Ciao a tutti cari colleghi . Ho 28 anni ed ho scoperto il Transurfing circa 2 anni fa. Ho letto tutti i libri compreso l'ultimo uscito " Trunsurfing vivo", inoltre ne ho letto altri spaziando dall filosofia alla teologia, dalla quantica alla scienza in genere, dal popolare all'esoterismo, dalla storia alle fiabe, al fine di meglio apprendere e confrontare.
Inoltre ho applicato quasi alla lettera almeno dal punto di vista metafisico il Transurfing, nella vita di tutti i giorni, annotando anche qualche risultato, e di cose ne sono successe:
- Ho scoperto di avere un fine che prima non consideravo minimamente nei ranghi delle mie possibilità;
- Ho aperto una porta, che mi ha dato la possibilità di lasciare un posto statale, prendere un anno sabatico e incamminarmi verso il fine, in quanto per raggiungerlo devo realizzare alcuni anelli di transfert, senza comunque mancare di mezzi di sostentamento( nonostante non provengo da una famiglia ricca, anzi piena di debiti);
- Inoltre la porta che ho scelto, mi da anche la possibilità della seconda scelta nel caso di insuccesso con il fine, e cio' riguarda il miglioramento di status riguardo alla mia professione;
- molto male invece riguardo alla vita sentimentale e sessuale rispetto a prima;
Insomma in linea generale direte voi, sei a buon punto!!!
Ora pero' mi trovo in un periodo di crisi di consapevolezza in merito al Transurfing, e ho deciso di iscrivermi al forum in quanto di questi argomenti se ne puo' parlare solo con chi conosce il Transurfing, altrimenti non riesci proprio a comunicare.
In particolare mi sento quasi ad un bivio, e cioe' o consacrare me stesso definitivamente con il transurfing oppure mollare definitivamente. Una frase di Galileo Galilei dice: POTREBBESI ANCHE DARSI CHE VOI SIATE GIUNTI ALL'ULTIMO OSTACOLO; PROVAR E RIPROVAR QUESTO SENZA VANITA' SARA' IL CIMENTO.( ecco è proprio cosi' che mi sento, pero' cio' comporta impiegare molte energie, sono passati 2 anni e non ho ancora delle certezze, in fondo non e' successo niente di magico in quello che ho fatto, almeno credo, perchè penso che quello che ho fatto in merito a quanto scritto sopra, potrebbe farlo qualsiasi altro mio collega senza conoscere il Transurfing, ho avuto solo un po' di coraggio in piu'giudicanzo razionalmente.)
Dunque, andiamo al dunque tecnicamente,; Quello che mi passa per la testa ora è:
La morale di tutta questa storia è che all'unità dell'anima e della ragione si riece a ricreare la diapositiva che mettiamo davanti allo specchio dell'universo, attivando e materializzando così, lo scenario già presente nello spazio delle varianti, essendo così creatori della nostra vita e del nostro destino.
Per raggiungere tale unità la ragione dovrebbe avere una fede, consapevolezza, una credenza, chiamiamola come ci pare ma il succo è quello, incrollabile, attivando cosi' il vento dell'intenzione esterna; Qua mi chiedo: come facciamo ad assumere tale consapevolezza? dovremmo sperimentare; e come si fa a sperimentare se per sperimentare c'è bisogno di una fede incrollabile? Ne risulta che in realtà non possiamo sperimentare.
Pero mi sono chiesto: come fa a Zeland ad insegnarci a sperimentare?
Be lui fa riferimento che esempi di unità di anima e ragione si raggiungono per le cose negative, raramente per le cose positive. Così in questi 2 anni ho cercato questo tipo di conferme, e per l'amor de cielo, sia guardando la vita passata che nel mezzo del presente, mi sono impressionato. ( non elenco tutto, è troppo, spieghero' qualcosa in un altro post).
