luciano, se io per esempio ci tenessi tantissimo fare wind-surf (dico wind-surf ma potrebbe essere qualunque altra cosa in cui si deve essere sicuri delle proprie capacità fisiche), e lo avessi già fatto in passato, quindi fosse già una cosa appresa, ma ora per sopraggiunti problemi di paura, ansia ecc...non ci riuscissi più, e il non riuscirci più mi facesse particolarmente star male, (e forse qui c'è il primo errore, l'importanza) tentare di convincere la ragione non serve a niente, perchè razionalmente lo so che non ho particolari impedimenti fisici e già lo sapevo fare, secondo te, il metodo transurfing può aiutare e si può applicare in questo caso?luciano ha scritto:Convincersi è un'azione che chi pratica il transurfing dovrebbe aver compreso che non ha nulla a che fare con esso. Convincersi/convincere sono azioni fra personalità, gli esseri non hanno alcun interesse in esse.astalepro ha scritto:Convincersi di esserlo non significa che la Ragione ne sia convinta,
Transurfing per utenti nuovi ⇒ Perplessità e limitazioni...
Qui possono postare gli iscritti che non hanno ancora letto il libro "Lo Spazio delle Varianti"
Regole del forum
Prima di iniziare a scrivere qui, è opportuno presentarsi nella sezione "Mi presento", spiegando la ragione che ti ha spinto a iscriverti a questo forum. Per evitare la ridondanza di domande o richiesta di consigli simili, prima utilizza la ricerca del forum, la risposta al tuo quesito potrebbe esserci già in altri post.
E' probabile che in precedenza tu abbia trovato altrove sul Web informazioni contrastanti che potrebbero averti creato confusione. Ti consiglio di leggere i messaggi di Renato, un Transurfer che si attiene strettamente agli insegnamenti di Zeland senza addurre personali interpretazioni. E' anche il moderatore (e molto di più) dei Forum di Transurfing.it).
Prima di iniziare a scrivere qui, è opportuno presentarsi nella sezione "Mi presento", spiegando la ragione che ti ha spinto a iscriverti a questo forum. Per evitare la ridondanza di domande o richiesta di consigli simili, prima utilizza la ricerca del forum, la risposta al tuo quesito potrebbe esserci già in altri post.
E' probabile che in precedenza tu abbia trovato altrove sul Web informazioni contrastanti che potrebbero averti creato confusione. Ti consiglio di leggere i messaggi di Renato, un Transurfer che si attiene strettamente agli insegnamenti di Zeland senza addurre personali interpretazioni. E' anche il moderatore (e molto di più) dei Forum di Transurfing.it).
-
- Messaggi: 203
- Iscritto il: 3 giu 2010, 16:42
- Città:
Re: Perplessità e limitazioni...
-
- Messaggi: 82
- Iscritto il: 30 mag 2010, 17:27
- Città: Trento
Re: Perplessità e limitazioni...
Giustissimo Renato, ma l'aiuto diventerebbe cura, che presuppone abilità, preparazione. Solitamente ho notato che l'aiuto ingenuo, spontaneo genera dipendenza da parte del malato, e condizionamenti e obblighi da parte di chi aiuta. Proprio in quel momento, l'anima si fa sentire col suo fruscio.Ma perchè è triste, ho cercato di aiutare... invece, un senso opprimente di frustrazione, e la sensazione di avere sbagliato qualcosa. Ciao
- renato
- Moderatore
- Messaggi: 981
- Iscritto il: 20 nov 2009, 14:58
- Città: BZ
Re: Perplessità e limitazioni...
sento che ne parli x esperienza personale, in un caso specifico, che ti ha lasciato l'amaro in boccawogend ha scritto:Giustissimo Renato, ma l'aiuto diventerebbe cura, che presuppone abilità, preparazione. Solitamente ho notato che l'aiuto ingenuo, spontaneo genera dipendenza da parte del malato, e condizionamenti e obblighi da parte di chi aiuta. Proprio in quel momento, l'anima si fa sentire col suo fruscio.Ma perchè è triste, ho cercato di aiutare... invece, un senso opprimente di frustrazione, e la sensazione di avere sbagliato qualcosa. Ciao
cosa intendi veramente x aiutare un malato ?
