Forum Transurfing Italia

simpatico il suggerimento contenuto ne lo spazio delle varianti:

non fatevi troppi problemi dei vostri difetti, in realtà le persone sono preoccupate soprattutto di loro stessi e non danno molta importanza ai vostri meriti/difetti

esatto però c'è un certo tipo di persone che gravita attorno alla vita degli altri.

quel genere di persone che indaga su di te
ti chiede che fai che non fai
che vuole sapere di tutto...

come si fa a far sfumare l'invadenza di questo genere di persone che mette la lente di ingrandimento su di te?

adry74 ha scritto:....c'è un certo tipo di persone che gravita attorno alla vita degli altri.

quel genere di persone che indaga su di te
ti chiede che fai che non fai
che vuole sapere di tutto...

come si fa a far sfumare l'invadenza di questo genere di persone che mette la lente di ingrandimento su di te?

Ciao, alcune parole le ho sottolineate in blu, prova a leggere solamente quelle e capirai subito come sistemare la questione. Hai letto solo le parole in blu?....Per quanto mi riguarda io la vedo in questo modo ( lo dico per esperienza personale )...a volte non conviene rinfacciare in modo brusco a queste persone che devono farsi i fatti loro...perchè ti più ti arrabbi e meno risolvi, ho potuto constatare invece che serve innanzitutto un atteggiamento di "indifferenza" e quindi non devi dare peso alle loro intromissioni, se tu non gli dai troppa importanza...a queste persone comincerà a mancare lo stimolo per impiccciarsi dei fatti tuoi...e piano piano ti lasceranno stare. Se proprio sono insistenti e ti trovi spesso a contatto con loro e quindi sei costretto ad ascoltarli..cerca di deviare il discorso su altre cose, se continuano ad insistere e non si accontentano inventa qualunque cosa ( tipo che devi fare una telefonata urgente o altro ), insomma li devi spiazzare, qualunque cosa va bene per DEVIARLI dalle loro intromissioni, soprattutto devi mantenere la calma, se sei nervoso se ne accorgono e a volte alcuni addirittura su questo fatto si divertono ( come i bambini a scuola ) e calcano la mano.

ti ringrazio per le indicazioni che condivido e faccio mie.

torno a chiedere:
c'è un punto della sua opera in cui Zeland affronta in particolare questo aspetto:

quando cioè le persone insistono a circondare di attenzioni - a metà tra il consiglio non richiesto e l'indagine preliminare - gli altri?

grazie

adry74 ha scritto:....torno a chiedere: c'è un punto della sua opera in cui Zeland affronta in particolare questo aspetto:
quando cioè le persone insistono a circondare di attenzioni - a metà tra il consiglio non richiesto e l'indagine preliminare - gli altri?..

Ciao adry74,
considera che Vadim non si pone come un depositario di verità e tutti i suoi scritti sono intesi a far si che il transurfer sperimenti da se gli spunti presenti nelle sue opere. Se entri nella prospettiva del RT riesci ad elaborare in modo autonomo quanto ti può servire per gestire quella che chiamiamo realtà.

Per quanto mi riguarda sono rimasto molto colpito ed affascinato dalle prospettive di sogno e di specchio. Se entri nella prospettiva dello specchio, ti puoi rendere conto da te di come sia il tuo atteggiamento, i tuoi giudizi, ecc. che rendono reale la situazione nella quale sei coinvolto (è sempre una piacevole sorpresa scoprire tutto questo potere che esercitiamo -ma attenzione: se non lo gestisci lo subisci)

Rifletti con calma, e prenditi tutto il tempo, sullo "Strato del mondo" ... La realtà, nella quale la maggioranza di noi si è persa, è solo il riflesso, in uno specchio di immani proporzioni, del RT che è la parte metafisica, il lato invisibile che porta in manifestazione ciò di cui facciamo esperienza con i nostri sensi e con la nostra mente.