Il problema pero' sta nel fatto che ultimamente mi sto' rendendo conto che in realtà non tutto quello che succede mi dia l'impressione che l'artefice sia io; mi sto' rendendo conto che ci sono cose sia positive che negative, che accadono, e possono accadere a volte perchè te li sei chiamato all'unità dell'anima e della ragione, avendole magari anche visualizzate, altre invece accadono e basta e ti rendi conto che no le hai mai pensate. quindi come puo' essere questa una prova certa per acquisire consapevolezza? insomma ci sono cose che accadono perchè ci crediamo altre accadono e basta.Non sarà solo il fatto che siamo un po' suggestionati... o magari la voglia di conservare una speranza dentro di noi? A mio avviso ci dovrebbe essere una prova inconfutabile,ma ricercando tale prova sia nei libbri di Zeland che in quelli di altri, in diverse forme ti ritrovi la risposta: la prova non si iscrive nei limiti della ragione,oppure : il trucco e proprio questo, se davanti all'universo metti la diaposistiva del dubbio la realtà sarà il dubbio, viceversa se ci credi..
cioè in sostanza esiste quello in cui credi, e lo rirpoduci..
Pero' arrivati a questo punto il terremoto in Emilia è stato attivato dallo scenario proiettato dagli abitanti?
Quando mi sono rotto il ginocchio e ho dovuto interrompere la carriera calcistica, io non ci avevo mai minimamente pensato. Altre cose che ho pensato sono successe, altre no.. Insomma alla fin fine mi rendo conto per il momento che tutto e rimasto affidato al caso. Anche il mio fine si realizza bene, altrimenti ho la seconda scelta, ma questo puo' succedere anche senza conoscere il Transurfing, l'unica differenza che conoscendo il Transurfing non ti incazzi tanto e vivi meglio, risultando il tutto unicamente come una sorta di rassegnazione gioiosa e non depressiva nei riguardi della vita. Anche in questo caso la risposta dell'autore potrebbe essere: lei è troppo desideroso di raggiungere il fine e quindi crea potenziale superfluo! Am allora anche l'autore crea potenziale superfluo quando dice che con il Transurfing otteniamo i mezzi per ottenere il nostro posto al sole, perchè proprio lui dice che noi non siamo nessuno ne per chiedere ne per pretendere, si dobbiamo scegliere ma cio' presuppone che in forma diversa pretendiamo e chiediamo qualcosa di meglio dalla vita... sarà forse un modo gentile... e come la mettiamo, con alla nascita ha già dei deficit fisici? come la mettiamo con il fatto che ognuno ha un fine affine alla sua anima? non è questa una sosrta di destino? Come la mettiamo con un bambino che a 4 anni ha già una tecnica calcistica fenomenale e un altro no ? Destino! Ma con il transurfing non dovremmo essere noi a scegliere il destino? Insomma voi come la pensate, riuscite ad aiutarmi per superare questa crisi, che mi stà facendo mollare i RT che ho tanto amato in questi 2 anni? Ciao
Mi Presento ⇒ Dopo 2 anni di RT
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Re: Dopo 2 anni di RT
Ciao JimJoGuarsh
hai messo in evidenza che "il trucco e proprio questo, se davanti all'universo metti la diaposistiva del dubbio la realtà sarà il dubbio, viceversa se ci credi.. cioè in sostanza esiste quello in cui credi, e lo rirpoduci.."
Se lo scegliamo ci possiamo sottomettere ad un credo: è una delle tante varianti di gioco in cui possiamo scivolare
L'importante è di non prenderci troppo sul serio e restare con spirito gioioso su tutti i campi di gioco nei quali stiamo vivendo le nostre esperienze che chiamiamo vita
Quando decidiamo che non ce la facciamo più possiamo sempre prenderci un "10 minuti sabbatici", che ne dici
buon RT
renato
hai messo in evidenza che "il trucco e proprio questo, se davanti all'universo metti la diaposistiva del dubbio la realtà sarà il dubbio, viceversa se ci credi.. cioè in sostanza esiste quello in cui credi, e lo rirpoduci.."
