Transurfing Studio e Applicazione ⇒ Le forze equilibratrici
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Ci sono utenti sedicenti "coach" del Transurfing che si iscrivono solo per promuovere il proprio sito inerente a tale qualifica, senza poi partecipare attivamente al forum. Alcuni affermano di essere stati autorizzati da Vadim Zeland. Premesso che Vadim Zeland non ha addestrato personalmente nessuno, eventuali dichiarazioni verbali di autorizzazione all'insegnamento del "metodo Transurfing" fatte dallo stesso non sono supportate da questo forum. Chi non compare nel sito ufficiale zelands.com e volesse confermare l'ufficialità di quanto dichiara può inviare in allegato dal modulo dei "Contatti" copia di una dichiarazione scritta firmata da Vadim Zeland. Diversamente, considerando anche che tali utenti non partecipano attivamente al forum saranno considerati "spammer".
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- Iscritto il: 30 mag 2010, 17:27
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Le forze equilibratrici
Un saluto a tutti, mi rendo conto che dovrò rileggere e rileggere LSDV per rendere fluidi i concetti alla mia intelligenza un po' lenta e riflessiva, ma mi chiedevo, quando le forze equilibratrici sono rappresentate da persone, com'è vissuto da loro questo ruolo? O al contrario, quando noi stessi ci siamo trovati a fare da forza equilibratrice per qualcuno, come si deve considerare ciò rispetto al RT? Grazie
- luciano
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Re: Le forze equilibratrici
Le forze equilibratrici sono rappresentate da persone. Se si tratta di un'organizzazione è la forza di tutte le persone che ne fanno parte.
Ognuno fa parte delle forze equilibratrici. E' un po' il discorso mors tua vita mea.
Se lavori per la microsoft fai da forza equilibratrice per la Apple e viceversa.
I cacciatori di dodo (o dronte) fecero per il dodo da forza equilibratrice prima e distruttiva poi. Dopo averlo portato all'estinzione, non ci furono più cacciatori di dodo. Questo è un esempio di come le forze alla fine si equivalgono, anche in modo brutale.
Ognuno fa parte delle forze equilibratrici. E' un po' il discorso mors tua vita mea.
Se lavori per la microsoft fai da forza equilibratrice per la Apple e viceversa.
I cacciatori di dodo (o dronte) fecero per il dodo da forza equilibratrice prima e distruttiva poi. Dopo averlo portato all'estinzione, non ci furono più cacciatori di dodo. Questo è un esempio di come le forze alla fine si equivalgono, anche in modo brutale.
C'è solo un momento in cui esisti e quel momento è il tempo presente.
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- Iscritto il: 30 mag 2010, 17:27
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Re: Le forze equilibratrici
Ti ringrazio, Luciano, ho introdotto questo argomento perchè mi interessa particolarmente, per anni ci ho girato in tondo, senza mai centrare il perchè ultimo. Mi succedeva esclusivamente sul lavoro, di trovare situazioni di disordine e approssimazione, cose che detesto, e naturalmente mi attivavo per ottenere una minima organizzazione. Lungi da me l'idea di creare un'ambiente rigido e impersonale, ma fare in modo che alcune incombenze venissero espletate in modo più facile. La curiosità mi ha fatto cercare il perchè mi succedessero determinate cose, in modo stranamente ripetitivo. L'analisi a cui mi accostai accentuò il fatto che incontravo certi problemi perchè dovevo capire certe cose. Grazie alla mia intelligenza, sempre lenta e troppo riflessiva, ci capivo sempre meno! Finchè una giovane studentessa di psicologia mi chiese se non avevo mai valutato il fatto che per "quel ambiente" ero l'elemento adatto, in fondo a me piaceva organizzare e riordinare. Che è vero, Il tormento stava più nel fatto che dovevo trovare qualche perchè misterioso, o decifrare qualche messaggio cifrato inviato eslusivamente a me. D'un tratto mi è apparso quasi visibile l'intreccio relazionale e reciproco, ed ora penso che ben si incastra nel TR , mi spiace fare questo genere di collegamenti, forse è un approccio complicato, per il TR? Grazie ancora
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Re: Le forze equilibratrici