Rileggiti anche "La cessazione della battaglia" da pag. 111 di "Avanti nel Passato e "I fini altrui" da pag. 177 di "Il Fruscio delle Stelle del Mattino"

buon RT

renato

grazie per le indicazioni leggerò

quando si scopre un nuovo autore interessante in effetti si è interessati soprattutto a cogliere il suo pensiero.

adry74 ha scritto:..quando si scopre un nuovo autore interessante in effetti si è interessati soprattutto a cogliere il suo pensiero.

Ciao adry74,
il rischio con Vadim è che quel "cogliere il suo pensiero" resti un mero esercizio intellettuale, una comprensione semantica che aggiunge forme pensiero e schemi e significati nel grande serbatoio della nostra (già capiente) memoria.

RT è esperienziale ! .. ma non tutti sono disposti a salpare le ancore dal loro porto che considerano sicuro

Buon RT

renato

in effetti dopo le sciagure del marxismo-leninismo non è proprio il caso di passare al vadimismo-zelandismo

(mi rendo conto che questa battuta scritta a Mosca o a San Pietroburgo avrebbe avuto più efficacia )

adry74 ha scritto:in effetti dopo le sciagure del marxismo-leninismo non è proprio il caso di passare al vadimismo-zelandismo

(mi rendo conto che questa battuta scritta a Mosca o a San Pietroburgo avrebbe avuto più efficacia )

Ciao adry74,
RT non è un credo o un'ideologia (almeno per quanto mi riguarda) ma ho trovato spunti interessanti di riflessione, e di cambiamento, adatti a questo periodo storico

buon RT

renato

condivido questa tua impostazione in effetti essa coincide con l'esperienza che ho fatto io

ho letto i tre libri la prima volta e all'inizio mi sono sembrati un po cerebrali. c'erano una serie di termini nuovi che in un certo senso mi confondevano le idee.

poi col passare del tempo mi sono accorto della grande utilità pratica nella vita di tutti i giorni.

da qualche tempo ho scoperto l'Eufeeling di Kinslow che effettivamente mi sembra che colga un punto ancora più profondo di quelli colti da Zeland

e mi pare che seguendo l'orientamento di base dell'Eufeeling e le indicazioni di Zeland molte cose nella esistenza si stiano smuovendo in maniera molto positiva, molto più simpatica

adry74 ha scritto:... da qualche tempo ho scoperto ... che effettivamente mi sembra che colga un punto ancora più profondo di quelli colti da Zeland..

Ciao adry74,
in questo forum ci siamo dati la regola di trattare solo di RT come riportato nei tre libri di Vadim Zeland pubblicati in lingua italiana. Mi permetto di esprimere, al riguardo, alcune considerazioni.

Quello che ho notato, seguendo puntualmente questo forum e leggendo quello che si pubblica in rete al riguardo è che nel leggere e studiare il RT restiamo, nostro malgrado, legati all'universo del nostro condizionamento: quel nostro sapere-acquisito (che è memoria, che è passato !).

Questa matrice che NOI stessi ci siamo costruiti nel tempo e che crediamo rappresenti l'universo nel quale viviamo (l'idea di chi siamo ce la siamo pure costruita nel tempo assieme a quella del mondo "la fuori" e rappresenta quel senso di "io sono" che ha l'illusione di inter-agire nella rappresentazione del surrogato di questa matrice/mondo).

Fermare la matrice/rappresentazione del mondo E non identificarsi più con l'agente (con colui che "fa") .. cosa resta ? Quali infinite possibilità si aprono ? Comprendere, realizzare questa sottile e profonda verità ci pone nel mondo in una modalità prima inimmaginabile. E' questo,in essenza, il (profondo) messaggio di Vadim (per quanto mi riguarda).

Mentre però crediamo di esprimerci ancora nella (da noi) costruita matrice/mondo ecco arrivare a noi idee nuove (tramite libri, articoli, interviste, ecc.) che ..... aggiungiamo al nostro serbatoio/memoria, ma solo dopo esserci dati il permesso di considerarli utili .. al nostro (possibile) fare Questa modalità di "aggiungere" può continuare sempre, apparentemente senza fine

Buon RT

renato