MI SONO RITROVATA NELLA DIAPOSITIVA!!
Inviato: 16 lug 2012, 15:45
Sono qui con una piccola testimonianza, che però mi ha fatto riflettere profondamente sulle parole di Zeland che tante volte ho letto ma che non sempre ho la capicità di assimilare così profondamente come dovrei. Mi riferisco alla mia incapacità a volte di essere costante nel proiettare il piano della mia realtà nella variante scelta, per mancanza di risultati pratici, quando invece bisogna ricordare, essere consapevoli e abbandonarsi con la stessa certezza che si avrebbe andando in edicola, senza vincolarsi rigidamente a scadenze e scenari scritti esclusivamente dalla ragione. Mi riferisco in questo caso alla realizzazione concreta delle diapositive che è più lenta rispetto al "sogno lucido" perchè appunto la materia ha una viscosità molto più "pesante".
Sono andata anche a rileggere un mio post sul forum relativo al periodo legato a questa diapositiva, risalente a settembre 2010 (quasi due anni fa! tanto ci ha messo la diapositiva a realizzarsi!!).
Per farla breve, due anni fa ero legata ad un uomo con il quale ho mantenuto un rapporto di amicizia, ma che causa il suo lavoro in giro per il mondo e anche il tempo fisico che ci vuole per mettere le distanze con la sofferenza della fine di una relazione, sono stata anche parecchio tempo senza aver modo anche solo di sentire per telefono.
All'epoca della mia relazione (lui faceva lo skipper) ho proiettato parecchie volte e con grande convinzione la diapositiva in cui mi sono trovata letteralmente sabato sera. Descrivo la scena della diapositiva: io sono in barca a vela con lui, sono serena e felice. Con me tutti i miei amici più cari con cui faccio gruppo, con un bicchiere di spritz in mano, felice perchè stiamo per partire, vento fra i capelli, tramonto. Praticamente un film.
Passano due anni in cui la relazione finisce, non sento questa persona che molto raramente, lui vende la sua barca, e francamente l'ultimo dei miei pensieri è questa diapositiva praticamente dimenticata e a dire la verità alla luce di tutte le cose successe in questi due anni, praticamente qualcosa di inimmaginabile da realizzare sotto un milione di punti di vista.
Poi a maggio mi scrive che è tornato a Rimini, è stato assunto come skipper di una bellissima barca a vela che organizza piccole gite nei week end.
Ne parlo ad alcuni amici, che si dimostrano entusiasti di sperimentare un week in barca a vela, con cena e pernottamento in rada.
Per farla breve sabato sera con il vento nei capelli, serena e felice insieme ai miei amici ero con l'aperitivo in mano su una barca a vela timonata da lui che uscivo dal porto al tramonto.
In quel momento ho avuto il flash di una cosa già immaginata, già vissuta, ed è stato un vero fulmine chiarificatore e anche un piccolo benefico choch.
Perchè al di là di come la mia ragione voleva imbrigliare le cose due anni fa (chiaramente la diapositiva dell'epoca prevedeva anche che io e lui fossimo insieme, che partissimo per il giro del mondo ecc.ecc. tutte cose che sabato sera non erano sul piano vissuto), la mia anima aveva proiettato questa immagine vivida con l'intenzione che si realizzasse provando le sensazioni che ho vissuto.
Se poi penso analiticamente a tutte le coincidenze che si sono realizzate perchè questa cosa avvenisse (lui che ritorna, che ha una barca per fare questa cosa, i miei amici tutti liberi per accompagnarmi in questa iniziativa, ecc. ecc. ne potrei elencare veramente un sacco che avrebbero potuto impedire il realizzarsi della cosa) la vertigine nel toccare con mano cosa vuol dire la realizzazione sul piano delle varianti è ancora maggiore.
Spero di essere riuscita ad esprimere con le mie parole le tante sensazioni provate e la grande gioia e fiducia che questo piccolo miracolo hanno suscitato in me, e rafforzato ancor di più se possibile, la consapevolezza di quello che conoscere il Tr ha risvegliato a livello della mia coscienza.
Sono andata anche a rileggere un mio post sul forum relativo al periodo legato a questa diapositiva, risalente a settembre 2010 (quasi due anni fa! tanto ci ha messo la diapositiva a realizzarsi!!).
Per farla breve, due anni fa ero legata ad un uomo con il quale ho mantenuto un rapporto di amicizia, ma che causa il suo lavoro in giro per il mondo e anche il tempo fisico che ci vuole per mettere le distanze con la sofferenza della fine di una relazione, sono stata anche parecchio tempo senza aver modo anche solo di sentire per telefono.
All'epoca della mia relazione (lui faceva lo skipper) ho proiettato parecchie volte e con grande convinzione la diapositiva in cui mi sono trovata letteralmente sabato sera. Descrivo la scena della diapositiva: io sono in barca a vela con lui, sono serena e felice. Con me tutti i miei amici più cari con cui faccio gruppo, con un bicchiere di spritz in mano, felice perchè stiamo per partire, vento fra i capelli, tramonto. Praticamente un film.
Passano due anni in cui la relazione finisce, non sento questa persona che molto raramente, lui vende la sua barca, e francamente l'ultimo dei miei pensieri è questa diapositiva praticamente dimenticata e a dire la verità alla luce di tutte le cose successe in questi due anni, praticamente qualcosa di inimmaginabile da realizzare sotto un milione di punti di vista.
Poi a maggio mi scrive che è tornato a Rimini, è stato assunto come skipper di una bellissima barca a vela che organizza piccole gite nei week end.
Ne parlo ad alcuni amici, che si dimostrano entusiasti di sperimentare un week in barca a vela, con cena e pernottamento in rada.
Per farla breve sabato sera con il vento nei capelli, serena e felice insieme ai miei amici ero con l'aperitivo in mano su una barca a vela timonata da lui che uscivo dal porto al tramonto.
In quel momento ho avuto il flash di una cosa già immaginata, già vissuta, ed è stato un vero fulmine chiarificatore e anche un piccolo benefico choch.
Perchè al di là di come la mia ragione voleva imbrigliare le cose due anni fa (chiaramente la diapositiva dell'epoca prevedeva anche che io e lui fossimo insieme, che partissimo per il giro del mondo ecc.ecc. tutte cose che sabato sera non erano sul piano vissuto), la mia anima aveva proiettato questa immagine vivida con l'intenzione che si realizzasse provando le sensazioni che ho vissuto.
Se poi penso analiticamente a tutte le coincidenze che si sono realizzate perchè questa cosa avvenisse (lui che ritorna, che ha una barca per fare questa cosa, i miei amici tutti liberi per accompagnarmi in questa iniziativa, ecc. ecc. ne potrei elencare veramente un sacco che avrebbero potuto impedire il realizzarsi della cosa) la vertigine nel toccare con mano cosa vuol dire la realizzazione sul piano delle varianti è ancora maggiore.
Spero di essere riuscita ad esprimere con le mie parole le tante sensazioni provate e la grande gioia e fiducia che questo piccolo miracolo hanno suscitato in me, e rafforzato ancor di più se possibile, la consapevolezza di quello che conoscere il Tr ha risvegliato a livello della mia coscienza.