La perfezione
Inviato: 21 feb 2012, 22:19
Dal libro "Lo spazio delle varianti" riporto una parte del testo relativo all'argomento della "perfezione", su questa cosa mi piacerebbe avere diversi pareri dagli utenti del sito.
Nell'aspirazione a fare tutto bene non c ' è niente di male. Ma se a ciò si attribuisce una importanza eccessiva, ecco apparire le forze equilibratrici che cercheranno di rovinare tutto. Per di più si aggiunge una retroazione (feedback) e la persona si fissa ancora di più. Vuole la perfezione e ottiene il contrario, cerca disperatamente di correggere la situazione e viene fuori ancora peggio. Alla fine la sua aspirazione alla perfezione diventa un'abitudine che rischia di degenerare in mania. L'esistenza si trasforma in una lotta continua, e ciò finisce automaticamente per avvelenare la vita di chi gli sta intorno, giacché l'idealista non è esigente solo con se stesso ma anche con gli altri. Di qui l'intolleranza alle abitudini e ai gusti altrui, cosa che spesso serve da pretesto per liti banali, destinate a volte a tramutarsi in forti conflitti.
Dall'esterno è ben evidente l'assurdità dei tentativi di raggiungere ovunque la perfezione, tiranneggiando per giunta gli altri.
Allora avete letto il testo...sono sicuro che avete assistito almeno qualche volta nella vostra vita a situazioni come quella descritta. Il volere una "perfezione eccessiva" non solo non è possibile umanamente...ma è anche dannoso per la propria persona ( e a volte anche per altri che si ritrovano vittime di una "perfezione imposta" ). Una ragazza che conosco era tartassata dai genitori che erano dei tipi un pò "perfettini"...cioè delle persone che basavano la propria vita su una specie di "programmazione"....tipo..."bisogna fare in questo modo"..."bisogna andare sempre li perchè si sta bene"..."devi salutare i parenti"...."devi conoscere quella persona perchè ti può servire"...eccetera eccetera.
Ovviamente da questa specie di perfezione ( che poi non lo era affatto...perchè la perfezione non esiste ) si passava direttamente alla "noia" e ad altri problemi collegati. Come è andata a finire direte voi...male perchè con la loro ostinazione a voler far diventare la figlia una loro fotocopia...non solo non hanno ottenuto buoni risultati...ma hanno rovinato l'esistenza alla figlia che ora è quasi depressa.
Non si può "pretendere" di essere perfetti...come non si può pretendere di imporre delle cose ad altre persone pensando di "fare il loro bene"...
Nell'aspirazione a fare tutto bene non c ' è niente di male. Ma se a ciò si attribuisce una importanza eccessiva, ecco apparire le forze equilibratrici che cercheranno di rovinare tutto. Per di più si aggiunge una retroazione (feedback) e la persona si fissa ancora di più. Vuole la perfezione e ottiene il contrario, cerca disperatamente di correggere la situazione e viene fuori ancora peggio. Alla fine la sua aspirazione alla perfezione diventa un'abitudine che rischia di degenerare in mania. L'esistenza si trasforma in una lotta continua, e ciò finisce automaticamente per avvelenare la vita di chi gli sta intorno, giacché l'idealista non è esigente solo con se stesso ma anche con gli altri. Di qui l'intolleranza alle abitudini e ai gusti altrui, cosa che spesso serve da pretesto per liti banali, destinate a volte a tramutarsi in forti conflitti.
Dall'esterno è ben evidente l'assurdità dei tentativi di raggiungere ovunque la perfezione, tiranneggiando per giunta gli altri.
Allora avete letto il testo...sono sicuro che avete assistito almeno qualche volta nella vostra vita a situazioni come quella descritta. Il volere una "perfezione eccessiva" non solo non è possibile umanamente...ma è anche dannoso per la propria persona ( e a volte anche per altri che si ritrovano vittime di una "perfezione imposta" ). Una ragazza che conosco era tartassata dai genitori che erano dei tipi un pò "perfettini"...cioè delle persone che basavano la propria vita su una specie di "programmazione"....tipo..."bisogna fare in questo modo"..."bisogna andare sempre li perchè si sta bene"..."devi salutare i parenti"...."devi conoscere quella persona perchè ti può servire"...eccetera eccetera.
Ovviamente da questa specie di perfezione ( che poi non lo era affatto...perchè la perfezione non esiste ) si passava direttamente alla "noia" e ad altri problemi collegati. Come è andata a finire direte voi...male perchè con la loro ostinazione a voler far diventare la figlia una loro fotocopia...non solo non hanno ottenuto buoni risultati...ma hanno rovinato l'esistenza alla figlia che ora è quasi depressa.
Non si può "pretendere" di essere perfetti...come non si può pretendere di imporre delle cose ad altre persone pensando di "fare il loro bene"...