Ciao a tutti,chiedo così posso rielaborare quello che leggo (sono arrivato al cap. dell'onda della fortuna) e magari chiarire con voi i concetti;dunqe procediamo.
Faccio fatica ad immaginare lo spazio delle varianti,Zeland dice che ai fini del transurfing non
è importante ma alcuni passi così sarebbero più chiari per me.
In pratica le varianti sono eventi,una foto di un'esperienza,
un pò come le immagini di una pellicola cinematografica;
ora,ogni variante la definiamo settore e un insieme di settori forma una linea della
vita e ogni settore è collegato(se si può definire così) con il precedente in base alla legge
di causa ed effetto.
Le linee della vita sono infinite.
Lasciando spazio all'immaginazione sarebbe come tante pellicole cinematografiche messe vicino,
ed ognuna ha un insieme di immagini.
Fin qui mi sembra di aver capito,solo che non riesco a collocare l'onda della fortuna.
Lui la definisce come un insieme di eventi favorevoli...
ritornando all'esempio delle pellicole,potremmo dire che si tratti di un insieme di immagini
favorevoli,ma tutto ciò perchè mi permette di cambiare linea o venirne allontanato da un pendolo?
Credo mi sia sfuggito qualcosa.
Help please.
Transurfing Studio e Applicazione ⇒ Spazio delle varianti e onde della fortuna
Forum per chi ha letto almeno il libro "Lo Spazio delle Varianti"
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Ci sono utenti sedicenti "coach" del Transurfing che si iscrivono solo per promuovere il proprio sito inerente a tale qualifica, senza poi partecipare attivamente al forum. Alcuni affermano di essere stati autorizzati da Vadim Zeland. Premesso che Vadim Zeland non ha addestrato personalmente nessuno, eventuali dichiarazioni verbali di autorizzazione all'insegnamento del "metodo Transurfing" fatte dallo stesso non sono supportate da questo forum. Chi non compare nel sito ufficiale zelands.com e volesse confermare l'ufficialità di quanto dichiara può inviare in allegato dal modulo dei "Contatti" copia di una dichiarazione scritta firmata da Vadim Zeland. Diversamente, considerando anche che tali utenti non partecipano attivamente al forum saranno considerati "spammer".
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- renato
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- Iscritto il: 20 nov 2009, 14:58
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Re: Spazio delle varianti e onde della fortuna
Ciao eleazareleazar ha scritto: 1. Faccio fatica ad immaginare lo spazio delle varianti,Zeland dice che ai fini del transurfing non
è importante ma alcuni passi così sarebbero più chiari per me.
2. Fin qui mi sembra di aver capito,solo che non riesco a collocare l'onda della fortuna.
Credo mi sia sfuggito qualcosa.
Help please.
1. Dal nostro punto di vista relativo e ben inzuppato nello spazio delle varianti non riusciamo ad immaginarlo. Se pensiamo in termini di eternità possiamo pensare al fatto che tutta, ma proprio tutta la creazione possibile esiste già, contemporaneamente: passato, presente e futuro di tutti gli universi possibili ed immaginabili. All'interno di questo scenario, che Vadim chiama "spazio delle varianti" noi seguiamo una "linea di esperienza" che consideriamo "l'esperienza della nostra vita", fatta in realtà, istante x istante, di un passaggio da una foto ad un'altra che in noi viene percepito come il movimento di un film
2. L'onda della fortuna è legata al tuo diciamo intento e, istante x istante, ti presenta le situazioni migliori affinchè tu possa scegliere in quale fotogramma scivolare x stare in equilibrio sulla tavola da surf ... del tuo intento appunto.
