@ wogend
Ma certo che non hanno scoperto tutto, e meno male sennò diventerebbe una noia infinita...
Vero, la fisica quantistica lavora sulle piccole particelle, per lo più sulle particelle subatomiche, però pone quesiti notevoli, davvero notevoli...
E ogni giono si scopre che la vecchia fisica, chimica, matematica e chi più ne ha più ne metta, non era poi così esatta, anzi, era molto imprecisa...
Vero, Matrix è un film, ma i registi che lo hanno fatto sono tipi strani, alle volte rasentano l'illuminazione in Matrix (parlo del primo film, che sarebbe stato perfetto se non avesse avuto seguiti...).
Se sei qui conosci Zeland, allora ti chiedo, la frase: «Non pensare di esserlo. Convinciti di esserlo.», ti dice niente?
Transurfing per utenti nuovi ⇒ Perplessità e limitazioni...
Qui possono postare gli iscritti che non hanno ancora letto il libro "Lo Spazio delle Varianti"
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Prima di iniziare a scrivere qui, è opportuno presentarsi nella sezione "Mi presento", spiegando la ragione che ti ha spinto a iscriverti a questo forum. Per evitare la ridondanza di domande o richiesta di consigli simili, prima utilizza la ricerca del forum, la risposta al tuo quesito potrebbe esserci già in altri post.
E' probabile che in precedenza tu abbia trovato altrove sul Web informazioni contrastanti che potrebbero averti creato confusione. Ti consiglio di leggere i messaggi di Renato, un Transurfer che si attiene strettamente agli insegnamenti di Zeland senza addurre personali interpretazioni. E' anche il moderatore (e molto di più) dei Forum di Transurfing.it).
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Re: Perplessità e limitazioni...
Ho appena finito di leggere il secondo libro, ed ho prestato attenzione alle limitazioni e cautele che Zeland ha inserito, già presenti nel primo libro, ma evidentemente ha voluto rinforzare il messaggio. Ricordo il particolare che non si può "saltare" troppi flussi, meglio prefiggerci dei fini a tappe, in vista di un fine più grande. Almeno credo di avere capito così. Mi sento molto adatto questo approccio, perchè in tutto quello che ho fatto ho sempre dovuto fare i conti con la mia insicurezza, e mano a mano che superavo quella arrivavano anche i risultati. Se non ti senti all'altezza per certe situazioni, lavorative o altro, c'è poco da fare, la "convinzione di esserlo" non la senti con il fruscio delle stelle! Forse noi donne dobbiamo fare più i conti con le nostre emozioni, che ci penalizzano in tanti campi, e spesso sono difficili da tenere a bada. E poi se le vedi come nemiche ti prefiggi per meta una durezza e insensibilità di cui è già pieno il mondo! Forse la scelta che ho fatto suona come: sono insicura, ma in questa determinata situazione mi devo comportare come una sfacciata, e per un po' il gioco regge, ma poi mi diventa pesante, e finito lo scopo rientro in me. Ma poi per fortuna nella mia professione una carta sensibilità serve, credo di essermi inserita nel flusso giusto, anche se vorrò saltare qualche onda non potrei mai tradire la mia emotività perchè mi è veramente utile, in certe occasioni diventa quasi sensitività. Forse penso così perchè non sono ancora sintonizzata con Zeland, credo di attribuire troppa importanza a questa mia insicurezza, ma come si fa a ridimensionarla quando fa parte della tua essenza?
Per la fisica quantistica, se hai novità ghiotte, racconta!!!! Ciao
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Re: Perplessità e limitazioni...