Se lo scegliamo ci possiamo sottomettere ad un credo: è una delle tante varianti di gioco in cui possiamo scivolare
L'importante è di non prenderci troppo sul serio e restare con spirito gioioso su tutti i campi di gioco nei quali stiamo vivendo le nostre esperienze che chiamiamo vita
Quando decidiamo che non ce la facciamo più possiamo sempre prenderci un "10 minuti sabbatici", che ne dici
buon RT
renato
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Re: Dopo 2 anni di RT
Messaggio da JimJoGuarsh »
Senti Renato, per come gestisco i principi del transurfing riesco anche io a trovare una risposta convincente in linea generale, ad ogni domanda se proprio lo voglio in linea generale pero'!!!....riesco a trovare i 10 minuti e tanto altro relax ; questo pero', da quanto ho capito è un forum per migliorare la nostra consapevolezza riguardo al RT, così ti prego di rispondere dettagliatamente alle domande che ho fatto nell'argomento, se ne hai le capacità in termini di transurfing, se poi ci dobbiamo dire l'asino vola e basta anche se l'asino non vola mai, per essere felici e basta, questo è un altro discorso... ciao e scusa se il tono non ti piace .....
- renato
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Re: Dopo 2 anni di RT
Ciao JimJoGuarsh,JimJoGuarsh ha scritto:Senti Renato, per come gestisco i principi del transurfing riesco anche io a trovare una risposta convincente in linea generale, ad ogni domanda se proprio lo voglio in linea generale pero'!!!....riesco a trovare i 10 minuti e tanto altro relax ; questo pero', da quanto ho capito è un forum per migliorare la nostra consapevolezza riguardo al RT, così ti prego di rispondere dettagliatamente alle domande che ho fatto nell'argomento, se ne hai le capacità in termini di transurfing, se poi ci dobbiamo dire l'asino vola e basta anche se l'asino non vola mai, per essere felici e basta, questo è un altro discorso... ciao e scusa se il tono non ti piace .....
premetto che sono solo un moderatore in questo forum (pulisco le spam, avverto se qualcuno tende ad andare fuori tema) e come transurfer ho le mie idee al riguardo del RT (opinioni opinabili fin che si vuole ). Il tono che usi è una tua (confido libera) scelta e riguarda di fatto solo te e il modo che scegli per stare nella vita. Non c'è nulla di cui chiedere scusa:non giudico affatto il tuo modo di essere nel mondo.
RT mi ha portato a smettere di essere sempre razionale, a speculare, intellettivamente, su tutto e su tutti, a voler capire a tutti i costi sempre di più e sempre più approfonditamente ( a questo non c'è mai un fine e si rischia di smarrire la pace interiore), a voler tenere sempre tutto (mentalmente) sotto controllo.
Abbandonando il razionale si crea molto spazio e silenzio e ci si ritrova a vivere molto rilassati .. si ha un sacco di tempo in più e ci si accorge di molte più cose che accadono in e attorno a noi che prima, sopraffatti dal rumore che noi stessi stavamo creando, non sapevamo neanche che esistessero.
Durante le letture del RT alcuni spunti mi hanno portato a intuizioni interessanti. Le due principali riguardano lo specchio e il sogno. Mi sono reso conto che prima cercavo di capire con le parole, raccontandomi delle storie plausibili e dopo .. la comprensione avveniva, senza parole, attraverso l'esperienza stessa, attraverso l'essere semplicemente consapevole.
Realizzare che il mondo esterno è specchio del nostro mondo interiore può avvenire in due modalità: una intellettuale/razionale (dove resta comunque sempre una scissione, una divisione dettata da questa conoscenza incamerata come memoria) e una diretta di un sapere che è così perchè ne siamo intimamente consapevoli. Stessa cosa vale per il sogno.
Sinceramente non riesco a rispondere dettagliatamente alle tue domande, perchè non riesco più ad essere razionale come una certa modalità di approccio allo studio del RT richiederebbe Confido ci sia qualcuno in questo forum che ci possa provare.
