armonia ha scritto:
… comunque io pensavo che fosse una specie di cammino a ritroso dove la personalità attraverso varie vite ed esperienze si eleva sempre più, fino a rendersi conto non solo intellettualmente ma anche, so se sia esatto il termine, emozionalmente di essere un essere di luce sempiterno, scintilla divina o intenzione esterna (quest’ultima se ho capito bene dal tuo discorso…). Questa dovrebbe essere la cosiddetta “illuminazione”.
Quanto è distante Zeland da tutto ciò?
Un caro saluto
Ciao armonia,
sottolineo che quelle che esprimo sono solo prospettive relative
Nel buddismo sono proprio l'ignoranza il desiderio e l'avversione che tengono attivo il motorino delle reincarnazioni (che possiamo considerare come un entrare ed uscire in personaggi nell'infinito spazio delle varianti), mantenendoci a sguazzare nel samsara.
In questa prospettiva ciscun personaggio che indossiamo ha comunque come radice la mente del Buddha (che non entra nello spazio delle varianti): è un personaggio illusorio ... l' Essere è già illuminato, ma sta giocando a perdersi nell'identificarsi con la proiezione, con quello che viene chiamato "mandala karmico" ossia corpo, mente e "vita quotidiana".
Il personaggio crede di dover evolvere per raggiungere uno stadio di sviluppo (nirvana) tale da accorgersi di ... ciò che in realtà è già la sua radice
Lo stato dell'illuminato è alquanto statico, se visto da una prospettiva comune, avendo risolto tutti i desideri, tutte le avversioni e dimorando, senza identificazione con/in personaggi proiettati, in una sorta di saggezza perenne.
Vadim può essere interpretato a vari livelli ... come specifica nella sua intervista: "Va notato che la conoscenza non è destinata a tutti. Non tutti sono pronti ad accettarla, dato che il Transurfing va oltre il modo ordinario di vedere il mondo.
Le persone possono sognare profondamente da sveglie, anche se non sono consapevoli di essere in quella condizione. E ‘un dato di fatto che solo coloro che sono in grado di svegliarsi possono percepire il Transurfing."
Vadim continua dicendo: " ..
il mondo è uno specchio duale illimitato, da un lato del quale vi è l’Universo, dall’altro lato vi è uno spazio metafisico di varianti – una struttura di di informazioni che memorizza scenari di tutti gli eventi possibili.
Il numero di varianti è infinito, simile a un insieme infinito di punti possibili su un piano di coordinate. Vi è una registrazione di tutti gli eventi passati, presenti e futuri, ed è dallo spazio delle varianti che i nostri sogni provengono, così come la chiaroveggenza, la conoscenza e la comprensione intuitiva.
In particolari condizioni dell’energia,
i pensieri possono materializzarsi in qualsiasi settore nello spazio delle varianti."
Cosa accade quando non ci crediamo + un personaggio particolare con una "sua" storia (prendersi in affitto) ? ... quando non dobbiamo + FARE x avere qualcosa che ci manca, x difendere qualcosa che crediamo ci appartenga, x essere qualcosa di diverso da ciò che siamo (e che non ci soddisfa
) ? I nostri personaggi, nei quali siamo normalmente identificati, sono tutti costruiti sulla mancanza e sull'insoddisfazione e tutto il loro (nostro) FARE è inteso a smorzare questo senso di .. delusione che ci portiamo appresso. Cosa accade quando smorziamo (non dare importanza) "quasi" tutti i pendoli ai quali diamo la nostra attenzione, la nostra energia, il nostro tempo d'azione ?
Intuisco il Transurferista come un consapevole "sognatore lucido" in quella che comunemente consideriamo la "vita quotidiana" ... ove TUTTO è possibile