un ammalato che diventa dipendente da te non ha compreso il suo illimitato potenziale di guarigione .. è qui che lo possiamo "aiutare" .. se ti fai condizionare e ti senti obbligato, scandaglia quali pendoli del tuo passato, istruzione, educazione, ecc. sono all'opera e ti stanno tirando i fili ...
un ammalato ha paura ... si aggrappa a qualsiasi cosa pur di abbassare il proprio livello di ansia, perchè non si sente per niente responsabile di ciò che gli sta accadendo .. crede che tutto ciò gli stia accadendo x sfiga, xchè ci sono i microbi, i virus, le malattie genetiche, l'inquinamento, ecc. ecc. .. si sente frustratissimo anche lui ... in questo non dovremmo sostenerlo e fargli compagnia
teniamo altresì conto che siamo tutti qui di passaggio e che prima o poi, in un modo o in un altro ... ce ne andremo .. anche la morte è una guarigione ...
ciao
renato
-
- Messaggi: 82
- Iscritto il: 30 mag 2010, 17:27
- Città: Trento
Re: Perplessità e limitazioni...
Senza parlare di me in particolare, hai ragione nel dire che si può venire condizionati dai pendoli giusti che ti fanno correre da amici e parenti nel momento che hanno bisogno. Si potrebbe anche sentire un sincero sentimento di partecipazione in un momento critico, ma spesso il momento critico non passa mai, ed è qui che cominci ad andare in crisi e a farti domande. Probabilmente come dici tu entra in ballo la paura, i microbi, l'inquinamento. A questo punto l'approccio d'aiuto dovrebbe cambiare, prima che arrivi un bel pendolo giusto giusto. E se proprio ci si cade dentro, è possibile in questa fase affossarlo, ridimensionarlo, dare insomma l'aiuto adatto in quel momento?
Poi, ho notato che esistono i malati e i sani, non ci sono vie di mezzo, i quasi-malati e i quasi-sani non si notano, le due condizioni sono estremizzate forse è il sentire paura o non paura che fa la differenza. Emozioni profonde di cui spesso non siamo consapevoli. Può succedere allora che anche i sani non si sentano responsabili della loro condizione, è solo fortuna se hanno il fisico più forte e integro, e il confronto con chi è meno fortunato procuri un vago senso di colpa . Può essere un pendolo pure questo? Grazie
Poi, ho notato che esistono i malati e i sani, non ci sono vie di mezzo, i quasi-malati e i quasi-sani non si notano, le due condizioni sono estremizzate forse è il sentire paura o non paura che fa la differenza. Emozioni profonde di cui spesso non siamo consapevoli. Può succedere allora che anche i sani non si sentano responsabili della loro condizione, è solo fortuna se hanno il fisico più forte e integro, e il confronto con chi è meno fortunato procuri un vago senso di colpa . Può essere un pendolo pure questo? Grazie
- renato
- Moderatore
- Messaggi: 981
- Iscritto il: 20 nov 2009, 14:58
- Città: BZ
Re: Perplessità e limitazioni...
quando si tirano in ballo i microbi, i virus, l'inquinamento .. in realtà le si evidenziano come scuse .. se ci facciamo vivere dalla vita .. la subiamo .. se aspettiamo che ci accada qualcosa .. ci accadrà qualcosa, ma .. ci piacerà ?wogend ha scritto: Probabilmente come dici tu entra in ballo la paura, i microbi, l'inquinamento. A questo punto l'approccio d'aiuto dovrebbe cambiare, prima che arrivi un bel pendolo giusto giusto. E se proprio ci si cade dentro, è possibile in questa fase affossarlo, ridimensionarlo, dare insomma l'aiuto adatto in quel momento?
... Può succedere allora che anche i sani non si sentano responsabili della loro condizione, è solo fortuna se hanno il fisico più forte e integro, e il confronto con chi è meno fortunato procuri un vago senso di colpa . Può essere un pendolo pure questo? Grazie
nella nostra società, nella nostra cultura, abbiamo tanti condizionamenti-pendoli .. quello dell'"aiutare" è uno di questi.
