livelli di importanza
Inviato: 29 ago 2014, 15:05
Buongiorno Transurfers,
vorrei parlare di una cosa che mi riguarda ma che potrebbe riguardare anche voi.
Recentemente mi sono fatto domande sulla sensazione di sicurezza e insicurezza che proviamo nelle varie situazioni della vita. Sono andato a leggere il capitolo di "Avanti nel passato" in cui parla appunto della falsa sicurezza, dell'insicurezza e della coordinazione dell'importanza.
Vadim nel libro spiega che se manteniamo il livello della nostra importanza sullo 0 (nè importanti nè insignificanti) e lo stesso lo facciamo per le situazioni e le persone intorno a noi, l'energia libera che nel mio caso, che era bloccata dall'insicurezza, dal senso di inferiorità e dal senso di colpa, torna a scorrere liberamente, dando vita ad una forza creativa e positiva, libera da complessi e tensioni, libera dal senso di giudizio che ho sempre provato di fronte agli altri.
Questa consapevolezza mi da modo di creare rapporti più sani con persone e circostanze intorno a me, ed è una cosa molto positiva.
Nel mio caso, di fronte agli altri l'importanza è sempre stata variabile a seconda di chi avessi davanti, e questa variabilità mi ha sempre creato non pochi problemi: ad es. di fronte a chi reputavo più importante di me mi comportavo da sottomesso, mentre di fronte a chi reputavo meno importante mi comportavo in modo spavaldo.
Quando ad esempio erano presenti entrambe le figure (persona più importante e meno importante) il mio sistema di comportamento andava in tilt, non sapendo più come trovare un atteggiamento adeguato senza risultare strambo di fronte ad entrambi i soggetti. Questo è un chiaro esempio di problema di confronto. In poche parole un atteggiamento diverso a seconda di chi ho davanti, il tutto a causa del mancato controllo del livello di importanza a seconda se avessi davanti tal uno o tal altro.
Questo modo di vedere le cose è di tipo GERARCHICO, cioè piramidale, ed è un modello che mi crea dei fastidi anche a livello etico, cioè va contro al mio pensiero di libertà (io non prendo ordini da nessuno e non do ordini a nessuno). Fino ad adesso sono stato vittima di questo modo di vedere le cose, ma ora, tenendo l'attenzione sul MIO livello di importanza, e cercando di farlo restare indipendentemente sullo 0, a dispetto di chi e cosa ho davanti, spero di sfuggire all'illusione di essere migliore o peggiore di chi ho davanti.
Grazie dello spazio a disposizione, se qualcuno vuole rispondermi non può farmi che piacere.
vorrei parlare di una cosa che mi riguarda ma che potrebbe riguardare anche voi.
Recentemente mi sono fatto domande sulla sensazione di sicurezza e insicurezza che proviamo nelle varie situazioni della vita. Sono andato a leggere il capitolo di "Avanti nel passato" in cui parla appunto della falsa sicurezza, dell'insicurezza e della coordinazione dell'importanza.
Vadim nel libro spiega che se manteniamo il livello della nostra importanza sullo 0 (nè importanti nè insignificanti) e lo stesso lo facciamo per le situazioni e le persone intorno a noi, l'energia libera che nel mio caso, che era bloccata dall'insicurezza, dal senso di inferiorità e dal senso di colpa, torna a scorrere liberamente, dando vita ad una forza creativa e positiva, libera da complessi e tensioni, libera dal senso di giudizio che ho sempre provato di fronte agli altri.
Questa consapevolezza mi da modo di creare rapporti più sani con persone e circostanze intorno a me, ed è una cosa molto positiva.
Nel mio caso, di fronte agli altri l'importanza è sempre stata variabile a seconda di chi avessi davanti, e questa variabilità mi ha sempre creato non pochi problemi: ad es. di fronte a chi reputavo più importante di me mi comportavo da sottomesso, mentre di fronte a chi reputavo meno importante mi comportavo in modo spavaldo.
Quando ad esempio erano presenti entrambe le figure (persona più importante e meno importante) il mio sistema di comportamento andava in tilt, non sapendo più come trovare un atteggiamento adeguato senza risultare strambo di fronte ad entrambi i soggetti. Questo è un chiaro esempio di problema di confronto. In poche parole un atteggiamento diverso a seconda di chi ho davanti, il tutto a causa del mancato controllo del livello di importanza a seconda se avessi davanti tal uno o tal altro.
Questo modo di vedere le cose è di tipo GERARCHICO, cioè piramidale, ed è un modello che mi crea dei fastidi anche a livello etico, cioè va contro al mio pensiero di libertà (io non prendo ordini da nessuno e non do ordini a nessuno). Fino ad adesso sono stato vittima di questo modo di vedere le cose, ma ora, tenendo l'attenzione sul MIO livello di importanza, e cercando di farlo restare indipendentemente sullo 0, a dispetto di chi e cosa ho davanti, spero di sfuggire all'illusione di essere migliore o peggiore di chi ho davanti.
Grazie dello spazio a disposizione, se qualcuno vuole rispondermi non può farmi che piacere.