Pendoli

In primo piano

Secondo il Transurfing, le persone che pensano nella stessa direzione creano invisibili strutture energetiche (pendoli) che ci influenzano direttamente nella vita quotidiana.

Vengono chiamati “ pendoli ” o “ eggregore ”.

Essenzialmente un pendolo è una sorta di “condensato di pensieri “: l’anima di una cosa, idea, dottrina, organizzazione, ideologia o qualsiasi cosa che abbia ammiratori, sostenitori, seguaci e fanatici.

Esistono diversi tipi di pendoli.

I pendoli possono essere religiosi, politici, familiari, nazionali o aziendali. Un pendolo può manifestarsi durante un evento pubblico di massa, ad esempio una partita di calcio. Una squadra di calcio può diventare un pendolo molto potente al punto tale che un tifoso può arrivare a disperdere molta della sua energia per la “squadra del cuore”. I siti pornografici sono pendoli dei più potenti, per il fatto che indirizzano l’energia sessuale a svariate forme di perversione procurando sempre maggiore dipendenza. Anche molte cose materiali che apprezziamo possono diventare dei pendoli, ad esempio, un cellulare di una marca famosa o il denaro.

Una volta che si formano dei pendoli, questi possono mettere sotto il loro controllo le persone che li hanno creati. Non hanno una coscienza. L’unico scopo della loro esistenza è trarre energia dai loro seguaci.

Più grande è il numero di seguaci che alimentano il pendolo con la loro energia, più potente è il pendolo. Se la quantità di seguaci diminuisce, le sue vibrazioni si estinguono e si dissipano.

La maggior parte dei pendoli ha natura distruttiva perché prosciuga l’energia dei loro seguaci e li opprime. Esempi notevoli di pendoli sono i pendoli della guerra, della crisi economica e delle bande criminali.

Un pendolo oppone i suoi seguaci ad altri gruppi (noi siamo buoni e loro sono cattivi). Un pendolo accusa aggressivamente chiunque non abbia deciso di diventare un seguace e cerca di attirarlo o di neutralizzarlo o anche di distruggerlo. E i seguaci si comportano emozionalmente e mentalmente di conseguenza.

Pendoli “buoni” e pendoli “cattivi”

Non importa se ami o odi qualcosa, non importa se combatti per essa o contro di essa. In entrambi i casi, stai facendo oscillare dei pendoli che diventano più forti nutrendosi della tua energia. A un pendolo non importa se l’energia è negativa o positiva, entrambe le polarità vanno ugualmente bene.

L’obiettivo principale dei pendoli è quello di collegarti ad essi. I mezzi non sono importanti, l’obiettivo è tenerti occupato a pensarvi regalando la tua energia mentale. Il metodo più comune con cui i pendoli accedono alla tua energia è quello di sbilanciarti. Quando perdi l’equilibrio, non sei centrato, inizi a “oscillare” sulla frequenza di un pendolo permettendogli di guadagnare più slancio. Un pendolo può controllarti con paura, complessi di inferiorità, senso di colpa e falsa importanza.

Ad esempio, quando un pendolo cattura la tua energia mentale, la tua attenzione va in loop (Immagina un trenino elettrico che parte dalla stazione e percorre il cerchio di binari, ritorna alla stessa stazione e riparte, senza fine). Ti sintonizzi sulla frequenza di risonanza del pendolo: ti arrabbi, ti irriti, provi rabbia e risentimento. Ogni volta che ti trovi di fronte a dei pendoli, per esempio dei media pieni di cattive notizie, potresti perdere la tua centratura e arrabbiarti o impietosirti, con grande dispendio di energia.

E’ in questo modo sprechi la tua energia e allo stesso tempo ti muovi verso varianti in cui c’è un eccesso di cose che stai inutilmente cercando di evitare. Inizi ad avere la sensazione che le cose di cui hai paura, disprezzo o odio, ti inseguano ovunque.

Non puoi combattere i pendoli

Ci sono solo due modi per uscire dall’influenza dei pendoli: provocarne il collasso o estinguerli.
Quindi la seconda regola del Transurfing è:
Per sbarazzarsi dei pendoli, prima devi ammettere che esistono. Devi calmarti e perdere interesse nei loro confronti, cioè ignorarli. In questo modo li priverai della tua energia mentale.

Quando sei calmo e indifferente verso di essi puoi risparmiare le tue energie e usarle per trasferirle a varianti positive della vita. Se non ti è possibile, semplicemente “affitta te stesso” senza essere mentalmente o emozionalmente coinvolto, esci dalla situazione e diventa un osservatore, non un partecipante attivo.

L’estinzione di un pendolo richiede una certa maestria. Fondamentalmente, devi iniziare a fare azioni imprevedibili insolite che causeranno una dissonanza e interromperanno lo scenario di un pendolo.

Naturalmente, non tutti i pendoli sono distruttivi. Ci sono molti pendoli innocui come un pendolo di stile di vita sano, a condizione però di non cadere nel fanatismo.

Anche i portali sociali sono dei pendoli, come Facebook per esempio. Strutture energetiche come questa possono creare dipendenza se vengono usati per soddisfare le richieste del proprio ego, ma possono essere utili se si desidera usarli per fornire informazione. Sono utili o dannosi, tutto dipende dall’uso che se ne fa.

Chi sei Vadim Zeland?

Traduzione di Luciano Gianazza

D. Chi è Vadim Zeland?

Vadim Zeland: Quando mi viene chiesto dai lettori affascinati “Chi sei tu, Vadim Zeland?”, di solito rispondo “Io non sono nessuno (di speciale)”. La mia biografia (la mia vita) non può e non deve essere di alcun interesse, in quanto non sono stato io che ha creato il Transurfing, ho semplicemente fatto da canale di antica Conoscenza che dà accesso ad un mondo in cui l’impossibile diventa possibile.

Se si seguono alcune regole, l’ordinaria realtà smette di essere qualcosa di completamente esterno e incontrollabile — si può imparare a dirigerla! E per incanalare tale conoscenza senza distorsioni personali, dovrei davvero essere “nessuno”, solo “un recipiente vuoto”. Il grande mistero è ancora segreto, proprio perché è incredibilmente semplice — la verità sta in superficie, e richiede solo un vettore per portare quella verità alle persone. In questo caso una personalità non ha alcuna importanza.

Ciò che sono di vero interesse (sono?) i custodi che mi hanno passato l’antica conoscenza. Tuttavia anch’essi tendono a rimanere sullo sfondo. Ho 45 anni. Prima del crollo dell’Unione Sovietica, facevo ricerca nel campo della fisica quantistica, poi mi sono impegnato in tecnologie informatiche, e ora sono uno scrittore a tempo pieno. Vivo in Russia. Tutto il resto non ha importanza.

D. Come ti è venuta l’idea del Transurfing?

Vadim Zeland: Il Transurfing non è un’idea, e non emerge da nessuna parte. E ‘antica Conoscenza che ci è giunta da un tempo lontano di millenni. Questa conoscenza è stata data a me, e la sto ancora ricevendo in modo trascendentale. Nessuno me l’ha mai insegnata, né avevo mai letto a riguardo. Semplicemente l”informazione arriva a me di sua iniziativa — non riesco a spiegare il modo in cui accade.

Io sono una persona comune, che non comunica con spiriti o alieni. L’unica personalità che potrei chiamare mio Maestro è l’Osservatore — è uno dei custodi delle antiche Conoscenze, che una volta mi è apparso in sogno. Dopo di quello ci fu un flusso di informazione. L’incontro con l’Osservatore è descritto all’inizio del libro “Lo Spazio delle Varianti — Reality Transurfing”.

La mia vita è cambiata da allora: all’improvviso, senza alcuna ragione, un ex-fisico che non era dotato di alcuna abilità speciale, ha iniziato a scrivere …

D. Cosa ti ha spinto a scrivere questo libro? (o la serie di libri)

Vadim Zeland: La svolta decisiva avvenne quando capii che casino avevo fatto della mia vita. Avrei dovuto leggere il mio libro “Lo Spazio delle Varianti” almeno venticinque anni prima! La mia vita avrebbe potuto essere completamente diversa, molto più facile e regolare. In tal caso però, non sarei stato in grado di scrivere questo libro… Ma a quel tempo, dopo aver condotto una vita selvaggia e fuori controllo, ho cominciato a ricevere un sacco di informazioni attraverso un canale misterioso.

Per tutta la mia vita ho praticato l’anti-Transurfing, vale a dire che ho fatto tutto solo nel modo sbagliato. Un uomo intelligente impara dagli errori degli altri, ma uno stolto impara sempre dai suoi propri. In questo senso sono stato uno stolto ostinato. Quale lezione pensi che si impari meglio: quella dai propri errori o dagli errori di un’altra persona?

Un uomo intelligente sa solo ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Ha ottenuto le informazioni, ma non sente l’essenza stessa dei suoi errori, come la sente lo stolto, la cui anima soffre profondamente ad ogni sobbalzo della vita. Solo un stolto sembra che sia in grado di trasformarsi in un veicolo della conoscenza.

D. A quali lettori è destinato il libro?

Vadim Zeland: A giudicare dalle lettere dei miei lettori, non sono classificabili per aree geografiche, né per età o per condizione sociale. Va notato che la conoscenza non è destinata a tutti. Non tutti sono pronti ad accettarla, dato che il Transurfing va oltre il modo ordinario di vedere il mondo.

Le persone possono sognare profondamente da sveglie, anche se non sono consapevoli di essere in quella condizione. E ‘un dato di fatto che solo coloro che sono in grado di svegliarsi possono percepire il Transurfing.

Come regola generale, i libri sono ammirati da parte di alcuni lettori e sono respinti in toto da altri. Tuttavia, le numerose lettere di gratitudine dimostrano che i miei oppositori sono in minoranza.

D. Che cos’è il modello delle “varianti”?

Vadim Zeland: La realtà ha due forme: una forma fisica che può essere toccata, e una metafisica che va oltre la percezione, ma che pur non è meno oggettiva. In un certo senso, il mondo è uno specchio duale illimitato, da un lato del quale vi è l’Universo, dall’altro lato vi è uno spazio metafisico di varianti — una struttura di di informazioni che memorizza scenari di tutti gli eventi possibili.

