Il Transurfing per lo studio (aiuto)
Inviato: 29 gen 2011, 20:07
Ciao, ho finito di leggere da una settimana circa il primo volume e sono subito passato al secondo, infatti ora mi trovo all'inizio del terzo capitolo.
Io sono uno studente universitario ormai da diversi anni e sempre per vari problemi mi sono ritrovato ad affrontare questa università come una sofferenza nonostante mi sarebbe sempre piaciuto ottenere la laurea, non tanto per avere il pezzo di carta in mano, ma perché nel ramo che ho scelto c'è la mia passione e il mio "futuro".
Nel primo volume RT ho trovato molte cose che avevo in un certo senso percepito da diversi anni, ovvero i pendoli. Io francamente non gli ho mai dato un nome e forse perché nemmeno avevano per me una vera definizione, ma erano soltanto persone o cose (come la tv/politica ecc..) che ti facevano una mezza ipnosi per "succhiarti" l'energia. Grazie al primo volume ho potuto avere un'idea più chiara e così anche un'ottima spiegazione riguardo l'importanza.
Io vorrei mettere in pratica il transurfing per lo studio poiché ancor oggi trovo grosse difficoltà, non più di tanto nello studio, ma negli esami. Praticamente riesco a studiare bene, comprendo benissimo o in un modo sufficiente la materia, quello che serve per affrontare senza paura ogni esercizio, eppure ancora perdo.
Da un certo punto di vista sono riuscito solo in parte a mettere in pratica qualcosa, ma credo che non lo faccio bene. Per questo vi chiedo un consiglio e ve lo chiedo scrivendovi alcune premesse riguardo la mia situazione in modo tale da poterla inquadrare in un certo modo:
A 23 anni dovetti smettere di lavorare per un problema fisico (risolto dopo 1 anno, a 24 anni), così mi inserii nel campo universitario anche per puntare ad un lavoro più sicuro e la realizzazione di una mia passione, l'informatica (oramai devo dire che è in secondo piano, però in fin dei conti la passione che viene prima di questa non può essere calcolata come lavoro!).
Dai 24 ai 25 anni sono stato alla prima università e lì purtroppo non mi sono trovato bene, ma pieno di paure/astio da parte dei professori e poca amichevolezza(non sincera diciamo). Insomma mi sono sentito braccato. Nonostante ciò riuscì a superare 4 materie, ma poi decisi di spostarmi su una seconda università.
Nella seconda università (dai 25 ai 27 anni) un lato mi sono sentito più accolto forse perché c'erano studenti che avevano la mia età e che anche loro avevano difficoltà, quindi non mi sono sentito l'univo "rimbambito". Purtroppo però il corso lì era mal organizzato, poi con tutti i problemi nelle scuole (con le nuove leggi ecc...) il corso era diventato mezzo morto. In quei due anni sono riuscito a superare solamente 3 materie, i professori erano troppo severi, si passava da promozioni 4 su 100 studenti, insomma una cosa poco incoraggiante...
Nell'estate scorsa (agosto 2010, verso la fine dei 27 anni) ero tentato nel mollare tutto e riprendere a lavorare da qualche parte...ma la mia ragazza mi ha suggerito di trovarmi un'università privata..non tanto per dire "lì paghi e passi tutti gli esami" (perché non è così e dopo si capirà..), ma perché bene o male sono università più serie e come organizzazione non c'è partita rispetto a quelle pubbliche (purtroppo).
Ora ho 28 anni (compiuti da un paio di mesi), da ottobre 2010 sto proseguendo i miei studi in un'università privata. Le argomentazioni sono spiegate bene, molto comprensibili e riesco a trovare il tempo giusto per studiare.
Come detto prima, le università private non regalano gli esami e la dimostrazione l'ho avuta da pochi giorni...ho fatto due esami, uno purtroppo è andato male e non tanto perché non ero preparato, ma perché sospetto di aver sbagliato per l'ennessima volta "l'approccio con il mio sogno" (oggi ho letto le diapositive, anche lì ho trovato cose molto interessanti).
Io ci tengo molto e desidero veramente di passare ogni esame (e qui è il primo errore lo so..ecco perché vi chiedo aiuto), poiché i soldi li pagano i miei genitori e non vorrei deludere loro e nemmeno me e la mia ragazza (i sensi di colpa).
Probabilmente tutto questo fiato sul collo mi pone davanti ad un burrone e sembra come se lo dovessi attraversare tramite una corda molto fina..giustamente mia madre già da ottobre mi ha messo le spalle al muro dicendomi (giustamente) "Noi paghiamo e vogliamo vedere i risultati quest'anno!".
Io non voglio dare la colpa a chi alla fine paga per aiutarmi, ma nemmeno voglio sentirmi schiacciato e morto al primo errore. In fin dei conti io studio, mi esercito su quello che sarà richiesto nell'esame.
Vi prego, vi chiedo un consiglio, forse qualcosa di più di un consiglio, un'indicazione, un esercizio di come mettere in pratica il transurfing per affrontare ogni esame, insomma il giusto cammino, cosa eliminare, cosa evitare ecc...
