Verissimo Il pendolo è l'energia che metti, o alla quale ti connetti, quando fai qualcosa, non il fatto in sé.Adriano72 ha scritto: Credo che il pendolo dove devi concentrarti sia il pendolo... sul pendolo del cibo...!
Transurfing Studio e Applicazione ⇒ L'ultimo pendolo
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Ci sono utenti sedicenti "coach" del Transurfing che si iscrivono solo per promuovere il proprio sito inerente a tale qualifica, senza poi partecipare attivamente al forum. Alcuni affermano di essere stati autorizzati da Vadim Zeland. Premesso che Vadim Zeland non ha addestrato personalmente nessuno, eventuali dichiarazioni verbali di autorizzazione all'insegnamento del "metodo Transurfing" fatte dallo stesso non sono supportate da questo forum. Chi non compare nel sito ufficiale zelands.com e volesse confermare l'ufficialità di quanto dichiara può inviare in allegato dal modulo dei "Contatti" copia di una dichiarazione scritta firmata da Vadim Zeland. Diversamente, considerando anche che tali utenti non partecipano attivamente al forum saranno considerati "spammer".
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- Varda
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Re: L'ultimo pendolo
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Re: L'ultimo pendolo
Fratelli, vi ringrazio tutti di cuore per gli utili consigli. Vorrei specificare alcune cose che risponderanno e replicheranno ad alcune vostre risposte. Eckhart Tolle dice in uno dei suoi libri: "Quando un'uomo non riesce più a trovare alcun appagamento da elementi esterni a lui, ed è unicamente alla ricerca dell'appagamento per eccellenza dato dalla Fonte Interna, ha due sole possibilità: o va in depressione, o raggiunge l'illuminazione". Ecco io mi ritrovo perfettamente in questa situazione. Tutto ciò che mi circonda non è più fondamentale per me e lo vivo con non attaccamento e non preoccupazione (e qui rispondo a Renato e Luciano). Quindi il problema non è la mia vita esterna o il dover far digiunare la mente: è tutto già risolto ed avvenuto. Il pendolo che risucchia la mia energia si genera in questo senso: periodicamente sono altalenato fra barlumi di depressione e di illuminzione (di solito a periodi di 10 - 15 giorni). Quando sono nella "pseudo illuminazione" continuo a ridere, non prendo nulla sul serio, tutto mi sembra nuovo e meraviglioso, amo tutto e tutti nel senso più puro del termine, e soprattutto sento una piena autostima. E il fatto di seguire una regaola alimentare è una cosa da nulla e piacevole.
Passato questo periodo, parte il pendolo...lo sento lentamente arrivare. Senza che io riesca a controllarla, la mia mente si rimette in moto nella sua opera di giudizio incessante e martellante: mi ritrovo ad avere un altro essere che vive dentro di me ed inizia a succhiarmi energia. Lo sento snervarmi. La mia mente non vuole trascendere se stessa e che fa di tutto per riprendere il controllo della mia vita-energia. E qui prende vita il senso di vuoto e fame. E come fa un alcolizzato o un tossico (dei quali ho pieno rispetto perchè non sono poi tanto diverso da loro), sento che l'unico modo per sopprimere questo malessere insopportabile sia quello di ubriacarsi di cibo. Così finisco in uno stato di sottocoscienza, e i pensieri si disperdono. Ma il mio corpo ne subisce, soprattutto perchè continuo a mangiare per giorni, finchè non mi stanco di farmi del male. Molti di voi si chiedereanno: ma perchè non hai provato ad affrontare quel vuoto, restandogli presente a faccia a faccia e vedere cosa accade? Amici, ci ho provato, ma non auguro a nessuno di vivere quello che ho vissuto io. Infatti la fame ha lasciato spazio ad una ansia indescrivibile, che si sentiva nel cuore a livello fisico. E sono proseguito così per giorni, sentendomi consumare sempre di più dall'ansia e dal dolore...era una cosa più forte di me che mi sembrava mi stesse facendo impazzire. Mi sono sentito al limite della follia. Quindi non sono resistito e forse non sono in grado di superare il problema per questa strada. Non voglio finire in psichiatria! Sentivo ben forte che dietro quell'ansia, c'erano la pace e la gioia universali; sentivo accenni di illuminazione (anche se non li so descrivere a parole). Ma veramente non mi sento in grado di compiere quel percorso: è un patibolo senza fine che ti fa "sbroccare"! Mi sento come ad un vicolo cieco, destinato o a subire il mio pendolo-demone, o a impazzire. Ora ho approfondito ulteriormente il mio "pendolo-demone". Cosa posso fare?