Il numero di varianti è infinito, simile a un insieme infinito di punti possibili su un piano di coordinate. Vi è una registrazione di tutti gli eventi passati, presenti e futuri, ed è dallo spazio delle varianti che i nostri sogni provengono, così come la chiaroveggenza, la conoscenza e la comprensione intuitiva. In particolari condizioni dell’energia, i pensieri possono materializzarsi in qualsiasi settore nello spazio delle varianti.

In uno stato speciale che il Transurfing chiama unità di mente e anima, viene data origine a una forza misteriosa – una intenzione esterna. Se si seguono alcune regole, questa forza porterà a compimento un “ordine” — si realizzerà ciò che hai concepito o creato.

D. E ‘questo solo un altro libro di auto-tecnica di miglioramento?

Vadim Zeland: Il Transurfing non è una tecnica di auto-miglioramento, ma un modo di pensare e di agire per ottenere quello che vuoi. Non lottare per ottenerlo, ma semplicemente ottenerlo. E non si tratta di cambiare se stessi, si tratta di tornare al proprio vero sé. E ‘molto semplice. Il mondo è come uno specchio, riflette il tuo atteggiamento verso di esso. Se non sei soddisfatto del mondo, esso rigetterà indietro quella insoddisfazione su di te. Se lotti contro di esso, lotterà contro di te.

Quando smetti di lottare, il mondo corrisponderà ai tuoi desideri. Se avrai il coraggio di avere ciò che desideri, l’intenzione esterna troverà un modo per dartelo. Poi un giorno accadrà un miracolo, ma sembrerà un “miracolo” solo agli altri, non a te. Sei alla disperata ricerca di qualcosa di speciale? Smetti di essere disperato per questo, stai per ottenerlo comunque. Faresti meglio a pensare che stai solo prendendo ciò che ti appartiene. Stai prendendolo senza chiedere o insistere.

Lo vuoi, non è vero? Quindi, qual è il problema? Tu l’otterrai. La società impone uno scenario differente su di te. Sei costretto a combattere per raggiungere un obiettivo. Dovresti dichiarare guerra a te stesso e al mondo. Ti viene suggerito che non sei perfetto, quindi non raggiungerai i tuoi obiettivi fino a quando tu stesso non cambierai. Dopo aver cambiato te stesso, dovresti partecipare alla battaglia per guadagnare il tuo posto al sole. Questo scenario ha l’unico scopo di prendere la tua energia e di spingerti in una cellula di matrix. Lottando con te stesso, dai la tua energia a matrix.

Se ti unisci alla battaglia con il mondo, stai facendo assolutamente la stessa cosa. Hai guadagnato qualcosa in questa battaglia? Ogni giorno vai scoraggiato al tuo lavoro noioso e faticoso, o vedi l’università come un duro lavoro noioso di routine. E che dire di qualcuno che si diverte in una stazione sciistica o è sdraiato al sole vicino al mare, proprio in questo momento? Forse hanno vinto la loro battaglia? Si stanno divertendo come conseguenza di questo? Per molti combattenti in questa battaglia, nonostante tutti i loro sforzi, una vita non basta a salvare una somma di denaro sufficiente per andare a soggiornare in una stazione sciistica.

Il Transurfing offre una via radicalmente diversa. Dovresti smettere di lottare per un posto al sole, alzati e cammina a modo tuo — Dovresti solo osare di avere. Il libro “Lo Spazio delle Varianti – Reality Transurfing” ti dice come fare.

D. Che cosa fa sì che questo libro funzioni mentre altri no?

Vadim Zeland: Ad esempio, il libro è spesso paragonato a opere di Carlos Castaneda, forse a causa di una somiglianza parziale nei termini. “La Via del Guerriero”, fatta conoscere dai libri di Carlos Castaneda e Teun Màrez non è assolutamente il Transurfing, ma una dottrina radicalmente diversa praticata dai Toltechi, un’antica tribù messicana.

Qualcuno che pensa che questi due insegnamenti siano simili, non comprende bene né l’uno né l’altro. Nonostante il fatto che entrambi questi insegnamenti conducano alla libertà, quando il mondo obbedisce a te, le strade che portano alla libertà vanno in direzioni diverse: i seguaci dei Toltechi cercano di far sì che il mondo obbedisca, mentre i transurfer tentano di consentire al mondo di obbedire.

E’ evidente, che i metodi di raggiungere l’obiettivo sono fondamentalmente diversi.

D. Come il tuo libro differisce da The Secret?

Vadim Zeland: L’unica distinzione è che la stessa conoscenza è considerata da punti di vista differenti. Come dato di fatto, se si confrontano vari insegnamenti, potremmo andare tanto indietro fino alle Upanishad, ma qual è il senso di questo? Tutta questa Conoscenza proviene da un’unica fonte.

Per lo stesso motivo, le stesse scoperte sono spesso fatte da persone diverse in modo indipendente, e un sacco di nuove tendenze sorgono in vari punti del pianeta contemporaneamente. Prova a trovare un insegnamento che non abbia nulla in comune con altri insegnamenti! Se lo trovassi, si applicherebbe ad una realtà diversa. Ma la mente umana non è in grado di creare qualcosa di nuovo che non si applichi al nostro mondo.

Prima o poi, anche la fantascienza diventa realtà. Scrittori di fantascienza descrivono realtà che possono essere non ancora vere. Per la verità, tutte queste idee e immagini, così come i sogni, non sono prodotti della mente umana — sono fissi e esistono oggettivamente nel campo integrale delle informazioni. I “Maestri”, come la gente comune, hanno accesso allo stesso database. È così semplice come andare in biblioteca e prendere i libri che ti piacciono, da qualsiasi scaffale. A una condizione: devi credere nelle tue capacità, usare il diritto di accesso alla Conoscenza, e poi — devi avere l’intenzione di farlo.

Poni a te stesso delle domande, osa rispondere a te stesso. Colui che osa, fa delle scoperte, compone musica, scrive libri, crea capolavori in vari campi. La conoscenza si apre a coloro che hanno dichiarato la loro intenzione di prenderla a bordo.

D. Come la teoria ha funzionato per te?

Vadim Zeland: Non c’è bisogno di dire che se non avessi sperimentato il Transurfing io stesso (se non avessi conosciuto il Transurfing per esperienza diretta), non sarei in grado di spiegare agli altri come funziona. La tecnica funziona alla perfezione, con risultati, come regola, al di là di ogni aspettativa. E ‘abbastanza frequente che succedano cose straordinarie.

Anche se questi miracoli possono essere spiegati in termini di Transurfing, non posso mai abituarmici e continuo a chiedermi: può essere possibile? Chiunque abbia mai provato a controllare la realtà con la forza della sua intenzione, sente le stesse cose — è stupito e rapito.

Stupito per come una mente ordinaria viene usata per percepire la realtà come qualcosa di esterno ed esistente al di là della nostra volontà.

Incantato per come una persona smette di sentirsi piccola e insignificante, dipendente dalle circostanze, e inizia a creare il proprio mondo.

D. Quanto tempo hai impiegato per sviluppare la teoria del Transurfing?

Vadim Zeland: Non sono stato io a sviluppare la teoria Transurfing — esisteva nello spazio delle varianti, e ancora esiste. Il mio compito è stato solo di “leggerla da quello spazio”. Può sembrare strano che io non scriva un libro in una sequenza logica, dall’inizio alla fine, ma lo scrivo, per così dire, simultaneamente: tutti i capitoli, nello stesso tempo.

Di solito ho un sacco di pensieri separati che mi vengono in mente spontaneamente, e li metto su carta. Quando una quantità sufficiente di questi pezzi è stati raccolta, in qualche modo si sviluppano in un quadro complessivo, ed è solo questione di tempo per combinarli in un insieme e editarli. Questo è il modo usuale in cui il mio libro viene scritto, quasi come un mosaico.

Di solito mi occorre un anno o diciotto mesi di tempo per scrivere un libro. Non ho mai misurato la mia produttività, ma posso rimanere inattivo fino a parecchie settimane, quando non riesco a scrivere una sola pagina. Ed è per una ragione. Se cerco di lavorare coscientemente, cioè pensando logicamente, non vado da nessuna parte, come se una forza mi tenesse stretto fino a quando finalmente ricevo il messaggio.

La vera Conoscenza viene da sé, senza che me ne accorga, da qualche parte del profondo della mia anima. Non sono in grado di inventare cose.

D. Questa teoria è difficile da seguire?

Vadim Zeland: Il Transurfing è una tecnologia sia semplice che efficace per avere controllo sulla realtà. Esso è rivolto alla persona normale, che non possiede alcuna abilità particolare. Ricevo un sacco di lettere dai lettori, che giungono ad una conclusione unanime: Il Transurfing migliora la qualità della vita.

I risultati variano da persona a persona, ognuno ottiene quello che ha ordinato, che si tratti di un lavoro, un alto stipendio, una macchina o un appartamento. Alcuni trovano la loro anima gemella, altri si liberano da problemi e complessi, ecc.

D. Come è possibile semplicemente “ottenere ciò che si desidera”?

Vadim Zeland: Se tento di formulare l’essenza del Transurfing in generale, il tuo mondo è quello che tu pensi che sia. Il mondo è come uno specchio, riflette il tuo atteggiamento nei suoi confronti. Se uno è convinto che le occasioni migliori sono già state vendute tutte, trova scaffali vuoti. Se crede che per un prodotto di qualità vale la pena di fare la fila e pagare una grossa somma di denaro, è obbligato a fare in quel modo. Se le sue aspettative sono pessimiste e piene di dubbi, è certo che si avvereranno.

