Forum Transurfing Italia

Fortunati noi che conosciamo il transurfing
alla luce dei fatti e delle esperienze,mi chiedo:
ormai abbiamo capito,che, la matrix e un grande egregore che pulsa di forza propria,più quella dei pendoli e delle persone.
abbiamo anche capito che possiamo fare qualcosa per evitare di essere sottomessi il meno possibile,e, che prima di arrivare a fare tutto quello che abbiamo appreso nei libri ci vuole molto tempo,
ma,in effetti noi lo abbiamo tutto questo tempo?,vige oggi la routine,di avere tutto in fretta è subito,e quindi dovremmo scardinare queste abitudini,e cercare di poter vivere a modo nostro,
ora,
abbiamo messo,chi più chi meno in pratica quello che abbiamo letto,ed ottenuto risultati,abbiamo capito è,compreso che funziona ,ma non a modo nostro,ma a modo suo cioè,del transurfing,è,dopo il primo entusiasmo,forse siamo entrati nell'abitudine,e forse per questo non funziona più tanto,
Ma allora se quando non conoscevamo e abbiamo provato per curiosità,funzionava,ora che, conosciamo il perchè,ed il percome non funziona o ritarda ad avere risultati,,forse c'e qualcosa che non va? o va tutto come deve andare?
forse siamo ancora piu condizionati di quando non sapevamo?,

Ovvio che se uno non sa non sa e fà,,ma quando uno sà non puo più far finta di non sapere...
è,fa per ciò che sà.
Ma allora com'è che più sappiamo,e più ci mette tempo a funzionare?
SE' come dice zeland allora il movimento dovrebbe essere più veloce,e quindi avere risultati in più breve tempo.
Mi sembra di capire che più sappiamo riguardo al transurfing, e meno ne sappiamo,.
alla fine,tutti noi che abbiamo letto visto appreso studiato e messo in pratica il tf per come lo abbiamo capito,,dovremmo tutti avere dei risultati bomba e a dir poco dovremmo effettuare dei miracoli,per noi stessi e,
rendere la nostra vita più piacevole è,più degna di essere vissuta,non da burattini,ma da protagonisti ogni momento,dovremmo vivere tutti molto benissimo,oppure il transurfing funziona per ognuno di noi in modo diverso?
oppure,siamo entrati nella norma dell,abitudine e diamo per scontato normale ciò che succede,.
ho avuto modo ,un po di tempo addietro ,di stare in un posto,dove i miracoli o eventi straordinari erano cosa normale tutti i giorni,è sto parlando di cose notevoli,esotericamente parlando,di cose impossibili che diventavano possibili tutti i giorni,finchè, poi vedendoli tutti i giorni era diventato tanto normale che non ci facevi più caso,era una cosa normale.Poi non avendo piu nulla a che fare con tutto ciò,rientrando nella normale vita quotidiana ,mi resi conto di quello che era,
quindi suppongo che sia lo stesso per il transurfing,oppure e una mia opinione?
oppure le cose stanno in un altro modo?
Eppure allora dove non siamo pronti per il transurfing e per noi stessi?
oppure ci va più coraggio o piu incoscienza in tutto questo?
o allora non siamo ne pronti ne degni per essere dei transurfer?

,Questa e una mia riflessione,riguardo alla mia personale esperienza da quando conosco il transurfing.
grazie per i vostri eventuali comenti
con onore
amethist

Un surfista non si da il tempo di pensare e di elucubrare razionalmente: è un tuttuno con l'onda.... ne fa parte .. solo così la riesce a cavalcare fino alla fine senza cascare ed esserne sommerso.
Il dubbio, come l'attesa che avvenga l'atteso, sono una distanza che poniamo tra noi e la Vita .. il nostro fluire in e con essa diventa allora impacciato ...
Buon transurfing e buona Vita

Grazie del tuo pensiero,Renato,ma allora non bisogna pensare? si deve fare e basta cosi come viene? allora vuol dire che quando attraverso la strada non devo guardare se il semaforo è rosso o verde,atttraverso e basta?,non credo vada bene,se no a che ci serve la materia grigia? vuoldire che una cosa o faccio o non faccio senza pensare e senza preoccuparmi delle conseguenze? non mi pare che questo sia del transurfing,

amethist ha scritto:allora vuol dire che quando attraverso la strada non devo guardare se il semaforo è rosso o verde,atttraverso e basta?