Teoricamente potremmo fare qualsiasi esperienza .. ma i nostri condizionamenti, i valori e le convinzioni che ci portiamo appresso come nostro bagaglio, ci portano a seguire una linea della vita .. quasi obbligata
Nel secondo libro, appena uscito, Vadim tratta del capire realmente quello che TU vuoi, scartando tutto ciò che ti è stato imposto o suggerito da altri .. e di riguardare a ciò che x TE vale veramente, è realmente importante ... questo è un punto fondamentale nel transurfing e, per qualcuno, questo può anche rappresentare un ostacolo insormontabile. Quando siamo messi alle strette in realtà scopriamo che non sappiamo cosa REALMENTE vogliamo
Confido di averti fornito uno spunto di riflessione ... buon transurfing
renato
- tistructor
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- Città: Colico
Re: Spazio delle varianti e onde della fortuna
Messaggio da tistructor »
Questo tua puntualizzazione così precisa e messa nero su bianco concretizza il mio pensiero di tutta la mia vita.renato ha scritto: Teoricamente potremmo fare qualsiasi esperienza .. ma i nostri condizionamenti, i valori e le convinzioni che ci portiamo appresso come nostro bagaglio, ci portano a seguire una linea della vita .. quasi obbligata
E' da moltissimi anni che credo fermamente in ciò.
E sono riuscito a indebolire gli argomenti della seconda parte della frase "ma i nostri condizionamenti, i valori e le convinzioni che ci portiamo appresso come nostro bagaglio, ci portano a seguire una linea della vita .. quasi obbligata "
rendendo un pò meno obbligata la linea della vita.
E di ciò ne sono molto felice.
C'è ancora molto da fare ma la via è stata imboccata dal lato giusto.
Fabio
-
- Messaggi: 103
- Iscritto il: 11 mag 2010, 5:09
- Città:
Re: Spazio delle varianti e onde della fortuna
Vi ringrazio per le risposte.
Ok,anche perchè ogni tanto si accenna a più linee della vita e la cosa mi manda un pò in confusione.TRa l'altro l'esempio del ghiaccio è abbastanza evidente.
Ora però ho una domanda,quasi provocatoria,ammettendo l'astrazione mentale dello spazio delle
varianti, e costituendo un insieme infinito di possibilità,perchè per ogni persona esiste la forza di gravità?
A questo punto ,dato che una funzione o legge ,è solo una constatazione le mele potrebbero
davvero volare nel cielo,no?
Procedo con la lettura e sono arrivato alle forze che danno equilibrio a tutto...una bella seccatura.
Però come si può gioire e non gioire? Cioè qual'è la differenza tra gioire e una sciocca allegria?
Sto cercando di staccarmi ma a certi pensieri è proprio difficile staccare la spina.
Cmq sto provando un pò tutte le tecniche,tra l'altro dovrei rispolverare anche le mie.
Ok,anche perchè ogni tanto si accenna a più linee della vita e la cosa mi manda un pò in confusione.TRa l'altro l'esempio del ghiaccio è abbastanza evidente.
Ora però ho una domanda,quasi provocatoria,ammettendo l'astrazione mentale dello spazio delle
varianti, e costituendo un insieme infinito di possibilità,perchè per ogni persona esiste la forza di gravità?
A questo punto ,dato che una funzione o legge ,è solo una constatazione le mele potrebbero
davvero volare nel cielo,no?
Procedo con la lettura e sono arrivato alle forze che danno equilibrio a tutto...una bella seccatura.
Però come si può gioire e non gioire? Cioè qual'è la differenza tra gioire e una sciocca allegria?
Sto cercando di staccarmi ma a certi pensieri è proprio difficile staccare la spina.
Cmq sto provando un pò tutte le tecniche,tra l'altro dovrei rispolverare anche le mie.
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Re: Spazio delle varianti e onde della fortuna
Messaggio da GiorgAngelo »
io me lo sono immaginato così lo spazio delle varianti, un po' come dice renato. Se noi pensiamo che il tempo non esista ma che sia un enorme infinito presente, la sensazione dello scorrere del tempo equivale a muoverci localmente da un fotogramma all'altro illuminando e quindi vedendo un fotogramma alla volta in un movimento che genera l'illusione del tempo, appunto.
Ma allora non abbiamo scelta? Tutto è già stato scritto come in un film?
In effetti se prendiamo una pellicola - per quanto scorrendola essa ci mostri una storia che per il fatto stesso di vederla per la prima volta, non sappiamo come va a finire - questa contiene tutta la storia e se potessimo saltare direttamente alla fine sapremmo come va a finire. Non solo ma ci renderemmo conto di come, necessariamente, ad ogni gesto ne sussegua un'altro e solo quello e così via. In questo caso il libero arbitrio sarebbe solo un'illusione derivante dalla nostra non conoscenza di ciò che avviene dopo, ma che è già scritto.