Se una persona si aspetta di incontrare un ambiente ostile, i suoi timori si realizzeranno. Ma nel momento in cui è ispirato da un pensiero innocente, che il mondo ha riservato il meglio per lui, le cose, per qualche ragione, iniziano a funzionare. Un tipo (strano?), che non ha idea che ci vuole un grande sforzo per ottenere qualcosa in questo mondo, inspiegabilmente è il primo al banco con i prodotti migliori, come se fossero stati lì solo per lui. Poi si scopre che il primo cliente ottiene i beni gratuitamente!

Dietro di lui c’è una lunga fila di coloro che credono in una scarna realtà, e pensano che gli sciocchi hanno tutte le fortune. Se quello sciocco fortunato dovesse cambiare il suo atteggiamento verso il mondo a causa della “scarna realtà”, naturalmente anche la sua realtà cambierà e manderà “l’illuminato” alla fine della coda.

Il Transurfing davvero apre gli occhi sull’illusorietà del mondo esterno, l’illusione principale essendo il credere che la realtà sia indipendente e non controllabile. Di fatto, l’uomo può plasmare la propria realtà. Per essere in grado di farlo, deve seguire certe regole. I dettagli sono contenuti nel libro “Lo Spazio delle Varianti – Reality Transurfing”.

D. Nel tuo libro dici che abbiamo la libertà di scelta e parli di varianti simili. Cosa devo fare se scelgo il percorso di vita sbagliato, o una variante “troppo simile”?

Vadim Zeland: Entro i limiti dell’intervista posso fornire un principio utile che è chiamato coordinazione dell’intenzione. Come qualsiasi altro movimento di materia, una vita umana è una catena di cause ed effetti.

Nello spazio delle varianti, l’effetto è sempre vicino alla sua causa. Proprio come dai risultati precedenti seguono i successivi, settori limitrofi sono disposti lungo la linea della vita. Ogni evento nell’intera vita ha due rami, uno che va in una direzione favorevole, l’altro che va in una direzione sfavorevole.

Ogni volta che ti trovi di fronte a un determinato evento, scegli anche il modo di occupartene. Se lo tratti come un evento positivo, vai al ramo favorevole della linea della vita. Ma la tendenza a pensare negativo ti fa lamentare e scegliere il ramo sfavorevole. Nel momento in cui sei seccato e irritato, otterrai un nuovo problema. Così, la pioggia va intesa in questo modo: non piove mai, l’acqua viene versata. Ma l’acquazzone non proviene dalle difficoltà in primo luogo, è il risultato del vostro atteggiamento verso di esse.

La regolarità è costituita dalla scelta effettuata al bivio della vita. Il principio della coordinazione dell’intenzione consiste in quanto segue: se si ha intenzione di considerare positivo un evento apparentemente negativo, sarà così. Ricordati: non importa quanto possa essere difficile proprio adesso, il futuro ha una piacevole sorpresa in serbo per te, a condizione che tu continui a mantenere la coordinazione dell’intenzione.

Dovresti dire a te stesso prima di ogni prova (prova?): Se lo faccio — bene, se non lo faccio — va bene lo stesso. Se non sono riesci a gestire qualche cosa, devi avere evitato alcuni altri problemi sconosciuti. A cuor leggero, dovresti andare incontro al tuo destino, il destino creato da te stesso. Da ora in poi, qualunque cosa accada — è per il meglio.

D. Allora, il libro riguarda solo il pensiero positivo?

Vadim Zeland: Non è ordinario ottimismo, si tratta di una speciale abilità di gestione intenzionale della realtà. Anche se fossi tre volte ottimista (troppo ottimistica), non saresti in grado di mantenere a lungo il tuo brio, nel caso in cui tu sia sano di mente. Un ottimista spera solo per il meglio, ma lo fa inconsciamente, a causa della sua natura.

Che cosa succede se io sono un pessimista? E’ possibile che mi convincano con il banale “Tutto sta andando bene”? Mi serve ben altro.

Perché sta andando tutto bene? Io, per esempio, sono un pessimista. Questo fatto continuava a rovinare la mia vita fino a quando ho iniziato a controllare il mio atteggiamento verso la realtà. Se qualcosa di spiacevole accade nella mia vita, lo rigiro “sottosopra” e dichiaro, in assoluta consapevolezza, che è una cosa piacevole. Funziona al cento per cento.

Alla fine, tutto va davvero bene, perché, dato il giusto atteggiamento, il corso degli eventi, in questo caso è sempre diretto verso la linea favorevole della vita.

Ora sono io, che controllo la realtà, e non viceversa.

D. Quale messaggio vorresti che il libro trasmetta?

Vadim Zeland: Se cercassi di spiegarlo brevemente, il messaggio per i lettori potrebbe venire perso. In realtà, si tratta di un soggetto per un intero articolo. Così, la mia risposta sarà molto prolissa.

Prima di tutto, il libro porta il lettore di fronte a un fatto compiuto in modo sconcertante, che non tutti possono comprendere e accettare. E ‘sempre più facile vivere in un illusorio, ma confortevole mondo, che in un vera, ma inquietante realtà.

L’illusione è che le motivazioni e le azioni dell’uomo sono presumibilmente controllati dalla sua coscienza. In realtà, non è del tutto vero. O meglio, assolutamente non vero. Gli scienziati fanno sforzi inutili facendo ricerche sulla mentalità umana (psichica?) come un oggetto separato, come una proprietà di una mente umana.

Non si tratta di struttura della mentalità umana, si tratta di volontà. La ragione umana non ha nessun libero arbitrio — è controllata dall’esterno (dal di fuori?). Non è controllata dagli insegnanti, funzionari o dirigenti, ma da elementi strutturali (strutture? Entità? Creature? Fenomeni?) del mondo sottile.

Come è noto, l’energia del pensiero non scompare completamente. Quando gruppi di persone iniziano a pensare nella stessa direzione, i parametri delle loro onde mentali diventano identici. Le energie del pensiero individuale si fondono in un unico flusso. Nel mezzo del mare di energia, delle strutture basate sulle informazioni vengono create. Questi sono dei pendoli, invisibili, ma reali.

Una volta portati in esistenza, i pendoli iniziano a svilupparsi in modo autonomo. Essi tendono a sottomettere le persone, che sono elementi strutturali, alla loro volontà. Agiscono inconsciamente, in quanto non hanno la ragione. I pendoli non possono avere delle caratteristiche come alcune forze maligne. Essi ricordano le piante parassite, o pseudo-programmi viventi. Integrati in una struttura, tali programmi determinano (definiscono?) il loro comportamento.

I Pendoli esistono nel mondo sottile come sovrastrutture di ogni gruppo sociale umano, sia esso una famiglia, una scuola, un’impresa o uno Stato. Può sembrare incredibile che le persone non sono consapevoli di agire nell’interesse dei pendoli, anche se lo fanno involontariamente. Tuttavia, è un dato di fatto. Ogni struttura esiste e si sviluppa non solo come risultato di azioni intenzionali di persone, che sono i suoi elementi.

Una struttura è regolata da un pendolo, come il funzionamento di un meccanismo automatico è regolato da un algoritmo. Membri della struttura sono in grado di eseguire azioni libere, ma non sono liberi nelle loro motivazioni e, come regola, devono agire involontariamente nell’interesse della struttura. I Pendoli si nutrono dell’energia delle persone.

Quando sei infastidito da qualcosa o indignato, dai energia a un pendolo. Tutto ciò che può causare la tua forte reazione negativa è provocato dai pendoli. L’energia negativa è il loro piatto preferito.

Per esempio, all’inizio di una partita di calcio c’è un certo oggetto a forma di palla appesa sopra lo stadio. Questa palla è invisibile a un occhio umano, in quanto esiste nel mondo sottile. Inizia a raggiungere ogni tifoso con i suoi raggi di reale energia, che sono come antenne. Come le emozioni si riscaldano per la partita, il pendolo si riempe di energia e cresce fino a diventare veramente enorme. Quando il gioco è finito, si comprime in una piccola palla e vola via.

Ciò che è orribile, è che i pendoli non solo assorbono energia, ma anche, in modo sottile, fanno agire le persone in modo da liberare più energia. Se sei teso e preoccupato per qualcosa, è sicuro che le persone intorno a te faranno le cose che ti irritano, e lo faranno proprio in quel momento, quando vuoi essere lasciato solo.

I bambini iniziano a giocare rumorosamente, anche se prima si comportavano bene (erano tranquilli?). Qualcuno che è al tuo fianco diventa improvvisamente un seccatore. Tutti i tipi di personaggi continuano ad arrivarti fra i piedi, tormentandoti con i loro problemi. Sei costantemente intralciato da parte di tutti i tipi di ostacoli.

Se stai aspettando qualcuno con impazienza, non arriverà mai, se non hai voglia di vedere nessuno, è sicuro che comparirà qualcuno, e così via. Puoi confermare che il mondo spesso ti da ai nervi. Certo, dipende, ma nel complesso il principio fondamentale è il seguente: se in un dato momento qualcosa è in grado di farti perdere l’equilibrio, come lo farebbe la sfortuna, sicuramente avverrà. Supponiamo che sei di fretta, temendo di essere in ritardo.

Da quel momento tutto comincia a lavorare contro di te. Le persone bloccano il tuo passaggio, intralciandoti lungo il percorso. Hai bisogno di attraversare la porta in fretta, e compare una coda tutta di sfaccendati, che si muovono lentamente.

Sull’autostrada è la stessa storia con le automobili. Ci deve essere un complotto contro di te. Questa pressione esterna aumenta sempre più e con essa la tua irritazione. Più forte è la tensione, più attive sono le persone nel loro infastidirti.

Ciò che è interessante, è che non agiscono proprio deliberatamente, non viene neanche in mente a loro di poter essere sulla strada di qualcuno (che potrebbero disturbare qualcuno). La questione è che la forza trainante che forma motivazioni inconsce, non fa parte della mentalità di una persona, ma al di là di essa.

Quindi, si pone una domanda: come resistere all’influenza dei pendoli? A tal fine, si dovrebbe smettere di essere un’ostrica che reagisce negativamente a qualsiasi irritante. In altre parole, dovresti smettere mantenendoti cosciente e non dovresti cedere alle provocazioni.