Ma dove ha detto Zeland che la sensibilità va eliminata? O che è negativa? I rischi che corrono le persone sensibili sono: una eccessiva identificazione e il senso di colpa. Per quest'ultimo ti rimando al post (non ricordo quale ma con la funzione cerca lo trovi di sicuro) dove se ne è parlato in abbondanza. Per l'identificazione occorre dire questo: tu puoi anche partecipare con compassione alle disavventure altrui ma mantenendo sempre una posizione interna un po' neutra. Come fa il genitore col figlio, il bambino soffre molto e gli sembra in quel momento la cosa più importante che ci sia, tu da genitore cerchi di fargli capire, getti il seme ma poi lo lasci germogliare, non fai le scelte al posto suo perchè non serve a niente se non le matura dentro di sè. Naturalmente tutto questo lo fai con tenerezza e amore e non con senso di superiorità. Nelle relazioni con gli altri fai la stessa cosa, dove tu ci sei già passata puoi aiutare, gettare il seme cioè dare un consiglio o anche un aiuto pratico ma nulla di più, nella sofferenza si può anche imparare e quando capisci che non ne hai più bisogno scompare. Ognuno comunque ha un suo percorso e noi non siamo mai responsabili della sofferenza altrui se non l'abbiamo provocata apposta per fare del male, mentre è spesso vero il contrario cioè che se non ti ritieni abbastanza degno ti vai a cercare inconsciamente quelle persone che ti faranno soffrire.
Mio marito è un campione di sensi di colpa ma da quando ho adottato quanto sopra descritto pur non aspettandomi nulla ho notato in lui un cambiamento quasi impercettibile ma positivo, la mia serenità sembra dargli un sollievo, io lo lascio parlare ma non intervengo più a dirgli cosa dovrebbe fare, come la penso io lo sa già, quindi ascolto, lo accarezzo mentre lo abbraccio, sento di amarlo molto ma allo stesso tempo mi sento emotivamente staccata da come lui vive le situazioni, forse Zeland direbbe che mi dò in affitto, comunque io sento di seguirlo con amore e nello stesso tempo di non farmi coinvolgere emotivamente come un tempo. Come ho detto sento un lieve cambiamento in lui, è un po' più disteso e cerca più spesso quei momenti con me.
Un caro saluto
Mio marito è un campione di sensi di colpa ma da quando ho adottato quanto sopra descritto pur non aspettandomi nulla ho notato in lui un cambiamento quasi impercettibile ma positivo, la mia serenità sembra dargli un sollievo, io lo lascio parlare ma non intervengo più a dirgli cosa dovrebbe fare, come la penso io lo sa già, quindi ascolto, lo accarezzo mentre lo abbraccio, sento di amarlo molto ma allo stesso tempo mi sento emotivamente staccata da come lui vive le situazioni, forse Zeland direbbe che mi dò in affitto, comunque io sento di seguirlo con amore e nello stesso tempo di non farmi coinvolgere emotivamente come un tempo. Come ho detto sento un lieve cambiamento in lui, è un po' più disteso e cerca più spesso quei momenti con me.
Un caro saluto
- astalepro
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Re: Perplessità e limitazioni...
Convincersi di esserlo non significa che la Ragione ne sia convinta, perchè non lo sarà mai...
Significa che qualcosa di altro prende il sopravvento sulla ragione ed è certo di cosa è giusto, di cosa puoi fare contro ogni regola, contro ogni logica.
I libri di Zeland sono un ottimo punto di partenza, ma non c'è dentro la verità assoluta per chiunque, solo un punto di partenza, un seme che poi ognuno può far crescere dove, come vuole e se lo vuole.
Non prendete Zeland per il Messia, non dice di esserlo (anzi, tutt'altro..) e non lo è...
Non rischiate di trasformare il vostro transurfing in un pendolo, perchè il rischio di farlo, senza rendersene conto, esiste concretamente.
Saluti
Significa che qualcosa di altro prende il sopravvento sulla ragione ed è certo di cosa è giusto, di cosa puoi fare contro ogni regola, contro ogni logica.
I libri di Zeland sono un ottimo punto di partenza, ma non c'è dentro la verità assoluta per chiunque, solo un punto di partenza, un seme che poi ognuno può far crescere dove, come vuole e se lo vuole.
Non prendete Zeland per il Messia, non dice di esserlo (anzi, tutt'altro..) e non lo è...
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Credi che sia aria quello che respiri?
- luciano
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Re: Perplessità e limitazioni...