Io invece sto provando a immaginarmi lo spazio delle varianti come una sovrapposizione infinita di pellicole. Tutte in orizzontale sono state scritte, ma in verticale esse, in ogni fotogramma comportano una scelta diversa per infinite opzioni e, da lì, prosegue in base a quella opzione diversa. In verticale si ha quindi un blocco di pellicole che acquistano un grande spessore e che definirei "Bulk" (tratto dalla teoria delle stringhe riferito però alle molteplici dimensioni). In sostanza nello stesso istante vengono proiettati infiniti film ognuno, in ogni istante, con la sua propria variante. In fondo questa idea coinciderebbe con quella degli infiniti universi paralleli che in fisica sono stati teorizzati da Hugh Everett o David Deutsch.
Ora, in questo senso, il libero arbitrio, non coinciderebbe più nell'ignoranza, nel non sapere cosa avviene dopo avendo così l'illusione di poter scegliere nel tempo, ma nell'unico film a disposizione.
Invece, per come me lo sto rappresentando, noi viviamo in un Bulk di film, ognuno con delle varianti e noi, in ogni istante, cioè in ogni fotogramma, possiamo saltare da una pellicola all'altra, compiendo delle scelte (libero arbitrio appunto).
Si tratta di lunghezza d'onda appunto o diverso grado di livello energetico da una pellicola all'altra. In questo senso il Transurfing significherebbe (onda della fortuna), avere la capacità di scegliere (in tempo reale) in ogni momento la linea d'onda (pellicola delle infinite sovrapposte nel bulk) migliore.
Chi si adatta alla propria lunghezza d'onda, magari tutt'altro che fortunata, magari piena di sofferenze, non capisce che è possibile (ma non è facile ovviamente) passare da una pellicola ad un altra e ciò in continuazione. Zeland mi sembra che voglia dirci questo: saper scivolare da una pellicola all'altra, in continuazione, individuando per ogni fotogramma, la linea migliore: quella della fortuna.
Ma allora non abbiamo scelta? Tutto è già stato scritto come in un film?
In effetti se prendiamo una pellicola - per quanto scorrendola essa ci mostri una storia che per il fatto stesso di vederla per la prima volta, non sappiamo come va a finire - questa contiene tutta la storia e se potessimo saltare direttamente alla fine sapremmo come va a finire. Non solo ma ci renderemmo conto di come, necessariamente, ad ogni gesto ne sussegua un'altro e solo quello e così via. In questo caso il libero arbitrio sarebbe solo un'illusione derivante dalla nostra non conoscenza di ciò che avviene dopo, ma che è già scritto.
Io invece sto provando a immaginarmi lo spazio delle varianti come una sovrapposizione infinita di pellicole. Tutte in orizzontale sono state scritte, ma in verticale esse, in ogni fotogramma comportano una scelta diversa per infinite opzioni e, da lì, prosegue in base a quella opzione diversa. In verticale si ha quindi un blocco di pellicole che acquistano un grande spessore e che definirei "Bulk" (tratto dalla teoria delle stringhe riferito però alle molteplici dimensioni). In sostanza nello stesso istante vengono proiettati infiniti film ognuno, in ogni istante, con la sua propria variante. In fondo questa idea coinciderebbe con quella degli infiniti universi paralleli che in fisica sono stati teorizzati da Hugh Everett o David Deutsch.
Ora, in questo senso, il libero arbitrio, non coinciderebbe più nell'ignoranza, nel non sapere cosa avviene dopo avendo così l'illusione di poter scegliere nel tempo, ma nell'unico film a disposizione.
Invece, per come me lo sto rappresentando, noi viviamo in un Bulk di film, ognuno con delle varianti e noi, in ogni istante, cioè in ogni fotogramma, possiamo saltare da una pellicola all'altra, compiendo delle scelte (libero arbitrio appunto).
Si tratta di lunghezza d'onda appunto o diverso grado di livello energetico da una pellicola all'altra. In questo senso il Transurfing significherebbe (onda della fortuna), avere la capacità di scegliere (in tempo reale) in ogni momento la linea d'onda (pellicola delle infinite sovrapposte nel bulk) migliore.