Fai uno sforzo cosciente di reagire agli irritanti, e smetteranno di darti fastidio. Ma c’è di più. Ci sono cose molto più significative e terribili nel mondo che accadono per colpa dei pendoli. Guerre, rivoluzioni, lotte per le materie prime e mercati di vendita, concorrenza, il terrorismo — tutto questo è solo la punta di un iceberg che puoi vedere. Alla base invisibile, sottile, di questi fenomeni c’è una lotta incessante di pendoli.

Sono loro che provocano praticamente tutti i conflitti, perché si nutrono dell’energia di conflitti. Dall’altro lato dello specchio duale, nel mondo sottile, ci sono così tante cose che preferiresti non sapere. Probabilmente chiederesti, come può essere possibile? Dopo tutto, le persone sono in guerra l’un con l’altro di propria iniziativa, non è vero?

Tuttavia, gli iniziatori reali sono i pendoli. Prendiamo come esempio una struttura relativamente primitiva — un formicaio. La scienza non può dare una risposta comprensibile su come la colonia viene gestita. E’ sorprendente che nel formicaio ci sia una ripartizione precisa delle responsabilità, ma non esiste una gerarchia.

Allora perché tutti gli insetti in un formicaio, sono così ben coordinati, come in una organizzazione con un management centrale? Le formiche comunicano tra loro per mezzo di sostanze odorose — feromoni. Scie odorose aiutano a trovare la via che porta al cibo e a casa. Ma in che modo sono trasferite le informazioni a tutti i membri della colonia simultaneamente? Eventuali forme superiori di scambio di informazioni tra le formiche sono fuori discussione.

Perché usare qualità primitive come quella dell’olfatto, allora? Bene, cos’è che unisce membri separati in una colonia organizzata? Un pendolo.

Contemporaneamente con la formazione e lo sviluppo di una struttura si forma un elemento di energia basato su informazioni che si assume (prende su di sé?) le funzioni per gestire e stabilizzare questa struttura. Tra il pendolo e gli elementi della struttura ci sono legami diretti e inversi. Un pendolo esiste a spese dell’energia dei propri aderenti e sincronizza le loro attività, li unisce in una comunità organizzata.

Lo stesso vale per la società umana — tutti i processi sono controllati da questi elementi strutturali sottili. Il mondo si sta trasformando in una matrix a passi da gigante, e questa non è fantascienza. Certo, non è come in un famoso film, dove le persone vengono coltivate in celle con cupole e la loro vita è solo un illusione virtuale. Ma la situazione reale è molto vicino a quella.

Al fine di spingere una persona dentro una matrix, è necessario tessere una rete intorno a lei, una rete costruita sulle dipendenze. Recentemente, sono apparsi nuovi tipi di dipendenze: il cibo si è trasformato in mangime che causa l’obesità, la realtà virtuale del computer ha fatto crescere la dipendenza al gioco e a Internet, senza telefoni cellulari le persone soffrono di attacchi di malinconia e solitudine.

La cosa peggiore è che una persona, schiava di un sistema, non solo perde la libertà di scelta, ma comincia a volere esattamente ciò che vuole il sistema. Così, questi sono processi che sono in corso in tutto il mondo.

È per questo che il nostro obiettivo è quello di preservare la coscienza, così che un giorno non ci si debba svegliare in una cella di matrix. Sembra che siamo una sorta di colture foraggiere, che i pendoli coltivano per i loro scopi.

Una società umana è organizzata in modo che non possa esistere senza pendoli. Ma anche i pendoli hanno bisogno di noi. Una persona con giudizio è in grado di utilizzare i pendoli per i suoi fini. Ci sono un sacco di possibilità, ma è un argomento a sé.

D. Hai scritto tre libri della serie Transurfing. Il lettore deve leggerli tutti per capire la teoria e migliorare il suo percorso di vita?

Vadim Zeland: Nella serie Transurfing sono stati pubblicati in tutto nove volumi. Ogni nuovo libro svela nuove sfumature. E ci sono molte cose di cui non ho parlato. Ma naturalmente, per un principiante potrebbe essere sufficiente leggere i primi tre volumi.

È importante non solo leggere, ma mettere in pratica la nuova Conoscenza.

In questo caso, si può iniziare a fare delle scoperte sorprendenti. Il Transurfing è una potente tecnologia di controllo della realtà, che apre una porta in un mondo differente, dove non si è più burattini, ma Maestri del proprio destino.

Dove acquistare il libro “Lo Spazio delle Varianti – Reality Transurfing

La Sacerdotessa Tafti

Primo incontro con Tafti, la sacerdotessa

Leggi un estratto dal libro “Tafti La Sacerdotessa” di Vadim Zeland

Salve, miei piccoli mostriciattoli e mostriciattole!

Voi di me non vi ricordate. Sono Tafti, sono venuta da voi dal Tempo. Il Tempo è eterno. E dall’Eternità si può andare e venire quando si vuole e ci si può spostare ovunque si voglia.

Tremila anni fa ero una sacerdotessa del tempio di Iside. Chi sono io adesso, ve lo dirò più tardi. La cosa più importante è che io so chi siete voi. E ve ne parlerò quando sarà il momento. Perché infatti voi non sapete chi siete, non è vero?

Siete stati messi al mondo ma non vi hanno corredato “delle istruzioni per l’uso di voi stessi”. Oh sì, sicuramente vi hanno insegnato che dovete lavarvi per bene le manine, cambiare il pannolino per tenere il culetto pulito… Ma di più non sapete, né su voi stessi, né su questo mondo.

Vi sembra, ad esempio, di avere una vostra propria opinione. Ma in realtà quest’opinione vi è stata impiantata. Credete di essere in grado di controllare le vostre azioni. Ma di fatto è molto più importante controllare i propri pensieri. Riuscite a farlo? No. Siete solo dei piccoli idioti senza cervello. Per questo mi viene voglia di prendervi a sculacciate!

So che siete soli e infelici, e nessuno vi vuole bene. Ma lo ve ne voglio. E adesso vi racconterò una storia.

Vi parlerò di come funziona il mondo e di cosa succede in esso. Vi dirò perché siete qui e cosa dovrete fare della vostra vita. Perché infatti è vero che non sapete cosa fare della vostra vita? Vedete che ho ragione? Ebbene, sistematevi comodamente sui vostri vasini e ascoltatemi con attenzione.

Per cominciare, sappiate che la realtà non è esattamente quella che voi vi immaginate che sia. È a più strati, è come una cipolla. Voi conoscete solo due strati: la realtà materiale, quella in cui vivete, e lo spazio dei sogni, quello che sognate ogni notte.

Lo spazio dei sogni non è una vostra fantasia: esso esiste realmente sotto forma di archivio di pellicole, un archivio in cui è conservato tutto ciò che è stato, sarà e potrebbe essere.

Quando fate un sogno significa che state guardando uno di questi film. In questo senso il vostro sogno è un’illusione e una realtà allo stesso tempo. Il film che guardate è virtuale, mentre la pellicola cinematografica è materiale.

La realtà effettiva è qualcosa che non è mai stato e mai sarà, ma solo è, una volta e ora. La realtà effettiva esiste solo un istante, come un fotogramma su una pellicola cinematografica che si sposta dal passato al futuro.

Anche la vostra vita, o, per meglio dire, la vostra essenza, l’anima, si muove, spostandosi da un’incarnazione all’altra. Un tempo eravate tutti pesci, dinosauri e rettili striscianti di ogni genere. Ma anche adesso non crediate di essere avanzati di molto! Ne avete ancora tanta di strada da fare prima di arrivare alla perfezione, al mio livello, per esempio!

Non ricordate le vostre incarnazioni passate perché ogni incarnazione è come una vita separata della vostra anima, o un sogno separato, se preferite. Per l’anima la presenza di un corpo è facoltativa. L’anima nel corpo è solo una delle forme della sua esistenza. In questo caso il corpo figura come una sorta di bioscafandro.

Potreste chiedervi: perché sono necessarie tutte queste trasformazioni?

Perché questa è la proprietà originaria della realtà e della vita: movimento e trasformazione. Il fotogramma si muove sulla pellicola. Il bruco si trasforma in farfalla. La farfalla depone le larve, esse si trasformano in bruchi e poi di nuovo in farfalle.

In questa fase della vostra evoluzione siete come dei bruchi. Piccoli, schifosetti, ma così è, così siete, che vi posso dire? Certo, con voi avrò il mio bel da fare!

Ebbene, ascoltatemi. Il sogno e la realtà che vedete ad occhi aperti sono quasi la stessa cosa. Nei primi anni di vita voi non facevate distinzione tra sogno e realtà. Adesso non ve lo ricordate, ma allora vi sembrava che non vi fossero confini e differenze tra quel mondo e questo. Poi però gli adulti vi hanno spiegato che il mondo dei sogni è solo una vostra fantasia, che non è vero.

È così che vi hanno instillato una falsa credenza. Perché invece quel mondo è reale quanto questo: esso esiste, ma in un altro spazio. Quando ci addormentiamo e ci risvegliamo, ci spostiamo da uno spazio all’altro. La cosa non vi sorprende? Non vi spaventa?

Ormai ci siete abituati, ma sappiate che il sogno, e il risveglio che lo segue, sono cose dello stesso piano della vita e della morte. La vita è un sogno, la morte è un risveglio. È proprio così e non il contrario, capite?

Va bene, miei cari, non tutto in una volta, andiamo per ordine. Ci sono tre somiglianze e una differenza tra il sogno e la realtà che si vede ad occhi aperti. Della differenza vi parlerò un po’ più tardi, mentre le somiglianze sono le seguenti:

Prima. Sia nel sonno, sia nella realtà delle cose che succedono intorno a voi, voi dormite. E per questo sia lì che qui siete impotenti. Entrambe queste realtà esistono indipendentemente dalla vostra volontà. Vi insegnerò a risvegliarvi, sia nel sogno, sia nella realtà delle cose che succedono intorno a voi.