Ti augura una buona vita e buon RT
renato
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Re: Dopo 2 anni di RT
Messaggio da JimJoGuarsh »
Ciao Renato; apprezzo la risposta, che afferma la mie conclusioni: Tali poteri non si possono constatare al 100% razionalmente, o meglio nei limiti della ragione.... lasciando quindi un dubbio a livello materiale... ed la pietra filosofale non è altro quindi una pietra che vedi ma che non riesci a raccogliere materialmente....
di sicuro non potro' smettere di praticare RT, perchè di evidenze ne ho avute ( e non vorrei sentirmi dire la stessa frase che disse Gesu' ai miracolati: non credete neanche a cio' che vedete con gli occhi);
Anzi ti diro' l'unico problema che non mi ha permesso di esprimere al max le mie potenzialità per ora riguardo al RT, è stato il fatto che ho avuto paura del negativo e non immagini nemmeno quali pendoli aggressivi ho affossato e sto' cercando di affossare.... Be che dire : invece di speriamo bene , dico : proiettiamo bene.
ciao...
di sicuro non potro' smettere di praticare RT, perchè di evidenze ne ho avute ( e non vorrei sentirmi dire la stessa frase che disse Gesu' ai miracolati: non credete neanche a cio' che vedete con gli occhi);
Anzi ti diro' l'unico problema che non mi ha permesso di esprimere al max le mie potenzialità per ora riguardo al RT, è stato il fatto che ho avuto paura del negativo e non immagini nemmeno quali pendoli aggressivi ho affossato e sto' cercando di affossare.... Be che dire : invece di speriamo bene , dico : proiettiamo bene.
ciao...
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Re: Dopo 2 anni di RT
Ciao JimJoGuarsh,JimJoGuarsh ha scritto:... non si possono constatare al 100% razionalmente, o meglio nei limiti della ragione.... lasciando quindi un dubbio a livello materiale... ed la pietra filosofale non è altro quindi una pietra che vedi ma che non riesci a raccogliere materialmente....
... l'unico problema che non mi ha permesso di esprimere al max le mie potenzialità per ora riguardo al RT, è stato il fatto che ho avuto paura del negativo e non immagini nemmeno quali pendoli aggressivi ho affossato e sto' cercando di affossare.... .dico : proiettiamo bene.
e se quella che chiamiamo ragione non fosse altro che uno dei tanti mezzi o strumenti che abbiamo a disposizione per esperire realtà nello spazio infinito delle varianti ?
La realtà che ciascuno di noi sta esperendo proprio ora è solo una tra le infinite possibili. E' reale, solo perchè noi crediamo fermamente che sia così. Vadim paragona la nostra esperienza in stato di veglia come ad un sogno (anche se noi crediamo per convenzione che sia qualcosa d'altro). Il transurfer ha da risvegliarsi nel e dal sogno della variante in cui si sta trastullando e comprendere (non razionalmente, che è solo un'infinitesima parte dell'insieme) che tutto quello che stiamo vivendo e sperimentando proprio adesso è un'espressione .. che stiamo sognando, una punta di un eisberg, che riflette il nostro mondo interiore (le nostre convinzioni, desideri, aspirazioni, paure, attaccamenti, antipatie, ecc.)
Il transurfer sposta la sua attenzione e consapevolezza all'interno, per così dire, e modificando questo lato assiste alla trasformazione di ciò che esperisce la fuori. La maggior parte degli esseri cerca di intervenire là fuori (moderni don chisciotte) ed è sempre impegnata nell'agire e nel tenere sotto controllo situazioni e persone con un grande dispendio di tempo ed energia.