Chi si adatta alla propria lunghezza d'onda, magari tutt'altro che fortunata, magari piena di sofferenze, non capisce che è possibile (ma non è facile ovviamente) passare da una pellicola ad un altra e ciò in continuazione. Zeland mi sembra che voglia dirci questo: saper scivolare da una pellicola all'altra, in continuazione, individuando per ogni fotogramma, la linea migliore: quella della fortuna.
- luciano
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Re: Spazio delle varianti e onde della fortuna
Diciamo che siamo tutti spettatori di un film che stiamo vedendo proiettato nella stessa sala. Ognuno ne fa una copia, come se avesse una fotocamera e riprende tutto, poi lo riproietta e dice che è il suo film e ora di fatto lo è.GiorgAngelo ha scritto:Ma allora non abbiamo scelta? Tutto è già stato scritto come in un film?
Dello stesso film ci sono diverse varianti con diversi finali e li uno può scegliere.
Tutto dipende da quanto uno è in grado di creare, cioè fare una mera duplicazione o creare un suo film proprio, il che equivalerebbe a creare un suo proprio universo basato su differenti assiomi. Il libero arbitrio di fatto esiste ma credo che chi lo possiede o se lo riprende non scriva sui forum.
C'è solo un momento in cui esisti e quel momento è il tempo presente.
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Re: Spazio delle varianti e onde della fortuna
ciao eleazar, provo a dire quello che sento io relativamente ad alcune domande che ti stai facendo: la differenza tra gioia e sciocca allegria? Io la sento così, la gioia secondo me è una contentezza dell'anima, appagante ed "equilibrante" (per cui le forze equilibratrici non vengono turbate e se ne stanno buone...), la sciocca allegria la vedo come uno stato un po' forzato della ragione, cioè un "essere su di giri" messo in atto magari per nascondere uno stato di malinconia o tristezza, che non appaga e che in realtà altera te e anche quello che c'è intorno, creando quella turbolenza che richiama le suddette ...
lo spazio delle varianti lo sento come un insieme di linee, di fasci, ognuna con un diverso sviluppo delle svariate situazioni, che partono da un punto lontano e non visibile (lo vedo proprio così ) e si diramano, e se non si è soggetti a pendoli, importanza ecc...si dovrebbe riuscire a "passare" da una all'altra a noi più favorevole...se poi il nostro fine ci è chiaro, se abbiamo sentito il famoso fruscio, questo passaggio da una variante ad un'altra penso dovrebbe equivalere a cavalcare la famosa onda della fortuna...
ti racconto cosa mi è successo oggi: vado al mare da anni nello stesso posto dove trovo alcune amiche, una di queste è un pendolo (me ne son resa conto ultimamente) ti racconta le sue cose all'infinito, vuole l'attenzione (energia) di tutte, vuole i tuoi consigli solo per continuare esattamente a fare uguale, insomma non ti lascia tranquilla un attimo per prendere il sole e ronfare quando torno a casa sono più stanca di prima, non quasi più energia...invece di reagire come un'ostrica a questo irritante e quindi non fare altro che rifornire di energia questo pendolo oggi ho pensato "ma perchè non faccio uno di quei cambi di variante che ultimamente mi riescono così bene?" (l'ho detto ironicamente eh, senza importanza ) mi sono sentita proprio passare su un'altra linea con una specie di "clic" serena e tranquilla e lei fuori dalle...cioè sull'altra variante il più lontano possibile, e quando sono arrivata al mare ...sorpresa! lei non c'era perchè era andata in un'altra spiaggia...(cosa praticamente mai successa) e io mi sono riletta il capitolo della scelta del fine del 2° libro del TR che mi piace così tanto...senza nessuno che ti chiede "ma cosa stai leggendo di così interessante? tanto per riacchiappare la tua attenzione...
lo spazio delle varianti lo sento come un insieme di linee, di fasci, ognuna con un diverso sviluppo delle svariate situazioni, che partono da un punto lontano e non visibile (lo vedo proprio così ) e si diramano, e se non si è soggetti a pendoli, importanza ecc...si dovrebbe riuscire a "passare" da una all'altra a noi più favorevole...se poi il nostro fine ci è chiaro, se abbiamo sentito il famoso fruscio, questo passaggio da una variante ad un'altra penso dovrebbe equivalere a cavalcare la famosa onda della fortuna...