Passato questo periodo, parte il pendolo...lo sento lentamente arrivare. Senza che io riesca a controllarla, la mia mente si rimette in moto nella sua opera di giudizio incessante e martellante: mi ritrovo ad avere un altro essere che vive dentro di me ed inizia a succhiarmi energia. Lo sento snervarmi. La mia mente non vuole trascendere se stessa e che fa di tutto per riprendere il controllo della mia vita-energia. E qui prende vita il senso di vuoto e fame. E come fa un alcolizzato o un tossico (dei quali ho pieno rispetto perchè non sono poi tanto diverso da loro), sento che l'unico modo per sopprimere questo malessere insopportabile sia quello di ubriacarsi di cibo. Così finisco in uno stato di sottocoscienza, e i pensieri si disperdono. Ma il mio corpo ne subisce, soprattutto perchè continuo a mangiare per giorni, finchè non mi stanco di farmi del male. Molti di voi si chiedereanno: ma perchè non hai provato ad affrontare quel vuoto, restandogli presente a faccia a faccia e vedere cosa accade? Amici, ci ho provato, ma non auguro a nessuno di vivere quello che ho vissuto io. Infatti la fame ha lasciato spazio ad una ansia indescrivibile, che si sentiva nel cuore a livello fisico. E sono proseguito così per giorni, sentendomi consumare sempre di più dall'ansia e dal dolore...era una cosa più forte di me che mi sembrava mi stesse facendo impazzire. Mi sono sentito al limite della follia. Quindi non sono resistito e forse non sono in grado di superare il problema per questa strada. Non voglio finire in psichiatria! Sentivo ben forte che dietro quell'ansia, c'erano la pace e la gioia universali; sentivo accenni di illuminazione (anche se non li so descrivere a parole). Ma veramente non mi sento in grado di compiere quel percorso: è un patibolo senza fine che ti fa "sbroccare"! Mi sento come ad un vicolo cieco, destinato o a subire il mio pendolo-demone, o a impazzire. Ora ho approfondito ulteriormente il mio "pendolo-demone". Cosa posso fare?
- luciano
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Re: L'ultimo pendolo
Non è facile rispondere non conoscendo cosa fai nella tua vita e quali eventuali responsabilità tu abbia.
La soluzione comunque è quella di fare un passo indietro e porsi degli obbiettivi e seguirli per raggiungere la meta.
Se non ti interessa più nulla di questo mondo trova qualcosa e fattelo piacere fino al punto da interessarti e occupatene.
Questo puoi benissimo farlo, ovvero essere interessato in modo causativo e non in quanto effetto dell'oggetto.
Questo è un mondo di azione, per viverci occorre agire e per agire occorrono obiettivi da raggiungere.
La soluzione comunque è quella di fare un passo indietro e porsi degli obbiettivi e seguirli per raggiungere la meta.
Se non ti interessa più nulla di questo mondo trova qualcosa e fattelo piacere fino al punto da interessarti e occupatene.
Questo puoi benissimo farlo, ovvero essere interessato in modo causativo e non in quanto effetto dell'oggetto.
Questo è un mondo di azione, per viverci occorre agire e per agire occorrono obiettivi da raggiungere.
C'è solo un momento in cui esisti e quel momento è il tempo presente.