Seconda. Sia lì che qui la realtà si muove come un fotogramma su una pellicola cinematografica. Ma voi non ve ne rendete conto perché sapete guardare solo per terra. La capacità di guardare avanti l’avete persa nel momento in cui avete creduto agli adulti, quando vi dicevano che il sogno era irreale.

Terza. Sia lì che qui il movimento del fotogramma si può gestire. Voi di solito non lo fate perché la vostra attenzione è bloccata nel fotogramma in corso. Cosa significhi ciò, lo scoprirete presto. Anche se scoprire ancora non equivale a capire. Ma quando capirete, potrete muovere la realtà.

Tafti La Sacerdotessa
Camminando dal vivo in un film
Vadim Zeland
Un nuovo libro di Vadim Zeland, per scoprire nuove tecniche del Transurfing grazie al bizzarro personaggio femminile di Tafti, e rispondere alla domanda di tutti i transurfers: se è vero che ci muoviamo secondo la nostra volontà

Disponibilità: Immediata

Vai alla scheda

A voi, cari lettori italiani — Vadim Zeland

Avviso ai lettori

Vadim Zeland avverte chiaramente i lettori di fare attenzione alla scelta di corsi e insegnanti:

Non riesco proprio a far fronte al flusso di lettere, quindi per ora la cassetta delle lettere è chiusa.
Traduzione da Contatti dal sito ufficiale
Altro sito ufficiale:
Reality Transurfing

Tutti i tipi di “Scuole di Transurfing” possono sorgere spontaneamente in tutto il mondo. Come capisci, per ragioni oggettive, non sono in grado di gestire questo processo e non posso garantire che in alcuna delle scuole ti verrà insegnato esattamente il Transurfing.

Dopo tutto, i nostri ranghi sono in grado di reintegrare sia personalità meravigliose che ciarlatani, o semplicemente persone irresponsabili. Pertanto, vi chiedo, state attenti, non lasciatevi attirare in nessuna setta. Qui do informazioni sul Training Center, che è organizzato e opera con la mia partecipazione.

Il Transurfing Center è rappresentato da due uffici a Mosca e San Pietroburgo, dove si sta creando una metodologia di insegnamento unificata. Personalmente non conduco corsi e non ho reddito da questa attività, ma svolgo le funzioni di osservatore e consulente.

Le lezioni sono condotte da formatori qualificati che hanno seguito una formazione seria. Se qualcuno ti offre una formazione con il marchio “Transurfing” o “con il metodo V. Zeland”, chiedi se queste persone sono presenti sul sito web del Centro. Se non sono negli elenchi, non possiamo garantire per queste persone.

Questo è uno dei diversi avvisi di Vadim Zeland ai suoi lettori, proposto anche in lingua originale:

(Segue traduzione in italiano)

Уважаемые Читатели! — Carissimi Lettori

Благодаря книгам, переведенным на многие языки, Трансерфинг приобрел мировую известность. В таких условиях трудно сохранить чистоту Знания. Находятся люди, которые, используя марку Трансерфинга в своих интересах, могут предлагать вам всякую дезинформацию. Прошу вас с большой осторожностью относиться к тому, что кто-то где-то что-то услышал, узнал или сказал о Трансерфинге. Любая информация, проходящая через вторые и третьи руки, уже ненадежна. Чистое Знание – только в книгах.

Carissimi lettori!

Grazie ai libri, tradotti in molte lingue, il Transurfing ha acquisito notorietà mondiale, e in tali circostanze è difficile preservare la purezza del Sapere. Ci sono persone che, utilizzando il marchio “Transurfing” nei propri interessi, possono produrre informazioni non fedeli all’originale. Vi prego di rapportarvi con grande cautela alle informazioni sentite, riportate, trasmesse da qualcuno e aventi per oggetto il Transurfing. Le informazioni che passano attraverso seconde e terze mani sono già inaffidabili. Il Sapere puro è contenuto solo nei libri.

Пожалуйста, учитывайте еще один момент: если вы скачиваете электронные версии книг с нелегальных ресурсов, я не могу гарантировать, что это целиком мои тексты. Туда можно вставить все что угодно, и это уже делается. Читать оригиналы от издательства, или подбирать “использованные экземпляры”, которые валяются в сети – вопрос вашего выбора и вашей ответственности.

Tenete presente ancora un aspetto: se scaricate le versioni elettroniche dei libri da risorse illegali, non posso garantire che si tratti dei miei testi autentici. Essi possono essere stati alterati e mistificati con l’inserimento di altri materiali, lo stanno già facendo (in Russia, n.d.T). Leggere i testi originali pubblicati dall’editore o raccogliere in giro per il web “copie usate” è una questione di scelta e di responsabilità personale.

Как вы понимаете, по объективным причинам, я не имею возможности контролировать всю информацию, которая распространяется о Трансерфинге, и не могу дать гарантии ее достоверности.

Capirete che, per motivi oggettivi, non ho la possibilità di controllare tutte le informazioni che vengono diffuse sul Transurfing, e non posso dare alcuna garanzia sulla loro attendibilità.

И последнее. Мне хотелось бы, чтобы вы знали, у меня нет в Италии людей, которые выдают себя за моих представителей. Я имею прямую связь только с переводчицей моих книг Vera Giovanna Bani. На ее сайте содержится вся oфициальная информация. Если вы где-то в Интернете видите информацию без ссылок на официальные источники, я не могу гарантировать, что она будет достоверной. Удачи вам!

Вадим Зеланд

Vorrei infine aggiungere che non ho, in Italia, miei rappresentanti. Ho contatti diretti solo con la traduttrice dei miei libri, Vera Giovanna Bani. Nei suoi siti sono contenute tutte le informazioni ufficiali. Se da qualche parte in Internet trovate materiali privi dei dovuti riferimenti alle fonti ufficiali, non posso garantire che si tratti di informazioni attendibili.

Buona fortuna a tutti voi! – Vadim Zeland

La mia cara Klibe

La mia Cara Klibe

Un altro stupendo libro di Vadim Zeland, purtroppo per ora solo nella lingua russa: La mia Cara Klibe.

Cari lettori!
Oggi, 21 novembre 2014, è finalmente venuta alla luce “la mia cara KLIBE”. Per questo libro è stata organizzata una press release speciale: uno start delle vendite unificato, uguale in tutte le città e in tutte le librerie. Sono onorato della particolare attenzione che è stata attribuita al mio libro, e francamente penso che se lo meriti.

Nel libro, come in uno specchio, ci sono due lati: il mio aiuto a voi e la mia battaglia contro il sistema. Dopo aver analizzato molte lettere, sono giunto a delle conclusioni precise in merito al fatto che molte persone provano difficoltà nella gestione del processo di realizzazione dei loro fini. In ragione di ciò mi sono soffermato a dare consigli dettagliati e chiari sulla base di esempi concreti tratti dalla vita di tutti i giorni, arrivando persino a illustrare l’algoritmo per il raggiungimento dei fini.

Per quanto riguarda la mia battaglia, la questione qui è molto particolare. Da un lato, il percorso del guerriero non è un percorso indicato dal Transurfing. D’altro lato, quando ci si trova ad affrontare le insidie della “matrix” tecnogena, altre vie non ce ne sono. Per me personalmente, avrei potuto scegliere un modo semplice e sereno di esistenza, limitandomi a vivere in un angolino appartato del mondo e a illustrare nei miei libri solo temi semplici e piacevoli. Ma … si sarebbe trattato di una soluzione meschina e patetica.

Non invito nessuno nella mia battaglia. Propongo solo di GUARDARE e VEDERE ciò che succede, diversamente tra un po’ sarà troppo tardi. Ecco che succede:

La materia non viva penetra e si inocula nella materia viva.

Cosi non dovrebbe essere. È sbagliato. Non si può mescolare ciò che è fondamentalmente diverso per natura – il bio e il tecno – cosi’ come non si può essere vivi e morti allo stesso tempo.

In realtà è tutto molto semplice. La tecnosfera e la biosfera possono coesistere armoniosamente. Si possono produrre macchine e computer, utilizzare i comfort e le innovazioni tecnologiche. Però non si può confondere il non vivo con il vivo, non si può cercare di cambiare ciò che è stato creato da madre natura.

Dopo tutto, noi non costruiamo automobili con muscoli vivi, e nemmeno computer con cervelli vivi. Ma se è cosi’, perché permettiamo alla materia inanimata di introdursi in quella viva? Le sostanze chimiche e sintetiche contenute nei cibi o e negli articoli casalinghi, la modificazione genetica delle piante, sono un errore madornale.

Ripeto, nulla ci impedisce di usare i vantaggi derivanti dal progresso tecnologico e di assicurarci, al contempo, cibi naturali e articoli casalinghi non dannosi, di salvaguardarci dalle sostanze nocive e dalle radiazioni, di garantirci una biosfera fiorente.

Tutto questo è possibile, ma serve solo a noi, non alla “matrix”, interessata a mantenerci in uno stato di incoscienza onde evitare le nostre interferenze nel suo processo di sviluppo. La “matrix” non è un’astrazione letteraria, è un’entità reale, in movimento.

Ho detto che non costruiamo macchine fatte di muscoli vivi, né computer basati su cervelli umani. Per ora. Se però si arriverà a un livello del genere, ciò starà a significare che l’umanità è certamente giunta alla sua fine. E se non la smetteremo con le modificazioni delle piante, ben presto il mondo naturale verrà contaminato e comincerà a mutare in modo imprevedibile.

L’obiettivo finale della “matrix”, come appare evidente, è l’elaborazione di un uomo artificiale, geneticamente modificato, e quindi la creazione di una situazione tale per cui le restanti “persone naturali” finirebbero per risultare inutili e indesiderate. È un esito cui si potrebbe giungere molto presto. La realtà tecnologica cambia con estrema rapidità.

Provate un po’ a immaginare: arriverà un momento in cui voi non solo non sarete necessari, ma nemmeno desiderati. Non male come finale, eh? Affinché ciò non accada, occorre svegliarsi già ora, e uscire tempestivamente dallo stato di follia di massa.