Si tenga conto che dentro e là fuori non sono due cose separate, ma sono parte dell'unicità di cui siamo espressione (l'io che pensa in e queste modalità, che esperisce la realtà e che agisce ne è parte indissolubile)
buon RT
renato
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Re: Dopo 2 anni di RT
Ciao JimJoGuarsch,
vorrei provare a riflettere assieme a te senza pretese, in quanto alcuni dubbi hanno sfiorato anche me. Innanzi tutto però ti faccio i miei complimenti per i risultati conseguiti in due anni, l'aver affossato molti pendoli e tutto il resto. Dopo una vita passata in mezzo ai pendoli senza saperlo, l'abitudine alla consapevolezza è una bella conquista. Personalmente ogni tanto tendo a "dimenticare" e ho qualche "ricaduta", per così dire. La nostra mente razionale del resto è fatta così, si abitua a ripetere.
Personalmente credo che il fatto che ognuno di noi nasca con alcuni talenti (tipo il bambino che a 4 anni è già un piccolo fuoriclasse del calcio) è più una constatazione che un credo. Sembra un'ovvietà, ma invece ciò permette di concludere che deve esserci una ragione in questa distribuzione dei talenti. Come pure nel fatto che per alcuni sono chiari fin dalla più tenere età e per altri no.
Se ci pensi, Zeland lascia molto sullo sfondo lo scopo dell'Uomo, sia individuale che collettivo, lasciando supporre che tutto sommato ci sia uno scopo evolutivo ma senza, tuttavia, dire di più. Fin dal primo libro dichiara che l'oggetto del testo è la tecnica, che il resto o non è dato saperlo o comunque non interessa ai fini della tecnica del RT. Poi nel Transurfing Vivo, a un certo punto parla dell'illuminazione, del fatto che una persona che abbia raggiunto un livello supremo di consapevolezza, di unità anima+ragione, giunga a vedere contemporaneamente tutte le sue incarnazioni.
Ciononostante, nel rispondere a un lettore dice "se credi nel karma avrai il karma"...Dunque come la mettiamo?
Le mie conclusioni, personalissime, sono queste: L'uomo è qualcosa di più che una particella nel nulla, del resto perché mai questi Esseri Superiori avrebbero dovuto prendersi la briga di trasmettere a chicchessia il Transurfing, se no?
Deve quindi evolversi, diventare consapevole, superare i suoi limiti per uno scopo più alto (senza dire quale). Zeland trasmette le tecniche e i modi per farlo, questo è il suo compito, per il resto dice poco e nulla. Forse proprio perché ognuno deve decidere da sé usando non solo la ragione.
Nella vita ognuno di noi ha le proprie caratteristiche, i propri talenti, certe condizioni di partenza ma del resto la freile dell'anima è una particolarissima sfumatura diversa per ognuno. Per quanto mi riguarda il karma c'è, e si manifesta nelle condizioni contingenti, ma c'è nella misura in cui non acquisiamo consapevolezza. Più diventiamo consapevoli, più ci svincoliamo da questo ciclo. Un essere davvero evoluto non si reincarna più, ma va oltre il ciclo. Sotto un altro aspetto per un altro ciò potrebbe significare "vivere in Paradiso", poter avere/essere tutto ciò che si vuole, vincere l'inerzia della materia. Ma si tratta di un livello molto alto, che richiede un cammino continuo, una scelta continua.
Lo stesso Zeland dice di essere ancora in cammino.
In realtà non esiste un punto in cui si possa dire "ecco, sono arrivato" , ma si fanno scelte e si rinnovano ogni giorno. Forse, è la mia personale idea, se si raggiungesse una massa critica di individui consapevoli, l'Umanità farebbe un incredibile salto evolutivo. Questo ai fini del RT può essere tenuto presente se dà completezza al tutto. Per quanto mi riguarda, mi "torna".
vorrei provare a riflettere assieme a te senza pretese, in quanto alcuni dubbi hanno sfiorato anche me. Innanzi tutto però ti faccio i miei complimenti per i risultati conseguiti in due anni, l'aver affossato molti pendoli e tutto il resto. Dopo una vita passata in mezzo ai pendoli senza saperlo, l'abitudine alla consapevolezza è una bella conquista. Personalmente ogni tanto tendo a "dimenticare" e ho qualche "ricaduta", per così dire. La nostra mente razionale del resto è fatta così, si abitua a ripetere.