Siamo quasi "condannati" ad aiutare, alcuni adirittura "si mettono a servizio" di altri .. in cambio cosa vogliono ottenere ? (nelle società consumistiche è scontato che si fa qualcosa in cambio di qualcos'altro) .. riconoscenza, sorrisi, andare in paradiso alla fine della giostra ? .. e se non "aiutiamo" ? .. ci sentiamo in colpa ? (il senso di colpa ci è stato instillato come forma di controllo .. e funziona così bene questo condizionamento che .. ce lo infliggiamo da soli )
se aggiungi poi che una certa chiesa ha fatto della sofferenza un modello di vita, rimandando ogni premio a dopo morti ...
quando si diventa consapevoli di questo giuoco ... possiamo non caderci dentro, possiamo scegliere un altro paradigma .. considerare ad esempio chi ha bisogno di aiuto come l'unico artefice della sua situazione e l'aiuto che eventualmente gli possiamo dare è renderlo consapevole che tutto dipende da lui .. e che ce la può fare
Se la creatura è evoluta apprezzerà il nostro approccio, altrimenti tenterà di controllarci, e di legarci a lui/lei, col pendolo del senso di colpa, ecc.
-
- Messaggi: 82
- Iscritto il: 30 mag 2010, 17:27
- Città: Trento
Re: Perplessità e limitazioni...
Aimè, si, l'educazione di quella certa religione c'è, anche se poi si razionalizza, ma l'impronta è quella! Comunque mi fa piacere considerare il RT utile anche in campi umanistici, perchè mi offre armi per migliorare, che in fondo è anche un ottenere. Grazie, hai proprio centrato!
- astalepro
- Messaggi: 27
- Iscritto il: 7 giu 2010, 9:04
- Città:
Re: Perplessità e limitazioni...
Eccomi ancora...
Riflettevo su alcune cose...
Ho notato che alcune persone convinte nella ropria religione si sentono spaesate.
Bhe, secondo me non dovrebbero...
Matteo 6,25-34
Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? 26 Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? 27 E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? 28 E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. 29 Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. 30 Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? 31 Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? 32 Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. 33 Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. 34 Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.
A me sembra transurfing puro, ben prima che Zeland nascesse...
I problemi li crea la mente, e posso garantirvi che la vecchia "Divina Provvidenza" fa miracoli...
Ma cosa è la Divina Provvidenza se non Fede incrollabile nel proprio Fine?
Se avrete fede quanto un granello di senape, e direte a questa montagna "trasportati di qui sin là", essa si trasporterà e niente vi sarà impossibile (Matteo XVII, 20).
Come vedete niente di nuovo, senza togliere niente a Zeland...
Ma anche Lui si chiedeva: Troverò ancora la Fede?
Un abbraccio sincero ai miei amici surfisti
Riflettevo su alcune cose...
Ho notato che alcune persone convinte nella ropria religione si sentono spaesate.
Bhe, secondo me non dovrebbero...
Matteo 6,25-34
Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? 26 Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? 27 E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? 28 E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. 29 Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. 30 Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? 31 Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? 32 Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. 33 Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. 34 Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.
A me sembra transurfing puro, ben prima che Zeland nascesse...
I problemi li crea la mente, e posso garantirvi che la vecchia "Divina Provvidenza" fa miracoli...
Ma cosa è la Divina Provvidenza se non Fede incrollabile nel proprio Fine?
Se avrete fede quanto un granello di senape, e direte a questa montagna "trasportati di qui sin là", essa si trasporterà e niente vi sarà impossibile (Matteo XVII, 20).
Come vedete niente di nuovo, senza togliere niente a Zeland...
Ma anche Lui si chiedeva: Troverò ancora la Fede?
Un abbraccio sincero ai miei amici surfisti
Credi che sia aria quello che respiri?
- renato
- Moderatore
- Messaggi: 981
- Iscritto il: 20 nov 2009, 14:58
- Città: BZ
Re: Perplessità e limitazioni...
caro astalepro,astalepro ha scritto:...
Ho notato che alcune persone convinte nella ropria religione si sentono spaesate.
un conto è la religione, un'altro conto è la religiosità e un altro conto, che spesso ha poco a che fare con le prime due, è una chiesa (composta, tenuta in vita, da esseri umani che si sono dati delle regole ... che impongono ad altri) ...
in termini di transurfing ... quanto controllo ha posto la tua chiesa sulla tua religione e questa come "controlla" la tua religiosità ? .. ti "controlla" col pendolo del senso di colpa, del castigo, della dissaprovazione della comunità ?
ricordi qualche tempo fa quando gli eretici venivano messi al rogo, ricordo Giordano Bruno come esempio tipico. nell'immaginario collettivo il termine eretico è considerato in termini negativi, come se fosse un "nemico" della chiesa, un oppositore.