Per follia di massa intendo, nella fattispecie, le moderne tecnologie di produzione della farina, dei suoi derivati e dei prodotti da forno. Sono veramente una follia, perché la gente ha smesso di comprendere le cose più semplici ed evidenti .

Non occorre privarsi di cibi buoni e familiari per restare sani e felici. L’importante è non mescolare la sostanza viva con quella non viva. Perché essere malati e infelici? Per quale motivo? Non sarebbe una pazzia?

Il libro non ha la pretesa di salvare l’umanità, però offre una risposta alla domanda: come può cavarsela un individuo in una simile situazione? Ovviamente un libro non è sufficiente per trattare il tema nella sua complessità. L’attenzione è stata pertanto concentrata su due temi fondamentali: la vita e il pane.

Oltre alla tecnica di raggiungimento dei fini personali, viene illustrata l’ormai dimenticata tecnologia di preparazione di un pane delizioso, con tanto di immagini. Credo che non rimarrete delusi.

Vadim Zeland

Indice dei contenuti:

LA RICERCA DEL FINE
• Porsi il fine
• Uscire dai ranghi
• Voi siete autosufficienti, sempre
• Problemi complessi, risposte semplici
• Il fine è trovare il proprio Fine
• Per ogni problema c’è una soluzione
• Il fine e la missione
• Guardiamoci allo specchio
• Cambiamo le impostazioni
• Da chi dipende la mia felicità?
• Diventiamo degni
• Aumentiamo il nostro potenziale energetico
• Creiamo il nostro mondo
• Tiriamoci fuori prendendoci per la collottola
• Smettiamo di pensare
• Decido tutto da sola
• Perché sono qui?

IL RAGGIUNGIMENTO DEL FINE
• Cominciamo il nostro movimento
• Nell’unità dell’anima e della ragione
• A un passo da una vita magnifica
• Muoviamoci verso il fine
• Osserviamo
• Cominciamo ad agire
• Apriamo le porte
• Agiamo
• Giriamo il nostro film
• Come girare il proprio film
• Riduciamo l’importanza
• Liberiamo l’attenzione
• Spezziamo i modelli stereotipati
• Passiamo attraverso lo specchio
• Quest’Universo è VOSTRO
• Diamoci la nostra realtà
• L’algoritmo del raggiungimento del fine

LA NUOVA REALTÀ
• Surfing, cioccolato e KLIBE
• Sicurezza e libertà personali
• L’ecologia dello spirito
• La manipolazione della coscienza di massa
• La libertà di scelta della dipendenza
• La fattoria umana
• La coscienza dei cyborgs
• L’unificazione dei cloni
• L’ecologia personale
• Un esperimento globale
• Una questione di sicurezza personale

IL NUOVO ARKAIM
• Bambini smarriti
• Una stupida trovata
• Un’invenzione fatale
• “Troecniki” a causa della scienza
• Lo stato del sistema
• La Mente collettiva
• Perché?
• KLIBE
• Una tecnologia dimenticata
• Il pane e l’alimentazione viva
• Il trattamento del grano
• La nascita dei fermenti
• Pane di segala al 100%
• Altre varianti

Estratto tradotto da Vera Bani

Il Proiettore della singola realtà

Nel 2014 Vadim Zeland ha pubblicato un nuovo libro. Verrà pubblicato in italiano e disponibile per l’acquisto in Giugno 2016. L’immagine qui sopra è dell’edizione in russo.

Sono passati 10 anni dalla prima pubblicazione dei libri di Vadim Zeland. Questo anniversario è stato celebrato con il rilascio di un nuovo progetto di Vadim Zeland intitolato “Il Proiettore della Singola Realtà”. (probabile titolo in italiano)

Questo diario sarà il tuo compagno illuminante e stimolante e uno strumento per manifestare i passi che ti guideranno a realizzare i tuoi sogni. Leggerai, scriverai le tue note e diventerai il regista della tua realtà.

Le persone possono essere suddivise in due categorie: “Ricevitori” e “Traslatori”. I “Ricevitori” prendono solo informazioni dall’esterno e “guardano il film di qualcun altro”. La maggior parte delle persone sono Ricevitori. Al contrario, i Traslatori possono fare il proprio film e creare la propria realtà. I Creatori e Traslatori sono pochissimi, così potrai avere i vantaggi che la maggior parte delle persone non ha. Potrai creare la tua propria realtà separata.

In “Il Proiettore della Singola Realtà” annoterai le forme-pensiero e le diapositive mentali – le immagini della realtà che desideri avere nel tuo mondo. In altre parole “creerai il tuo proprio film”. Contrariamente a ciò che siamo soliti a fare – fare foto e video della realtà intorno a noi – possiamo proiettare nostre immagini mentali sulla realtà e modificarla. Come risultato il filmato virtuale diventa il filmato vero e vedrai le tue diapositive mentali materializzarsi. Questo è ciò che letteralmente si intende per “fare il proprio film”.

Non è un normale diario, ma un oggetto sacro o uno strumento per creare la tua realtà. La struttura è già pronta; sarà sufficiente compilarla, come un libro da colorare. Il “Manuale di istruzioni” spiegherà nei dettagli come farlo. Per comodità tutte le pagine sono divise in categorie di soggetti. L’autore fornisce esempi di creazione di diapositive mentali e forme-pensiero. Alla fine del libro c’è una sintesi dei principi di base del Transurfing.

Chi sta creando la tua vita? Sei sicuro che la stai creando tu? O forse sono le circostanze, le persone intorno, le tendenze, le mode? Seguendo le finalità imposte dalla società, le persone spesso dimenticano i propri desideri e ispirazioni, e di conseguenza non sono in grado di proseguire lungo il proprio e unico percorso. Perché non svegliarsi e cambiare il proprio ruolo? È così eccitante essere il direttore del proprio film!

Nel Transurfing la condizione principale del successo è la capacità di controllare la propria mente e imparare a pensare in un modo che aiuti a raggiungere i propri obiettivi.

Questo libro sarà il tuo assistente – leggerai e scriverai, e grazie ai tuoi appunti i tuoi sogni e intenzioni inizieranno a manifestarsi.

Il Proiettore di Vadim Zeland verrà presto rilasciato al prezzo € 16,50, al momento scontato a € 14,03 in formato brossura – cm 13×20,8

Prenotalo ora!

Reality Transfurfing – Il Proiettore – libro di 400 pagine
Il Diario del Transurfing

Il Transurfing è un metodo rivoluzionario, ideato da Vadim Zeland, per gestire la tua realtà quotidiana iniziando a controllare le immagini mentali.

Queste tecniche stanno avendo un grande successo mondiale e i libri di Zeland sono dei veri e propri bestseller in tutto il mondo.

Una volta studiato e appreso questo metodo, ti chiederai, come posso praticare il Transurfing ogni giorno? Puoi farlo grazie a Il Proiettore!
Si tratta di un vero e proprio diario del Transurfing.

Nella prima parte Zeland spiega i principi del Transurfing e di come metterlo in pratica. Nella seconda parte più operativa l’autore ti invita a compilare, registrando quotidianamente le tue Dichiarazioni, le Constatazioni e i progressi compiuti di avvicinamento agli obiettivi che ti sei fissato.
Grazie al Transurfing puoi finalmente diventare attore della tua realtà, proiettando la vita che desideri.

All’interno troverai un vero e proprio manuale d’uso del titolare del diario:

  • Il principio di base
  • I ricevitori e i trasmettitori
  • Come funziona
  • Come si fa
  • Le Funzioni del Proiettore
  • La Struttura del Proiettore
  • La Gestione del Proiettore
  • Il flusso dell’intenzione
  • Le riprese al contrario
  • Il punto di attenzione
  • L’illusione dello specchio
  • Una reazione atipica
  • La coordinazione dell’intenzione

Il Proiettore è ora pubblicato e disponibile da giugno 2016!

Scardinare il Sistema Tecnogeno

E’ finalmente arrivato l’atteso libro di Vadim Zeland, Scardinare il Sistema Tecnogeno.

Vadim Zeland

SCARDINARE

IL SISTEMA TECNOGENO

Se non hai talenti o pregi eccezionali
il sistema tecnogeno prevede che tu non possa essere “primo”.
A dispetto di ogni ragionevole previsione,
tu prenditi invece il diritto di essere unico.

Mentre tutto sembra procedere in modo lineare, secondo l’iter prestabilito e inarrestabile del progresso tecnologico, il cancro del sistema ha iniziato a crescere, indipendentemente dalla volontà dell’uomo. Anestetizzati a nostra insaputa, sopravviviamo, dormendo un sonno profondo della coscienza che nemmeno sospettiamo.

Inconsapevoli viti d’ingranaggio di un sistema autoregolato e distruttivo continuiamo a riempire le fila di quelli che marciano nella direzione che è stata loro indicata. Ma potrebbe esserci un’alternativa: rimanere all’interno del sistema scoprendone le carte, per poter utilizzare le sue regole perverse a nostro vantaggio. Grazie a questo libro impareremo la tecnica della liberazione e riusciremo a crearci il mondo che vogliamo. Quella che Zeland ci offre è una chance unica per scardinare la “matrix” e fuggire verso la libertà.

La realtà è che siamo persone uniche. Ora anche libere.

E un privilegio per pochi. Sfruttiamolo.

Come diventare Arbitri della propria realtà? Il primo e più importante passo, lo ripetiamo, e: scardinare il principio della società. Smettere di credere che “se tutti pensano e fanno così vuol dire che è giusto”. Uscire dai ranghi. Smettere di marciare dietro al successo surrogato altrui e dirigersi alla ricerca del proprio. Colui che esce dai ranghi ottiene sempre dei privilegi:

  • guardare dall’esterno e vedere dove stanno marciando tutti gli altri;
  • liberarsi dalle mollette e dagli stereotipi della società;
  • imparare a vedere e a capire quello che gli altri non vedono e non capiscono;
  • smettere, infine, di aspirare a essere i migliori, per diventare invece gli unici.

Lo scardinamento del sistema tecnogeno

e l’unificazione della persona

Non sono cose facilmente disponibili, perché, come abbiamo chiarito nei capitoli precedenti, nel sistema (“matrix”) esistono a fronte tre fattori limitanti:

la cattura dell’attenzione,

l’offuscamento della coscienza,

il blocco dell’energia.

Se guardiamo noi stessi, il mondo che ci circonda e il nostro posto in esso, non è difficile capire che siamo costantemente oppressi da qualcosa, un carico di circostanze, di obblighi, di termini, di condizioni, di fini e di valori. La vita crea tensione perché essa ci è come imposta dall’esterno. Ognuno di noi, venendo in questo mondo, vi arriva dotato di una propria individualità e unicità. Ma l’obiettivo del gioco, al tempo stesso, è generale e le sue regole sono uguali per tutti.

La pressione opprimente si manifesta prima di tutto nel fatto che alle persone vengono imposti falsi fini, falsi stereotipi e falsi modelli di successo e di vie per raggiungerlo. Tutto questo per la maggior parte dei casi non concorda con le qualità individuali, scardina la personalità, rompe l’IO.

Succede letteralmente questo: alle persone vengono appese delle mollette mentali. La ragione e la volontà si rivelano bloccate, come un abito che prima stava addosso liberamente e comodamente e poi viene tirato e spillato da tutti i lati. Le persone si muovono come se fossero staccate, disattivate disallineate. L’energia dell’intenzione viene bloccata dalle mollette, si crea stasi, ostruzione, inibizione. In tali circostanze, la possibilità di gestire la propria realtà è ridotta al livello più primitivo.

Le mollette vengono appese secondo il seguente algoritmo:

  1. viene mostrala un’immagine patinata di qualcosa, “un confetto, un’esca da prendere (ti mostrano costantemente gli stessi “confetti” stereotipati).
  2. Da tale immagine si arriva a una conclusione (deduzione), che viene presentata al nostro giudizio: ci credete, siete d’accordo?
  3. Più avanti viene spiegato lucidamente che “il confetto è delizioso”, ma in questo mondo nulla si dà così semplicemente e facilmente. Ancora: siete d’accordo?
  4. Se sì, si appende una molletta.

Un buon lavoro è considerato un posto di prestigio, che non sporca le mani, ben remunerato. Volete un lavoro di questo tipo? Beh, certo che lo volete. Per questo buon lavoro assumono esperti di classe con una vasta esperienza o tramite conoscenze. Voi non avete né esperienza, né conoscenze. Siete d’accordo? Significa che voi potete sognarvi un buon lavoro. Non ci credete? Ma sapete quante persone come voi vorrebbero avere un buon posto? E non solo come voi, ma molto meglio di voi.

E se poi si trova qualche dissenziente che non crede subito o non crede a tutto, la prima brutta esperienza lo metterà immediatamente al suo posto. Come risultato l’uomo, oppresso da questo stato di cose, accetta il quadro proposto nella configurazione del suo mondo e si immerge in un sogno penoso. Il mondo tutt’intorno è un ambiente aggressivo e ostile, in cui conquistarsi un posto al sole è molto difficile.

Fino a poco tempo fa, gli stereotipi della società non avevano una pressione e una forza così massicci, perché non esisteva il sistema globale di sincronizzazione delle informazioni che abbiamo ora. Adesso tutto è avvolto nella stessa ragnatela. Un innocente scambio di informazioni avviene alla velocità della luce.

Di per sé lo scambio di informazioni non è nemmeno la cosa più importante. Un ruolo decisivo è svolto da un processo completamente diverso, lo scambio di opinioni. Ogni tipo di classifica, scelta, selezione, concorso, tele-show, blog, forum, “youtube” e, infine, il cliccaggio di “mi piace-non mi piace”, tutto ciò è lo scambio e la sincronizzazione delle opinioni.

Curiosamente, nessuno pensa al perché e a chi serva. Il sistema, quasi appositamente, ha programmato le persone in modo tale che esse siano disposte a condividere volentieri le loro opinioni su tutto, senza interrogarsi sullo scopo e il significato del processo in atto.

Tutti pensano di star solo giocando a una specie di gioco divertente e in ognuno si crea l’illusione di star giocando di propria libera volontà. Nessuno sospetta che il gioco sia controllato dall’esterno e persegua un fine che non è stato dichiarato. Nessuno ha l’impressione di “non essere lui a condurre” il gioco ma di “essere condotto”.

Ebbene, questo stesso “mi piace – non mi piace”, in una forma o nell’altra è un metodo di sintonizzazione delle opinioni, unificazione dei valori, creazione di standard e stereotipi. Ogni singolo e unico IO viene gradualmente livellato sotto il chiasso dell’ “opinione pubblica”. In ciò sta il senso e il fine del gioco.

È tutto molto semplice: tanto meglio sono sincronizzate le opinioni, tanto più uguali sono gli ingranaggi. Usciranno dalla catena di montaggio tutti uguali, come se fossero un solo individuo, unificati e standardizzati. Su questo stesso principio funziona qualsiasi sistema totalitario.

Forse che il sistema tecnogeno, con la sua avidità, ipocrisia, falsa “democrazia” e simili amenità, è in qualcosa meglio del sistema totalitario? Niente affatto. La differenza è solo una: nel sistema totalitario l’unificazione avviene in modo forzato, mentre in quello tecnogeno essa avviene in toni morbidi, subdoli, impercettibili.

Il principio della società “se così pensano e fanno tutti significa che è giusto”, funge da sorta di asse attorno a cui ruota quest’intero processo. E in qualità di ingranaggio opera, per quanto strano possa sembrare, qualcosa cui “nessuno avrebbe mai pensato, cui nessuno avrebbe mai creduto”: delle forme innocenti di scambi di opinioni nella ragnatela delle informazioni.

Esempi viventi di come tutto ciò avvenga nella realtà li potete trovare facilmente, osservando un po’. Che dire, resta solo da stupirsi di quanto genialmente si sia auto-organizzato il sistema.

Anatomia dell’importanza

La contraddizione fondamentale tra il sistema e la personalità sta nell’incongruenza che segue: l’anima chiede una cosa, e il sistema ne detta un’altra. Ma questa discrepanza è sentita in modo vago. L’uomo non è in grado di capire chiaramente in cosa consistano le sue convinzioni e le sue aspirazioni, e che cosa invece sia imposto dagli stereotipi sociali, non sa dove sta la verità. Il motivo è che l’uomo “è spillato”, tenuto stretto da queste stesse mollette della società, è bloccato in esse, deviato.

La molletta è un qualcosa che causa oppressione o non si accorda col vostro Io. È quando si sente la pressione di un peso che angustia e si è vagamente consapevoli del fatto che c’è qualcosa che non va, che così non dovrebbe essere. Ecco alcuni esempi tipici di mollette:

  1. “L’amore può essere conquistato con una strategia intelligente. Riflettete bene su questa frase. È un po’ strana, vero? Ma su questo sono stati scritti migliaia di libri, ed è questo quello che si fa quando ci piace qualcuno.
  2. “Un buon lavoro è molto difficile da ottenere”. In effetti, la pratica reale dimostra che è proprio così. Ma d’altro lato c’è qualcosa che non va. Cosa, secondo voi? Ma proprio il fatto che qualcuno questo lavoro se lo trova comunque e vive felice e contento.
    Ma perché lui sì e voi no? Cos’è lui a differenza di voi, un eletto? O forse perché avete permesso di lasciarvi appendere addosso questa falsa credenza e ora la trasmettete in giro nel vostro mondo, come la melodia di un carillon?
  3. “Si può far tornare indietro la persona amata”. Anche su questo sono stati scritti tanti libri ed è questo che si cerca di fare quando si è lasciati. Credete davvero che ciò sia possibile? Oppure vi hanno costretto a crederci, perché ci volevate credere?

Come liberarsi, uscire da questo torpore? Il principio di base è quello di liquidare la molletta e creare al suo posto un flusso di energia. Siccome il blocco è un ristagno energetico (tappo), prima bisogna rimuoverlo e poi bisogna far carburare il potenziale energetico.

Le cose importanti hanno potere su di voi fintanto che vi trovate in uno stato di sogno inconscio, fintanto che “lo spauracchio è nascosto nell’armadio”. Vi basterà “aprire l’armadio” e guardare da vicino l’oggetto della vostra importanza per far sì che esso si trasformi immediatamente in un gomitolino soffice e divertente.

individuare la molletta (ciò che opprime),

creare il flusso (agire).

Vediamo nel dettaglio queste tre tappe.

Come individuare

Per riconoscere la molletta che schiavizza e limita la libertà bisogna svegliarsi per tempo e cogliersi nel momento in cui si prova la sensazione di importanza. Le persone di solito non fanno questa cosa semplice. Quando qualcosa le opprime, si comportano come se fossero in delirio e non alzano nemmeno la testa per capire quale sia la natura del peso che le sta schiacciando.

“Si, la vita è dura” — sospirano, e si allontanano con il loro peso addosso. Sui dormienti si possono appendere pesi a volontà. Possono solo lagnarsi per l’ennesima volta “Oh, quanto è difficile tirare avanti!” e tirano avanti, invece di fermarsi, guardarsi intorno, e scrollarsi di dosso il peso inutile.

Se la “lampadina rossa” diventerà un’abitudine, essa agevolerà notevolmente la vostra vita e vi permetterà di agire in modo efficace in tutti i tipi di situazioni, dalle più semplici, quando qualcuno tenta di imbrogliarvi, alle più estreme, quando vi si richiede di mantenere autocontrollo e una mente lucida.

Da criterio può fungere la verifica della corrispondenza al credo. Chiedetevi: che cosa vogliono da me gli stereotipi? Mi piace quello che vogliono? A questo fine ci si deve elevare sopra la situazione, guardarla dall’alto e cercare di valutarla, capire cosa suggerisce a riguardo il cuore e cosa la ragione. Più precisamente, non tanto la vostra ragione, quanto “la ragione della società”.