- renato
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- Città: BZ
Re: L'ultimo pendolo
Ciao Antiego,
quando sei nella fase di quasi illuminazione carichi il lato del pendolo con la tua energia di felicità, benessere, guardacomesonobravo, ecc. questo comporta l'intervento del sistema di compensazione che ti fa cadere dalla parte opposta e anche qui carichi questo lato con la tua ansia (alla quale resisti), ecc .. e questo comporta l'intervento del sistema di compensazione ...
hai un lato del pendolo che ti piace e nel quale vorresti sempre restare ed un altro che temi, che ti fa soffrire che non accetti e dal quale vorresti fuggire
se carichi il pendolo o cerchi di contrastarlo in realtà lo mantieni in vita
scarica l'importanza: sempre ! la nostra tendenza è quella di scaricare l'importanza solo delle cose che non ci piacciono, ma nell'agire così restiamo sempre dipendenti da qualcos'altro ... e non vogliamo esserne consapevoli
non è importante l'lluminazione, non è importante l'ansia ...
ciao
renato
quando sei nella fase di quasi illuminazione carichi il lato del pendolo con la tua energia di felicità, benessere, guardacomesonobravo, ecc. questo comporta l'intervento del sistema di compensazione che ti fa cadere dalla parte opposta e anche qui carichi questo lato con la tua ansia (alla quale resisti), ecc .. e questo comporta l'intervento del sistema di compensazione ...
hai un lato del pendolo che ti piace e nel quale vorresti sempre restare ed un altro che temi, che ti fa soffrire che non accetti e dal quale vorresti fuggire
se carichi il pendolo o cerchi di contrastarlo in realtà lo mantieni in vita
scarica l'importanza: sempre ! la nostra tendenza è quella di scaricare l'importanza solo delle cose che non ci piacciono, ma nell'agire così restiamo sempre dipendenti da qualcos'altro ... e non vogliamo esserne consapevoli
non è importante l'lluminazione, non è importante l'ansia ...
ciao
renato
- Varda
- Messaggi: 55
- Iscritto il: 23 nov 2009, 16:13
- Città: Carmignano (Po)
Re: L'ultimo pendolo
Dai meno importanza a tutto.
Il tuo sfogo lirico - misticheggiante con richiami quasi tragici è una prova che stai, come dice Renato, ingigantendo & resistendo.
E te lo dice uno che era bravissimo in questo campo
Così fai il gioco del pendolo! Crei potenziale superfluo e le forze equilibratrici scendono in campo.
Ma è così importante l'iluminazione ? Ma è così importante qualunque cosa??
Sdrammatizza il tutto e ridici sopra...
Un abbraccio
Il tuo sfogo lirico - misticheggiante con richiami quasi tragici è una prova che stai, come dice Renato, ingigantendo & resistendo.
E te lo dice uno che era bravissimo in questo campo
Così fai il gioco del pendolo! Crei potenziale superfluo e le forze equilibratrici scendono in campo.
Ma è così importante l'iluminazione ? Ma è così importante qualunque cosa??
Sdrammatizza il tutto e ridici sopra...
Un abbraccio
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- Città:
Re: L'ultimo pendolo
Completamente d'accordo con Luciano e Varda. Abandona completamente l'idea dell' "ultimo pendolo" e della "quasi illuminazione".
Sono trappole. un libro di Osho si intitolava: "Nirvana, l'ultimo incubo". Credo fosse sufficiente il titolo, il resto era accessorio.
Ll'illuminazione non esiste. O meglio esiste ma è diametralmente opposta a ciò che pensiamo che sia. E intendo come illuminazione la liberazione da tutti i pendoli. Siamo noi stessi pendoli.
Dedicati a capire ciò che ti spinge a mangiare. Prova quell'ansia e quel torrmento di cui parli. Immergiti in essa esplorala, lascia che ti possegga. Fai amicizia con lei. Conoscila. Non resistere. Esplorala abbandonando qualsiasi illusione che sia l'"ultimo pendolo".
Non lo è. I pendoli non finiscono. Non c'è qualcosa come "l'ultimo pendolo". Credimi...