eppure ERETICO deriva dal greco "hairetikòs" 'colui che ha scelto' ed ERESIA dal greco "hairéisthai" 'fare la propria scelta'.
che effetto fa rendersi conto che se scegli liberamente e non accetti "il dogma" sei "fuori" ? sei un "diverso" ?
il brano che hai tratto dal vangelo, e come lo hai posto, ha a che fare con la tua religiosità ... questa almeno è la mia prospettiva di pensiero .... ma essere un transurfer ha molto a che fare con l'essere un eretico !
ciao
renato
- astalepro
- Messaggi: 27
- Iscritto il: 7 giu 2010, 9:04
- Città:
Re: Perplessità e limitazioni...
In realtà anche se credo che sia esistita una figura come Gesu, non sono un religioso, con la chiesa ho veramente poco a che fare...
Ma ho letto molti testi sacri e insegnamenti molto simili al transurfing ne trovi veramente molti.
Una cosa che mi sono sempre chiesto e dove cavolo abbiano trovato scritto nei testi sacri che ci hanno messi quaggiù per soffrire.
Mi sembra un interpretazione davvero di parte.
Poi è ovvio che ognuno trova quello che vuole in qualsiasi cosa legga...
Saluti
Ma ho letto molti testi sacri e insegnamenti molto simili al transurfing ne trovi veramente molti.
Una cosa che mi sono sempre chiesto e dove cavolo abbiano trovato scritto nei testi sacri che ci hanno messi quaggiù per soffrire.
Mi sembra un interpretazione davvero di parte.
Poi è ovvio che ognuno trova quello che vuole in qualsiasi cosa legga...
Saluti
Credi che sia aria quello che respiri?
-
- Messaggi: 82
- Iscritto il: 30 mag 2010, 17:27
- Città: Trento
Re: Perplessità e limitazioni...
Ciao, contraccambio l'abbraccio, Eh, già, da dove è sbucata questa apoteosi del dolore, più si soffre e più il posticino a noi riservato sarà bello! A me sembra un'istigazione ad un comportamento immaturo di frignone cronico, d'accordo che si possono attraversare disgrazie e traversie, ma si può e si deve risalire, e cercare di vivere bene. Ah, già, ma si è egoisti, è un grave peccato, vivere bene! Ma chi ci capisce qualcosa?
E poi, queste regole, mi fanno venire alla memoria un'episodio successo qualche anno fa, quegli esempi che ti fanno capire tante cose. Sul lavorio, arriva un collega nuovo, che si presenta come un tipo tosto, filonazista, razzista, che comincia ad attaccare in ogni angolo filze di regole e "ordini". Pulizia, ordine, puntualità, solerzia ecc... Dopo qualche giorno notai che l'unico che non rispettava i suoi ordini era lui stesso, disordinato, ritardatario, disorganizzato, non concentrato, ero stupita, non volevo dare ragione a mia nonna che diceva che la prima gallina che canta è quella che ha fatto l'uovo, ma era proprio così! Da allora giudico in modo diverso i fanatici delle regole, ed a mia volta quando sento il bisogno di imporre regole mi fermo e mi faccio un bel esame di coscienza, qualche scheletrino salta sempre fuori!!
Ma su che tasti hai trovato questi insegnamenti? ciao
E poi, queste regole, mi fanno venire alla memoria un'episodio successo qualche anno fa, quegli esempi che ti fanno capire tante cose. Sul lavorio, arriva un collega nuovo, che si presenta come un tipo tosto, filonazista, razzista, che comincia ad attaccare in ogni angolo filze di regole e "ordini". Pulizia, ordine, puntualità, solerzia ecc... Dopo qualche giorno notai che l'unico che non rispettava i suoi ordini era lui stesso, disordinato, ritardatario, disorganizzato, non concentrato, ero stupita, non volevo dare ragione a mia nonna che diceva che la prima gallina che canta è quella che ha fatto l'uovo, ma era proprio così! Da allora giudico in modo diverso i fanatici delle regole, ed a mia volta quando sento il bisogno di imporre regole mi fermo e mi faccio un bel esame di coscienza, qualche scheletrino salta sempre fuori!!
Ma su che tasti hai trovato questi insegnamenti? ciao
Il Trionfo dell'Uomo che Agisce
Libri di Arnold Ehret
Lo Spazio delle Varianti
Le Regole dello Specchio
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite