La sorpresa che non ti aspetti e ti mette in crisi
Inviato: 30 gen 2014, 10:33
Cari amici,
dopo aver avuto testimonianza pratica diretta del buon funzionamento del transurfing su tante cose, ho appena avuto un grosso problema inatteso che mi pone l'obbligo della revisione dell'intero percorso per capire come ha fatto a incasinarsi tutto. Apprezzerei da voi un'occhiata dal di fuori e qualche consiglio transurfico per uscirne alla grande .
Nel 2004 acquisto una casetta molto piccola ma bella e inizio una felice convivenza. Adoro questa vita e la mia casa, anche se è piccola e so che in futuro potrei doverla cambiare, ma ci sto bene, mi piace, si vedrà. Nel 2006 la pacchia finisce: una tipa compra l'appartamento sotto e nel ristrutturarlo fa abusi edilizi ai miei danni. Dopo inutili tentativi di farla ragionare devo citarla in causa, anche se controvoglia. Allora non avevo idea che esistesse il transurfing così ho commesso tutti i classici errori: senso d'importanza, complesso del senso di giustizia, paura di un sistema forte con i deboli e debole con i forti dovuta alla mia storia familiare, odio per la vicina. Ho fatto di tutto per nutrire il pendolo senza saperlo. Nonostante questo abbiamo conosciuto un avvocato corretto e in gamba, che non ci ha salassati e ha impostato la causa in modo ottimale. Poi ho iniziato a praticare il transurfing, circa a metà del percorso, e per un po' tutto è andato bene, le varie fasi sembravano volgersi tutte a nostro favore in modo schiacciante, tanto che a un certo punto stavano per farci un'offerta per finirla lì. L'offerta però alla fine non ce l'hanno fatta e la cosa è andata avanti, mentre noi (forti dei successi momentanei ci stavamo calando nel senso di vittoria, aspettandolo senza ansie come se dovessimo uscire a prendere un giornale). Insomma, tutto bene fino alla doccia fredda della sentenza di 1° grado, arrivata dopo tutti questi anni, che non solo non fa giustizia ma aggiunge la beffa al danno, cioè torto su tutta la linea e condanna a pagare le spese processuali. Ora, per farvi capire, tecnicamente non ci sono stati errori. Le violazioni della vicina erano gigantesche. Il giudice sembrava quasi darci ragione lì per lì, sul posto. Poi però ha scritto una sentenza che mi ha fatto anche pensare ad accordi sottobanco, che cita quasi le stesse frasi della controparte e ignora interi punti di diritto e persino norme del Codice tanto che il nostro avvocato ha detto che ci sarebbe da fare un appello grosso come una casa.
Ora, voi capite che ho vacillato nelle mie convinzioni e che ora non so che pesci prendere.
Ritenevo di aver corretto il tiro col transurfing, eravamo sereni, pensavamo di essere tranquilli nel non occupare neanche sottotraccia i ns pensieri e invece ora dobbiamo comunque decidere se farlo.
Sappiate che io vorrei ricorrere in appello, perché credo che per me sarebbe peggio accettare questa ingiustizia così com'è. D'altra parte non voglio farlo con un programma negativo installato in testa quindi ciò che desidero di più è governare la realtà fino a u esito a me favorevole.
Questo ha dato la spinta definitiva a cambiare casa prima possibile (anche se la causa potrebbe comunque andare avanti indipendentemente) Ci stavamo pensando da un po', anche perché negli anni, proprio a causa di questa nuova vicina, si erano prodotti problemi condominiali che hanno turbato la convivenza di tutti e problemi pratici indiretti dovuti a forzature fatte da lei. Proprio mentre tutti i problemi anche condominiali sembravano in fase di soluzione, è crollato tutto.