Indaga, fai attenzione. La strada ti si rivelerà. Non decidere tu a quale punto stai ne quanto ti manca alla fine
Un abbraccio
Adriano
Sono trappole. un libro di Osho si intitolava: "Nirvana, l'ultimo incubo". Credo fosse sufficiente il titolo, il resto era accessorio.
Ll'illuminazione non esiste. O meglio esiste ma è diametralmente opposta a ciò che pensiamo che sia. E intendo come illuminazione la liberazione da tutti i pendoli. Siamo noi stessi pendoli.
Dedicati a capire ciò che ti spinge a mangiare. Prova quell'ansia e quel torrmento di cui parli. Immergiti in essa esplorala, lascia che ti possegga. Fai amicizia con lei. Conoscila. Non resistere. Esplorala abbandonando qualsiasi illusione che sia l'"ultimo pendolo".
Non lo è. I pendoli non finiscono. Non c'è qualcosa come "l'ultimo pendolo". Credimi...
Indaga, fai attenzione. La strada ti si rivelerà. Non decidere tu a quale punto stai ne quanto ti manca alla fine
Un abbraccio
Adriano
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- Iscritto il: 24 nov 2009, 11:12
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Re: L'ultimo pendolo
Più o meno stesso problema per me. Io ho notato che quando mangio poco e bene mi sento più vicina alla spiritualità, mentre quando mangio tanto soddisfo la mia parte fisica ma mi allontano un po' dalla spiritualità e mi sento anche meno intuitiva, più vicina alla carnalità. Ho una figlia e dei nipotini da curare ogni tanto, in più il mio lavoro. Quindi ci sono relazioni da intrattenere, problemi da risolvere e prima ancora da capire, entrando in vibrazione giusta con le persone e le situazioni: se fossi solo dedita alla spiritualità credo che starei bene io ma avrei delle difficoltà con il resto. Ho supposto perciò che la depressione che mi prende quando sto troppo nella fase salutistica-spirituale serva per farmi trovare un equilibrio che non mi allontani troppo dallo scenario che mi sono scelta.Adriano72 ha scritto:Completamente d'accordo con Luciano e Varda. Abandona completamente l'idea dell' "ultimo pendolo" e della "quasi illuminazione".
Dedicati a capire ciò che ti spinge a mangiare. Prova quell'ansia e quel torrmento di cui parli. Immergiti in essa esplorala, lascia che ti possegga. Fai amicizia con lei. Conoscila. Non resistere. Esplorala abbandonando qualsiasi illusione che sia l'"ultimo pendolo".
Non lo è. I pendoli non finiscono. Non c'è qualcosa come "l'ultimo pendolo". Credimi...
Indaga, fai attenzione. La strada ti si rivelerà. Non decidere tu a quale punto stai ne quanto ti manca alla fine
Io infatti sono convinta che noi scegliamo il nostro percorso di vita prima di nascere, e se mi sono scelta questa famiglia e una madre un po' obesa un motivo ci sarà, altrimenti avrei scelto il Tibet o un monastero magari di clausura. Evidentemente il mio disegno è un altro, forse devo trovare un equilibrio fra questi due aspetti per essere utile a me e alle persone che stanno intorno a me, perchè anche loro fanno parte del mio disegno.
Ciao e auguroni
- renato
- Moderatore
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- Iscritto il: 20 nov 2009, 14:58
- Città: BZ
Re: L'ultimo pendolo
Ciao Armonia,armonia ha scritto:Adriano72 ha scritto:... forse devo trovare un equilibrio fra questi due aspetti per essere utile a me e alle persone che stanno intorno a me, perchè anche loro fanno parte del mio disegno.
Ciao e auguroni
ma forse quella distinzione tra spirituale e vita di tutti i giorni in realtà non esiste ... puoi sentirti un essere spirituale anche quando vivi in mezzo alla gente e .. anche la vita di tutti i giorni può essere un'esperienza spirituale ....
Nel Transurfing non si smette mai di sottolineare l'importanza .. di non dare importanza, di abbassare l'importanza che diamo agli aspetti della ns. vita. Tanti pendoli li viviamo senza neanche rendercene conto.
ciao
renato
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