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Forum Transurfing Italia • Dubbio su frase di Vadim
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Dubbio su frase di Vadim

Inviato: 31 mar 2011, 0:03
da Francesco
Ciao ragazzi,
nel secondo volume "il fruscio delle stelle del mattino", Vadim riporta la seguente frase:

"Non dovete inserire nella diapositiva del fine nessuno scenario di raggiungimento del fine, solo l'immagine definitiva, quella del fine raggiunto".

A questo proposito mi sorge un dubbio. Che differenza c'è fra lo scenario di raggiungimento del fine e l'immagine di fine raggiunto? Forse intende dire qualcosa come "Non visualizzate il momento esatto in cui vi confermano star, ma visualizzatevi già star" ? Oppure ho frainteso nuovamente?

In ultima analisi, mi sono soffermato su un punto in particolare, quello cioè del terzo volume "Avanti nel passato", in cui Vadim scrive: "Non si può ridurre il Transurfing a una tecnica di esecuzione di una serie di procedimenti. Non si tratta di una tecnica, ma della consapevolezza della propria libertà interiore e della percezione di sé come padrone dello strato del proprio mondo. Quando perverrete a questa sensazione, tutto andrà avanti da solo, senza bisogno di alcuna tecnica."

Questo mi ha dato modo di riflettere particolarmente. Vadim ci spinge a "studiare" il Transurfing, per poi accantonare la teoria al fine di poterlo sfruttare applicando l'unica regola "vivi senza sforzo, lasciandoti trasportare con consapevolezza".
Giusto, secondo voi?

Re: Dubbio su frase di Vadim

Inviato: 1 apr 2011, 13:38
da renato
Francesco ha scritto:"Non dovete inserire nella diapositiva del fine nessuno scenario di raggiungimento del fine, solo l'immagine definitiva, quella del fine raggiunto".... Che differenza c'è fra lo scenario di raggiungimento del fine e l'immagine di fine raggiunto? ... mi sono soffermato su un punto in particolare, quello cioè del terzo volume "Avanti nel passato", in cui Vadim scrive: "Non si può ridurre il Transurfing a una tecnica di esecuzione di una serie di procedimenti. Non si tratta di una tecnica, ma della consapevolezza della propria libertà interiore e della percezione di sé come padrone dello strato del proprio mondo. Quando perverrete a questa sensazione, tutto andrà avanti da solo, senza bisogno di alcuna tecnica.".... Vadim ci spinge a "studiare" il Transurfing, per poi accantonare la teoria al fine di poterlo sfruttare applicando l'unica regola "vivi senza sforzo, lasciandoti trasportare con consapevolezza". Giusto, secondo voi?
Ciao Francesco,
lo scenario di raggiungimento del fine è composto da tutte le attività e le possibili varianti che ti immagini di dover fare per raggiungere quel fine (di solito ci si sofferma su tutto ciò che ci manca o di cui avremmo bisogno per) ..
Vadim consiglia di vivere e sentire con tutti i sensi la diapositiva del fine già raggiunto (immergendoci in essa) percependo tutte le emozioni ed i sentimenti (di piacere e felicità ...) ad essa associati. Attenzione all'esempio di voler diventare una star ... 8-)

comunque il RT alla fine è proprio riassunto in quella frase: Non si tratta di una tecnica, ma della consapevolezza della propria libertà interiore e della percezione di sé come padrone dello strato del proprio mondo. Quando perverrete a questa sensazione, tutto andrà avanti da solo, senza bisogno di alcuna tecnica.
Lo studio del RT serve a disintossicarsi da tutti i pendoli, comprendere che non ci servono tecniche, ma essere nel nostro mondo (che ci siamo creati solo noi) con una consapevolezza pura ;)

buon transurfing

renato