ti racconto cosa mi è successo oggi: vado al mare da anni nello stesso posto dove trovo alcune amiche, una di queste è un pendolo (me ne son resa conto ultimamente) ti racconta le sue cose all'infinito, vuole l'attenzione (energia) di tutte, vuole i tuoi consigli solo per continuare esattamente a fare uguale, insomma non ti lascia tranquilla un attimo per prendere il sole e ronfare quando torno a casa sono più stanca di prima, non quasi più energia...invece di reagire come un'ostrica a questo irritante e quindi non fare altro che rifornire di energia questo pendolo oggi ho pensato "ma perchè non faccio uno di quei cambi di variante che ultimamente mi riescono così bene?" (l'ho detto ironicamente eh, senza importanza ) mi sono sentita proprio passare su un'altra linea con una specie di "clic" serena e tranquilla e lei fuori dalle...cioè sull'altra variante il più lontano possibile, e quando sono arrivata al mare ...sorpresa! lei non c'era perchè era andata in un'altra spiaggia...(cosa praticamente mai successa) e io mi sono riletta il capitolo della scelta del fine del 2° libro del TR che mi piace così tanto...senza nessuno che ti chiede "ma cosa stai leggendo di così interessante? tanto per riacchiappare la tua attenzione...
- NorrinRadd
- Messaggi: 61
- Iscritto il: 16 apr 2010, 10:01
- Città:
Re: Spazio delle varianti e onde della fortuna
Messaggio da NorrinRadd »
Io invece, per capire un po' a che gioco giochiamo, mi immagino per assurdo che i nostri sensi invece di cogliere tre dimensioni, ne colgano solo due, insomma visto che una quarta dimensione non riesco a visualizzarmela, ne tolgo una (lo spessore), dalla realta' che percepisco, per poterne poi creare una in piu'.GiorgAngelo ha scritto: Io invece sto provando a immaginarmi lo spazio delle varianti come una sovrapposizione infinita di pellicole. Tutte in orizzontale sono state scritte, ma in verticale esse, in ogni fotogramma comportano una scelta diversa per infinite opzioni e, da lì, prosegue in base a quella opzione diversa. In verticale si ha quindi un blocco di pellicole che acquistano un grande spessore e che definirei "Bulk" (tratto dalla teoria delle stringhe riferito però alle molteplici dimensioni). In sostanza nello stesso istante vengono proiettati infiniti film ognuno, in ogni istante, con la sua propria variante. In fondo questa idea coinciderebbe con quella degli infiniti universi paralleli che in fisica sono stati teorizzati da Hugh Everett o David Deutsch.
Questa realta' bidimensionale me la immagino come una radiografia. Una biro sta scrivendo sulla radiografia e vedo la mia vita come l'inchiostro che vi rimane sopra.
In realta', pero', intuisco che non mi sto muovendo in lungo e in largo su una radiografia ma trasversalmente scivolando anche lungo tutta la lunghezza della biro: sono insomma all'interno di una TAC formata da infinite radiografie sovrapposte, che io vedo come una sola perche' non sono in grado di percepire lo spessore. Un ologramma stratificato. Per passare dalla radiografia uno alla 10milionesima devo fare 10.000.000 di cambi di variante. Forse ogni piccola scelta provoca gia' subito, nell'immediato, uno o piu' cambi di variante, nella maggior parte dei casi impercettibili, provocando peraltro effetti domino e/o butterfly.
Lo spostamento avviene consciamente a livello bidimensionale, inconsciamente in perpendicolare lungo lo spessore...fino a quando uno non scopre il TR, il quale dovrebbe infine farci arrivare a decidere come scivolare consapevolmente anche in verticale, lungo la biro.