Personalmente credo che il fatto che ognuno di noi nasca con alcuni talenti (tipo il bambino che a 4 anni è già un piccolo fuoriclasse del calcio) è più una constatazione che un credo. Sembra un'ovvietà, ma invece ciò permette di concludere che deve esserci una ragione in questa distribuzione dei talenti. Come pure nel fatto che per alcuni sono chiari fin dalla più tenere età e per altri no.
Se ci pensi, Zeland lascia molto sullo sfondo lo scopo dell'Uomo, sia individuale che collettivo, lasciando supporre che tutto sommato ci sia uno scopo evolutivo ma senza, tuttavia, dire di più. Fin dal primo libro dichiara che l'oggetto del testo è la tecnica, che il resto o non è dato saperlo o comunque non interessa ai fini della tecnica del RT. Poi nel Transurfing Vivo, a un certo punto parla dell'illuminazione, del fatto che una persona che abbia raggiunto un livello supremo di consapevolezza, di unità anima+ragione, giunga a vedere contemporaneamente tutte le sue incarnazioni.
Ciononostante, nel rispondere a un lettore dice "se credi nel karma avrai il karma"...Dunque come la mettiamo?
Le mie conclusioni, personalissime, sono queste: L'uomo è qualcosa di più che una particella nel nulla, del resto perché mai questi Esseri Superiori avrebbero dovuto prendersi la briga di trasmettere a chicchessia il Transurfing, se no?
Deve quindi evolversi, diventare consapevole, superare i suoi limiti per uno scopo più alto (senza dire quale). Zeland trasmette le tecniche e i modi per farlo, questo è il suo compito, per il resto dice poco e nulla. Forse proprio perché ognuno deve decidere da sé usando non solo la ragione.
Nella vita ognuno di noi ha le proprie caratteristiche, i propri talenti, certe condizioni di partenza ma del resto la freile dell'anima è una particolarissima sfumatura diversa per ognuno. Per quanto mi riguarda il karma c'è, e si manifesta nelle condizioni contingenti, ma c'è nella misura in cui non acquisiamo consapevolezza. Più diventiamo consapevoli, più ci svincoliamo da questo ciclo. Un essere davvero evoluto non si reincarna più, ma va oltre il ciclo. Sotto un altro aspetto per un altro ciò potrebbe significare "vivere in Paradiso", poter avere/essere tutto ciò che si vuole, vincere l'inerzia della materia. Ma si tratta di un livello molto alto, che richiede un cammino continuo, una scelta continua.
Lo stesso Zeland dice di essere ancora in cammino.
In realtà non esiste un punto in cui si possa dire "ecco, sono arrivato" , ma si fanno scelte e si rinnovano ogni giorno. Forse, è la mia personale idea, se si raggiungesse una massa critica di individui consapevoli, l'Umanità farebbe un incredibile salto evolutivo. Questo ai fini del RT può essere tenuto presente se dà completezza al tutto. Per quanto mi riguarda, mi "torna".
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Re: Dopo 2 anni di RT
Il destino, inteso come qualcosa di predestinato non esiste. Esiste la legge di causa ed effetto. Ma questo ha un senso per le condizioni in cui si trova un individuo fin dalla nascita se si considerano le azioni fatte dall'individuo in vite precedenti che hanno determinato la sua condizione attuale, condizione che, se non desiderata, può essere cambiata tramite, per esempio, il transurfing.JimJoGuarsh ha scritto:Am allora anche l'autore crea potenziale superfluo quando dice che con il Transurfing otteniamo i mezzi per ottenere il nostro posto al sole, perchè proprio lui dice che noi non siamo nessuno ne per chiedere ne per pretendere, si dobbiamo scegliere ma cio' presuppone che in forma diversa pretendiamo e chiediamo qualcosa di meglio dalla vita... sarà forse un modo gentile... e come la mettiamo, con alla nascita ha già dei deficit fisici? come la mettiamo con il fatto che ognuno ha un fine affine alla sua anima? non è questa una sosrta di destino? Come la mettiamo con un bambino che a 4 anni ha già una tecnica calcistica fenomenale e un altro no ? Destino! Ma con il transurfing non dovremmo essere noi a scegliere il destino? Insomma voi come la pensate, riuscite ad aiutarmi per superare questa crisi, che mi stà facendo mollare i RT che ho tanto amato in questi 2 anni? Ciao
C'è solo un momento in cui esisti e quel momento è il tempo presente.
