Vera o apparente incongruenza nella teoria dei pendoli
Inviato: 10 ott 2011, 17:46
Salve a tutti
Leggendo il libro, ho trovato una chiave di interpretazione della realtà nuova ed interessante ed in grado di spiegare con semplicità il perchè di certe cose ed oltretutto molti concetti ricalcano quasi esattamente convinzioni che già avevo e questo libro ha contribuito a rafforzarle ed a collegarle con le nuove.
C'è una cosa che mi lascia ancora un po' di perplessità, ed è l'aspetto prettamente scentifico del libro, mi pare di riscontrare alcune inesattezze in merito al funzionamento del pendolo nella realtà fisica.
Leggo sul primo libro:"Il pendolo si nutre dell'energia dei suoi membri sostenitori e grazie a essa incrementa la propria frequenza di oscillazione." Ora per quel che ne so io se un pendolo più piccolo viene avvicinato ad un pendolo più grande, oppure a più pendoli che oscillano alla stessa frequenza ( es. negozio di pendoli), esso adeguerà la propria frequenza e progressivamente si metterà ad oscillare alla frequenza degli altri.E fin qui tutto ok, però NON cede la propria energia all'insieme degli altri pendoli, semplicemente si aggiunge al "coro", quindi è come se il pendolo somma di tutti i pendoli iniziale del gruppo diventasse più grande ma NON cambia la sua frequenza, non è che portando un nuovo pendolo in un negozio di pendoli, i pendoli già presenti alzino tutti insieme la loro frequenza di oscillazione, sarebbe paradossale che un piccolo pendolo portato a contatto con un gruppo oscillante ad una determinata frequenza cambiasse la frequenza di tutti, sarebbe come dire che il piccolo detta legge ed il grosso si adegua. Se qualcuno riesce a chiarirmi questo aspetto, e questa reale o apparente inesattezza gli e ne sarò grato.
Resta ben inteso che comunque ed in ogni caso ciò non inficia il discorso globale che comunque ritengo valido.
Grazie a tutti, ciao.
Leggendo il libro, ho trovato una chiave di interpretazione della realtà nuova ed interessante ed in grado di spiegare con semplicità il perchè di certe cose ed oltretutto molti concetti ricalcano quasi esattamente convinzioni che già avevo e questo libro ha contribuito a rafforzarle ed a collegarle con le nuove.
C'è una cosa che mi lascia ancora un po' di perplessità, ed è l'aspetto prettamente scentifico del libro, mi pare di riscontrare alcune inesattezze in merito al funzionamento del pendolo nella realtà fisica.
Leggo sul primo libro:"Il pendolo si nutre dell'energia dei suoi membri sostenitori e grazie a essa incrementa la propria frequenza di oscillazione." Ora per quel che ne so io se un pendolo più piccolo viene avvicinato ad un pendolo più grande, oppure a più pendoli che oscillano alla stessa frequenza ( es. negozio di pendoli), esso adeguerà la propria frequenza e progressivamente si metterà ad oscillare alla frequenza degli altri.E fin qui tutto ok, però NON cede la propria energia all'insieme degli altri pendoli, semplicemente si aggiunge al "coro", quindi è come se il pendolo somma di tutti i pendoli iniziale del gruppo diventasse più grande ma NON cambia la sua frequenza, non è che portando un nuovo pendolo in un negozio di pendoli, i pendoli già presenti alzino tutti insieme la loro frequenza di oscillazione, sarebbe paradossale che un piccolo pendolo portato a contatto con un gruppo oscillante ad una determinata frequenza cambiasse la frequenza di tutti, sarebbe come dire che il piccolo detta legge ed il grosso si adegua. Se qualcuno riesce a chiarirmi questo aspetto, e questa reale o apparente inesattezza gli e ne sarò grato.
Resta ben inteso che comunque ed in ogni caso ciò non inficia il discorso globale che comunque ritengo valido.
Grazie a tutti, ciao.