Immaginandomi il mondo in questo modo, ancora non riesco a spostarmi come voglio, pero' nella mia vita "tutto torna", tutto ha un perche', anche se le botte sul naso continuano. Non mi stupiro' per esempio se domattina la mia compagna, che stasera ho salutato in grande armonia, mi spacchera' una bottiglia sulla testa: non sara' perche' "la donna e' mobile", ma vorra' dire che stanotte saro ' uscito dall'onda della fortuna e domattina mi trovero' in una variante negativa, in una radiografia della TAC in cui ho fatto qualcosa nei suoi confronti. La mia compagna di domattina non sara' quella di stasera, sara' un'altra donna con gli stessi milioni di ricordi di quella di stasera, ma con il ricordo di un evento in piu' che sara' nel frattempo emerso, a mia insaputa, per farle scattare un moto di rabbia nei miei confronti. Bastera' pensarci un po', e scopriro' magari che il libro che le ho prestato stasera mi era stato regalato da una ex, con tanto di dedica appassionata sul frontespizio, ed io non lo ricordavo!...o qualcosa del genere. Ecco la variante negativa, quasi imprevedibile. Per questo bisognerebbe essere sempre "presenti", alla fine la responsabilita' e' sempre nostra, bastava strappare il frontespizio per rimanere nell'onda della fortuna, ed avere un bacio di ringraziamento da una terza donna che avra' tutti i ricordi della prima fino a stasera piu' quello di aver letto un bel libro da me suggerito. Comunque, le possibilita' di incontro domattina sono infinite, anche quella - neutra - che il libro sia finito a sorreggere la gamba di un tavolo zoppicante perche' era proprio dello spessore giusto, nella casa di una quarta donna che ha tutti i ricordi della prima ecc. ecc. ecc. Quando dico che si tratta di donne diverse, intendo diverse personalita', ma un'anima sola, quella della mia compagna, che assume infinite personalita' perpendicolarmente alle infinite varianti. Spostandomi anch'io a livello di personalita' da una variante all'altra...la trovo diversa da una all'altra, ma naturalmente e' sempre lei (spero, almeno, altrimenti vuol dire che sono nel Truman Show, datemi un pizzicotto, per favore, e ditemi cosa ho vinto )
In questa mia visione alla sliding doors sorge pero' una domanda inquietante, anche se mi rendo conto che in un eterno presente non ha molto senso: esiste, per esempio, un me stesso che non ha scritto questo post e sta dormendo nel mio letto in un'altra variante, e domattina si svegliera' con tutti i miei milioni (miliardi?) di ricordi tranne l'aver scritto questo post, che quindi non trovera' nulla di suo in questa discussione, e che quindi magari non aprira questo forum domattina, e fara' un'altra cosa, che lo portera' da un'altra parte, ecc. ecc. ecc. all'infinito.....oppure prima o poi si riunira' nella stessa variante con quello che vi sta scrivendo in questo momento? magari perche' "quell'altro", quello che ora dorme nel mio letto in un'altra variante, domani uscira' di casa un minuto prima per non aver aperto il forum e verra' travolto da un TIR.......brrrrrrrrr......fantascienza insomma....
- NorrinRadd
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Re: Spazio delle varianti e onde della fortuna
Messaggio da NorrinRadd »
Aggiornamento di stamattina: non mi hanno spaccato niente sulla testa e non sono stato travolto. Ho trovato invece questo consiglio in Facebook: Lascia che l'anima rimanga fiera e composta di fronte ad un milione di universi. [Walt Whitman]
-
- Messaggi: 203
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Re: Spazio delle varianti e onde della fortuna
norrinrad, sai che mi hai fatto venire la pelle d'oca? secondo me l'universo ti ha dato la sua risposta...(insieme a "e comunque strappali poi quei frontespizi... ")
Anche a me ultimamente, da quando ne sono consapevole, di questi messaggi me ne arrivano a valanga...li chiedo proprio e allora "casualmente" sento una frase, un nome, che risponde a quello che ho richiesto, o mi rispondo io in base a quello che voglio sentire ed ottenere? forse entrambe le cose, ma se mi aiutano a restare sull'onda della fortuna tanto mi basta...buona giornata!
Anche a me ultimamente, da quando ne sono consapevole, di questi messaggi me ne arrivano a valanga...li chiedo proprio e allora "casualmente" sento una frase, un nome, che risponde a quello che ho richiesto, o mi rispondo io in base a quello che voglio sentire ed ottenere? forse entrambe le cose, ma se mi aiutano a restare sull'onda della fortuna tanto mi basta...buona giornata!
Il Trionfo dell'Uomo che Agisce
Libri di Arnold Ehret
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