A me è successo qualcosa di simile, capitavo sempre in posti dove c'era da riorganizzare o organizzare ex-novo, e sempre situazioni magari piuttosto ingarbugliate, ma negli ultimi tempi, e soprattutto dopo aver letto TR, quando mi trovo in una situazione del genere o di fronte ad un problema mi capita di dirmi mentalmente "non mi interessa più trovarmi in questa linea della vita dove le cose sono complicate", ignorando volutamente le mie motivazioni inconsce, qualunque esse siano (abbassare l'importanza?) e davvero situazioni che sembravano ingarbugliate si sono sciolte come la neve al sole, ho proprio avuto l'impressione di passare su un'altra linea dove il problema non è più tale e la soluzione si presenta da sola semplicissima...wogend ha scritto:... in fondo a me piaceva organizzare e riordinare. Che è vero, Il tormento stava più nel fatto che dovevo trovare qualche perchè misterioso, o decifrare qualche messaggio cifrato inviato eslusivamente a me. D'un tratto mi è apparso quasi visibile l'intreccio relazionale e reciproco, ed ora penso che ben si incastra nel TR , mi spiace fare questo genere di collegamenti, forse è un approccio complicato, per il TR? Grazie ancora
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- Iscritto il: 30 mag 2010, 17:27
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Re: Le forze equilibratrici
Brava Maluc, mi fai pensare che dovrò cominciare a mettere in pratica seriamente il TR, ed è proprio lì, nel mondo lavorativo, che dovrò impegnarmi di più. Strano che in altri settori della vita non abbia problemi particolari. Grazie al lavoro di analisi fatto tempo fa avevo capito che a livello inconscio il lavoro rappresenta il rapporto col padre, e non ho fatto fatica a crederlo, visto che era persona esigente, quasi incontentabile. E io ancora lì, a sudare 7 camicie per sentirmi quel "brava". Tentativi per sganciarmi da questo condizionamento condotti in modo ingenuo mi portarono all'estremo opposto, del tipo: ma ccosa mi importa, tanto non va mai bene comunque! Ora credo che dovrò trovare le mie motivazioni e potermi liberare dalla ricerca di approvazione altrui. Però è curioso come mi incastro in ambienti lavorativi che necessitano della mia specifica opera, chissà dove potrei finire se riuscissi a controllare questo eccesso di zelo! Non considero del tutto negativa questa variante, potevo capitare in flussi di sfruttamento, mobbing, che presumono un coinvolgimento emotivo più difficile da rimuovere. Ma secondo te, serebbe meglio che mi allontanassi dal pendolo padre-esigente, o sarebbe meglio valutare la situazione come si presenta concretamente?
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- Iscritto il: 3 giu 2010, 16:42
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Re: Le forze equilibratrici
Wogend io penso entrambe le cose: allontanarti dal pendolo padre-esigente penso ti libererebbe dal bisogno di approvazione (anche il periodo del "chisseneimporta" è comunque il rovescio della stessa medaglia) e ti permetterebbe credo di scoprire e fare ciò che davvero ti interessa e comunque solo per te stessa...e sai quante energie liberate da impiegare, e se ti piace riorganizzare (piace anche a me...) passare su quella linea della vita dove lo fai senza sforzi e trovi agevolmente le soluzioni, e te ne viene riconosciuto il merito, perchè te lo riconosci tu, mentre se sei assoggettata al pendolo è anche possibile che tu stia su quella linea dove gli eventuali ostacoli o difficoltà siano "creati" dal tuo stesso modo di pensare "non sono brava, non merito ecc..ha ragione mio padre...", forse anche per un bisogno inconscio di dargli ragione...Tieni presente che quando parlo, parlo della mia esperienza personale, quindi non so se possa "adattarsi" anche a te...
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- Iscritto il: 8 mag 2010, 22:46
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Re: Le forze equilibratrici
Ciao a tutti !!Le forze equilibratrici sono rappresentate da persone. Se si tratta di un'organizzazione è la forza di tutte le persone che ne fanno parte.
Ognuno fa parte delle forze equilibratrici. E' un po' il discorso mors tua vita mea.
Qualcosa deve essermi sfuggito, perchè non ero arrivata a pensare che le forse equilibratrici fossero persone. L'esempio di Luciano l'avrei ricondotto ai pendoli.
Puoi, per favore, Luciano chiarirmi il concetto?
Grazie e un abbraccio!
serenella
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