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Forum Transurfing Italia • sul volume due
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sul volume due

Inviato: 3 nov 2011, 14:20
da amethist
ciao a tutti sto rileggendo i libri ,ed ho scoperto sul secondo volume che zeland scrive che il nostro ruolo e quello del guardiano.quindi che vuol dire che, io devo stare sempre all'erta è, mai abbassare la guardia?
se il guardiano non deve mai dormire vuol dire che se noi lo siamo non abbiamo un attimo di pace,ma se facciamo i guardiami come facciamo a sentire il fruscio delle stelle del mattino?
insomma,se sono attento a fare il guardiano non posso essere attento al fruscio.mi sembra un pò un controsenso.Oppure si può fare tutteddue le cose e godersi la vita?
grazie

Re: sul volume due

Inviato: 3 nov 2011, 15:21
da mammafra
anch'io l'ho letto e meditato, e secondo la mia visione penso che non voglia dirci altro che farci capire di essere consapevoli. Consapevoli delle nostre azioni ma soprattutto dei nostri pensieri perche sono quelli che decidono in quale variante vogliamo camminare..pace

Re: sul volume due

Inviato: 5 nov 2011, 10:12
da armonia
[quote="amethist"]ciao a tutti sto rileggendo i libri ,ed ho scoperto sul secondo volume che zeland scrive che il nostro ruolo e quello del guardiano.quindi che vuol dire che, io devo stare sempre all'erta è, mai abbassare la guardia?
se il guardiano non deve mai dormire vuol dire che se noi lo siamo non abbiamo un attimo di pace,ma se facciamo i guardiami come facciamo a sentire il fruscio delle stelle del mattino?
insomma,se sono attento a fare il guardiano non posso essere attento al fruscio.mi sembra un pò un controsenso.Oppure si può fare tutteddue le cose e godersi la vita?
grazie[/quote]



Zeland spiega meglio il ruolo del guardiano quando parla dello spettatore/attore, se tu sei attore della tua vita ma non ti lasci travolgere completamente da questa immedesimazione, e quindi sei nel contempo anche spettatore della tua vita, puoi riuscire a vivere una data situazione o emozione e nel contempo vederti viverla dal di fuori, come se tu ti rendessi conto che stai recitando una parte in questa vita, come se fosse un gioco.
Essere dentro di sè e nello stesso tempo fuori come osservatore, ti dà l'esperienza del momento presente, dell'adesso. Il futuro deve ancora venire e il passato è già accaduto e non può essere mutato, quindi in entrambi i casi è terreno privilegiato della mente che spazia su ciò che potrebbe essere o diventare, con tutte le varianti e i timori del caso, oppure sul rammarico di ciò che è stato, che mantiene emozioni spesso negative e non è mutabile.
Solo l'essere presenti nell'adesso, nel momento presente, lascia fuori dalla porta la mente col suo turbinio di pensieri e ti dà un sereno distacco, privo di pensieri, in cui sia pure per pochi attimi all'inizio, vedi te stesso vivere. L'abitudine man mano a questa osservazione statica e pacata, ti fa entrare in uno stato di consapevolezza in cui il tuo intuito afferra meglio ciò che sta al di là del vocìo della mente e quindi ti rende più sensibile a questo fruscìo. Il fruscìo non puoi sentirlo con la mente, perchè non gli appartiene, anzi si potrebbe anche dire che più togli le frequenze di disturbo dei pensieri e più afferri il fruscìo, meno cerchi di sentire con le orecchie e più "senti" in un etere ripulito.
Io al posto tuo non cercherei a tutti i costi di sentire quel fruscìo, ma piuttosto di lasciar accadere le cose al momento giusto, che verrà quando verrà, nel frattempo se vuoi esercitati ad essere spettatore/attore, perchè già così dopo un po' senti una pace interiore e un sereno distacco che poi apre la porta al resto. ;)
Un caro saluto
Armonia

Re: sul volume due

Inviato: 7 nov 2011, 11:17
da amethist
grazie dell'aiuto è delle spiegazioni è sempre un piacere su questo sito.
beh la cosa non è semplice ma ci provo .grazie