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Forum Transurfing Italia • Come l'approccia Zeland
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Come l'approccia Zeland

Inviato: 16 lug 2012, 19:57
da Fabio
La vita? Parlate di festa, di trasformare la vita in una festa, di "rilassarsi", di liberarsi dalle importanze, dai pendoli, di rinunciare all'importanza, a se stessi, di scegliere la variante giusta


MA SIETE SICURI CHE E' UN CAMMINO FACILE?

Re: Come l'approccia Zeland

Inviato: 17 lug 2012, 13:13
da Mitvisier
Fabio ha scritto:La vita? Parlate di festa, di trasformare la vita in una festa, di "rilassarsi", di liberarsi dalle importanze, dai pendoli, di rinunciare all'importanza, a se stessi, di scegliere la variante giusta


MA SIETE SICURI CHE E' UN CAMMINO FACILE?
Ciao:-)
Non è facile finché non ci si abitua a un nuovo modo di pensare, perché siamo stati abituati da sempre a pensare che non possa essere così. La nostra mente è abituata ad avere certe reazioni agli eventi e dobbiamo educarla ad averne altre per soppiantare le antiche abitudini (negative) con le nuove (e buone). Sono automatismi, entro una certa misura, che richiedono vigilanza. Poi anche vigilare dovrebbe diventare una buona abitudine e non essere più così faticosa come all'inizio.
Di sicuro non c'è niente di più convincente che riscontrare che qualcosa funziona, per aiutarsi in questo cammino. ;-)
Buona giornata.

Re: Come l'approccia Zeland

Inviato: 17 lug 2012, 14:27
da renato
Fabio ha scritto:La vita? Parlate di festa, di trasformare la vita in una festa, di "rilassarsi", di liberarsi dalle importanze, dai pendoli, di rinunciare all'importanza, a se stessi, di scegliere la variante giusta
MA SIETE SICURI CHE E' UN CAMMINO FACILE?
Ciao Fabio,
Facile / Difficile
in fin dei conti sono solo giudizi (o alibi) 8-)

C'è stato un tempo ove l'umanità (con i suoi scienziati) era fermamente convinta che nessun essere umano poteva sopravvivere a 8.000 metri senza ossigeno. Poi venne Rainold Messner che osò l'impossibile, rendendolo possibile ;)
Il primo essere umano ad arrivare a 8.000 metri senza ossigeno, il primo a scalare, sempre senza ossigeno, tutti gli 8.000 del pianeta. Facile ? Difficile ? Lui ha osato, non ha ascoltato le mode e le convinzioni degli altri. Lui ci credeva e credeva in se stesso. Adesso scalare un 8.000 senza ossigeno non fa più notizia.

Se RT ti attrae, ti fa sentire bene e sei entusiasta .. allora seguilo, ma se ti senti stressato, ansioso e lo consideri un ulteriore mucchietto di cose che devi fare (sperimentare) aspettando di vedere cosa succede ... prenditi una pausa di riflessione .. e lascialo da parte per un po

RT è prima riflessione ...

buon RT

renato

Re: Come l'approccia Zeland

Inviato: 18 lug 2012, 4:11
da Gatto66
Fabio ha scritto:La vita? Parlate di festa, di trasformare la vita in una festa, di "rilassarsi", di liberarsi dalle importanze, dai pendoli, di rinunciare all'importanza, a se stessi, di scegliere la variante giusta


MA SIETE SICURI CHE E' UN CAMMINO FACILE?
Facciamo un esempio....secondo te per una persona "credente" cioè molto religiosa...è possibile pensare di trasformare la vita in una festa?....E' possibile rinunciare ai pendoli?....E' possibile rinunciare all'importanza?
Facciamo finta che questa persona legge questo forum e si pone le domande....dopo qualche giorno si convince che sono tutte balle...che la vita non è facile e che per ottenere le cose ci vogliono i sacrifici...
Ma perchè questa persona potrebbe pensare queste cose...semplice, la persona in questione segue la sua religione in modo assiduo e tutto questo per lui diventa un "pendolo"....poi dà molta "importanza" a ciò che dicono i preti o la bibbia...e anche questo non va bene perchè da troppo potere ad altri...e meno a se stesso, poi sente parlare di sofferenza...di sacrifici...di peccato...di confessione...di colpa eccetera.
Ora caro Fabio secondo te una persona che vive cosi...può mai pensare di trasformare la sua vita..non dico in una festa...ma almeno in una vita "piacevole e degna di essere vissuta?"
L'esempio che ho fatto è per dire...che niente è facile o difficile...per la persona di cui parlavo è una cosa difficilissima...perchè la sua religione e il suo modo di vedere la vita...non comprendono la possibilità di avere le cose senza soffrire troppo ( va beh che io non sono religioso..e qui mi attirerò le ire dei fedeli...però se vai a vedere ciò che dice la bibbia e i preti....scoprirai che è tutto di una tristezza unica...basta vedere le processioni e ti renderai conto che è cosi)...

Conclusione: per una persona può essere facile..per un'altra difficile...per qualcun altro non esisterà ne facile e ne difficile...esisterà solo il suo OBIETTIVO PRECISO e cioè quello di ottenere ciò che vuole.
Il cammino non può mai essere uguale per tutti...( ah preciso che ovviamente non intendevo dire che tutte le persone religiose devono per forza avere un cammino tormentato...quello che ho fatto era solo un esempio ).
Quello che fa la differenza sei TU....io potrei dirti qualunque cosa in questo momento...ma ciò che vivo io non ti servirà perchè ciò che ti dico potresti anche non ritenerlo vero...ciò che per me è importante per te potrebbe non esserlo e viceversa. Il cammino...siamo noi a decidere come sarà....

Re: Come l'approccia Zeland

Inviato: 18 set 2012, 16:38
da raziel
Fabio ha scritto:La vita? Parlate di festa, di trasformare la vita in una festa, di "rilassarsi", di liberarsi dalle importanze, dai pendoli, di rinunciare all'importanza, a se stessi, di scegliere la variante giusta


MA SIETE SICURI CHE E' UN CAMMINO FACILE?
ciao Fabio,
prova a guardare un bambino di 7/8 mesi mentre tra una caduta e un'altra sta per sperimentare la bipedia...secondo te lui pensa che sia facile/difficile o altro?
Secondo me non lo pensa affatto,ma con i suoi mezzi interagisce con l'ambiente circostante e le persone che ha intorno ed elabora per il suo fine uno dei primi pensieri-forma mentre visualizza la realtà dall'alto così come la vede quando è in braccio...

Re: Come l'approccia Zeland

Inviato: 18 set 2012, 16:59
da Gatto66
raziel ha scritto: ciao Fabio,
prova a guardare un bambino di 7/8 mesi mentre tra una caduta e un'altra sta per sperimentare la bipedia...secondo te lui pensa che sia facile/difficile o altro?
Bisognerebbe tornare un pò bambini...proprio per questo motivo :) ...agire per i propri obiettivi e non stare a pensarci troppo ( ci riuscirò..non ci riuscirò...come devo fare...perchè è cosi dura la vita...eccetera ).
raziel ha scritto: ...Secondo me non lo pensa affatto,ma con i suoi mezzi interagisce con l'ambiente circostante e le persone che ha intorno ed elabora per il suo fine uno dei primi pensieri-forma mentre visualizza la realtà dall'alto così come la vede quando è in braccio...
Anche questo è vero...pensare troppo significa stare li a lambiccarsi il cervello per ore in cerca di soluzioni varie, riflettere va bene...ma soffermarsi troppo su dei pensieri fissi non porta buoni risultati.