Forum Transurfing Italia

Una cosa che per me ha del meraviglioso è la diminuita reazione alle stimolazione provenienti dall'esterno.

In passato ho cercato di trattenermi dal reagire in determinate situazioni, per esempio di fronte a dei disservizi, o trovandomi coinvolto in discussioni.

Quello che succedeva era che tutti i miei buoni propositi prima o poi saltavano e io esplodevo lasciando uscire tutto il veleno trattenuto!

Quello che succede ora è che non devo trattenermi, devo semplicemente non rispondere alle provocazioni del pendolo del momento, e mi viene facile, senza rabbia o risentimento represso.

Penso che prima mi sentivo in dovere di non comportarmi in modo arrogante pur sentendone l'impulso, ora semplicemente lo vedo come una fra almeno due possibilità e posso scegliere di agire come mi è più conveniente.

Mi rendo conto che reagivo perché consideravo una debolezza lasciar perdere, invece la vera forza è lasciar perdere, ammesso che la forza sia ancora necessaria.

Ciao Luciano sono perfettemente d'accordo con te .
Ci si sente subito più alleggeriti .
Io mi sono resa conto che la reazione di arrabbiarmi è un pendolo per il quale sono in dovere verso me stessa di comportarmi in modo da non farmi pestare i piedi da nessuno.
Poi però quando mi arrabbio o litigo ci sto proprio male tanto che pensavo di non essere brava a litigare e che avrei dovuto migliorare in questa pratica...
Ma è un pendolo .. solo quello .. così non ci penso più.

Un chiarimento: mentre ho compreso come non farmi invischiare dagli eventi e mi posso allenare. non ho ben capito come scegliere la variante che mi interessa.
Grazie per le vostre risposte.
Roberta

Ciao Robby, buon "lavoro" anche a te!

Robby ha scritto:Io mi sono resa conto che la reazione di arrabbiarmi è un pendolo

La reazione non è un pendolo. Un pendolo è una struttura energetica che fa reagire le persone al fine di succhiare l'energia a chi reagisce.
Questa struttura è costituita dall'energia delle persone coinvolte che si smonterebbe se le persone non reagissero alle provocazioni.

Robby ha scritto:Un chiarimento: mentre ho compreso come non farmi invischiare dagli eventi e mi posso allenare. non ho ben capito come scegliere la variante che mi interessa.

La variante è un'alternativa. Se qualcuno ti provoca hai diverse varianti, fra cui una è rispondere alla provocazione un'altra starsene zitti, senza coinvolgimenti emozionali.

luciano ha scritto:
Quello che succede ora è che non devo trattenermi, devo semplicemente non rispondere alle provocazioni del pendolo del momento, e mi viene facile, senza rabbia o risentimento represso.

.. la vera forza è lasciar perdere, ammesso che la forza sia ancora necessaria.

Grazie a Zeland (e a te stesso) hai cambiato il tuo punto di vista sulla faccenda e quello che prima ti riusciva difficile ora ti viene facile

Buon lavoro

Ciao

Robby ha scritto:Un chiarimento: mentre ho compreso come non farmi invischiare dagli eventi e mi posso allenare. non ho ben capito come scegliere la variante che mi interessa.
Grazie per le vostre risposte.
Roberta

Ciao Robby,
quando sei identificata nella matrice di un pendolo, lo tieni in piedi dandogli importanza, spesso sei costretta a reagire ad esso in quel modo automatico che hai sempre usato. Quando ti rendi conto del gioco .. hai la libera scelta di agire come meglio scegli: non facendo nulla, vedendo la situazione con ironia e quindi adottando un comportamento ... anticonvenzionale che di volta in volta puoi cambiare scegliendolo, inventandolo .. una sorta di "si recita a soggetto"

di fatto il futuro non esiste ... comunemente però non facciamo altro che ripetere, con poche varianti, il passato che abbiamo in memoria

ciao
renato

renato ha scritto:di fatto il futuro non esiste ...

Passato presente e futuro sono metafore. E' come osservare una ruota dentata che gira di cui vediamo un dente alla volta dal punto fisso da cui guardiamo.

Chiamiamo presente il dente che si trova davanti a noi, passato il dente che è appena uscito dalla nostra visuale e futuro il dente che fra un po' arriverà davanti al punto di osservazione.

Quindi di per sé presente passato e futuro non esistono, se guardassimo l'intera ruota e non un dente alla volta vedremmo che passato presente e futuro in realtà sono un infinito presente. Anche se questa è comunque un'altra metafora.