Dopo la botta, che è fresca, ci siamo messi subito al lavoro per cambiare casa. Almeno è un'occupazione gioiosa che guarda al futuro e smorza l'amarezza che proviamo. In questo momento proprio non riesco a viverla diversamente. Ascolterò tutti i vostri preziosi consigli con attenzione. Grazie fin da ora.
dopo aver avuto testimonianza pratica diretta del buon funzionamento del transurfing su tante cose, ho appena avuto un grosso problema inatteso che mi pone l'obbligo della revisione dell'intero percorso per capire come ha fatto a incasinarsi tutto. Apprezzerei da voi un'occhiata dal di fuori e qualche consiglio transurfico per uscirne alla grande .
Nel 2004 acquisto una casetta molto piccola ma bella e inizio una felice convivenza. Adoro questa vita e la mia casa, anche se è piccola e so che in futuro potrei doverla cambiare, ma ci sto bene, mi piace, si vedrà. Nel 2006 la pacchia finisce: una tipa compra l'appartamento sotto e nel ristrutturarlo fa abusi edilizi ai miei danni. Dopo inutili tentativi di farla ragionare devo citarla in causa, anche se controvoglia. Allora non avevo idea che esistesse il transurfing così ho commesso tutti i classici errori: senso d'importanza, complesso del senso di giustizia, paura di un sistema forte con i deboli e debole con i forti dovuta alla mia storia familiare, odio per la vicina. Ho fatto di tutto per nutrire il pendolo senza saperlo. Nonostante questo abbiamo conosciuto un avvocato corretto e in gamba, che non ci ha salassati e ha impostato la causa in modo ottimale. Poi ho iniziato a praticare il transurfing, circa a metà del percorso, e per un po' tutto è andato bene, le varie fasi sembravano volgersi tutte a nostro favore in modo schiacciante, tanto che a un certo punto stavano per farci un'offerta per finirla lì. L'offerta però alla fine non ce l'hanno fatta e la cosa è andata avanti, mentre noi (forti dei successi momentanei ci stavamo calando nel senso di vittoria, aspettandolo senza ansie come se dovessimo uscire a prendere un giornale). Insomma, tutto bene fino alla doccia fredda della sentenza di 1° grado, arrivata dopo tutti questi anni, che non solo non fa giustizia ma aggiunge la beffa al danno, cioè torto su tutta la linea e condanna a pagare le spese processuali. Ora, per farvi capire, tecnicamente non ci sono stati errori. Le violazioni della vicina erano gigantesche. Il giudice sembrava quasi darci ragione lì per lì, sul posto. Poi però ha scritto una sentenza che mi ha fatto anche pensare ad accordi sottobanco, che cita quasi le stesse frasi della controparte e ignora interi punti di diritto e persino norme del Codice tanto che il nostro avvocato ha detto che ci sarebbe da fare un appello grosso come una casa.
Ora, voi capite che ho vacillato nelle mie convinzioni e che ora non so che pesci prendere.
Ritenevo di aver corretto il tiro col transurfing, eravamo sereni, pensavamo di essere tranquilli nel non occupare neanche sottotraccia i ns pensieri e invece ora dobbiamo comunque decidere se farlo.
Sappiate che io vorrei ricorrere in appello, perché credo che per me sarebbe peggio accettare questa ingiustizia così com'è. D'altra parte non voglio farlo con un programma negativo installato in testa quindi ciò che desidero di più è governare la realtà fino a u esito a me favorevole.
Questo ha dato la spinta definitiva a cambiare casa prima possibile (anche se la causa potrebbe comunque andare avanti indipendentemente) Ci stavamo pensando da un po', anche perché negli anni, proprio a causa di questa nuova vicina, si erano prodotti problemi condominiali che hanno turbato la convivenza di tutti e problemi pratici indiretti dovuti a forzature fatte da lei. Proprio mentre tutti i problemi anche condominiali sembravano in fase di soluzione, è crollato tutto.
Dopo la botta, che è fresca, ci siamo messi subito al lavoro per cambiare casa. Almeno è un'occupazione gioiosa che guarda al futuro e smorza l'amarezza che proviamo. In questo momento proprio non riesco a viverla diversamente. Ascolterò tutti i vostri preziosi consigli con attenzione. Grazie fin da ora.