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Re: Dopo 2 anni di RT
Messaggio da JimJoGuarsh »
Ciao gente grazie d'aver risposto.. Da quanto vedo nelle risposte, non solo a me frullano in testa tante teorie al fine di comprendere quei dettagli del quale Zeland ci dice ( non ci è dato sapere); anche io ho pensato che la condizione di partenza alla nascita si rifà probabilmente alle vite precedenti, insomma una specie di SELEZIONE ENERGETICA; in tante dottrine infatti viene detto di fare sempre bene al fine di conquistare un posto in paradiso,, sia esso quello cattolico o altro.... questo messaggio lo troviamo spesso.... insomma il transurfing come sarebbe una tecnica per raggiungere livelli energetici più alti che saranno assecondati ancora meglio nelle prossime vite... fatto stà pero' che se uno nasce sfigato ( non che io sia sfigato, nel mio piccolo sto' bene, avrei pero' potuto essere più fortunato fin ad ora ) nella vita attuale senza la consapevolezza di una vita passata, ne di una futura si sentirà comunque sfigato .... e non capirà il senso ... Potrà mai essere che la vita sulla terra è il punto di partenza? potrebbe , in tal caso chi è affetto della sindrome di Down è sfigato perchè parte in svantaggio; se invece tale soggetto si è beccato la sindrome di Down alla nascità, per il semplice fatto che in una vita precedente non si è allineato bene ai parametri energetici, è uno sfigato lo stesso in quanto non potrà utilizzare il transurfing per migliorare....... INSOMMA GENTE PURTROPPO QUI NON CI E' DATO SAPERE, IL FATTO STESSO DI VOLER SAPERE CREA POTENZIALE SUPERFLUO.... PURTROPPO E' COSI'....
IL MIO INCRIPPO E PROPRIO QUI : QUANDO TI SENTI A UN PASSO CHE CON IL TRANSURFING PUOI PRENDERTI TUTTO QUELLO CHE VUOI, COME SE AVESSI SCOPERTO UNA FORMULA MAGICA,, NON RIESCI PIU' A FAR NIENTE,, POTENZIALE SUPERFLUO... CHE TI FA INCAZZARE... OLTRE A QUESTO MI FA INCAZZARE IL FATTO CHE A VOLTE NON SONO PRONTO AD AVERE: ES. LAVORI SULL'OBBIETTIVO CON I TRUCCHI DEL TRANSURFING, ECCO SEI LI PER PRENDERTI IL TUO GIOCATTOLO E NON HAI PIU' I COGLIONI PER FARLO TUO.... COME SI FA A RISOLVERE QUEST'ALTRO GUAIO....
UN ABBRACCIONE A TUTTI VOI...
IL MIO INCRIPPO E PROPRIO QUI : QUANDO TI SENTI A UN PASSO CHE CON IL TRANSURFING PUOI PRENDERTI TUTTO QUELLO CHE VUOI, COME SE AVESSI SCOPERTO UNA FORMULA MAGICA,, NON RIESCI PIU' A FAR NIENTE,, POTENZIALE SUPERFLUO... CHE TI FA INCAZZARE... OLTRE A QUESTO MI FA INCAZZARE IL FATTO CHE A VOLTE NON SONO PRONTO AD AVERE: ES. LAVORI SULL'OBBIETTIVO CON I TRUCCHI DEL TRANSURFING, ECCO SEI LI PER PRENDERTI IL TUO GIOCATTOLO E NON HAI PIU' I COGLIONI PER FARLO TUO.... COME SI FA A RISOLVERE QUEST'ALTRO GUAIO....