Quando si verificherà l’ennesimo tentativo di scardinamento del vostro IO, sarete in grado di riconoscere facilmente il virus mentale, se guarderete la situazione da questo punto di vista. Ora che avete capito il meccanismo, godrete di una sorta di immunità.

Come rimuovere

L’importanza (nel nostro caso si tratta per lo più di importanza esterna), emerge nelle situazioni in cui viene infondatamente sopravvalutato il valore di un evento (colloquio di lavoro), di una cosa (macchina nuova) o di alcune relazioni (con un partner).

Principio generale di eliminazione: vedere, rendersi conto, cambiare il modo di rapportarsi all’evento.

Che significa rendersi consapevoli dell’importanza? L’importanza costringe a guardarla con riverenza e timore. O, ancor di più, preferisce che ci si prostri al suo cospetto, e non si osi alzare lo sguardo. Voi, invece, guardatela spassionatamente, indifferentemente, con un interesse puramente medico, attraverso una lente di ingrandimento. Questo spesso è già sufficiente per capire che non è poi così importante, questa importanza. Per esempio:

  • Ho paura? Mi osservo, mentre provo paura, e mi permetto di aver paura. Questo mi consente di muovermi incontro alla mia paura.
  • Mi irrita che il mio scenario si stia rovinando? Ho voglia di battere le mani in acqua e urlare istericamente: “deve essere tutto come voglio io!”. Osservo la scena dall’esterno, e di nuovo, consapevolmente, permetto allo scenario di rovinarsi, seguendo con flessibilità i cambiamenti nella corrente delle varianti.
  • Qualcosa per me ha un valore troppo alto? Ma mi rendo conto che ogni valore è solo esterno, apparente. Non vi è niente di così particolarmente significativo. Come dice il proverbio, “in ogni uomo saggio c’è abbastanza stoltezza” e ciò riguarda anche qualsiasi tipo di grandezza, qualsiasi cosa cui si possa applicare il termine “significativo”.

Ma se l’importanza non vuole scendere da sola dal suo piedistallo, dovremmo chiederle di scendere, la dovremmo ridurre con una decisione puramente volitiva: prima l’importanza c’era, ed ecco che ora non c’è più. Questo non significa che ci si debba trasformare in statue di marmo. Bisogna gestire l’elemento primario, il modo di rapportarsi. Le emozioni e i sentimenti sono secondari.

Bisogna mettersi d’accordo con la propria ragione. Dirsi: se la cosa riesce, perfetto, se non riesce, va bene lo stesso. E se non ha funzionato, comunque va tutto bene. […]

Come creare il flusso

Se siete in uno stato di depressione, non avete voglia di fare niente, tutto vi opprime, o vi trovate a vivere in uno stato di intorpidimento, dovete capire che la causa di tutto è un blocco energetico. Esso deve essere eliminato, e, per farlo, occorre cominciare un movimento, fare una qualsiasi cosa, anche non correlata alla situazione responsabile del potenziale d’importanza.

motivetto. Oppure allestire qualche cerimonia o rituale solenne, per esempio, mettere in ufficio il busto di Karl Marx e offrirgli un sacrificio. Oppure giocare con un giocattolo, far correre per terra le macchinine: tff, tfff, tfff! Far galoppare un cavallino: cloppete, cloppete, iiihhhh! E un vero gioco-VIP, perfetto per un dirigente.

Bisogna agire, fare qualcosa. Non importa nemmeno che cosa, l’importante è fare. Il senso sta nel fatto che nell’azione si scioglie il blocco e si innesca il flusso di energia. Chi non conosce questo principio, si siede e si mette a fumare. Per chi è nel flusso, invece, tutto funziona in modo semplice e naturale.

Supponiamo che ci sia da fare un lavoro grande e difficile. Ebbene, bisogna semplicemente prendere e incominciare a farlo. Oppure vorreste conoscere qualcuno: basta andare e fare conoscenza, senza tante riflessioni. Se non avete idea di come sia meglio lavorare o socializzare, non importa: quando il flusso è avviato, le soluzioni arrivano da sole, “in itinere”.

Provate a osservare la risacca del mare. L’intenzione dell’Arbitro assomiglia a un’onda. Il fatto che essa si infranga sulla riva è inevitabile. Si getta sulla riva con tutta la sua forza, ma senza alcuno sforzo. Ugualmente incrollabile dev’essere la vostra intenzione: vado e con calma mi prendo il mio, senza isterismi, senza brama, senza paura. Io sono un’onda.

I ricevitori e i trasmettitori

Nel Transurfing, gli strumenti principali di raggiungimento del fine sono la visualizzazione del fine e la visualizzazione del processo. La prima può essere definita come dichiarazione, la seconda come constatazione. La dichiarazione prevede il posizionamento del vettore dell’attenzione e dell’intenzione sul fine, la proiezione di forma-pensieri e delle diapositive del fine.

La constatazione è una conferma continua del fatto che il processo sta andando avanti, le cose si muovono, sta riuscendo tutto, le porte si aprono, è cioè una sorta di “autosostegno” o addirittura di “autoconvinzione” nel fatto che il metodo funziona davvero. Così intenzionalmente ci si crea e ci si gira il proprio film.

Questo schema – <Dichiarazione + Constatazione> – è una forma universale di gestione sia della realtà individuale sia della società. Si getta una sfida alla massa, si fissa un fine, si elabora un’ideologia corrispondente e si portano queste masse avanti, sotto le insegne delle dichiarazioni e al suono della marcia della constatazione continua “stiamo andando per la strada giusta”.

Così è stato sempre, sia nelle strutture delle società preistoriche, sia durante i regimi totalitari, sia nella società costruita sulla democrazia. Ma il sistema tecnogeno (se si considera la società nel suo intero) è un caso particolare. Qui la situazione è notevolmente cambiata grazie alla formazione di uno spazio informazionale unico. Fini nettamente marcati non ce ne sono, l’ideologia è come dissolta, anche la chiesa ha perso l’influenza che aveva prima.

Su cosa può reggersi il sistema in condizioni come queste? La nuova generazione, nella sua maggioranza, è de-ideologizzata, apolitica e non religiosa. Risulta, però, che per il sistema tecnogeno tutto ciò non ha gran significato. L’economia e le finanze già da tempo formano il potere e gestiscono la politica, mentre i ruoli dell’ideologia e della religione sono ridotti al consumo. Nel consumo, forse, sta il fine principale di tutti e di ciascuno.

In questo non c’è niente di sovversivo, su questo punta anche il Transurfing: migliorare la propria vita, trovare la propria realizzazione. Ma per raggiungere questo traguardo bisogna capire com’è strutturato il sistema e quali sono i suoi difetti.

Il sistema si regge sulla ragnatela globale di informazioni e il suo compito è quello di cancellare l’individualità, polverizzare e diluire le aspirazioni e i fini individuali, affondarli nel frastuo­no dell’opinione pubblica.

L’importante è che tutti siano in rete, nella stessa “sabbiera”. L’idea è semplice: creati la tua sabbiera per attirare gli altri bimbi, e poi vendi loro qualcosa, magari della sabbia, quello che vuoi. Nella stessa sabbiera si risolve al contempo anche il problema della gestione della realtà. Se prima regnava il principio “dividi et impera”, ora è il contrario: unisci e domina incontrastato su tutti.

Per esempio, le reti sociali sono un’invenzione geniale del sistema. In esse si realizza in modo ideale lo schema < Dichia­razione + Constatazione>, con contemporanea immersione nel sogno collettivo.

Il processing di scambio delle informazioni, a cominciare dall’in­nocuo “mi piace — non mi piace”, è ciò che compone il nucleo del sistema operativo di gestione. A partire da questo nucleo, comin­cia a girare tutto il resto. Dal centro della ragnatela si può dare un comando che si ripercuoterà immediatamente fino alla periferia, costringendo tutti gli ingranaggi a reagire sincronicamente, come succede a un branco di piccoli pesci. Un sogno inconscio collettivo e coerente.

Non pensare. Basta che clicchi e digiti “like” dove serve. “Mi piace-non mi piace”, è, in sostanza, un training quotidiano, le prove generali di una qualche scena principale che aspetta la sua ora. Da qui lo slogan: sii collegato, sii in rete, apporta il tuo contri­buto, sii nel sistema! […]

(Continua nel libro) Acquistalo ora per averlo, non aspettare la ristampa!

Scardinare Il Sistema Tecnogeno – DVD

Autore: Vadim Zeland

Non più in produzione vedi altri video

Informazioni aggiuntive

  • Distribuito da: Macrovideo
  • Data pubblicazione: Dicembre 2013
  • Durata: 80 minuti
  • Tipo: DVD + Libro

Descrizione di Scardinare Il Sistema Tecnogeno – DVD

In questo inedito DVD Vadim Zeland, l’autore del fenomeno Transurfing si rivela in un’intervista esclusiva rilasciata durante il suo soggiorno italiano

Il Transurfing è una tecnica innovativa di gestione e interpretazione della realtà che ha già conquistato milioni di persone in tutto il mondo. Un viaggio fantastico che celebra il percorso e non la destinazione, insegnando a scivolare senza sforzo tra le onde del quotidiano e a cavalcare la vita con leggerezza.

Durante l’intervista, nella quale l’autore russo ha scelto di celare la propria immagine, Zeland insiste sulla necessità di ridurre il livello di importanza che siamo propensi a dare ai vari eventi della nostra esistenza.

Si tratta di imparare a “darsi in affitto”, praticando contemporaneamente il principio della coordinazione dell’intenzione, vivendo secondo il proprio credo e coltivando la sensazione di libertà interiore. Per farlo dobbiamo essere capaci di rinunciare alla lotta esercitando un controllo razionale sulle pulsioni e gli istinti, imparando ad ascoltare quello che l’autore chiama “il fruscio delle stelle del mattino”, quella voce senza parole che altro non è che l’espressione più autentica della nostra anima.

“Se non avete talenti e pregi particolari, non avete altra scelta che uscire dai ranghi e permettervi di diventare delle persone uniche”.