Convincersi è un'azione che chi pratica il transurfing dovrebbe aver compreso che non ha nulla a che fare con esso. Convincersi/convincere sono azioni fra personalità, gli esseri non hanno alcun interesse in esse.astalepro ha scritto:Convincersi di esserlo non significa che la Ragione ne sia convinta,
C'è solo un momento in cui esisti e quel momento è il tempo presente.
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Re: Perplessità e limitazioni...
Giustissimo Armonia, ma per rispondere alla domanda di Astralepro ho ritenuto premettere certi lati del mio carattere, e la mia risposta è condizionata da certi aspetti emotivi difficili da arginare. Ero pure una gran permalosa, suscettibile alle critiche altrui, ma sono riuscita a superare. Per quanto riguarda i sensi di colpa paradossalmente non ne ho, ho sempre fatto del mio meglio per non ferire, urtare gli altri, forse forte della mia permalosità.ah ah... Ma poi, qualche peccatuccio poi te lo scopri sempre, ma sempre dopo, oso pensare che se intraprendi un cammino di evoluzione il passato poi lo puoi vedere pieno di azioni che non ripeteresti più. In quel passato era il meglio che potevo fare, se si potesse tornare indietro, ma restano solo ricordi, teneri, ridicoli, ingenui.
Per quanto riguarda l'identificazione, proprio di recente ho potuto constatare quanto inutile sia aiutare una persona ammalata, hai ragione nel dire che deve capire il senso della sua malattia, il TR potrebbe aiutare in questo senso?
E potrebbe aiutare a modificare o aquisire qualità di cui si è carenti? ciao
Per quanto riguarda l'identificazione, proprio di recente ho potuto constatare quanto inutile sia aiutare una persona ammalata, hai ragione nel dire che deve capire il senso della sua malattia, il TR potrebbe aiutare in questo senso?
E potrebbe aiutare a modificare o aquisire qualità di cui si è carenti? ciao
- astalepro
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Re: Perplessità e limitazioni...
Sono concorde, infatti se citi tutta la frase è ben differente dalla sola parte che tu hai citato...luciano ha scritto:Convincersi è un'azione che chi pratica il transurfing dovrebbe aver compreso che non ha nulla a che fare con esso. Convincersi/convincere sono azioni fra personalità, gli esseri non hanno alcun interesse in esse.astalepro ha scritto:Convincersi di esserlo non significa che la Ragione ne sia convinta,
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Re: Perplessità e limitazioni...
Non esistono regole, ricordati...wogend ha scritto: Per quanto riguarda l'identificazione, proprio di recente ho potuto constatare quanto inutile sia aiutare una persona ammalata, hai ragione nel dire che deve capire il senso della sua malattia, il TR potrebbe aiutare in questo senso?
E potrebbe aiutare a modificare o aquisire qualità di cui si è carenti? ciao
Ascolta solo la tua anima, se esiste una soluzione, Lei te la darà...
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- luciano
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Re: Perplessità e limitazioni...
Bisogna però accertarsi se ciò che si ascolta sia la propria anima. Poi, che cos'è la propria anima?astalepro ha scritto:Non esistono regole, ricordati...
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Re: Perplessità e limitazioni...
wogend: non credo si possa aiutare nessuno, .. e nessuno ci può aiutare ..astalepro ha scritto:Non esistono regole, ricordati...wogend ha scritto: ...proprio di recente ho potuto constatare quanto inutile sia aiutare una persona ammalata, hai ragione nel dire che deve capire il senso della sua malattia ...
Ascolta solo la tua anima, se esiste una soluzione, Lei te la darà...
ma possiamo aiutare gli altri ad aiutare loro stessi, così come gli altri ci possono aiutare ad ... aiutarci
anche se l'ammalato "comprendesse" il senso della sua malattia, questo non lo aiuterebbe a guarire ... poichè è chi crede di essere che ha sviluppato quella malattia ... solo uno shift profondo e completo della sua identità lo guarirà ... e questa credo sia l'unica "soluzione"
Il Trionfo dell'Uomo che Agisce
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