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Re: Dopo 2 anni di RT
Questo è un punto a cui ho pensato spesso, ben prima di imbattermi nel RT. Innanzi tutto: che senso avrebbe reincarnarsi se non si ricordano le vite precedenti? Come si può, partendo con delle brutte carte alla nascita, evolversi fino a "bruciare" del karma, e tornare a far fluire il proprio personale percorso evolutivo?JimJoGuarsh ha scritto: insomma il transurfing come sarebbe una tecnica per raggiungere livelli energetici più alti che saranno assecondati ancora meglio nelle prossime vite... fatto stà pero' che se uno nasce sfigato ( non che io sia sfigato, nel mio piccolo sto' bene, avrei pero' potuto essere più fortunato fin ad ora ) nella vita attuale senza la consapevolezza di una vita passata, ne di una futura si sentirà comunque sfigato .... e non capirà il senso ... Potrà mai essere che la vita sulla terra è il punto di partenza? potrebbe , in tal caso chi è affetto della sindrome di Down è sfigato perchè parte in svantaggio; se invece tale soggetto si è beccato la sindrome di Down alla nascità, per il semplice fatto che in una vita precedente non si è allineato bene ai parametri energetici, è uno sfigato lo stesso in quanto non potrà utilizzare il transurfing per migliorare...
Qui torna in ballo Zeland quando dice che alcune cose non possono essere conosciute completamente dal nostro punto di vista. La ragione non può spiegare tutto e la vita rimane in gran parte misteriosa.
Innanzi tutto non possiamo sapere quale sia il disegno completo di quella vita (per noi osservatori) sfortunata alla nascita: può darsi che il suo karma consista nell'insegnare qualcosa ai genitori, ad esempio, e che così facendo si evolva. Può darsi che quell'anima debba fare questa particolare esperienza prima di incarnarsi di nuovo. Non è dato saperlo con certezza, non avendo il quadro completo, possiamo fare solo ipotesi. Sicuramente, se ci siamo reincarnati noi, l'avrà fatto anche lei, quindi se non è in questo luogo e tempo, sicuramente altrove quell'anima tornerà con altre carte da giocare.
Riguardo alla memoria delle vite precedenti, più in generale, non è vero che la perdiamo completamente. Specie da bambini a volte abbiamo attitudini e reminescenze vivi che pian piano vengono soppiantati da nuove memorie. Probabilmente è anche una difesa non esserne totalmente consci. Prima di tutto perché se ricordassimo tutto non potremmo fare quella "tabula rasa" necessaria a scegliere liberi da condizionamenti. Poi alcune esperienze potrebbero essere fin scioccanti. Per alcune scuole di pensiero lo shock della nascita serve esattamente a questo: a cancellare i ricordi residui, a rendere forse più libero l'individuo. I ricordi rimangono però sottotraccia e possono guidarci ugualmente.
Tornando al Transurfing, però, non è detto che pensando a queste cose crei potenziale superfluo. Si può riflettere, se se ne sente l'esigenza, cercando di avere un atteggiamento distaccato. Quello che crea del potenziale è arrabbiarsi se le risposte non sono soddisfacenti o avere pretese verso entità superiori o verso il Destino.
Riguardo all'empasse del trovarsi a un passo dall'avere tutto senza ottenerlo ricordarti del fatto che per tua stessa ammissione hai usato felicemente il RT per due anni. Non c'è pertanto alcun ostacolo affinché tu possa continuare a usarlo serenamente se non forse una paura inconscia a essere felice. Che dici, potrebbe trattarsi di questo?
Ciao.
Il Trionfo dell'Uomo che Agisce
Libri di Arnold Ehret
Lo Spazio delle Varianti
Le Regole dello Specchio
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