Mi hai fatto venire in mente il racconto di Pietro che cammina sulle acque, poi evidentemente la sua "ragione" lo riporta nel possibile e nel limitato e cade, e Gesù gli dice "perchè non hai creduto?"...penso che nell'unità di anima e ragione al 100%, nulla è impossibile per l'intenzione, noi ne facciamo esperienza in relazione a quanto ci auto-limitiamo, a quanto crediamo. Come dice Renato il surfista è un tutt'uno con l'onda, ma se lo sfiora il pensiero che possa cadere, probabilmente cadrà...

Buon RT a tutti

Quando si attraversa la strada lo si fa col verde
questo dovrebbe avvenire in modo "automatico"
Ci freghiamo quando siamo tesi ed attenti oensando .. rcco adesso devo essere pronto non appena scatta il verde scattovper padsare ... e intanto perdiamo tutto ilvresto del contorno di ciò che ci succede sttorno .
La ragione ci può portare a visualuzzare continue scene di diversi futuri, tra loro in contrasto, tra loro incompatibili .. e il contrasto e l'incompatibilità saranno i temi che ci toccherà vivere come "nostra" realtà

buongiorno a tutti
quindi alla fine se il problema ha il 50% di successo e il 50% di insuccesso,elimino il 50 di insuccesso e resta solo il successo,quindi e impossibile che non si realizzi?
lo so e banale ma rende bene il principio,
allora qui si tratta di credere o non credere nella riuscita?
Mi sembra che il transurfing funzioni sia che io ci creda o no,ne ebbi la prova all'inizio quando lessi il primo libro allora non credevo provai cosi per curiosità e funziono,ecco perchè continuo e ci credo,ma a volte .............
come si dice credendo videns e non il contrario.
e la fede viene strada facendo con conferma delle cose avverate.
con onore
grazie per i vostri intervernti

amethist ha scritto:... allora non bisogna pensare? si deve fare e basta cosi come viene?

Ciao amethist,
partendo da alcune considerazioni di fisica relativistica,cercherò di descrivere la realtà che vedo e che sento secondo la mia consapevolezza,competenza tecnica e il mio credo:

come ovviamente ha confermato anche Vadim,nell'universo materiale dove c'è materia c'è anche il tempo.Bene,gli atti non sono mai "così come viene",c'è un'etica dell'intenzione nel nostro pensiero che prepara all'azione materiale (in questo caso l'azione compiuta è la scelta) ma nel momento in cui la si compie,per poter materializzare l'azione si debbono dimenticare le premesse che l'hanno preparata.In questo modo energeticamente si salta ad un livello diverso;Io alzo il braccio al tempo 0(etica dell'atto) e sto al livello energetico E0,prendo una mela al tempo 1(azione) e salto al livello energetico E1.La concatenazione causa-effetto di cui parla Vadim è appunto la caratteristica dell'evento energetico E0-E1 nel suo complesso.
Ne segue che il fatto non esiste,non esistono le premesse,non esiste un'autorità cioè che possa arrogarsi l'atto,esiste solo l'atto in sè realizzato e compiuto nell'immediato (ajon) non esiste una cronologia (kronos).

amethist ha scritto:allora vuol dire che quando attraverso la strada non devo guardare se il semaforo è rosso o verde,atttraverso e basta?,non credo vada bene.... vuoldire che una cosa o faccio o non faccio senza pensare e senza preoccuparmi delle conseguenze? non mi pare che questo sia del transurfing,

A questo proposito ad es. forse non sai che se ti muovi ad una data velocità (che si può calcolare con precisione) potresti,sempre per le leggi della fisica relativistica e dell'ottica non lineare,vedere il semaforo verde mentre invece un ente fisso (vedi vigile fermo al semaforo) continua a vederlo rosso.
Anche senza saperlo in ogni caso la tua intuizione ti dice che non va bene,il tuo credo e la tua consapevolezza ti suggeriscono questo.Lasciami dire che non è solo frutto della tua consapevolezza,è pienamente in accordo con RT.
Se per assurdo ti suggerisse di ATTRAVERSARE con il rosso,arreccheresti probabilmente un danno a qualcuno e violeresti i principi di RT (vivi il tuo credo con risolutezza ma SENZA arrecare danno ad altri).

Quindi resta sereno,accetta i tuoi dubbi e guardali cadere come foglie subito dopo.
Buon RT