoli ne ho ....... na miriade, tu devi combatterne uno, a mio avviso difficile, ogni tanto lo sento anch'io con la NUTELLA, sono stra piena, non mi entra nemmeno un bicchiere di acqua naturale temperatura ambiente, ma un cucchiaino di NUTELLA ci stà, poi immaginati i sensi di colpa, il mal di stomaco, la digestione che ha messo un cartello con " forse torno" e poi una vocina che mi dice " cosa vuoi che sia per una o due cucchiaini di pura cioccolata...........
Un in bocca al lupo e magari se puoi scrivere come sei riuscito a trovare l'illuminazione, io leggo, leggo, leggo e poi mi faccio un miliardo di paranoie. Non sono mai riuscita a rilassarmi, nemmeno quanto dormo (soffro di bruxismo) ma magari sentire da altri cosa hanno fatto mi può essere di aiuto.
Un in bocca al lupo e magari se puoi scrivere come sei riuscito a trovare l'illuminazione, io leggo, leggo, leggo e poi mi faccio un miliardo di paranoie. Non sono mai riuscita a rilassarmi, nemmeno quanto dormo (soffro di bruxismo) ma magari sentire da altri cosa hanno fatto mi può essere di aiuto.
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- Messaggi: 34
- Iscritto il: 25 nov 2009, 16:12
- Città: Pavia
Re: L'ultimo pendolo
Il cibo è anche un mio problema, ammetterlo è già una conquista. Ma magari il pendolo non è lui ma qualcosa della ns vita che non ci "molla". Faccio un'ipotesi che può valere per me ma anche per qualcun'altro: può essere dovuto al fare cose noiose che non ti lasciano tempo per quelle che ti piacciono, oppure al fatto di lasciare che altri dispongano dei nostri tempi e spazi a discapito di noi stessi.
Sono però fiduciosa che imparando ad applicare il transurfing a cose più semplici e di immediata risoluzione, arriveremo a capire e affossare anche questi pendoli incalliti.
Intanto mi informo sull'alimentazione naturale citato da alcuni post precedenti che non conosco affatto.
Sono però fiduciosa che imparando ad applicare il transurfing a cose più semplici e di immediata risoluzione, arriveremo a capire e affossare anche questi pendoli incalliti.
Intanto mi informo sull'alimentazione naturale citato da alcuni post precedenti che non conosco affatto.
Marina
- Varda
- Messaggi: 55
- Iscritto il: 23 nov 2009, 16:13
- Città: Carmignano (Po)
Re: L'ultimo pendolo
Ciao Rebecca e benvenuta. Forse potresti cominciare usando un linguaggio più positivo in generale e sopratutto con te stessa.rebecca ha scritto: io di pendoli ne ho ....... na miriade, tu devi combatterne uno, a mio avviso difficile..., poi immaginati i sensi di colpa, il mal di stomaco, la digestione che ha messo un cartello con " forse torno" ...io leggo, leggo, leggo e poi mi faccio un miliardo di paranoie. Non sono mai riuscita a rilassarmi, nemmeno quanto dormo ...
Come dicono in tanti, Zeland compreso, siamo quello che pensiamo di essere e l'energia dei nostri pensieri, parole e azioni costruisce il nostro futuro ADESSO
Ultima modifica di Varda il 5 dic 2009, 1:07, modificato 1 volta in totale.
- renato
- Moderatore
- Messaggi: 981
- Iscritto il: 20 nov 2009, 14:58
- Città: BZ
Re: L'ultimo pendolo
Ciao Antiego,Antiego ha scritto: Ma mi ritrovo, cari amici, ad avere un ultimo pendolo che mi perseguita. Il cibo. Pur avendo assunto pratiche ehretiste ed igieniste nella mia alimentazione, continuo ad avere questa piaga che mi perseguita e nemmeno nel libro del transurfing ho trovato qualche consiglio. ... Questo pendolo è l'ultimo baluardo su cui si sorregge il mio ego, che quando se ne esce sembra un belva assatanata, divorante e distruttiva (perchè sa che ha i giorni contati). Sente sempre più che sta per essere completamente assorbito dall' Essere, e non lo accetta. E l'osservatore che è in me non riesce a controllarlo. Come posso fare a "Transurfare" questa variabile? Chiedo umilmente aiuto a Luciano e a voi. Grazie, Antiego
dalle tue parole intravedo che hai creato un pendolo, a te trasparente, tra Ego ed Essere ... inoltre rifletti anche su quel Osservatore che dici essere in te ..
Quando lessi Digiuno Razionale di Ehret ebbi un'intuizione: non siamo solo consumatori di cibo ma anche di stimoli sensoriali, di pensieri che continuiamo a dover produrre per rielaborare futuri possibili, per studiare strategie che ci aiutino a .. vincere, a difenderci, a .. mettici quello che vuoi.
Considera la possibilità di applicare un digiuno razionale .. a ciò che fai, ai tuoi desideri da conseguire: Fermati ! Ferma il tuo mondo ! Prenditi una pausa, fa un breve digiuno di una vita davivereeconsumaresenzarespiro. Applica le stesse regole che applicheresti per un digiuno di cibo e cogli le intuizioni che ti arrivano
Buon fine settimana
ciao
renato
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- Messaggi: 7
- Iscritto il: 30 nov 2009, 13:43
- Città:
Re: L'ultimo pendolo
Caro Antiego,
il mio modesto consiglio è quello di considerare un pendolo non tanto il fatto che ti abbuffi, ma il come ti senti e, eventualmente, come ti giudichi, in merito al fatto di mangiare sconsideratamente.
Una meditazione di Osho sul fumo verteva proprio sullo spostare l'attenzione dai sensi di colpa e di impotenza pe non riuscire ad uscire dalla trappola del fumo, al fumare punto e basta. Sentire ogni boccata di fumo, annusare la sigaretta prima ancora di accenderla. Gustarsi ogni attimo di quella sigaretta fumata. In questo modo Osho ti spingeva ad uscire da un approccio mentale al fumo (farcito di pendoli). Al semplice atto in se. PArecchia gente ad un certo punto ha semplicemente smesso di fumare.
Personalmente credo sia più a rischio di cancro un ex fumatore pieno di "pendolari" giudizi su chi ancora fuma, piuttosto di uno che fuma un pacchetto al giorno ma con un attitudine serena.
Credo che il pendolo dove devi concentrarti sia il pendolo... sul pendolo del cibo...!
Un abbraccio
Adriano
il mio modesto consiglio è quello di considerare un pendolo non tanto il fatto che ti abbuffi, ma il come ti senti e, eventualmente, come ti giudichi, in merito al fatto di mangiare sconsideratamente.
Una meditazione di Osho sul fumo verteva proprio sullo spostare l'attenzione dai sensi di colpa e di impotenza pe non riuscire ad uscire dalla trappola del fumo, al fumare punto e basta. Sentire ogni boccata di fumo, annusare la sigaretta prima ancora di accenderla. Gustarsi ogni attimo di quella sigaretta fumata. In questo modo Osho ti spingeva ad uscire da un approccio mentale al fumo (farcito di pendoli). Al semplice atto in se. PArecchia gente ad un certo punto ha semplicemente smesso di fumare.
Personalmente credo sia più a rischio di cancro un ex fumatore pieno di "pendolari" giudizi su chi ancora fuma, piuttosto di uno che fuma un pacchetto al giorno ma con un attitudine serena.
Credo che il pendolo dove devi concentrarti sia il pendolo... sul pendolo del cibo...!
Un abbraccio
Adriano
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