Il Transurfing e le grandi problematiche mondiali.
Inviato: 26 lug 2011, 10:33
Buongiorno ed un abbraccio a tutti.
Dopo essere stato "catturato" dalla particolare visione di Zeland, ed essendo particolarmente sensibile alle problematiche che vessano il nostro pianeta, ho iniziato a chiedermi in che modo mi potesse essere utile il TS (transurfing) nell'affrontare queste senza essere "invischiato" nei "pendoli" che sono alla fonte di tali fenomeni aberranti globali.
Per fenomeni aberranti globali intendo quello scempio sistematico che stanno deturpando il nostro pianeta intero fino alla nostra singola vita: sistema economico-monetario, sistema politico, sistema informativo (disinformazione), tecnologia di solo consumo e non benefica, sistema sanitario globale, etcc... Effettivamente quantità enormi di carne a cuocere!
Perchè sollevo tale questione? Semplice. Il mio coinvolgimento "emotivo" per tali problematiche che, a dir il vero, sembrano di difficilissima risoluzione (ed io oserei dire di ostica individuazione popolare data la disinformazione sistematica) se non di lontano dipanamento, mi ha sempre causato un malessere che difficilmente riesco a gestire. Malessere che però si sta affievolento sensibilmente per mezzo dei miei sforzi nell'applicazione del TS (beneficio interiore). Ma mi sono accorto, e qui saranno utilissime le vostre opinioni, sento di incamminarmi in una sorta di "solipsismo". Che il rispetto dei criteri del TS mi siano utili per moderare la mia energia emotiva ed incanalarla in certo qual modo in un' ipotetica proattività inerente alle problematiche sucitate, non v'è alcun dubbio. Ma la domanda resta. in che modo è possibile partorire una "massa critica" di transurfers per operare un vero cambiamento di paradigma atto alla "estinzione" di così enormi e potenti pendoli?
Come potete evincere ho difficoltà nell'esplicare il mio disagio, per cui umilmente sono aperto ad ogni discussione.
Perdonatemi la superficialità dell'argomentazione ma confido nell'apertura di un ampio dialogo di approfondimento sull'argomento.
Sempre abbracciandovi ringrazio tutti coloro che mi leggono. Cip.
Dopo essere stato "catturato" dalla particolare visione di Zeland, ed essendo particolarmente sensibile alle problematiche che vessano il nostro pianeta, ho iniziato a chiedermi in che modo mi potesse essere utile il TS (transurfing) nell'affrontare queste senza essere "invischiato" nei "pendoli" che sono alla fonte di tali fenomeni aberranti globali.
Per fenomeni aberranti globali intendo quello scempio sistematico che stanno deturpando il nostro pianeta intero fino alla nostra singola vita: sistema economico-monetario, sistema politico, sistema informativo (disinformazione), tecnologia di solo consumo e non benefica, sistema sanitario globale, etcc... Effettivamente quantità enormi di carne a cuocere!
Perchè sollevo tale questione? Semplice. Il mio coinvolgimento "emotivo" per tali problematiche che, a dir il vero, sembrano di difficilissima risoluzione (ed io oserei dire di ostica individuazione popolare data la disinformazione sistematica) se non di lontano dipanamento, mi ha sempre causato un malessere che difficilmente riesco a gestire. Malessere che però si sta affievolento sensibilmente per mezzo dei miei sforzi nell'applicazione del TS (beneficio interiore). Ma mi sono accorto, e qui saranno utilissime le vostre opinioni, sento di incamminarmi in una sorta di "solipsismo". Che il rispetto dei criteri del TS mi siano utili per moderare la mia energia emotiva ed incanalarla in certo qual modo in un' ipotetica proattività inerente alle problematiche sucitate, non v'è alcun dubbio. Ma la domanda resta. in che modo è possibile partorire una "massa critica" di transurfers per operare un vero cambiamento di paradigma atto alla "estinzione" di così enormi e potenti pendoli?
Come potete evincere ho difficoltà nell'esplicare il mio disagio, per cui umilmente sono aperto ad ogni discussione.
Perdonatemi la superficialità dell'argomentazione ma confido nell'apertura di un ampio dialogo di approfondimento sull'argomento.
Sempre abbracciandovi ringrazio tutti coloro che mi leggono. Cip.