Grazie.
Io sono uno studente universitario ormai da diversi anni e sempre per vari problemi mi sono ritrovato ad affrontare questa università come una sofferenza nonostante mi sarebbe sempre piaciuto ottenere la laurea, non tanto per avere il pezzo di carta in mano, ma perché nel ramo che ho scelto c'è la mia passione e il mio "futuro".
Nel primo volume RT ho trovato molte cose che avevo in un certo senso percepito da diversi anni, ovvero i pendoli. Io francamente non gli ho mai dato un nome e forse perché nemmeno avevano per me una vera definizione, ma erano soltanto persone o cose (come la tv/politica ecc..) che ti facevano una mezza ipnosi per "succhiarti" l'energia. Grazie al primo volume ho potuto avere un'idea più chiara e così anche un'ottima spiegazione riguardo l'importanza.
Io vorrei mettere in pratica il transurfing per lo studio poiché ancor oggi trovo grosse difficoltà, non più di tanto nello studio, ma negli esami. Praticamente riesco a studiare bene, comprendo benissimo o in un modo sufficiente la materia, quello che serve per affrontare senza paura ogni esercizio, eppure ancora perdo.
Da un certo punto di vista sono riuscito solo in parte a mettere in pratica qualcosa, ma credo che non lo faccio bene. Per questo vi chiedo un consiglio e ve lo chiedo scrivendovi alcune premesse riguardo la mia situazione in modo tale da poterla inquadrare in un certo modo:
A 23 anni dovetti smettere di lavorare per un problema fisico (risolto dopo 1 anno, a 24 anni), così mi inserii nel campo universitario anche per puntare ad un lavoro più sicuro e la realizzazione di una mia passione, l'informatica (oramai devo dire che è in secondo piano, però in fin dei conti la passione che viene prima di questa non può essere calcolata come lavoro!).
Dai 24 ai 25 anni sono stato alla prima università e lì purtroppo non mi sono trovato bene, ma pieno di paure/astio da parte dei professori e poca amichevolezza(non sincera diciamo). Insomma mi sono sentito braccato. Nonostante ciò riuscì a superare 4 materie, ma poi decisi di spostarmi su una seconda università.
Nella seconda università (dai 25 ai 27 anni) un lato mi sono sentito più accolto forse perché c'erano studenti che avevano la mia età e che anche loro avevano difficoltà, quindi non mi sono sentito l'univo "rimbambito". Purtroppo però il corso lì era mal organizzato, poi con tutti i problemi nelle scuole (con le nuove leggi ecc...) il corso era diventato mezzo morto. In quei due anni sono riuscito a superare solamente 3 materie, i professori erano troppo severi, si passava da promozioni 4 su 100 studenti, insomma una cosa poco incoraggiante...
Nell'estate scorsa (agosto 2010, verso la fine dei 27 anni) ero tentato nel mollare tutto e riprendere a lavorare da qualche parte...ma la mia ragazza mi ha suggerito di trovarmi un'università privata..non tanto per dire "lì paghi e passi tutti gli esami" (perché non è così e dopo si capirà..), ma perché bene o male sono università più serie e come organizzazione non c'è partita rispetto a quelle pubbliche (purtroppo).
Ora ho 28 anni (compiuti da un paio di mesi), da ottobre 2010 sto proseguendo i miei studi in un'università privata. Le argomentazioni sono spiegate bene, molto comprensibili e riesco a trovare il tempo giusto per studiare.
Come detto prima, le università private non regalano gli esami e la dimostrazione l'ho avuta da pochi giorni...ho fatto due esami, uno purtroppo è andato male e non tanto perché non ero preparato, ma perché sospetto di aver sbagliato per l'ennessima volta "l'approccio con il mio sogno" (oggi ho letto le diapositive, anche lì ho trovato cose molto interessanti).
Io ci tengo molto e desidero veramente di passare ogni esame (e qui è il primo errore lo so..ecco perché vi chiedo aiuto), poiché i soldi li pagano i miei genitori e non vorrei deludere loro e nemmeno me e la mia ragazza (i sensi di colpa).
Probabilmente tutto questo fiato sul collo mi pone davanti ad un burrone e sembra come se lo dovessi attraversare tramite una corda molto fina..giustamente mia madre già da ottobre mi ha messo le spalle al muro dicendomi (giustamente) "Noi paghiamo e vogliamo vedere i risultati quest'anno!".
Io non voglio dare la colpa a chi alla fine paga per aiutarmi, ma nemmeno voglio sentirmi schiacciato e morto al primo errore. In fin dei conti io studio, mi esercito su quello che sarà richiesto nell'esame.
Vi prego, vi chiedo un consiglio, forse qualcosa di più di un consiglio, un'indicazione, un esercizio di come mettere in pratica il transurfing per affrontare ogni esame, insomma il giusto cammino, cosa eliminare, cosa evitare ecc...
Grazie.